Set 17

Usi civici: tavolo tecnico alla Regione sul caso Oristano. “Villaggio dei cavalieri” nell’ex vivaio.

Quello degli usi civici è un problema antico e Oristano non fa certo eccezione. Oggi, come si legge in un comunicato dell’Ufficio stampa del Comune, c’è stato un tavolo tecnico alla Regione per discutere del problema.

Questa la nota:

Sono oltre 160 i Comuni della Sardegna interessati dall’annoso problema degli usi civici, di cui la città di Oristano con le frazioni di Torre Grande, Nuraxinieddu, Massama e Silì rappresenta il caso più urgente da risolvere. È partito da qui l’incontro presso l’assessorato degli Enti locali a cui hanno partecipato, oltre all’assessore Quirico Sanna e al sindaco Andrea Lutzu anche i direttori generali Umberto Oppus e Maria Ersilia Lai, il capogruppo del Psd’Az in consiglio comunale Danilo Atzeni e l’assessore comunale all’urbanistica Gianfranco Sedda.

“La Regione non poteva rimanere sorda davanti alla richiesta d’aiuto che arriva dai Comuni – spiega l’assessore Sanna -. Da oggi inizia una battaglia che porteremo avanti in tutte le sedi, di concerto con il Comune di Oristano e con tutti gli altri Comuni sardi di cui raccogliamo le istanze, per risolvere l’annoso problema degli usi civici che in Sardegna rappresentano un freno allo sviluppo. Ho dato al sindaco – prosegue l’assessore – la massima disponibilità di questo assessorato, che si concretizzerà a breve in un tavolo tecnico e, sempre a breve, con una serie di azioni volte a tutelare l’interesse delle Comunità coinvolte. La Regione rappresenterà infatti l’esigenza dei Comuni ai parlamentari sardi e ai due rappresentanti sardi del governo Calvisi e Todde”.

La Sardegna, considerata la molteplicità di Comuni interessati, rispetto al problema dei terreni gravati da usi civici rappresenta infatti un caso particolare. Una situazione di emergenza sulla quale, nel 2018, è intervenuta la Corte Costituzionale, che con sentenza ha di fatto trasmesso le competenze in materia dalle regioni allo Stato. Da quel momento anche chi aveva intrapreso azioni volte a sanare la situazione, perseguendo gli interessi pubblici con politiche di sviluppo dei territori più adeguate alla modernità (è il caso del Comune di Oristano), ha accusato una battuta d’arresto.

“Davanti a questa battuta d’arresto – spiega il sindaco Andrea Lutzu – oggi abbiamo un interlocutore attento, la Regione, che non solo ha deciso di ascoltare le istanze della città che rappresento ma che vuole concretamente avviare la stagione della svolta.  È una giornata importante per la città di Oristano. Abbiamo fatto l’impossibile prima di chiedere il sostegno dell’assessore Sanna, adottando una delibera sul trasferimento dei terreni gravati da usi civici e convocando due conferenze di servizi e tavoli di lavoro nel tentativo di risolvere una situazione drammatica per Oristano. Oggi abbiamo un’arma in più, il sostegno forte e deciso della Regione, che ci aiuterà a portare avanti una battaglia sacrosanta, che porterà sviluppo alla nostra città”.

“Oristano deve diventare la capitale – riconoscibile e autorevole – della cultura del cavallo in Sardegna. Lavoreremo per realizzare il “Villaggio dei Cavalieri”, perché la Sartiglia abbia una casa”. Così l’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Quirico Sanna, che nel corso di un vertice, a Cagliari, presso l’assessorato di viale Trieste, ha tirato le fila di quello che vuole essere “…un progetto innovativo e con una straordinaria forza caratterizzante per la città di Oristano”. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il capogruppo del Psd’Az in consiglio comunale Danilo Atzeni e l’assessore comunale all’urbanistica Gianfranco Sedda, oltre ai direttori generali Umberto Oppus e Maria Ersilia Lai. “Posso dire con certezza – ha detto l’assessore Sanna – che dopo anni la giunta Lutzu cerca una soluzione ai problemi che più penalizzano la città di Oristano, uno di questi è rappresentato da una delle manifestazioni più importanti e conosciute della Sardegna, la Sartiglia. Oggi prende avvio un rapporto di collaborazione forte, che si basa su una proposta progettuale precisa, quella di creare nell’ex vivavio della Forestale il “Villaggio dei Cavalieri”, con tutti i servizi, gli alloggi per i cavalli e le strutture di carattere sociale e ricreativo che valorizzeranno la Sartiglia in Italia e nel mondo. Si tratta – ha proseguito l’assessore -, di una iniziativa che si sposa con il progetto regionale sui campi da golf, nell’innesto di un investimento che guarda anche all’interno della Sardegna e che intende far incontrare il golf con le migliori vocazioni dei territori, nel caso di Oristano con la cultura del cavallo, in altre zone con altri segmenti dell’economia locale, come per esempio la cultura termale”. “Dal caos passiamo all’ordine – è stato il commento del sindaco di Oristano Andrea Lutzu, che ha chiara l’importanza che il progetto sulla strada provinciale Oristano-Torre Grande potrebbe avere per Oristano -. Oggi registro un’attenzione grandissima per il mondo della Sartiglia e dei Cavalieri. Guardo a questa idea immaginando il futuro della manifestazione più importante dal punto di vista culturale e sociale della città. Sono convinto che ci siano le premesse per creare sviluppo, indotto turistico e per valorizzare ancora la nostra Sartiglia”. Detto questo, il problema della zona equus rimane in tutta la sua criticità, e, considerato che si tratta di una cosa in prospettiva per la quale i tempi non sembrano essere brevissimi (variante, fondi da reperire, burocrazia regionale, ecc.), nell’immediato non sembra essere di certo questa la soluzione per quei cavalieri che sono stati raggiunti dall’ordinanza di demolizione delle scuderie dove erano state riscontrate delle irregolarità urbanistiche.

Sarà un disciplinare a regolare la concessione temporanea dei locali e degli immobili di proprietà comunale. Lo ha deciso la giunta Lutzu, su proposta dell’assessore al Patrimonio, Massimiliano Sanna, che nei giorni scorsi ha approvato la delibera e il regolamento che disciplina l’utilizzo, la gestione, i criteri e le modalità di richiesta, l’assegnazione temporanea dei locali e immobili di proprietà comunale a soggetti pubblici e privati, enti, associazioni, gruppi e singoli cittadini per iniziative di carattere sociale, culturale, storico, artistico, delle tradizioni locali, ricreativo, sportivo e ambientale, assemblee, seminari, incontri, convegni e manifestazioni nei campi dell’arte, della cultura, dell’educazione musicale, dello sport, delle politiche giovanili e dei servizi sociali. L’elenco degli immobili soggetti alla concessione temporanea sarà definito nelle prossime settimane dall’esecutivo comunale. “La decisione della giunta punta a mettere ordine e rendere pienamente trasparente la gestione del patrimonio immobiliare comunale – hanno spiegato il sindaco Lutzu e l’assessore Sanna -. Con regole precise e trasparenti tutti potranno trarre beneficio e accedere all’utilizzo dei beni pubblici di proprietà del Comune anche con maggiore semplicità. Esiste una domanda molto alta da parte dei cittadini e degli enti per le motivazioni più disparate: assemblee, mostre, attività sociali, spettacoli, manifestazioni culturali e sportive. Valorizzare e utilizzare al meglio il patrimonio immobiliare dell’ente da un lato consentirà una fruizione più ampia e produttiva dei beni, dall’altra attraverso norme che assicurano la migliore fruibilità dei beni migliora si garantisce trasparenza e imparzialità”. Il disciplinare regola le concessioni in uso esclusivo, non esclusivo e saltuario e definisce anche i soggetti che hanno titolo a presentare le domande di concessione: associazioni culturali, ambientaliste e associazioni/sportive, associazioni di volontariato regolarmente costituite ed iscritte all’albo regionale, associazioni di promozione sociale, comitati di cittadini istituiti in associazioni per la tutela e la salvaguardia di interessi collettivi, il cui statuto sia stato preventivamente presentato all’amministrazione comunale, organismi religiosi, organismi ed istituzioni scolastiche comunali, Enti pubblici che ne facciano richiesta per promuovere ed organizzare iniziative di interesse per la collettività oristanese, istituzioni pubbliche, fondazioni o comitati. Il concessionario è soggetto al pagamento di un canone di concessione, per tutti i casi in cui l’utilizzo del bene sia superiore a giorni 10 consecutivi. Per le concessioni di durata superiore a 6 mesi è, inoltre, dovuta una cauzione pari al 10% dell’importo del canone. Il Comune, secondo quanto previsto dal regolamento sulla gestione del patrimonio, può concedere in uso gratuito i locali per iniziative di particolare valore culturale, sociale e umanitario, organizzate con l’amministrazione comunale o dalla stessa promosse o patrocinate. “Nell’attribuzione della concessione saranno preferite le associazioni e gli organismi operanti con continuità nel territorio comunale – ha precisato l’assessore Sanna -. La concessione in uso può essere rilasciata anche a soggetti diversi da quelli previsti dal disciplinare, purché l’iniziativa promossa sia ritenuta di interesse collettivo, abbia carattere culturale, storico, artistico, teatrale, scientifico, musicale, sociale, sportivo, scolastico, sanitario, umanitario, di volontariato e di pubblico interesse in genere. Eccezionalmente possono essere accolte le istanze di concessione di locali per lo svolgimento di iniziative di tipo politico e/o sindacale (convegni, congressi e riunioni), debitamente motivate, da cui siano rilevabili finalità di pubblico interesse. È comunque vietato l’utilizzo diverso da quello per il quale è stato concesso l’uso dei locali”.

Il Comune di Oristano, in partnership con i Comuni di Arborea, Cabras, Palmas Arborea e Santa Giusta, e con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura (Dicaar) dell’Università di Cagliari, sta sviluppando un progetto di pianificazione per lo sviluppo turistico sostenibile dei comuni del Golfo di Oristano. La fase preliminare del Programma intercomunale “Il Golfo di Oristano: dove la terra abbraccia il mare” prevede la sperimentazione di un workshop progettuale collaborativo per la pianificazione strategica dello sviluppo turistico sostenibile, volto a indirizzare le successive fasi di pianificazione. Il workshop si svolgerà in tre incontri e sarà sviluppato con metodologie di geodesign e con strumenti digitali di progettazione collaborativa, grazie al supporto scientifico dei ricercatori del Laboratorio UrbanGis del Dicaar, coordinati da Michele Campagna, con la collaborazione di Vicente Molés, docente di sviluppo turistico sostenibile all’Università di Harvard. In questo primo incontro vengono chiamati a partecipare gli enti istituzionali (pubblica amministrazione, istruzione e ricerca), enti gestori, associazioni di categoria, enti promotori, onlus, ovvero tutti gli stakeholder considerati punti di riferimento e portatori (o rappresentanti) di interessi in almeno uno dei sistemi considerati nel progetto (Patrimonio storico-culturale, Capitale naturale, Strutture ricettive, Mobilità e trasporti, Mobilità dolce, Infrastrutture primarie, Servizi complementari, Agrifood e Agriturismo, Identità locali). Il primo incontro è fissato per mercoledì 18 settembre, nella sala consiliare del Comune di Oristano, dalle 9,30 alle 12,30. Dopo la presentazione del progetto, i partecipanti saranno invitati a esprimere idee progettuali, afferenti ai citati sistemi progettuali, in relazione allo sviluppo sostenibile del turismo, che saranno raccolte tramite l’app per smartphone Geoforage, che sarà distribuita ai partecipanti (da installare su dispositivo personale). Le idee progettuali raccolte contribuiranno a esprimere le istanze progettuali della comunità locale, che saranno utilizzate nelle successive fasi di pianificazione strategica, e che si svolgeranno entro Ottobre, partendo dallo sviluppo di ipotesi progettuali integrate delle amministrazioni locali partner del programma e proseguiranno con lo sviluppo di ipotesi progettuali complesse da parte degli attori coinvolti nel settore dello sviluppo turistico e della comunità locale.

I Carabinieri della Compagnia di Oristano hanno arrestato, durante la notte, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e furto aggravato, Pierpaolo Flore, 40 anni di Massama. I Carabinieri di Riola Sardo e Villaurbana, durante un servizio predisposto per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno prima fermato Flore e poi effettuato una perquisizione presso la sua abitazione, dove hanno trovato circa 2,5 chilogrammi di marijuana, una bilancia di precisione e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. I Carabinieri si sono accorti, inoltre, che Flore aveva collegato abusivamente l’impianto elettrico della sua abitazione alla linea elettrica della società E-distribuzionie per questo lo hanno denunciato per furto aggravato continuato. Pierpaolo Flore, che si trovava agli arresti domiciliari su disposizione del magistrato, è stato condannato, questa mattina, a 2 anni di reclusione.

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