Set 14

Oristano tra i 260 comuni che stanno lottando per l’insularità.

“Anche Oristano fa parte della battaglia per l’insularità, che rappresenta un traguardo da raggiungere per gli oltre 260 Comuni che ieri hanno fatto sentire la propria voce da Cagliari”.

Così il sindaco Andrea Lutzu, che ha continuato: “Eravamo presenti come amministrazione comunale e siamo pronti a portare avanti la battaglia dei sardi, anche attraverso un documento che impegnerà tutto il consiglio comunale a lottare, compatto, per il riconoscimento di un diritto così importante.

Oggi ricevo con gioia il ringraziamento dei vertici del Comitato per l’insularità, Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, che ringrazio a mia volta per aver reso Oristano parte di questa importante iniziativa – ha proseguito il Sindaco Lutzu -.

Siamo impegnati a portare avanti tutte quelle azioni che possano creare sviluppo per Oristano. Stiamo prendendo in mano tutti i dossier più delicati e stiamo improntando la nostra azione di governo della città su efficienza e sviluppo, per essere realmente sostegno ai settori chiave dell’economia oristanese, con una particolare attenzione verso il commercio, il turismo e i settori tradizionali, che oggi più che mai necessitano di innovazione. Sono convinto che il riconoscimento del principio di insularità sia l’unico modo per guardare al futuro con ottimismo, perché da questa battaglia dipenderà lo sviluppo economico e sociale della Sardegna e della nostra città”.

Con questo animo anche il Comune di Oristano ha esposto lo striscione per l’insularità, contribuendo a dare un segnale forte e chiaro al Parlamento. “Siamo pronti a una mobilitazione che ci vedrà attori protagonisti se, come ha detto ieri ha il presidente del Comitato per l’insularità, Roberto Frongia, entro un mese non arriveranno risposte concrete”

Le mani di Fabiola Balardi, la madre di Manuel Careddu, impresse sul murale del centro polifunzionale di Sertinu, a Macomer, sono mani di amore e sofferenza, ma anche di speranza per lanciare in messaggio forte ai giovani: quello che è successo a suo figlio non deve accadere mai più. E’ stata questa la parola d’ordine del concerto-evento in memoria di Manuel Careddu, il 18enne massacrato a colpi di piccone e badile l’11 settembre del 2018 sulle sponde del lago Omodeo, e poi sepolto in un terreno di Ghilarza, dove venne scoperto un mese dopo il delitto. A un anno dalla tragedia, ieri sera, tutto il paese si è ritrovato per ricordare il ragazzo: musica rap e techno ma anche murales, dove i ragazzi hanno fissato le impronte delle loro mani. Sullo sfondo la frase “Tra di noi”, titolo di una canzone di Nicholas Frau, fratello di Manuel e cantante di musica trap. Prima del concerto, organizzato dall’associazione ProPositivo, dal Forum Giovani di Macomer e dal Comune, un momento di riflessione collettiva. “Questa giornata vuole essere di commemorazione, ma anche l’occasione per indicare la strada maestra per un mondo diverso – ha spiegato Gianluca Atzori, presidente dell’associazione ProPositivo. Possiamo dire ai ragazzi che loro sono al centro di tutto, sono il nostro futuro”. Rosanna Ledda, assessore ai servizi sociali ha chiesto per Manuel un minuto di silenzio, accompagnato alla fine da un fragoroso applauso. “Sono una mamma – ha detto Ledda – la morte di Manuel è un dolore grandissimo, inimmaginabile. Giovani avete diritto alla felicità, oggi nel ricordo doloroso di Manuel stiamo insieme e condanniamo quello che è successo”. Poi, alle 22, via al concerto. Sul palco Mose Concas, Menhir e Cool Caddish, tre artisti da anni impegnati nel sociale, e due giovani dj, Marco Cogotzi e Lelle Cinus. Si canta e si balla per Manuel fino a tarda notte, quando le luci delle lanterne cinesi si levano in cielo e illuminano l’intero paese.

Domenica 15 settembre manifestazione in ricordo di Maurizio Carta, con doppio appuntamento, con una conferenza nella sala consiliare del Comune di Oristano, e concerto in piazza Eleonora con i cori Maurizio carta, Sa Gloriosa di Mogoro e Gavino Gabriel di Tempio. Questo il programma completo: alle 18.30, sala del consiglio comunale, “Maurizio Carta: A Diosa … 90 anni dopo”, evento celebrativo a cura dell’Associazione del Coro Maurizio Carta e conferenza-dibattito sulla figura e l’attività di Maurizio Carta. Interverranno Marco Lutzu (Etnomusicologo dell’Università di Cagliari),Roberto Mileddu (etnomusicologo), Memi Loddo (nipote di Maurizio Carta), coordina Giulio Fara, video a cura di Antonello Carboni. Alle 21.30, in piazza Eleonora, concerto di cori: Coro Maurizio Carta, Coro Gavino Gabriel di Tempio, coro Vadore Sini di Sarule.Presenta Silvia Orrù.

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