Lug 01

Dopo mezzo secolo “adunata amarcord” degli ex calciatori della Sardit.

Si erano lasciati da pimpanti giovanotti attorno ai 25 – 30 anni e si si sono ritrovati, 44 anni dopo, con qualche chilo in più e molti capelli in meno.

L’adesione degli ex calciatori della Sardit, formazione che negli anni ’70 ha partecipato al seguitissimo “Torneo Aziendale”, è stata massiccia (visto il tempo trascorso), e solo improrogabili impegni o questioni di forza maggiore hanno impedito ad altri “reduci” di partecipare alla rimpatriata, dopo quasi mezzo secolo.

L’idea della classica “pizzata amarcord” è venuta a Peppino Castellucci, ex calciatore della Sardit ed ex dipendente delle Poste, che da anni ha lasciato la Sardegna per la Penisola, per fare una sorpresa (riuscitissima) al compare oristanese (altro ex calciatore Sardit) Tonino Poddighe. Una ricerca certosina, quella di Castellucci, che, coadiuvato da Giampaolo Lilliu (ex dipendente Sardit e allora dirigente della squadra di calcio), per mesi ha tentato di rintracciare il maggior numero di persone che avevano militato come dirigenti e giocatori tra le fila della Sardit.

Se, infatti, per Castellucci e Lilliu non è stato così difficile risalire agli ex calciatori che avevano lavorato in fabbrica, è stato certamente più difficoltoso ritrovare gli “esterni”, cioè coloro che non lavoravano alla Sardit ma che nell’omonima società calcistica avevano giocato nel lasso di tempo che va dal 1970 al 1977.

L’allegra brigata dopo convenevoli, abbracci e i saluti di rito, conditi dalle solite, innocenti bugie “non sei cambiato per niente”, “certo, ti sei un po’ dilatato ma ti avrei riconosciuto comunque”, “quanti anni hai?… non li dimostri assolutamente”, e altre simili facezie, ha iniziato a sciorinare l’immancabile carrellata dei ricordi calcistici e non solo.

Per quanto riguarda il calcio, Giampaolo Lilliu e il fratello Battista (anch’egli dirigente) hanno tenuto a sottolineare, con malcelata soddisfazione, come la Sardit nei sette anni in cui ha partecipato all’Aziendale sia arrivata varie volte in finale, non abbia mai vinto il torneo ma abbia, però, conquistato per ben quattro volte la “Coppa disciplina”, a dimostrazione della complessiva correttezza dei calciatori schierati, per finire con la perla della vittoria per 1-0 contro il Banco di Sardegna, squadra che allora andava per la maggiore e che era ritenuta praticamente imbattibile.

Chiaramente non sono mancati sfottò e prese in giro per le performance sul terreno di gioco di questo o quel calciatore che, tra le risate generali, hanno spesso rischiato di fare andare il boccone di traverso agli arzilli veterani.

Un velo di comprensibile tristezza è calato quando qualcuno ha ricordato i dipendenti-calciatori che non ci sono più, alcuni dei quali proprio a causa dell’amianto, la subdola fibra killer che assorbita durante il lavoro in fabbrica può estrinsecarsi in tutta la sua gravità anche dopo 30-40 anni. A questo proposito va rimarcata la dura battaglia che Giampaolo Lilliu e tutti i soci dell’Associazione regionale ex esposti amianto stanno portando avanti, da anni, per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica su un argomento così delicato come quello della salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente dal rischio amianto, che per lustri è stato ampiamente sottovalutato.

E a proposito delle lotte in fabbrica, Giampaolo Lilliu ha catalizzato l’attenzione dei presenti ricordando come abbia iniziato la sua carriera sindacale. Dopo pochissimo tempo dall’assunzione alla Sardit, Lilliu era stato colpito da una malattia che lo aveva tenuto lontano dal posto di lavoro per due lunghi anni. Superata la malattia, era rientrato al lavoro da pochi giorni e aveva partecipato a un’assemblea sindacale. L’obiettivo del discorso del sindacalista era quello di catechizzare i lavoratori perchè si assentassero di meno dal lavoro, visto che le giornate di malattia, a detta dell’azienda, erano state esagerate. Per rafforzare quanto sostenuto dal delegato sindacale, era intervenuto Giampaolo Lilliu, che aveva sostenuto come non bisognasse assentarsi così tanto dal lavoro, evidentemente dimenticando di essere rientrato da pochissimo in fabbrica dopo 24 mesi di malattia. Scoppiò il caos. Lilliu venne immediatamente interrotto da una bordata di fischi, urla di disapprovazione, con l’aggiunta di vari “e cittudì”, “arrazz’ e faci”, “ma poita non ti ciandasa a…”, e altri complimenti irripetibili. Certamente un bell’inizio di carriera per chi sarebbe poi diventato un ottimo segretario provinciale della Cgil e un apprezzato consigliere comunale.

Questo è solo uno dei tanti aneddoti riesumati durante la serata, trascorsa nella più completa allegria, che si è conclusa con l’impegno di ritrovarsi magari un po’ prima di altri 44 anni (promessa “presumibilmente” difficile da mantenere), e possibilmente tra due-quattro anni, anche per evitare che la prossima cena dell’adunata geriatrica sia a base di semolino e pera cotta.

Dulcis in fundo, i nominativi degli ex calciatori della Sardit che hanno partecipato alla rimpatriata, interrompendo una “vacatio” lunga  quasi mezzo secolo, chiedendo venia fin d’ora se ho dimenticato qualcuno: Peppino Castellucci, Tonino Poddighe, Giampaolo Lilliu, Alfeo Pintus, Ugo Deidda, Giovanni Cominu, Giuseppe Piras, Angioletto Mereu, Salvatore Vacca, Battista Lilliu, Gigi Matta, Benito Pinna, Vincenzo Porcu, Angelo Porcheddu, Giovanni Figus, Gianni Ferri, Peppino Lugas, Silvio Niola, Tore Salis, Giorgio Caria, Piero Deriu, Tonino Cadoni, Piero Frongia, Paolo Murgia, Angelo Serra, Tonino Piras.

La segnalazione della presenza di un ordigno bellico non identificato in mare, a una trentina di metri dalla battigia, ha fatto scattare il divieto di navigazione e balneazione sulla spiaggia di Sa Marigosa nella marina di San Vero Milis. L’allarme è stato dato ieri con la telefonata alla Guardia Costiera dia parte di un cittadino, cui ha fatto subito seguito un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Oristano che nel tratto di mare interessato impone lo stop alla navigazione, all’ancoraggio e alla sosta con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale, di balneazione, di immersione e di pesca. E questo fino a quando non saranno terminate le operazioni di ricerca e di eventuale bonifica dell’ordigno.

Mauro Licandro, impiegato del Consorzio di Bonifica di Oristano, nonchè consigliere comunale, è stato colpito più volte a bastonate da un operaio del Consorzio, 40 anni, di Marrubiu. Licandro, che ha riportato la frattura di un braccio e ferite guaribili in 60 giorni, è riuscito a sottrarsi alla furia dell’energumeno scappando a gambe levate. Non contento di ciò, il 40enne ha cercato di colpire altri dipendenti del Consorzio ed ha poi rivolto la sua furia vandalica contro un vetrata spaccandola con un pugno e procurandosi leggere ferite. Solo grazie all’intervento dei Carabinieri è stato possibile riportare l’uomo alla ragione, anche se nei suoi confronti, oltre alla denuncia, scatterà la sospensione immediata dal posto di lavoro. Ancora non è dato sapere quale sia stato il motivo scatenante di tanto furore, anche se pare che l’uomo non sia nuovo a simili episodi e sia tuttora sotto cura. Avrà inciso, come ha sostenuto qualcuno, il caldo afoso di questi ultimi giorni?

Martedì 2 luglio, il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, incontrerà i residenti di Torre Grande. La riunione si terrà, com’è consuetudine, nei locali della ex scuola elementare. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione della borgata marina, già nel vivo della stagione turistica, e per individuare le priorità del prossimo futuro. Quello di Torre Grande è solo il primo degli incontri pianificati che porterà il sindaco Lutzu, accompagnato da esponenti della giunta e consiglieri comunali, a visitare come da programma le frazioni e le borgate. Questo il calendario completo degli incontri, che si terranno tutti alle 19:  martedì 2 luglio Torre Grande, ex scuola elementare; mercoledì 3 luglio Nuraxinieddu, ex scuola elementare via Perra; venerdì 5 luglio Silì, Ludoteca via Martiri del Congo; mercoledì 10 luglio Massama, ex scuola elementare via C. Emanuele 26; giovedì 11 luglio Donigala, ex scuola elementare via Oristano; venerdì 12 luglio Tiria/San Quirico, salone comunale ex bar Murru\biblioteca Tiria. “Si tratta – ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu – di incontri periodici, utili per ascoltare le esigenze dei cittadini e per esporre i progetti di intervento programmati e da calendarizzare, così come ci siamo ripromessi in un’ottica di condivisione degli obbiettivi dell’amministrazione per una crescita più armonica della città e le sua frazioni”.

“La Grande Prosa” firmata CeDAC ritorna nella città di Eleonora. All’Auditorium dell’Istituto Tecnico Mossa di Oristano si svolgerà la Stagione Teatrale 2018-2019, con nomi di punta della scena nazionale e isolana, per un raffinato cartellone che sposa ironia e poesia tra recitals e preziosi intrecci di parole e musica,nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Domenica 7 luglio, alle 21.30, focus sulla Sardegna tra passato, presente e futuro con “Scrittori da palco / una specie di cabaret letterario”, un progetto di Flavio Soriga che riunisce autori affermati e esordienti, creatori di trame per diletto e per professione, protagonisti di “una serata di racconti e musica, ballate e deliri narrativi”, con il dichiarato intento di “non prendersi sul serio”. Un curioso e riuscito esperimento, in cui letture ad alta voce si intrecciano e si alternano a melodie e ritmi, tra storie vere e inventate, paesaggi metropolitani e rurali, ricordi d’infanzia e ipotesi (fanta)scientifiche, epopee sportive e piccole e grandi tragedie del quotidiano, in una sequenza apparentemente casuale che spazia dalla commedia al noir, rimpianti e nostalgie di futuro.

Venerdì 5 luglio, alle 19.30, presso la sala “San Pio X” del Museo Diocesano Arborense, a Oristano, si terrà il quarto appuntamento della rassegna “Musica nelle sere d’estate”, dal titolo “Da Bach a Brahms: pianoforte a quattro mani”, un recital di pianoforte di Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio. Il concerto è inserito nella 45^ stagione Concertistica 2019 dell’Ente Concerti “Alba Pani Passino” ed è organizzato in collaborazione con il Museo Diocesano Arborense, con il patrocinio della Regione, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e Turismo, e della Fondazione di Sardegna. Prezzo dei biglietti: Intero: € 8,00 – Soci e studenti € 5,00. Per informazioni: Ente Concerti “Alba Pani Passino”, via Ciutadella de Menorca, Oristano. Telelefono 0783.303966 cell. 338.8727128. Mail: info@enteconcertioristano.it Sito: www.enteconcertioristano.it Facebook: Ente Concerti Oristano.

2 comments

    • Peppino Castellucci on 1 luglio 2019 at 13:39
    • Rispondi

    Ciao Angelo. Hai colto bene il senso di questa “rimpatriata” amarcord: sorpresa/regalo per i 70 anni del mio compare Tonietto Poddighe; ricordare chi non c’e’ plu’ e augurarci di non far passare altri 40 anni per riproporne un’altra. Durante la decennale attivita’ calcistica della Sardit, ci sono stati due momenti essltanti: la vittoria sul Banco di Sardegna, con un tuo gol e la vittoria sulla Casa di Cura, con un mio gol al 90′ su un tuo illuminante passaggio. Poi , l’anno successivo, tu hai cambiato casacca e nella partita tra le nostre squadre, un tuo pestone mi ha lasciato fuori per un paio di partite(per la disperazione di Mister Serra e la gioia di Angioletto Merru, che avrebbe giocato al posto mio). Ora, pero’, ti chiedo di fare una correzione: io ero un calciatore “esterno” perche’ lavoravo alle Poste, ed ero stato ingaggiato dal talent-scout Giampaolo Lilliu. Ma, nonostante non fossi un lavoratore della Sardit, ne avevo sposato la causa calcistica, militandovi per ben 4 anni. Grazie, a nome di tutti, per aver dato visibilita’ a questo evento. Un caro abbraccio. Peppino Castellucci.

  1. Fatto! Grazie per le precisazioni. Ciao, Angelo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.