Giu 08

All’assessorato regionale dell’Agricoltura va in onda “Oggi le comiche”.

Il botta e risposta tra l’assessore dell’Agricoltura, l’ex Pd Gabriella Murgia, e il suo capo di gabinetto, Efisio Arbau (Psd’Az), ha fatto sganasciare dalla risate mezza Sardegna, e ha chiarito anche a coloro che non si interessano minimamente di politica quale sia l’attuale livello dei nostri amministratori regionali.  Insomma, dalla padella alla brace.

Sulla questione Murgia-Arbau, l’ex assessore regionale Paolo Maninchedda ha pubblicato un articolo esplicativo sul suo sito, www.sardegnaeliberta.it, che vi proponiamo.

Il capo di gabinetto scrive.

Ieri si è insediato il nuovo Capo di Gabinetto dell’Assessorato dell’Agricoltura, Efisio Arbau. Fresco di nomina, ha provveduto a inviare a tutti i dipendenti dell’assessorato e ai direttori di servizio questa lettera: “In attesa di conoscerci personalmente, anche per discutere del progetto politico-amministrativo presentato dal Presidente Christian Solinas nella seduta del 8 maggio 2019 in Consiglio regionale e nello specific0 quello attinente al nostro Assessorato, con la presente comunico che per qualsiasi evenienza sono a Vostra disposizione e che il mio recapito telefonico mobile è il seguente (…) Vi prego, intanto, nel caso che qualche cittadino chieda informazioni su questioni attinenti l’indirizzo politico, anche apparentemente di tipo generico, di non esitare a metterlo in contatto con il sottoscritto ed a fornire l’indicato mio recapito mobile. Cordiali saluti. Avv. Efisio Arbau”.

Commentiamo.

In fin dei conti, per tutta la prima parte della lettera, Arbau si presenta ai dipendenti e dichiara di mettersi a disposizione. Niente di eccezionale. Nella seconda parte (quella che inizia con Vi prego) il testo diventa più criptico, perché immagina cittadini che si mettono in fila o che telefonino per avere chiarimenti su questioni attinenti l’indirizzo politico anche in forma generica. Che cosa significhi tutto questo è difficile dirlo, perché in genere i cittadini vanno in assessorato o telefonano per i propri diritti o per informazioni sulle pratiche o per inadempienze amministrative; difficilmente chiamano i Servizi per chiarimenti sull’indirizzo politico e comunque i Servizi non si occupano dell’indirizzo politico. Ma il dato più rilevante è che Arbau non dice di essere il dominus dell’indirizzo politico, ma chiede ai dipendenti di essere punto di riferimento per le ‘questioni di indirizzo politico’ (sebbene declinate nella forma criptica descritta).

L’Assessora risponde.

A stretto giro di posta, risponde l’Assessora Murgia. Dico due cose in premessa, prima di trascrivere la lettera. Qualcuno avrebbe dovuto spiegarle che un assessore scrive al suo Capo di Gabinetto rare volte e in genere per questioni amministrative che richiedono una filiera, come dire, gerarchica, oppure perché hanno deciso di lasciare traccia del loro operato attraverso il protocollo del Gabinetto. Ma quando deve dissentirne, l’Assessore chiama il Capo di Gabinetto e gli parla. Dinanzi a un errore del Capo di Gabinetto, l’Assessore può richiamarlo e chiedergli una correzione, può rimproverarlo e avvertirlo che non tollererà altri passi falsi, può chiedergli le dimissioni o revocare direttamente la sua nomina. Ma che un assessore scriva al Direttore Generale, ai Direttori di Servizio e ai dipendenti per dissentire dal suo Capo di Gabinetto ha del comico. Potrebbe vedersi rispondere: “E chi se ne importa!”.

L’Assessora la mette giù dura.

La lettera con cui l’Assessora dissente è questa: “Avuto riguardo alla suindicata nota del Capo di Gabinetto, Avv. Efisio Arbau, precis0 quanto segue. Ovviamente, il contenuto della stessa nota deve essere interpretato alla luce della disciplina complessiva che regola l’assetto e le funzioni del nostro Assessorato. Conseguentemente, i rapporti concernenti il personale devono necessariamente rispettare le prerogative, oltre che dell’Assessore, anche del Direttore Generale e dei Direttori dei diversi Servizi, secondo quanto prevedono, in particolare, la L.R. n. 31/1998, e la restante disciplina giuridica di riferimento. In secondo luogo, i rapporti politici e l’indirizzo politico concernente il nostro Assessorato, anche per quanto riguarda il programma della Giunta, illustrate recentemente dal Presidente della Regione al Consiglio Regionale, fanno capo direttamente ed esclusivamente all’Assessore, che naturalmente si avvarrà della cooperazione di tutti i suoi diretti collaboratori, nonché del personale dell’Assessorato. Invito pertanto tutti i destinatari della presente ad informare la propria azione ed ogni iniziativa alle precisazioni e indicazioni risultanti da questa nota”.

Commentiamo.

L’Assessore scrive ai dipendenti e ad Arbau per comunicare che ciò che Arbau ha scritto deve essere interpretato ai sensi della legge vigente, cioè della legge 31/1998 e successive modifiche. In latino si dice: excusatio non petita, accusatio manifesta. Se l’assessore richiama la legge 31/1998, cui Arbau non ha dichiarato di voler derogare, significa che ha ritenuto l’iniziativa del suo Capo di Gabinetto quantomeno sospettabile rispetto al dettato della legge. Ma se così fosse, non basta certo, dopo che si scrive, per evitare una violazione di legge, richiamare la legge. Scrivere è sempre un po’ morire, perciò per scrivere bisogna saper vivere. Lo insegniamo nelle scuole e nelle università, ma si fa fatica a impararlo. Dopo di che l’assessora afferma a chiare lettere: “l’indirizzo politico sono io”. Giusto. Ma chi lo ha messo in dubbio? Il Capo di Gabinetto? Ma davvero? E dunque siamo a uno scontro formale sul modo di intendere il potere? E si usa, per litigare su aspetti così importanti, la carta e la penna e ci si bisticcia in pubblico per stabilire definitivamente chi dorma sopra e chi sotto nel letto a castello? Auguri! Un ottimo inizio”. (Paolo Maninchedda, ex assessore regionale PdS).

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Oristano hanno eseguito un ordine agli arresti domiciliari, su disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari, emesso a carico di un 30enne, residente a Oristano, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno rinvenuto presso l’abitazione del giovane alcune decine di grammi di hashish e marijuana, che il 30 enne ha dichiarato fossero per uso personale. Così come disposto dall’autorità giudiziaria, il giovane non potrà uscire dalla sua abitazione, senza autorizzazione, sino all’ottobre del 2020,  e non potrà né ricevere né comunicare, anche tramite il telefono, con persone diverse da quelle conviventi. L’uomo, lo scorso mese di aprile era stato arrestato perchè colto in flagranza di reato con circa un chilo di hashish. Nell’occasione aveva patteggiato un anno e sei mesi di reclusione e una multa di 3.600 euro.

Per tutto il mese di giugno, il Museo Atzori di Paulilatino dà spazio alle ceramiche contemporanee e alla tradizione dei figoli di Oristano. L’iniziativa condivisa dalla Coop. Archeotour e da Terracotta, il Centro di Documentazione sulla Ceramica di Oristano, nasce per volontà dell’assessorato Artigianato e Attività produttive del Comune di Oristano, nel solco della recente edizione di “Buongiorno Ceramica!”, il progetto nazionale promosso dalla AiCC (Associazione italiana Città della Ceramica) con l’obiettivo di diffondere sul territorio le eccellenze della ceramica artistica e artigianale. L’allestimento proposto a Paulilatino è curato da Antonella Casula, responsabile di Terracotta. “Unisce forma e simboli della ceramica al cibo – ha spiegato la curatrice della mostra -, a partire dal tema della esposizione, “Fame Concreta”, e quindi attraverso le creazioni dei ceramisti che propongono le loro opere fittili con lo slogan “Crudo, cotto e biscotto”. La mostra racconta come la ceramica può entrare, con forza e bellezza, nella quotidianità e nelle nostre case “…per dimostrare le dinamiche culturali, progettuali e creative legate alla manifattura delle argille, con le forme e le idee foggiate nelle botteghe degli eredi degli antichi congiolargios, e quindi – ha concluso Casula – con la diffusione e lo studio di queste identità”.

Domenica 9 giugno, a Oristano, prima giornata della tredicesima edizione della Tyrsos Cup. Poi, sabato 15 e domenica 16 giugno, nei campi di San Nicola e della Tharros, le altre due giornate del prestigioso torneo regionale di calcio giovanile. Il successo delle passate edizioni e la presenza di un altissimo numero di squadre e di calciatori provenienti da tutta l’isola farà di Oristano la capitale sarda del calcio giovanile. Anche per questa edizione, gli organizzatori della “Oristano Calcio” (con il contributo dell’assessorato allo sport del Comune di Oristano, del Coni e della Figc, proporranno la formula vincente delle prime edizioni con 50 squadre provenienti da tutta la regione, 120 partite, e 750 giovani atleti nati tra il 2005 e il 2014. Il torneo è riservato alle categoria giovanissimi (6 squadre), esordienti (8 squadre), pulcini misti (16 squadre), primi calci (12 squadre) e piccoli amici (8 squadre). La manifestazione rientra nel calendario di “Oristano Città europea dello Sport 2019”. Il pregramma prevede per domenica 9 giugno, al campo Tharros, dalle alle 20, gare riservate alla categoria Giovanissimi (2005), mentre sul campo di San Nicola, sempre dalle 9 alle 20, la categoria Primi calci (2010/2011). Sabato 15 giugno, sul campo San Nicola, dalle 15 alle 20, sarà di scena la categoria Piccoli amici (2012/2014). Domenica 16 giugno, al campo Tharros, dalle 9 alle 20, spazio alla categoria Esordienti (2006/2007), e sul campo di San Nicola, dalle 9 alle 20, la categoria Pulcini misti (2008/2009).

6 comments

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  1. Per carità…

    • GIanni on 10 giugno 2019 at 15:16
    • Rispondi

    Sarò anche tonto, ma della querelle Arbau – Murgia non ci ho capito l’importanza, non c’ho!

  2. se il buon giorno si vede dal mattino, siamo proprio presi bene!

  3. Il “litigio” tra Murgia e Abau dimostra quanto sia inadeguata l’attuale Giunta regionale …e tutto il suo indotto. Litigare all’interno di un Assessorato su chi debba dare l’indirizzo politico a me appare demenziale. Pensassero a lavorare…

  4. una delle poche cose con cui mi sono trovato d’accordo con maninchedda. con assessori e tutor inventati si rischia sempre la figurina di m….!

    • Gianni on 10 giugno 2019 at 21:54
    • Rispondi

    D’accordissimo con Lucio.

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