Mar 09

Arrestato un altro componente della banda di spacciatori. Zedda sceglie la Regione.

Nell’ambito dell’indagine “Texas Hold ‘em”, che ha portato all’arrestao di dodici persone per spaccio di droga, gli agenti delle Squadre Mobili di Oristano e Milano hanno arrestato il napoletano Pasquale Annunziata, 30 anni, residente a Casoria.

Non era stato possibile eseguire il mandato nei confronti del giovane pluripregiudicato e arrestarlo il 6 marzo scorso insieme agli altri, perchè Annunziata era riuscito a sfuggire alla cattura da parte degli uomini della Squadra Mobile di Napoli che lo stavano cercando presso la sua residenza, a Casoria.  Gli agenti lo hanno localizzato, oggi, nel centro di Milano e lo hanno arresto.

Lo spacciatore era stato individuato da due agenti sotto copertura, i quali, provenienti dal Servizio Centrale Operativo di Roma, si erano finti turisti e per qualche giorno avevano alloggiato presso un noto camping dell’oristanese. I due erano stati avvicinati da Pasquale Annunziata che, col pretesto di vendere del “cocco fresco”, gli aveva proposto anche l’acquisto di cocaina di altissima qualità, che i due finti turisti avevano acquistato in più occasioni, raccogliendo così le prove dell’attività di spaccio posta in essere all’interno del campeggio sia dall’Annunziata che da Pier Paolo Orrù, uno degli arrestati finiti in manette nel bliz dei giorni scorsi.

Sempre nell’ambito dell’operazione “Texas Hold ‘em”, l’unica donna arrestata, Marcella Pes, 61 anni, di Oristano, difesa dall’avvocato Gloria Demontis, ha patteggiato un anno di reclusione ed è stata scarcerata. Per tutti gli altri indagati si sono svolti, invece, gli interrogatori di garanzia, ma tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Gip del Tribunale di Oristano, Annie Cecilie Pinello.

“Non posso che essere tra voi in questa battaglia in consiglio regionale. Ringrazio chi mi suggerisce di continuare a fare il sindaco, ma se si decide di fare l’opposizione la si fa nelle sedi proprie che sono quelle del consiglio regionale”. Così il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, candidato governatore per il centrosinistra alle regionali del 24 febbraio, e sconfitto netamente con ben 15 punti percentuali di distacco dal vincitore delle elezioni, il sardista Christian Solinas, ha ufficializzato questa mattina la scelta di continuare la sua avventura politica tra i banchi dell’assemblea sarda, dopo otto anni da sindaco. Zedda lo ha dichiarato a Fordongianus, dove ha riunito le forze della coalizione che lo hanno sostenuto durante la tornata elettorale. “Vedremo le modalità nei prossimi giorni”, ha dichiarato Zedda, che davanti a sé ha due opzioni: le dimissioni da sindaco oppure la decadenza una volta proclamato consigliere regionale. Nel primo caso avrebbe 20 giorni per ripensarci, dopodiché la Regione nominerebbe un commissario per traghettare il Comune del capoluogo fino ad elezioni. Se l’obiettivo fosse quello di portare Cagliari al voto in concomitanza con le europee del 26 maggio, allora il primo cittadino dovrebbe dimettersi subito. L’ipotesi della decadenza, invece, consentirebbe al vicesindaco, Luisa Anna Marras e alla giunta comunale di restare in carica fino al voto, senza commissari, previsto tra due anni. L’apporto di quello che per il Pd e il centrosinistra doveva essere il nuovo Messia è stato, risultati alla mano, certamente inferiore alle attese, sia per il distacco abissale dal candidato del centrodestra Solinas, sia perchè anche se è vero che il Pd è il primo partito con oltre il 13%, è altrettanto vero che alle precedenti regionali il Pd aveva ottenuto il 22%. Come si faccia, con un tonfo del genere, a parlare ancora di Zedda come salvatore del centrosinistra è difficile capirlo (ma questo rientra nella casisistica delle analisi farlocche del Pd. ndr), considerato che i sardi, dopo averlo sopravvalutato, lo hanno sonororamente bocciato, e che nella città dove è stato sindaco per otto anni ha vinto con soli due punti su Christian Solinas, candidato che Zedda aveva definito “invisibile”. Definizione che per lo sconfitto si è poi rivelata un autentico boomerang, perchè dev’essere veramente un brutto rospo da ingoiare l’essere strabattuti  da un candidato giudicato inesistente.  “Sono stato molto criticato come candidato invisibile, ma probabilmente era il mio competitor del centrosinistra che non riusciva più a vedermi perché ero troppo avanti”, ha detto ironicamente Solinas, dopo una competizione elettorale dove, praticamente, non c’è stata partita. E anche questo piccolo episodio dimostra come Zedda non possa essere neppure il leader di se stesso, visto che ha ancora tanto, ma tanto, da imparare. Ma in un periodo di vacche magre, il Pd sardo, evidentemente, non può che accontentarsi di un leadear di seconda fila e politicamente mediocre come Zedda. Auguri.

“Abbanoa perde il pelo ma non il vizio di mistificare la realtà. Il gestore idrico si salva dal provvedimento cautelare dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) perchè promette di non farlo più, ma rimane in piedi il procedimento sanzionatorio per pratiche commerciali scorrette”. E’ questa la sintesi di quanto scritto, in una nota, dal presidente regionale di Adiconsum, Giorgio Vargiu. Secondo Vargiu c’è stato, ancora una volta, il tentativo da parte di Abbanoa “…di presentare agli utenti una visione distorta e ingannevole della realtà, per indurli a credere che l’attività posta in essere sia del tutto corretta e che la stessa Autorità garante della concorrenza e del mercato la riconosca tale”. Vargiu nella nota sostiene, infatti, che il procedimento sanzionatorio aperto dall’Agcm nei confronti di Abbanoa per pratiche commerciali scorrette sia tutt’ora in corso. “Nell’ambito di questo procedimento – si legge nel comunciato dell’Adiconsum -, vista la particolare gravità di alcune pratiche commerciali scorrette e l’urgenza di intervenire per bloccare l’azione ritenuta illegittima del Gestore (nel periodo natalizio Abbanoa ha inondato la Sardegna di ingiunzioni e intimazioni di pagamento, con minacce di slacci, per presunti crediti che gli utenti avevano provveduto a contestare anche per l’intervenuta prescrizione), l’Autorità aveva ritenuto di iniziare un procedimento cautelare”. Sempre scondo quanto riferito da Giorgio Vargiu, al termine del procedimento cautelare, l’Agcm ha deciso di non adottare alcun provvedimento, ma solo perchè Abbanoa avrebbe promesso “di non farlo più”, modificando significativamente le proprie procedure aziendali. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha scritto, infatti, che “…a seguito delle significative modifiche apportate dal professionista alle procedure aziendali, relative alla trattazione dei reclami in tema di prescrizione e ai criteri adottati per il riconoscimento della stessa, allo stato appaiono venuti meno i presupposti per l’adozione delle misure cautelari”. Per il presidente regionale di Adiconsum, non si tratta quindi “…del riconoscimento da parte dell’Autorità della correttezza del proprio agire, ma è Abbanoa che modificando significativamente le procedure aziendali e “promettendo di non farlo più” ammette, di fatto, di aver posto in essere delle pratiche scorrette”. Secono quanto i legge nel comunicato, Giorgio Vargiu spera ora che “…Abbanoa rispetti quanto promesso all’Autorità. Nel frattempo il procedimento sanzionatorio per quanto già fatto contro i consumatori va avanti!”.

Arborea è il primo “Comune onorario” del Veneto che verrà insignito del riconoscimento regionale per le iniziative assunte a tutela della cultura e della civiltà veneta. La cerimonia è prevista per martedì 12 marzo, a Venezia. La Regione Veneto ha istituito il “Registro dei Comuni onorari” per valorizzare rapporti di reciprocità e di scambio con le comunità meta di emigrazione dei corregionali e che hanno conservato testimonianze dell’identità e della cultura veneta. Il paese di Arborea è gemellato con i comuni veneti di Zevio (Verona) e Villorba (Treviso), proprio in forza della propria storia e composizione demografica e delle iniziative realizzate nel biennio 2017-18 per valorizzare storia, cultura e identità veneta. Arborea fu fondata negli anni del ventennio fascista con il nome di “Mussolinia” (nome che conserverà fino al 1944), come colonia agricola per la bonifica della piana di Marrubiu e il contrasto alla malaria.

La scorsa settimana “Su Marrulleri” di Marrubiu ha scaldato i motori con una sfilata divertente e pirotecnica. Una manifestazione “intima” se la si paragona a quella in programma domenica 10 marzo. Quando tutti gli altri carnevali sono ormai terminati, Marrubiu sarà invasa da una valanga di maschere e decine di carri, che giungeranno da tutta la Sardegna per partecipare al sontuoso “Carnevale Differito”, epicentro travolgente de Su Marrulleri. “Quest’anno ci sarà una novità” hanno anticipato gli organizzatori. Marrubiu, infatti, ha istituito il “Marrulleri d’oro”, un’onorificenza prestigiosa che premierà chi, nel tempo, ha saputo essere un “contagiatore di sorrisi”, un portatore sano di fantasia e di gioia di vivere. La proclamazione ufficiale del primo vincitore sarà scandita dal sindaco, Andrea Santucciu, domenica, alle 21.30, in piazza Amsicora. La cerimonia della consegna del premio, invece, avverrà entro breve tempo, nel corso di un consiglio comunale aperto, indetto per l’occasione. Già si scommette su chi sarà il fortunato vincitore. “Non possiamo ancora svelare il nome – hanno detto gli organizzatori – ,ma possiamo dire che è un artista di qualità assoluta, molto intelligente ed eclettico, famoso in tutt’Italia ma leggendario in Sardegna; un Maestro per generazioni di allievi, talvolta non all’altezza del suo magistero. Da molti anni abita alla periferia di Marrubiu, in una casa immersa nel verde, con un laghetto incorporato, e ha appena compiuto 80 anni. Ma forse abbiamo anticipato un po’ troppo…”.

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