Gen 30

Accordo Comune-privati per la valorizzazione di piazza Mariano e parco Brigata Sassari.

La piazza Mariano e il parco Brigata Sassari, a Oristano, saranno collegati da una galleria commerciale che consentirà la valorizzazione dell’intera area.

Lo ha deciso, ieri sera, il consiglio comunale che ha approvato all’unanimità la proposta della ditta Bifulco per la permuta di un’area di 62 metri quadri,che permetterà l’apertura di un percorso pedonale tra la piazza e l’area verde.

La proposta di delibera è stata illustrata in aula dall’assessore all’Urbanistica, Gianfranco Sedda, che ha spiegato i termini della proposta della ditta Bifulco, che intende riqualificare un immobile di pregio in piazza Mariano (la cui proprietà fino a qualche decennio era del Comune), il cui retro si affaccia sull’area del parco.

“Il privato – ha spiegato l’assessore Sedda – propone un’apertura carrabile nella parte posteriore dell’immobile verso la piazza Mariano, in cambio di una permuta di un’area di 62 metri quadrati che verrebbe inglobata nel parco, favorendo anche la creazione di un’area di sosta e una migliore viabilità. Il privato realizzerebbe un percorso pedonale per collegare il parco comunale con la piazza Mariano IV”.

Secondo l’assessore, il progetto è importante anche perché “…recuperare fabbricati di pregio è fondamentale per il valore identitario dei luoghi”.

“La commissione Urbanistica ha approvato il progetto a maggioranza – ha aggiunto il presidente dell’organismo consiliare, Angelo Angioi -. Il progetto di ristrutturazione dell’edificio è importante perché crea un nuovo accesso a un parco poco utilizzato e conosciuto”.

Tutti i consiglieri intervenuti hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa. Efisio Sanna (Pd) ha espresso l’orientamento favorevole del suo gruppo e precisato che “…se fino a oggi il parco è stato utilizzato poco, con i nuovi interventi previsti nell’ambito di Oristano est, ma anche con questa iniziativa, l’area verde potrà finalmente essere resa pienamente fruibile e tutto il comparto valorizzato”. Sulla stessa linea Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura), secondo la quale “…il progetto è meritevole di attenzione e accoglimento”. Anche Maria Obinu (Pd) ha espresso “…totale adesione a questo progetto che valorizza la nostra città e un’area particolare come piazza Mariano e il parco Brigata Sassari”.

Per Danilo Atzeni (Rinnovamento oristanese) “…il progetto nel suo complesso favorisce la riqualificazione della piazza”. Per Veronica Cabras (Riformatori) “…si tratta di un progetto importantissimo che consentirà di allargare l’area commerciale, avvicinando il centro storico a Su Brugu, ma soprattutto perché consente la valorizzazione del parco Brigata Sassari”. Favorevoli all’iniziativa anche Luigi Mureddu (Forza Italia) e Giuseppe Puddu (Udc) che ha auspicato che progetti simili si possano replicare in tutta la città.

La delibera è stata accompagnata da un emendamento che stabilisce che le spese di realizzazione e manutenzione del percorso pedonale siano a carico della ditta Bifulco.

Nella seduta di ieri, la giunta comunale ha risposto alle interrogazione e interpellanze. Francesco Federico ha illustrato l’interpellanza della minoranza sul deposito di palme abbattute nell’area del cantiere comunale: “A fine estate abbiamo verificato la presenza, nel cantiere comunale, di un deposito di palme, colpite da punteruolo rosso e conseguentemente abbattute”. Federico ha quindi chiesto quali azioni stia compiendo l’amministrazione per procedere allo smaltimento, e in che modo si stia adoperando per contrastare la diffusione del punteruolo rosso.

L’assessore all’Ambiente, Gianfranco Licheri, ha citato una nota con cui, a ottobre, l’Unione europea ha preso atto del fatto “…che la presenza del punteruolo rosso è tale che ormai è difficile combatterlo con semplici trattamenti fitosanitari. Per quanto riguarda il deposito al cantiere la decisione è stata adottata con una ordinanza, mentre per quanto riguarda le azioni che si stanno compiendo, proprio in questi giorni è ripresa la collaborazione con l’agenzia Forestas per l’abbattimento delle palme malate e non più recuperabili”.

L’assessore al Personale, Pupa Tarantini, ha invece risposto all’interrogazione di Giuseppe Puddu (Udc) sui ritardi nell’assunzione di disoccupati da impiegare all’ufficio elettorale per le prossime elezioni regionali. “Tutto si è svolto regolarmente, nei tempi dettati dagli adempimenti con l’agenzia per l’impiego, ma soprattutto conseguentemente alla data di indizione delle elezioni, decisa solamente il 28 dicembre con un decreto del presidente della Regione”. Per Giuseppe Puddu …il problema si ripete negli anni: è vero che non si possono fare assunzioni prima della data di indizione delle elezioni, ma ci si può attrezzare per tempo per redigere delle graduatorie a cui attingere immediatamente al momento del bisogno”.

Patrizia Cadau (Cinquestelle) ha illustrato l’interpellanza sul ricorso agli istituti della reperibilità e del lavoro straordinario per il personale del cantiere comunale: “Più volte – ha detto in sintesi Cadau -, anche da parte della Rsu, sono stati chiesti, senza risposta, chiarimenti sul rispetto delle norme, e per capire se ci siano stati abusi nel ricorso a questi due istituti. Risulta che nel 2017 sia stato superato il numero massimo di ore di straordinario e di reperibilità”. L’assessore al Personale, Pupa Tarantini, ha risposto spiegando che è garantito il rispetto della norma che stabilisce in numero massimo di sei turni di reperibilità, e che il sottodimensionamento dell’organico del cantiere comunale obbliga a un impegno maggiore da parte degli operatori”.

Maria Obinu (Pd) ha illustrato l’interpellanza della minoranza sulla visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini, criticando l’operato dell’amministrazione per aver ricevuto nella sede istituzionale il rappresentante del governo, e quello dell’assessore alle attività produttive Pupa Tarantini “…che ha omaggiato il ministro Salvini con il simbolo delle scarpette rosse, svilendone il significato. È un omaggio fuori luogo nei confronti di una persona che non ha dimostrato rispetto nei confronti delle donne”. L’assessore Tarantini ha smentito che il ministro sia stato ricevuto a palazzo Campus-Colonna. Per quanto riguarda la consegna delle scarpette rosse in ceramica ha spiegato che “…il progetto delle scarpette rosse in ceramica è nato su mia iniziativa, e proposto in tutta Italia da Aicc e Circoli dei sardi, e il 25 novembre del 2018 è stato realizzato con la collaborazione del ministero dell’Interno. Era quindi naturale uno scambio istituzionale con il ministro durante la sua visita a Oristano. Così come lo era promuovere la figura di Eleonora d’Arborea davanti al ministro dell’Interno”. Efisio Sanna (Pd) ha replicato ribadendo l’inopportunità della scelta.

Oggi Maninchedda èritornato  sul sondaggio, da lui definito farlocco, pubblicato su “La Nuova Sardegna”, che il segretario e candidato goverantore del PdS chiama “La Nuova PD” e che “…si confronterà con noi nelle sedi opportune per il sondaggio fatto su quattro presidenti e pubblicato su sette”. Maninchedda ha spiegato come sarebbe avvenuto il sondaggio effettuato da SWG, “…la società sondaggistica più vicina al Pd”. “Il 10 febbraio 2018 – ha detto Maninchedda -, prima delle politiche del 4 marzo 2018, SWG stimava che il Movimento 5 Stelle prendesse il 26,3%. Alle elezioni vere, il Movimento 5 Stelle ha preso il 35,9 alla Camera e il 35,5 al Senato. Un errore di quasi 10 punti, cioè di milioni di voti stimati in meno. Il 10 febbraio 2018, prima delle politiche del 4 marzo 2018, SWG stimava che il PD prendesse il 21,3%. Alle elezioni vere, il PD ha preso il 17% alla Camera e il 16,2 al Senato, cioè dal 4 al 5% in meno rispetto alla previsione, cioè milioni di voti. Questa è l’unità di misura: in più al PD, in meno agli altri. Stesso giochino – ha detto ancora Maninchedda – col sondaggio della Nuova, con in più una metodologia di rilevamento che scandaglieremo fino al centigrammo e con un metodo statistico a matrioska che vi racconto. Il sondaggino-favorino dei “più al PD” e dei “meno agli altri” (noi addirittura condannati all’inesistenza) per fiaccare in primo luogo noi che diamo tanto fastidio al PD – e siamo incentivati a farlo ancora di più – fa un’operazione simpaticissima. Immagina che vada a votare il 54% degli elettori e lo considera il suo universo, quindi lo assimila a 100. Poi stima che su questi 100, il 28% sia indeciso, ma vada a votare. Poi fa un salto carpiato triplo con avvitamento a sinistra: toglie gli indecisi (il 28%) che comunque andranno a votare, prende il residuo 72% (che in realtà è solo il 39% del totale, perché è il 72% del 54%) e lo fa diventare nuovamente 100 e su questo 100 (che il realtà e poco più di un terzo) calcola le sue percentuali, sempre con le domande su quattro presidenti su sette. Et voilà les jeux sont faits”.

A rafforzare le parole del sindaco di Nughedu, Francesco Mura, che ha fortemente contestato al sindaco di Sorradile, Pietro Arca, di aver chiesto ancora una volta la chiusura del poligono di tiro del lago Omodeo e la dismissione del Caip di Abbasanta, è intervenuto duramente contro Arca il segretario regionale del Siulp, Salvatore Deidda. “Le dichiarazioni del sindaco di Nughedu – ha sostenuto Deidda – sono intrise di buon senso e lungimiranza. Chi non capisce che un presidio di Polizia, come quello del Caip di Abbasanta, che ospita anche il Reparto prevenzione e crimine Sardegna, sia un sito di legalità e volano per l’economia di tutta la provincia oristanese, è miope e non conforme al buon senso e, di conseguenza, alle leggi dello Stato che prevede la pacifica convivenza della cittadinanza. Il sindaco Arca come un orologio svizzero fa dichiarazioni contro la Polizia in ogni tornata elettorale. Anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno. Fare dichiarazioni contro il Caip di Abbasanta é una mancanza di rispetto per tutte le forze dell’ordine che garantiscono legalità e sicurezza. Pretendere di avere i soldi per ripianare i debiti dei comuni con la dismissione del Caip di Abbasanta é follia e miopia pura che mal si concilia con un sistema democratico. Le dichiarazioni del sindaco di Nughedu Mura sono, invece, l’esempio di buona amministrazione senza pensare ai particolarismi che non portano a nulla”.

E’ in buono stato di salute e ricco d’acqua. Si è fatta nuova luce sul pozzo di Santu Antine, a Genoni, a 50 chilometri da Oristano. Grazie a un ingegnoso sistema di telecamere agganciate ad una carrucola, ideato dalla società Teravista di Gianni Alvito, si è riusciti a ispezionare il fondo del sito nuragico fino a 40 metri, la sua massima profondità. Un risultato che apre la strada a nuovi studi. Il pozzo ora viene restituito, virtualmente, alla comunità per visite guidate. Un nuovo attrattore turistico per la valorizzazione del territorio. L’iniziativa si deve al progetto “In volo sulle Giare”, promosso dal Parc, Museo paleontologico e archeologico di Genoni. Video e immagini rendono fruibile il pozzo e permettono di simulare la discesa, fino a toccare il fondo immerso in limpide acque. Il lavoro ha riportato alla luce immagini d’ottima qualità, che offrono agli studiosi uno strumento per analizzare l’incamiciamento del pozzo e verificare nuove ipotesi sulla costruzione. I risultati saranno presentati l’8 febbraio, alle 10, al Centro Sociale di Genoni. Sono passati 40 anni dagli scavi condotti da Francesco Guido della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro che svelarono, a 40 metri di profondità, un piccolo tempio e un’interessantissima selezione di reperti: monete romane e un argano per pescare l’acqua. Tra i più significativi di età nuragica, una brocca agganciata all’estremità di una spada votiva, un’immanicatura di pugnale in avorio di elefante, due bronzetti raffiguranti personaggi maschili. Tutto conservato al Museo Sanna di Sassari. “Per completare e incrementare la conoscenza del pozzo, il direttore scientifico del Parc, Luigi Sanciu, ha effettuato un’analisi tecnico-geologica del materiale utilizzato per la costruzione e della composizione geologica del versante interessato del colle – ha spiegato Michele Zucca, presidente della “Giunone Coop”, ente gestore dei musei e del progetto -. L’osservazione delle rocce, oltre a confermare l’utilizzo di materiali provenienti anche da 20 chilometri di distanza, lascia presupporre diverse ipotesi di costruzione per questa struttura unica a circa 40 metri di profondità”.

Incidente stradale, a Oristano, nei pressi dello svincolo per la 131, nella zona di Fenosu, all’ ingresso sud della città. Una Panda, alla cui guida c’era una donna, si è scontrata frontalmente con un autocarro. La Panda si è ribaltata più volte ed è finita in cunetta, con la donna che è rimasta incastrata tra le lamiere dell’auto. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco che hanno liberato la donna dalle lamiere e un’ambulanza del 118 che ha trasportato la donna all’ospedale di Oristano, dove è stata ricoverata con codice giallo.

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