Gen 16

Per Matteo Salvini bagno di folla a Oristano.

Una folla come non si vedeva da anni ha accolto, a Oristano, il leader della Lega e ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Reduce da una mattinata trascorsa in Prefettura, a Cagliari, dove ha partecipato alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e dopo aver fatto tappa  a Quartu Sant’Elena, Salvini è giunto a Oristano alle 15 circa, con mezz’ora di ritardo sull’orario previsto.

Con tutta probabilità non si aspettava una piazza Eleonora stracolma, tant’è che nel vedere tanta gente ha esordito dicendo: “Mi date un’energia incredibile, per continuare, per andare avanti, per fare delle cose concrete. Non come chi passa le sue giornate e fare polemica sempre e comunque. Mi sono alzato presto e non ho mangiato pane e nutella – ha detto ironicamente Salvini -, così Renzi non si arrabia”. E per rispondere a chi lo ha criticato per aver indossato camicie e giubbotti delle Forze dell’ordine, ha risposto di avere in macchina il giubbotto della Polizia di Stato. “Pensate alla differenza culturale tra la sinistra che dice “Vergogna! Un ministro dell’Interno che si mette il giubbotto della Polizia, Carabinieri o Vigili del fuoco”. Io invece sono orgoglioso di riconoscere il lavoro delle Forze dell’ordine in questo Paese. A qualcuno le divise fanno paura, evidentemente”.

Diciamo subito che Matteo Salvini, a nostro modesto avviso, non ha detto nulla di politicamente trascendentale. Niente di più di quanto la gente non si aspettasse da lui. Salvini, come sempre, ha parlato alla pancia delle persone (cosa che in Italia, attualmente, secondo noi, sanno fare solo lui e Di Battista. ndr), che lo hanno osannato con una lunga serie di applausi e grida di approvazione. Da parte del pubblico femminile, poi, oltre a “giusto”, “bene”, “bravo”, abbiamo sentito anche tanti “che bell’uomo…”, “bellu e simpaticu puru…”, fino a “che bono!”. Fatta questa premessa, ecco il resoconto della tappa oristanese del “Salvini day”.

Non abbiamo certo scoperto a Oristano come il leader della Lega sappia intrattenere la folla e portarla dalla sua parte con argomenti che sui cittadini fanno presa. Poteva quindi il ministro dell’Interno tralasciare la cattura di Cesare Battisti? Certo che no. “E’ stata – ha detto Salvini – una settimana incredibile. Dopo 37 anni di latitanza, di champagne e spiagge a Rio, è ritornato in galera, dove deve marcire un delinquente, un terrorista, ma per alcuni neanche questo va bene. Avete il mio impegno che il signore in giro per Oristano non lo vedrete mai, perchè starà in galera fino all’ultimo dei suoi giorni”. La cattura di Battisti per il ministro dell’Interno è solo un primo passo. Poche ore prima, a Cagliari, parlando con i giornalisti, aveva infatti affermato di avere “… forze dell’ordine e intelligence al lavoro non solo in Francia, ma anche in Sud America, quindi se diciamo qualcosa lo facciamo con cognizione di causa: speriamo in una collaborazione attiva e leale da parte dei governi affinché dopo 30-40 anni restituiscano alle patrie galere italiane dei delinquenti che se la stanno spassando all’estero. Questo è documentato”.

E dopo Battisti, poteva Matteo Salvini, trascurare un altro suo cavallo di battaglia come i migranti? Sempre a Cagliari Salvini aveva annunciato che “…entro la primavera aprirà il primo centro di identificazione ed espulsione in Sardegna”, riferendosi all’ex carcere di Macomer, chiuso dal 2014, che diventerà un Centro permanente per i rimpatri dei migranti irregolari. “Questo consentirà di rendere più veloci ed efficaci le espulsioni anche dall’Isola che aveva problemi che altre regioni non hanno”.

A Oristano, Salvini ha aggiunto: “L’anno scorso sono venuto in Sardegna e ho promesso che, se ci avreste votato, i porti italiani sarebbero rimasti chiusi. E quest’anno invece di 120 mila ne sono sbarcati 100 mila in meno, con meno problemi, quindi, per i sardi. Ma il mio obiettivo finale non è diminuirli o dimezzarli, ma arrivare a zero. In Sardegna arrivi se hai il permesso di arrivare, altrimenti torni da dove sei partito, con tanti saluti e una pacca sulla spalla, perchè abbiamo pagato anche troppo”.

Salvini sul palco di piazza Eleonora non ha certo dimenticato di essere lì per tirare la volata al candidato governatore, Christian Solinas (Psd’Az), e ai candidati al consiglio regionale. “Chi sceglie Lega in Sardegna tra un mese fa una scelta di vita precisa. Noi – ha proseguito Salvini – “amiamo il prossimo nostro”, come diceva un cartello rosso che aveva una donna di sinistra, a Quartu. Ma in Sardegna il “prossimo mio” è sardo. Prima vengono i sardi, poi viene il resto del mondo, in Italia prima vengono gli Italiani, poi il resto del mondo…

Ditemi voi se è normale che ci sia un governatore di sinistra – ha detto Salvini riferendosi a Pigliaru -, con la gente che aspetta una casa popolare da 20 anni, che invece si sta preoccupando di dare i documenti agli immigrati clandestini. Quindi chi sceglie Lega sceglierà per le case popolari, per i bonus bebè, per i posti di lavoro, per i contributi pubblici. Prima vengono i cittadini di Oristano, prima vengono i sardi e poi viene il resto del mondo, perchè mi sembra che in questi anni abbiate pagato anche troppo. C’era un assessore regionale della giunta Pigliaru, un fenomeno di cui non ricordo il nome, che sosteneva: “La Sardegna si sta spopolando, i nostri ragazzi scappano, e quindi noi il problema lo risolviamo riempendo la Sardegna di immigrati”. Una soluzione geniale! Non è che ti poni il problema perchè un ragazzo di 30 anni scappa dalla Sardegna. No, lo fai scappare e poi ti riempi di barconi. Certo – ha continuato Salvini -, come dice la signora in prima fila, ci sono anche tanti immigrati regolari e per bene che sono con la Lega. E questo è un mio motivo d’orgoglio. Perchè il mio problema non è distinguere gli essere umani in base al colore della pelle, ma distinguere le persone tra quelle per bene e le persone per male. E le persone per male prendono il primo barcone e tornano da dove sono partiti, perchè ne abbiano le scatole piene di spacciatori, scippatori, molestatori, stupratori…”.

Dopo la seconda virata sui migranti, Salvini ha ripreso a parlare di elezioni. “Non mi permetto di fare promesse a vanvera. Non è che se si vota la Lega e Salvini poi ci sono i miracoli. Però chi ha governato questa splendida terra… Strade, ferrovie, porti, aeroporti… Non c’è il metano. Ma una terra non può crescere e guardare al futuro solo a forza di no. No al metano, no al carbone, no al petrolio, no alle trivelle. La Sardegna ha bisogno di si; ha bisogno di energia che costi meno per le famiglie e per le imprese. Ha bisogno di spostarsi. E noi andremo a vedere i contratti fatti con dei privati che si beccano decine di milioni di euro dei sardi per poi imporre prezzi dei biglietti dei traghetti e aerei che sono da fuori di testa, perchè non puoi nascere su un’isola ed essere condannato a pagare il doppio rispetto a tutti gli altri che vivono in Italia. Non può essere una condanna. Hanno tagliato il diritto alla salute, punti nascita, reparti ospedalieri. Ma questo non dipende dallo Stato, dipende dalla Regione Sardegna, e io sono convinto, senza promettere miracoli, che se mandate in Regione un po’ di leghisti gli ospedali invece di chiuderli li riaprono, alla faccia di quelli del Pd che risparmiavano sulla salute dei cittadini.

Non è vero – ha proseguito Salvini – quello che dicono alcuni giornaloni, alcune televisioni, che i giovani in Italia, in Sardegna se ne fregano e pensano solo a sballarsi, che pensano a Sfera e Basta e a come cavolo si chiamano, e non vogliono lavorare. Ma il problema non è decidere dove scappare dalla Sardegna per chissà quale parte del mondo. Il nostro obiettivo, e ci metteremo l’anima, è quello di dare un futuro ai ragazzi sardi, un lavoro e una famiglia. Scappare non è la soluzione, e quella bandiera (Salvini indica una  bandiera dei 4 mori appesa nei pressi del palco. ndr) è sibolo di orgoglio, identità, cultura, tradizione. Qualcuno a Roma pensa che in Sardegna ci sia un dialetto. In Sardegna non c’è un dialetto, c’è una lingua, c’è una bandiera. Io adoro le differenze. E la differenza non è più tra destra e sinistra, perchè di rosso è rimasto, fortunatamente, il cannonau e poco altro… Hanno fatto un’intera campagna elettorale dicendo che Salvini è fascista, e inspiegabilmente hanno perso. Perchè vanno in giro a cercare fascisti e razzisti, ma non ci sono fascisti e razzisti, perchè loro fraintendono il rispetto delle regole, delle culture, dei popoli, con l’egosimo e il razzismo.

Mettetevi per 10 secondi nei miei panni… non è facile quando sei attaccato da tutto il mondo, e non parlo dei Saviano e dei Renzi, che ignoro e che per me non esistono, me ne hanno detto di tutti i colori. Pensate che per il fratello del signor Battisti, di questo povero assassino, “…il problema non è mio fratello che ha ucciso 4 persone, il problema è Salvini che è un fascista”. Ma essere attaccato da certe persone per me è una medaglia al valore”.

Matteo Salvini ne ha anche per la Cei. “Penso anche a qualche raro vescovo che dice che bisogna accogliere tutti. Ma io mi rincuoro perchè ci sono tantissimi uomini di chiesa, delle parrocchie, frati, suore, missionari, che dicono “Salvini non mollare, vai avanti, perchè l’integrazione è possibile se i limiti lo consentono”. Perchè se tra un po’ a Oristano ci saranno più stranieri che Sardi, l’integrazione ve le impongono loro e si va in giro magari con un bel burqa, e non si mangia più pane e porchetta, pane e salame o maialino. Io penso che ciascuno a casa sua debba fare ciò che i nonni gli hanno insegnato a fare. Limiti, numeri, regole; queste parolacce: regole, ordine, onore, disciplina. La difesa della patria è prevista dalla Costituzione e se qualcuno non ha dentro di sé un concetto di identità, di territorio, di passato… Chi si vergogna del suo passato non ha un futuro. Ma questa terra non può essere ricca solo di passato.

Voi siete un milione e mezzo. E gli altri milioni di italiani vi conoscono magari perchè vengono d’estate a trascorrere le ferie in Sardegna. Ma la Sardegna non puo’ essere bella solo a Ferragosto. Quindi dico, senza fare miracoli, che bisogna puntare sul lavoro, sulle infrastrutture, sull’energia. Bisogna difendere con le unghie e con i denti la vostra regione. E questa sarà la prossima battaglia per le regionali e le europee. Se mi date la forza, noi andiamo in Europa e diciamo che di agricoltuta e di pesca in Sardegna ci occupiamo noi. Basta con il fermo pesca, il tonno, l’olio, il riso, il formaggio, la carne, le arance. Non si può pescare il tonno in Sardegna, importiamo l’olio dalla Tunisia, le arance dal Marocco, il riso dalla Birmania, il pesce dall’Egitto. Il buon Dio ha dato alla Sardegna una terra e un mare stupendo e noi andremo a Bruxelles dicendo che alla terra e al mare di Sardegna ci pensiamo noi, e non rompete le palle! Voi preoccupatevi di difendere i confini e tutelare le banche, che alla terra di Sardegna ci pensiamo noi. Prima di Natale mi è stato detto che rischiavamo un’infrazione europea perchè l’Unione europea impedisce ai nostri agricoltori di potare le viti perchè sono considerate rifiuti speciali. Perchè per l’Europa non sono foglie ma rifiuti speciali. Quindi devi tagliare, raccogliere, andare in discarica, e paghi di più a potare la vite che a bere una bottiglia di vino. La mia risposta è stata quella di rischiare l’infrazione, perchè non possiamo sempre sottostare alle follie che ci arrivano d’altrove.

Qui c’è una Regione autonoma – ha sottolineato Salvini – ma dipendente da Roma da troppo tempo, e c’è bisogno che qualcuno vada in Regione e applichi davvero l’autonomia, per le accise, le risorse, il diritto alla vita, alla salute”.

Una breve pausa, un altro sguardo alla folla che lo applaude, e ancora: “Vedere tanta gente mi da la forza per tornare a Roma e battagliare. Faccio il ministro da sette mesi. Quando ho cominciato ero un po’ preoccupato, perchè fare il ministro dell’Interno in un paese bello ma complicato, con la mafia, la camorra, la ndragheta, Isis, spacciatori, ti domandi se sarai in grado o meno… Mi sono approcciato al lavoro con umiltà, ascoltando, cercando di imparare. Ho trovato una macchina come quella delle Forze dell’ordine eccezionale, e quello che faccio lo faccio perchè so che in tante altre parti d’Italia c’è gente come voi, che ci crede, che si fida.

Questa piazza mi da una responsabilità enorme. Sarebbe piu facile fare una vita alla Renzi: viene qua a Oristano, ce ne sono cinque, vanno al bar si prendono un caffè, tanto nessuno si aspetta niente da lui. Voi invece vi aspettate parecchio da noi. Senza fare miracoli abbiamo dimostrato che adesso c’è in Italia un governo che pretende rispetto. Mentre fino all’altro ieri c’erano dei servi, degli schiavi, adesso c’è in Italia qualcuno al governo che ha mille difetti ma che pretende rispetto. Ogni giorno fanno a gara per come provare a fermarci, ma voi mi date la forza di andare avanti come un treno, e non mollo di un millimetro: i porti sono chiusi e rimangono chiusi, i soldi vanno ai sardi e non al resto del mondo, le case popolari vanno ai sardi, proprio come fa un buon padre di famiglia.

Ho ricevuto anche in Sardegna tanti grazie per aver mantenuto la parola. C’era una legge che mi stava sullo stomaco più di tantissime altre. Una legge infame approvata dal Parlamento otto anni fa. E sono orgoglioso di averla smontata mattone per mattone, perchè già da quest’anno ci saranno migliaia di Italiani che verranno liberati dalla gabbia della legge Fornero, restituendo il diritto alla pensione per persone di 62, 63, 64, 65 anni che se andranno in pensione, dopo un vita di lavoro, lasceranno i posti di lavoro ai ragazzi di Oristano, che invece di scappare per andare in America, Londra o Berlino rimarranno qua, per mettere su famiglia e mettere al mondo dei figli. E i figli li metti al mondo se hai una stabilità ecomica, se hai un lavoro che vada al di là delle tre settimane. Un po’ di certezza, senza miracoli, e questo anche in Sardegna.

Lo abbiamo dimostrato in pochi mesi di governo, mattoncino su mattoncino ricostruiamo la casa Italia. Nel 2019 assumeremo ottomila uomini e donne nelle Forze dell’ordine, che in parte arriveranno anche in Sardegna. Abbiamo risparmiato un miliardo di euro facendo sbarcare meno clandestini e metà serviranno per assumere Poliziotti, Carabinieri e Vigili del fuoco. Invece che meno sicureza, più sicurezza. Anche per l’esercito, se fosse per me rimetterei sei o sette mesi di servizio civile o militare per i nostri ragazzi, perchè lì si impara a stare al mondo. Lì non c’è il ricco o il povero, il bianco o il nero, il bello o il brutto. Lì le regole valgono per tutti e, come ho detto, si impara a stare al mondo”.

Salvini ha quindi toccato un tema scottante come quello della legittima difesa, che ha creato polemiche e spaccature anche all’interno dello stesso governo. “Penso che entro febbraio il Parlamento approverà un’altra legge normale, per la quale mi hanno già dato dell’assassino, delinquente, far west, pistolero… Una legge normale che garantisca a ciascuno in casa sua il sacrosanto diritto alla legittima difesa. Un magistrato ha detto che si tratta di instigazione all’omicidio. No, non è una legge che permette di affacciarsi a un balcone e prendere a fucilate uno che getta una sigaretta per terra, ma se mi entra in casa uno col passamontagna e il bastone in mano alle tre della mattina e mio figlio dorme lì di fianco, secondo la legge attuale dovrei valutare quanto è pericoloso questo tizio e dovrei chiedere “scusi, buon uomo, lei il bastone intende usarlo sulle gambe, sulle braccia, ecc.”. Quindi non si tratta di “più armi libere per tutti”, perchè meno armi ci sono in giro meglio è, però il problema è che oggi i delinquenti possono usare le armi, mentre le persone per bene che le detengono legalmente se le usano per difendersi poi vanno in giro per i Tribunali per tre anni. Entri in casa mia, sono impaurito, sono costretto a difendermi, ho il diritto di farlo e non devo dare un euro di risacimento al parente del rapinatore ferito sul “lavoro”, perchè il mestiere del rapinatore è un mestiere a rischio. Ma vedrete che ci saranno trasmissioni televise da Gruber, Lerner, Baglioni non lo so, sicurmente Fabio Fazio… Ma noi andiamo avanti con serenità perchè pensiamo di avere una buona parte di ragione. Non di essere dei geni, perche al governo o su questo palco non ci sono dei geni, ma delle persone per bene. E tra queste c’è colui che per cinque anni avrà l’onore e l’onere di guidare la Regione Sardegna, l’amico Christian Solinas, che sicuramente manterrà gli impegni presi.

A me piacerebbe che la Regione uscisse dagli uffici, incontrasse cittadini e facesse le riunioni del consiglio regionale non solo a Cagliari, perchè la Sardegna è anche Oristano, Nuoro, Sassari, per ascoltare i cittadini. E mi farebbe piacere che la Regione Sardegna assumesse dipendenti, consulenti, e desse appalti in base al merito e non agli amici, e agli amici degli amici, dei sindacati e dei partiti”.

Concludendo, dopo il ringraziamento alla folla e ai militanti della Lega, Salvini ha voluto ricordare la sua più grande soddisfazione, e cioè quando è stato dato il primo colpo di ruspa alla villa dei mafiosi Casamonica, a Roma. “Con onestà – ha detto Salvini -, capacità e umiltà; eravamo al tre per cento, ora siamo al trenta per cento. E a chi mi dice di far saltare tutto per avere più deputati e senatori ho risposto che quando io do la mia parola non valgono i sondaggi, ma vado fino in fondo mantendo gli impegni che ho preso con gli Italiani, perchè non cambio idea in base ai sondaggi. Abbiamo, comunque fatto più noi in sei mesi che il Pd in sei anni”.

Per finire, una stoccattina al Pd e a Zedda, poi Matteo Salvini ha chiuso affermando che “…se si vuole cambiare, coniugando l’onestà alla competenza, bisogna votare Lega”. Standing ovation finale e spazio ai selfie.

12 comments

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    • Gabriele on 16 gennaio 2019 at 21:47
    • Rispondi

    Angelo ha ragione: Mai vista tanta folla, neppure per Berlusconi!

    • Pig estimator on 16 gennaio 2019 at 22:48
    • Rispondi

    Pig sei un grande, articolo completo ed esaustivo anche per me che non c’ero. Complimenti vivissimi famiglia Porcheddu👏👏👏

    • Giorgio on 16 gennaio 2019 at 23:18
    • Rispondi

    Tanta gente conferma che ad Oristano la Lega prenderà un sacco di voti.

      • Gavino on 17 gennaio 2019 at 23:36
      • Rispondi

      Estraggo dall’articolo due passaggi

      “Il buon Dio ha dato alla Sardegna una terra e un mare stupendo e noi andremo a Bruxelles dicendo che alla terra e al mare di Sardegna ci pensiamo noi, e non rompete le palle!”

      Il mare della Sardegna lo hanno rovinato anche a forza di servitù militari (che non penso Salvini vorrà ridurre), e la terra con pseudo industrie che hanno rovinato irrimediabilmente ampie porzioni di territorio. Tutta roba che agli storici compari di Salvini non parrà vero di confermare.

      E poi dice che

      “la Sardegna non puo’ essere bella solo a Ferragosto. Quindi dico, senza fare miracoli, che bisogna puntare sul lavoro, sulle infrastrutture, sull’energia.”

      In soldoni, cemento e altro inquinamento, tipo il termodinamico che volevano fare a Tiria.

      Gli oristanesi forse si sono già dimenticati che stavano per appestarli l’aria a due passi da casa, e che con questi in Regione sarebbe stato peggio.

      Oltretutto, di energia in Sardegna già se ne produce in surplus.

    • Carlo on 17 gennaio 2019 at 7:06
    • Rispondi

    Complimenti a Pig. Avevo apprezzato l’articolo sulla ricostruzione della sinistra e anche questo articolo sulla visita di Salvini ad Oristano non è da meno. Bravo.

    • Gianluca on 17 gennaio 2019 at 8:08
    • Rispondi

    Ora come ora Salvini non ha avversari. Il Centrodestra in Sardegna vincerà a mani basse!

      • Gavino on 17 gennaio 2019 at 23:27
      • Rispondi

      Speriamo di no, altrimenti ci sommergono di cemento sulle coste in nome dello “sviluppo”.

      Sviluppo del loro portafogli, come al solito.

      Forse la storia di Berlusconi e i successi della giunta Cappellacci ve li siete scordati…sono sempre gli stessi. Non abbiamo bisogno di essere telecomandati dalla Lega anche in Sardegna.

    • Giuseppe on 17 gennaio 2019 at 9:03
    • Rispondi

    Grazie Pig. Ero fuori per lavoro e non ho potuto assistere alla performance di Matteo Salvini. Il tuo racconto mi ha informato meglio di giornali e tv. Sei sempre il migliore!

    • Filippo on 17 gennaio 2019 at 9:35
    • Rispondi

    Salvini merita il successo che ha perché dice le stesse cose che pensano i cittadini e una cosa su tutte: prima i sardi poi il resto del mondo!!!

    • Che ce vado on 17 gennaio 2019 at 15:24
    • Rispondi

    Caro pig hai detto bagno di folla, io dubito, è vero c’erano persone ma è facile calcolarne il numero, fatti un conticino. il tema principale per noi è il lavoro, irrisolto ad oggi e la lega è stata ed è al governo, non sono i migranti, il nero; quelli servono a matteo per il consenso, alimenta la nostra paura, non la risolve per stare sulla cadrega. Che cosa farebbe altrimenti? Nulla, perché come tanti (politicanti) non ha mai lavorato! Un fuffologo!

    • Gavino on 17 gennaio 2019 at 23:23
    • Rispondi

    L’unico merito di Salvini, e comunque non è poco, è quello di aver chiuso qualche porto.

    Vincesse la sua coalizione, ci ritroveremmo con un piano Cappellacci 2.0, ovvero cementificazione selvaggia delle coste in nome dello “sviluppo” e ci ripropinerebbero una legge urbanistica forse peggiore di quella che voleva la giunta Pigliaru.

    A livello regionale, non è quello di cui abbiamo bisogno.

    Oltretutto, per rimanere in ambito locale, con gente così al governo della Sardegna, ci riempirebbero di robaccia come il termodinamico che volevano fare a Tiria e che è stato sventato al fotofinish.

    A livello nazionale è un conto, a livello regionale sarebbe una catastrofe senza precedenti.

    • drastico on 18 gennaio 2019 at 11:31
    • Rispondi

    su alcune cose mi trovo d’accordo con gavino. se vincerà la destra le nostre coste corrono il serio pericolo di essere cementificate più di quanto non abbiano tentato di fare pigliaru, erriu e compagnia cantante, forse la peggiore giunta sarda di sempre. i sardi infatti stanno pagando il prezzo – e che prezzo! – di tutta l’inadeguatezza della giunta pigliaru. basta pensare alla condizioni in cui questi geni hanno lasciato i trasporti, le strade, la sanità, l’ambiente, l’urbanistica e gli enti locali, l’agricoltura e la pesca, fregandosene alla grande del sociale e soprattutto, considerato l’alto numero dei disoccupati, del lavoro che in sardegna costituisce la priorità delle priorità. chiunque vincerà, come già hanno notato in tanti, sarà un casino perchè nel centrodestra ci sono troppi interessi da salvaguardare e troppe testoline vuote per andare d’accordo. i cinquestelle da soli non vanno da nessuna parte, il centrosinistra è fuori gioco perchè solo degli scemi possono votare il pd dopo questi cinque anni fallimentari. se non bastasse, il pd dovrà anche fare i conti anche con rifondazione comunista che comunque gli porterà via un po’ di voti. gli indipendentisti così frazionati in termini di voti contano poco e niente, così come non conta nulla questa pisano spuntata fuori chissà da dove che nessuno conosce. insomma, la situazione per la sardegna non è delle migliori e credo che dopo le elezioni sarà un casino comunque.

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