Gen 07

Vertice operativo tra Comune di Oristano e Abbanoa per l’emergenza potabilità.

Potenziamento del potabilizzatore di Silì e approvvigionamento idrico dall’Omodeo e non più dal sistema di pozzi e sorgenti soggetto a fenomeni di contaminazione in occasione di abbondanti precipitazioni.

Nell’immediato, aumento degli investimenti per le manutenzioni ordinarie e miglioramento delle modalità di gestione delle emergenze dovute alla non potabilità dell’acqua.

Questa mattina, a Palazzo Campus Colonna, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, insieme agli assessori ai lavori pubblici e all’ambiente Francesco Pinna e Gianfranco Licheri, e al dirigente tecnico Giuseppe Pinna, ha incontrato l’amministratore unico di Abbanoa Abramo Garau, il direttore generale Sandro Murtas e il responsabile locale Giampaolo Zucca, per capire con esattezza i motivi per i quali, sempre più frequentemente in occasioni di piogge abbondanti, la città e le frazioni sono esposte a contaminazioni tali da pregiudicare la potabilità dell’acqua e conseguentemente stabilire le modalità operative per risolvere definitivamente il problema.

“Il problema della potabilità dell’acqua, in conseguenza di precipitazioni si sta ripetendo con troppa frequenza, condizionando pesantemente la vita delle famiglie e delle attività produttive locali – ha osservato il sindaco Lutzu -. Un confronto con l’ente gestore della risorsa idrica era doveroso per capire come si intende affrontare questa emergenza. La situazione non è più sostenibile e le risposte fornite da Abbanoa ci rendono ottimisti: la situazione nel medio termine è destinata a migliorare. Ma già da subito si possono mettere in campo soluzioni che consentano ai cittadini di affrontare con meno disagi i momenti in cui si dovesse ripresentare la non potabilità dell’acqua”.

L’amministratore unico di Abbanoa Abramo Garau e il direttore generale Sandro Murtas hanno spiegato che il sistema di approvvigionamento del sistema idrico comunale è condizionato dalla rete di pozzi e sorgent,i che favorisce l’aumento della torbidità e della presenza di sostanze minerali (tipicamente manganese e ferro), fenomeno che si aggiunge alla alta concentrazione di cloruri (sali) nell’acqua dei pozzi trivellati.

Il potenziamento del potabilizzatore di Silì (che attualmente serve solo la stessa Silì e Torregrande) e l’utilizzo dell’acqua del Lago Omodeo, dismettendo nel contempo l’approvvigionamento da pozzi e sorgenti, consentirà di stabilizzare i valori e mettersi al riparo dai problemi attuali.

“Parallelamente ai lavori di approvvigionamento e potenziamento dell’impianto stiamo lavorando – ha detto il direttore di Abbanoa – sul ripristino del torrino e della condotta distributrice dal potabilizzatore di Sili alla città di Oristano, realizzata 30 anni fa e non messa in esercizio, oltre che sulla rete di distribuzione interessata da lavori di efficientamento del cosiddetto “modello Oliena”, già applicato a Dorgali e Orosei, con i primi 30 comuni nell’isola. L’orizzonte temporale per realizzare l’insieme delle soluzioni in campo è in totale di circa 28 mesi, con la consegna del cantiere per il potabilizzatore prevista per marzo 2019, per un intervento complessivo da 2 milioni di euro, che interesserà anche la rete di distribuzione cittadina.

“Nel frattempo – habaggiunto il sindaco Lutzu – Comune e Abbanoa si confronteranno per stabilire un protocollo operativo che favorisca la comunicazione (quella tra i due enti e quella rivolta ai cittadini) e offra sistemi di approvvigionamento tramite autobotte con le modalità più agevoli per gli utenti”.

L’incontro di stamattina è servito per fare il punto generale sui servizi e sui progetti di Abbanoa, che attualmente serve oltre 13 mila utenze attraverso un acquedotto che si alimenta da sorgenti e pozzi (Bau Nou e Maiolu a Bonarcado e Santu Miali e Serrantes a Santulussurgiu). La rete di distribuzione è suddivisa in distretti alimentati da serbatoi pensili e pozzi. Un’intesa di massima è stata stabilita sulla razionalizzazione dell’esecuzione dei lavori pubblici dei due enti (in modo tale da favorirne l’economicità ad esempio per il rifacimento delle strade). In questo senso sono stati individuate soluzioni per via Aristana, via Arborea e il prolungamento di viale Repubblica.

La giunta regionale ha autorizzato la proroga dei Piani personalizzati di sostegno a favore delle persone con grave disabilità al 30 aprile 2019, secondo gli importi mensili già erogati per il 2018. La giunta regionale ha, inoltre, disposto che i piani in essere al 31 dicembre 2018 saranno rivalutati con l’aggiornamento della scheda sociale, del nuovo Isee 2019 e, dove necessario, della scheda di valutazione sanitaria. Il beneficio della nuova rivalutazione decorrerà a far data dal 01.05.2019; i piani personalizzati di nuova attivazione saranno avviati dal 01 maggio 2019 a favore dei cittadini con certificazione della disabilità grave posseduta entro e non oltre il 31 dicembre 2018. La modulistica e l’avviso pubblico integrale è disponibile presso l’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp), il Servizio Informacittà e sul sito internet www.comune.oristano.it. Le domande per poter usufruire dei piani legge 162/98 devono essere presentate entro il 15 Febbraio 2019. Per informazioni e chiarimenti, i cittadini interessati, possono rivolgersi all’Ufficio servizi sociali nei giorni e negli orari di ricevimento del pubblico: lunedì e venerdì dalle 9 alle 12, e martedì dalle 16 alle 18.

A Oristano non passa giorno che qualcuno non venga investito mentre attraversa sulle strisce pedonali. Tant’è che per essere sicuri di non essere travolti dal distratto di turno, da qualche tempo a questa parte più di un cittadino attraversa fuori dai passaggi pedonali. Ironia a parte, nella tarda serata di oggi si è verificato in città, manco a dirlo, l’ennesimo investimento in pieno centro. Due donne che attraversavano sulle strisce in piazza Roma sono state travolte da un’auto, cadendo pesantemente per terra: una ha sbattuto la testa sul marciapiede vicino, mentre l’altra ha battuto la schiena sull’asfalto. Sul posto, oltre alla Polizia locale, sono intervenute due ambulanze del 118, che hanno trasportato le due donne, in codice giallo, all’ospedale San Martino. Per saperne di più sull’entità delle ferite bisognerà attendere gli accertamenti radiografici.

Sono state ufficialmente sospese, in attesa di ulteriori elementi, le ricerche dell’anziano scomparso a Gonnoscodina la mattina del 28 dicembre scorso. La decisione è stata presa questa mattina, dopo un vertice in Prefettura, a Oristano. L’uomo, 85 anni, si era allontanato lo scorso 28 dicembre dalla casa per anziani “Il giardino verde” di Gonnoscodina, facendo perdere le sue tracce. Le ricerche hanno impegnato i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico per 10 giorni, che hanno ispezionato il territorio dal punto della scomparsa per un raggio di oltre un chilometro, con complessivi quasi 700 ettari di superficie perlustrata e 600 km percorsi. In questo periodo sono state verificate tutte le segnalazioni fatte in questi giorni, ma la mancanza di avvistamenti certi e attendibili ha reso più complicata la strategia di ricerca. Complessivamente sul campo 152 tecnici del Soccorso Alpino, oltre a personale dei Vigili del fuoco del Comando di Oristano e del distaccamento di Ales, dei Carabinieri della Compagnia di Mogoro, delle stazioni di Gonnosnò, Ales, Uras, Ruinas e Samugheo. Le ricerche, in questi giorni, sono andate avanti anche con l’ausilio dei droni dei Vigili del fuoco, ma l’anziano sembra sparito nel nulla.

Venerdì 11 gennaio, alle 18, presso il Centro servizi culturali Unla di Oristano, si terrà la presentazione del libro di Elisabetta Cau “MostrArt – La storia dell’arte a Samugheo”, Iskra edizioni, a cura del Centro servizi Culturali Unla e della libreria Mondadori. Dialogherà con l’autrice Alfonso Stiglitz. Il libro: “Nel tentativo di mettere insieme documenti e ricordi, testimonianze e affetti, Elisabetta Cau nella stesura di quest’opera rivive e ci induce a vivere che la Mostra di Samugheo è altro da Mostra dell’artigianato. Dall’esposizione che ne fa, il luogo fisico della Mostra appare un luogo dentro cui si muovono affetti, relazioni, valori, saperi, religioni, sentimenti che insieme, unendosi e plasmandosi tra loro, creano l’opera d’arte che ciascun artista, memore del passato crea e ricrea secondo la propria spiritualità e il proprio sentire profondo. L’autrice interpreta i simboli racchiusi nelle opere e intravede nelle stesse una scrittura valoriale, una comunicazione che cammina immutata nel tempo, attraversandolo. Per lei, ciascuna opera è la rappresentazione e al contempo la testimonianza di profondi sentimenti identitari, estetici, religiosi che ciascun autore a sua volta interpreta e trasferisce, per storicizzarli, nelle trame del suo ordito”. (Giovanna Porcu). Elisabrtta Cau vive a Oristano, dove ha insegnato per molti anni materie letterarie negli Istituti Superiori. Appassionata di storia, si occupa attualmente di ricerca, di salvaguardia della memoria storica. Con Iskra ha già pubblicato “Emanuele Cau, un sindaco nel dopoguerra a Samugheo”.

1 comment

    • Acquatico on 9 gennaio 2019 at 11:40
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    Quando era vicesindaco Lutzu hanno dato l’acquedotto di oristano ad Abbanoa… la nostra acqua che proveniva da santulussurgiu era buonissima, adesso senza che si batta ciglio stanno acconsentendo che ci diano acqua dall’omodeo che è inquinato da scarichi industriali e civili, un danno enorme per noi oristanesi, ci si dovrebbe mobilitare per evitarlo.
    Perché il sindaco non verifica come vengono tenute le sorgenti? Possibile che prima davano tanta acqua e adesso poca o niente? O forse è vero che non vengono fatte le regolari manutenzioni?
    No all’acqua pudescia dell’omodeo!!!

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