Gen 03

La negazione delle donne.

“L’adagio del “Giorno del giudizio” di Salvatore Satta sull’esserci solo perché c’è posto, riferito alle donne ma in realtà a tutti perché tutti inessenziali, scava come un fiume carsico e non smette di interrogarci.

La statistica che vede la Sardegna al quarto posto per violenza sulle donne scardina, irreversibilmente, retoriche e luoghi comuni su matriarcati e matricentricità; e riassume un humus di negazioni profonde, ancestrali, antropologiche, sottolineate persino dalle modalità degli ultimi femminicidi.

L’emergenza impone, in prima istanza, di interpellare chi opera negli spazi pubblici e privati: dai centri antiviolenza alle forze dell’ordine; dalle amministrazioni statali agli enti locali; dalle iniziative culturali, disseminate nel territorio, all’educazione sentimentale. Che fare, accertata l’interdipendenza tra violenza e desertificazione pedagogica, di cui raccontano Invalsi, Ocse Pisa, Istat, Censis? Cosa aspettarsi da luoghi deprivati di pedagogie se non accadimenti tragici che spazzano via consolidati paradigmi sulle nostre comunità?

Perché se la violenza agisce in Sardegna contro le donne e, a ritmi compulsivi, contro gli amministratori locali, a maggior ragione, la negazione delle donne, di cui il femminicidio è gesto finale, interpella, in forme dirimenti quanto dirompenti, la politica. La sovrasta come un macigno perché della negazione delle donne la politica è il convitato di pietra se non addirittura il pontefice massimo con officianti che vanno moltiplicandosi.

In Sardegna è sintomatica persino l’estetica delle prossime elezioni, referente com’è dell’invisibilità e dell’ininfluenza delle donne nel massimo luogo della decisione, la politica appunto. Se ne deduce che un’iconografia che cancella oltre metà della popolazione consegna alla storia l’ètos malato della Sardegna e la sua latente disfunzionalità.

Fallita ogni operabilità dei decisori politici, esageratamente disponibili verso le donne negli slogans, urge scomodare le categorie gramsciane. Rinvengono, in Sardegna, nella crisi culturale le ragioni della crisi della politica che non ha ancora capito l’assunto di Simone de Beauvoir che «donna non si nasce, lo si diventa» e che percepisce le donne sospese tra inadeguatezze di alcune, replicanti modi e ruoli maschili, e di altre che agiscono una femminilità accattivante e in vendita per un niente di potere o di credibilità.

A manca e a destra, perché quando si tratta di negare l’alterità, sfumano le differenze tra visioni ideologiche. In entrambi gli schieramenti di norma le donne sono vissute, indistintamente, ancillari, costrette come sono a subire la coazione del disconoscimento. Si pensi a come Berlusconi cercò di salvare la faccia garantendo “quote rosa”, persino più del richiesto. Ma plus e selezione, secondo i tribunali, erano degni del backstage di cui #MeToo ha squarciato il velo.

La rappresentanza di quella fase fu la migliore espressione della donna ridotta a “femmina”, per dirla sempre con Simone de Beauvoir. Non tutte le donne transitavano per luoghi innominabili, ma la percezione costruì un imprinting che ha segnato politica e cultura e il rapporto con partiti e istituzioni.

Non fu esente la sinistra, tanto che nella resuscitata “TV delle ragazze” compare la “sconosciuta del Pd”, impossibile nel Pci dove c’erano la “gregaria” e, anche, la “groupie” ma insieme al corrispettivo “gregario”. La mutazione dei partiti ha messo in crisi lo schema che nell’isola ha resistito se la stessa invenzione, nella XIII Legislatura, del listino di donne fu in realtà la foglia di fico di uno schema correntizio, suggestivo mediaticamente quanto inefficace nel mutamento del punto di vista.

Ci si chiede pertanto se la vexata quaestio della “mistica di genere” e della solidarietà tra “sorelle” abbia ancora domicilio e se le donne di diversa sensibilità, comprese le cooptate a vario titolo, abbiano pari autorità. E’ un caso se la rappresentanza femminile più cospicua oggi in Parlamento è del M5Stelle, senza le battaglie campali che hanno stremato le donne di altre appartenenze su cursus honorum, gregarietà, selezioni variamente organizzate o curricula? Basta un clic degli amici. Sul merito la macchietta della “sconosciuta del Pd” mette al bando moralismi e critiche perché comunque il numero delle donne in Parlamento è aumentato come mai prima.

Cambierà la politica? E’ avvenuto nelle professioni e in Europa nei piani alti della politica perché statistiche e massa critica hanno fatto la differenza. Aumenteranno insieme le contraddizioni sulla definizione “di genere” e su quel grumo, sempre sottaciuto, del rapporto tra donne e potere.

Un irrisolto anche per intellettuali come Rosa Luxemburg o Hannah Arendt, che fece in tempo a vivere il 68 e, nel suo melting pot, intravvide l’irreversibile e planetaria rivoluzione femminista, pacifista  e, finalmente, nella forma organizzata e politica. Quella che vuole mettere in piazza il “problema senza nome” tuttora all’ordine del giorno. Si chiama assenza di una necessaria presenza.

Solo un diffuso femminismo infatti che oltrepassi il “ruolo di genere”, non meno oppressivo e prevaricante del paradigma che vuol ribaltare, e la “questione di genere” come un problema di minoranze, consente protagonismo e rappresentanza, condizioni necessarie per cambiare sguardo di donne e di uomini. Perché quando le pari opportunità non saranno concessioni o improvvise cooptazioni sull’onda di estemporanee emotività si sconfiggeranno disconoscimento e negazione delle donne, “terreni di coltura” del muliericidio di massa, ancora più devastante del femminicidio”. (Maria Antonietta Mongiu, pres. Associazione culturale Sardegna Soprattutto, www.sardegnasoprattutto.com).

Scatta l’allerta della Protezione civile regionale per l’ondata di gelo attesa anche in Sardegna. L’avviso parte dalle notte di giovedì 3 fino al mattino di sabato 5 gennaio. Si prevedono nell’Isola, in pianura, temperature minime in picchiata: inferiori a -3 gradi e al di sotto dei 2. Probabile gelate nelle ore più fredde. Il bollettino raccomanda massima prudenza limitando gli spostamenti in auto ai soli casi indispensabili e prestando attenzione al fondo stradale. Sconsigliato l’uso delle due ruote. Si ricorda inoltre che lungo la statale 131 sull’altopiano di Campeda, per effetto dell’avviso, vige l’obbligo di catene a bordo o l’utilizzo di pneumatici invernali (da neve) o di altri mezzi antisdrucciolevoli omologati.

Colpiti da un male ancora oscuro, anche se si tende ad escludere un fatto virale e si pensa, invece, a un’intossicazione alimentare, nove cavallini del circolo ippico “Giara Oristanese” sono morti all’interno della scuderia dell’associazione. Anche “Giara Oristanese” è tra i circoli che preparano i minicavalieri della Sartigliedda, la giostra equestre che si corre l’ultimo lunedì di Carnevale, con le stesse modalità della Sartiglia dei grandi. I nove esemplari, frutto di incroci con i cavallini della Giara di Gesturi, hanno manifestato problemi di salute a ridosso di Natale e sono morti dopo pochi giorni. Del fatto è stato informato l’Ufficio veterinario della Assl di Oristano, che ha già avviato i necessari accertamenti per stabilire le cause esatte del decesso. La perdita dei cavallini costituisce un duro colpo per il “Giara Oristanese”, ma i responsabili del circolo assicurano che, comunque, non verrà compromessa la partecipazione alla prossima Sartigliedda.

La giunta comunale di Oristano, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici e allo Sport Francesco Pinna, ha approvato il progetto da 760 mila euro per il completamento e la valorizzazione dell’area sportiva di Torangius. “Con questo progetto, presentato dalle società Coeba e Gb Services, partecipiamo al bando Sport e periferie 2018 della Presidenza del Consiglio dei ministri con una richiesta di finanziamento di 300 mila euro e una quota a carico dei privati di 460 mila euro – ha detto il sindaco Andrea Lutzu -. Il progetto riguarda la riqualificazione di un’area di circa 24 mila metri quadrati nel popoloso rione di Torangius e prevede interventi sui campi sportivi, un punto ristoro, un’area relax, un’area giochi bambini e un’area attrezzata per cani”. I lavori per la realizzazione del centro sportivo risalgono al 1986, con la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, del campo di calcio a 11 con annesso fabbricato ad uso spogliatoio, di un campo di pallamano, due campi di pallavolo, due campi di basket e due campi da tennis. Nel 1995 fu realizzata la palestra coperta polifunzionale e nel 1998 i lavori per la recinzione perimetrale, la realizzazione di due gradinate scoperte a servizio del campo di calcio a 11 e del campo di pallamano. Al 2000, infine, risale l’esecuzione dei percorsi pedonali a servizio delle strutture sportive esistenti, l’impianto di illuminazione, la trasformazione del campo di pallamano in un campo di calcio a 5, e la realizzazione di uno spogliatoio per atleti per le attività basket, calcio a 5 e pallavolo. “Il nuovo intervento prevede la realizzazione di un polo sportivo e ricreativo in cui svolgere svariate attività – ha precisato l’assessore Francesco Pinna -. Per quanto riguarda la pratica sportiva: calcio a 5, calcio a 7, basket a 3, paddle, tennis, bocce, beach volley, beach tennis, tchoukball e fitness outdoor. Sarà inoltre presente un’area di ristoro, un chiosco in legno con zona bar con tavolini, una zona relax dotata di piscina e attrezzata con sdraio ed ombrelloni, spogliatoi e docce, si troverà nelle immediate vicinanze del punto di ristoro, un’area attrezzata a parco giochi per bambini, e un’area attrezzata per i cani con percorsi ed ostacoli. È significativo l’intervento dei privati che intendono investire ingenti risorse, confidando anche nel cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, per completare e valorizzare l’area sportiva a servizio del più popoloso dei quartieri oristanesi – ha sottolineato Pinna -. I privati si candidano, quindi, alla gestione della struttura per i primi 3 anni, favorendo l’utilizzo pubblico delle strutture sportive”.

Sempre la giunta Lutzu, ancora su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Francesco Pinna, ha approvato il progetto per la realizzazione di una nuova batteria di loculi prefabbricati nel cimitero di Nuraxinieddu. “Nel cimitero della frazione si stava raggiungendo la capacità massima ed era necessario intervenire – ha osservato Francesco Pinna -. Dal sopralluogo effettuato nel cimitero è stato individuato uno spazio libero e idoneo per la realizzazione dei nuovi loculi a ridosso di quelli già esistenti ma oramai esauriti come disponibilità di posti”. Trattandosi della prosecuzione di una batteria esistente, i nuovi manufatti avranno le stesse caratteristiche costruttive e dimensionali di quelli esistenti, su tre file sovrapposte per complessivi nove manufatti.

L’amministrazione comunale di Oristano intende istituire il registro comunale dei tutori, curatori e amministratori di sostegno. Gli iscritti potranno ricoprire gli incarichi a favore dei cittadini residenti nella città di Oristano, nei casi di indisponibilità dei familiari indicati nel codice civile. L’attivazione di forme di protezione giuridica si rende necessaria per tutte le persone, a vario titolo “fragili”. La tutela, la curatela e la più recente amministrazione di sostegno, rappresentano gli istituti giuridici di volontaria giurisdizione finalizzati alla protezione delle persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi. L’amministrazione di sostegno è un istituto giuridico introdotto per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004, che è stata poi recepita di recente dalla legge regionale n. 24 del 6 luglio 2018, che disciplina gli interventi per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli. Nelle more dell’attuazione della legislazione regionale il Comune di Oristano intende dotarsi di un Registro di soggetti idonei a ricoprire tali ruoli. L’attività degli amministratori di sostegno, tutori e curatori è svolta a titolo personale, spontaneo e gratuito, salvo un equo indennizzo che potrà essere disposto dal giudice tutelare (art. 379, comma 2 C.C.). Il Comune di Oristano non assume alcun obbligo di liquidazione delle eventuali indennità, ferma (restando la possibilità di destinare specifici fondi Plus (o comunali) a tale scopo. Il Registro non costituisce “albo professionale”, ma un “elenco selezionato”c di nominativi che hanno dato la disponibilità a ricoprire il ruolo di tutori/curatori/amministratori di sostegno e le cui domande sono state accolte sulla base di una valutazione di taluni requisiti che definiscono una idoneità al ruolo. La domanda di partecipazione, redatta in carta semplice, consegnata a mano, o a mezzo raccomandata AR (in caso di invio per raccomandata, farà fede il timbro di spedizione), dovrà pervenire presso l’Ufficio protocollo del Comune di Oristano, in piazza Eleonora d’Arborea 44, entro il 10 febbraio 2019, o all’indirizzo di posta elettronica certificata protocollo@comune.oristano.it . Per la compilazione delle domande dovrà essere utilizzato esclusivamente il modulo di domanda (allegato A). Alla domanda dovranno essere allegati, pena esclusione, curriculum e fotocopia in carta semplice di un documento di identità del candidato in corso di validità alla data di scadenza del Bando. Il fac-simile della domanda è disponibile: presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Oristano, piazza Eleonora d’Arborea 44, presso lo sportello “Informacittà” e sul sito istituzionale www.comune.oristano.it .

Gli assessorati all’Artigianato e allo Spettacolo del Comune di Oristano, con la Pro Loco e il Centro di documentazione della ceramica “Terracotta”, hanno organizzato i festeggiamenti per l’Epifania, a Torrgrande. Si comincerà nel pomeriggio di sabato 5 gennaio, nella piazza della Torre spagnola marina, con “Aspettando i Magi”, intrattenimento musicale a cura del Comune di Oristano. Alle 19,30 sarà il momento dei fuochi pirotecnici. “Sarà una serata particolare – ha detto l’assessore Stefania Zedda -, resa ancora più affascinante grazie alla splendida cornice offerta dalla borgata marina. Il mare degli oristanesi sarà il valore aggiunto di uno spettacolo che introduce i festeggiamenti dell’Epifania”. La mattina successiva, domenica 6 gennaio, alle 10.30, nella parrocchia Stella Maris, l’arcivescovo Ignazio Sanna celebrerà la Messa dell’Epifaniae, e altermine della messa benedirà il Presepe in ceramica che da domenica sarà permanentemente esposto nella chiesa della borgata. Il Presepe, opera delle ceramiste Margherita Pilloni e Caterina Porcu, sarà collocato sul sagrato della parrocchia.

L’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Oristano ha organizzato un incontro informativo sul tema degli istituti dell’affido e dell’adozione, dal titolo “Accogliere per crescere insieme”, che si terrà il 17 gennaio, alle 16, nella sala giudicale del Comune di Oristano, a Palazzo degli Scolopi. “L’incontro – ha precisato l’assessore ai Servizi sociali, Francesca Loi – servirà per presentare e approfondire gli argomenti legati all’affido familiare e alle adozioni, ed è dedicato a famiglie, coppie, genitori e a tutti gli interessati che avranno il piacere di partecipare. La riunione si terrà grazie alla collaborazione dei Servizi sociali comunali con il Centro affidi e adozioni del Plus di Oristano”.

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