Gen 01

Sardi al voto il 24 febbraio.

Il presidente della Regione uscente, Francesco Pigliaru, ha firmato il decreto di indizione delle prossime elezioni regionali: in Sardegna si voterà il 24 febbraio.

E così si porrà, finalmente, fine  a una delle legisluture  che verrà ricordata dai sardi come tra le pù disastrose della storia della Sardegna.

Il provvedimento di Pigliaru verrà pubblicato sul Buras il 10 gennaio, in contemporanea con l’affissione dei manifesti in tutti i 377 comuni dell’Isola. Tra il terzo e il quarto giorno successivo alla pubblicazione, i partiti o le coalizioni devono presentare simboli e apparentamenti.

In corsa, ufficialmente, ci sono al momento sei candidati alla presidenza della Regione: Christian Solinas per il centrodestra (sostenuto da ben 11 sigle, Lega compresa, e che nei sondaggi appare in nettissimo vantaggio. ndr), Massimo Zedda per il centrosinistra, Francesco Desogus per il M5S, Mauro Pili per Sardi liberi (Unidos più Progres), Paolo Maninchedda per il Partito dei sardi e Andrea Murgia per Autodeterminatzione. Punto interrogativo, invece, su Ines Pisano, che dovrebbe candidarsi alla presidenza della Regione con una lista civica, sempre che riesca a raggiungere il numero di firme necessarie per potersi candidare.

Con la pubblicazione del 10 gennaio del decreto di indizione delle elezioni regionali del 24 febbraio sul Buras scatteranno i termini per tutti gli altri adempimenti. A partire dal deposito nella cancelleria della Corte d’Appello di Cagliari del contrassegno delle liste circoscrizionali: dalle ore 8 del terzo giorno alle 20 del quarto successivo alla pubblicazione, quindi il 13 e il 14 gennaio.

Chi, come la Lega, non avrà consiglieri regionali uscenti in gara, dovrà però raccogliere le firme necessarie per la presentazione delle liste di candidati. “Lo faremo il 12 e il 13 gennaio; saremo tra la gente con i gazebo, da nord a sud della Sardegna”, ha detto il commissario del Carroccio, Eugenio Zoffili. La stessa incombenza che, come detto, dovrà affrontare anche Ines Pisano.

Depositato il contrassegno, ci sarà la presentazione delle liste di tutte le forze politiche in corsa e, infine, il 24 gennaio, dalle ore 8 alle 12, sempre nella cancelleria della Corte d’Appello di Cagliari, dovranno essere presentate le candidature alla presidenza della Regione.

Come abbiano già accennato, attualmente i sondaggi danno come netto favorito Christian Solinas per il centrodestra, mentre il centrosinistra dovrebbe precipitare al minimo storico, grazie al traino disastroso del Pd.

A quanto è dato sapere, la candidatura di Zedda non avrebbe portato, infatti, quel valore aggiunto che il Pd sperava, tant’è che molti danno per pressochè scontato il secondo posto del Movimento 5 Stelle, nonostante un candidato presidente semisconosciuto, e nonostante il calo dei consensi, anche in Sardegna del M5S, frutto dell’apparentamento a livelo nazionale con la Lega.

Stando a questi rilevamenti (che come tutti i sondaggi vanno sempe presi con le pinze), agli indipendentisti verrebbe riservato un ruolo di semplici comprimari.

Per essere smentiti e saperne certamente di più non resta che aspettare di vedere come saranno formate le liste, considerato che la sintesi dei programmi (anche se ancora in fase di completamento), con le debite eccezioni e gli opportuni distinguo, ad una prima e sommaria lettura non si differenziano molto gli uni dagli altri.

Per i dati certificati bisognerà attendere ancora qualche settimana, ma i numeri a disposizione della Questura permettono già ora di dire che la provincia di Oristano nel 2018 ha registrato un calo sensibile della delittuosità in generale. Un calo, ha spiegato il questore Ferdinando Rossi tracciando il bilancio dell’anno appena trascorso, quantificabile tra il 10 e il 12% rispetto al 2017. “E’ diminuito il numero delle denunce, da 585 a 446, e assieme ai furti e alle rapine sono diminuiti anche i reati di lesioni. In controtendenza invece i reati di truffa”. In particolare, come ha sottolineato il comandante della Squadra Mobile, Samuele Cabizzosu, quelle online. Oristano e provincia consolidano, quindi, le sue posizioni ai vertici delle classifiche nazionali in materia di sicurezza. Per il questore tutto questo non significa però che si possa dormire sugli allori. “Delle realtà tranquille diffido molto”, ha detto spiegando che una realtà tranquilla come quella dell’oristanese potrebbe diventare proprio per questo motivo terreno favorevole per ogni genere di attività illecite. E c’è secondo Rossi anche un altro motivo di preoccupazione che riguarda, in particolare, il mondo dei giovani. Due studenti quindicenni arrestati per spaccio di droga nelle scuole, una banda di minorenni e poco più che maggiorenni che si divertiva a tirare sassi contro le case di extracomunitari e rom, un litigio nel cortile di una scuola superiore filmato e diffuso sui social, e altri fatti di una certa gravità avvenuti anche questi nelle scuole e ancora oggetto di indagine della Squadra Mobile, sono fatti che non possono non destare allarme. E poi c’è da fare i conti anche con i reati dei maltrattamenti di genere. Il dato del 2018 parla di 22 ammonimenti, contro i 9 del 2017. “Questo – ha spiegato Rossi – non significa necessariamente un aumento dei casi di maltrattamenti, ma sicuramente un aumento delle misure di prevenzione”. I dati della Questura, come già quelli dei Carabinieri, confermano inoltre l’impennata di sequestri di piante di marijuana e l’aumento degli arresti per droga.

Questa mattina, a Oristano, un pensionato di 70 anni, a bordo di una Citroen C3, a causa di un malore ha perso il controllo dell’auto mentre attraversava i binari nel passaggio a livello tra la via Sassari e la via Baracca. Le ruote della Citroen sono rimaste incastrate tra i binari e per questo motivo il traffico ferroviero è stato interrotto per circa mezz’ora. L’uomo si è sentito male poco prima dell’attraversamento dei binari, visto che nel percorrere la via Baracca aveva sbandato, urtando tre auto in sosta davanti al Dopolavoro ferroviario. Sul posto è intervenuta la Polfer, la polizia locale e un’ambulanza del 18 che ha trasporato il 70enne all’ospedale San Martino di Oristano, dove l’uomo si trova ricoverato per accertamenti.

Temperature sotto lo zero e neve anche sulle colline. Dopo le feste ci sarà freddo artico, che farà precipitare la colonnina di mercurio anche in Sardegna. Il maestrale sta cedendo il passo al grecale più secco, riducendo così il rischio di piogge, anche se le montagne del Nuorese e del Campidano potrebbero imbiancarsi già nelle prossime ore. Il gelo, insomma, la farà da padrone. Nelle scorse notti tra Fonni, Belvì e Asuni si è scesi tra i -3 e i -5 gradi, ma ora i termometri sono destinati a precipitare anche nelle grandi città dell’Isola, come hanno confermato dal dipartimento meteoclimatico dell’Arpas. Per giovedì 3 gennaio è, infatti, prevista una diminuzione sensibile nei valori minimi e possibili gelate nelle zone interne. Ancora un leggero calo venerdì 4 gennaio, con Oristano che oscillerà tra i -1 e i 12 gradi. Secondo l’Arpas, “…in queste ore la massa d’aria artica ha raggiunto le coste adriatiche ed entro la sera irromperà in Sardegna con la forma del grecale, e questo porterà a un crollo delle temperature, chiaramente più sensibile in alta collina e in montagna. Sul Gennargentu si scenderà sotto i 5 gradi. I, da giovedì fino all’Epifania, i paesi montani avranno temperature attorno allo zero, o poco sopra, anche di giorno. Dove ci saranno le condizioni per l’inversione termica si scenderà sottozero durante la notte anche a bassa quota”.

7 comments

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    • drastico on 1 gennaio 2019 at 15:52
    • Rispondi

    disastrosa per la legislatura di pigliaru e del pd è la parola esatta. spero che i sardi facciano piazza pulita di questi pseudo politici.

    • Michele on 1 gennaio 2019 at 16:37
    • Rispondi

    Il 24 voto compatto contro il PD!!! Votate MoVimento 5 Stelle!

    • Giuseppe on 1 gennaio 2019 at 18:28
    • Rispondi

    Anch’io per gli Indipendentisti mi trovo d’accordo con Pig. Sono quattro gatti e si presentano pure divisi. Sembra che lo facciono apposta: per loro l’importante non è vincere ma partecipare. Contenti loro…

    • Filippo on 1 gennaio 2019 at 19:43
    • Rispondi

    Dopo i danni procurati alla Sardegna dal Centrosinistra, il Centrodestra vincerà le Regionali alla grande. Secondi arriveranno i 5 Stelle e il Pd scenderà sotto le due cifre. Si accettano scommesse.

    • Bruno on 2 gennaio 2019 at 12:02
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    Chiunque vinca la Sardegna sarà comunque ingovernabile. Auguri.

      • Che ce vado on 2 gennaio 2019 at 15:29
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      forse perché non mi sembra di vedere aspiranti molto capaci!

    • Salvatore on 2 gennaio 2019 at 14:15
    • Rispondi

    Se non cambierà qualcosa penso proprio che non andrò a votare. Non voterò per Lega/Psd’az e M5s perchè hanno dimostrato che fare opposizione è una cosa e stare al governo un’altra e inoltre perchè ritengo che come hanno dimostrato stando al governo Lega/Psd’az e M5s non siano in grado di cambiare la Sardegna. La Lega/Psd’az poi non la voto per principio, mentre il M5s è stato una grande delusione. Se poi come ha detto Pig come governatore presentano un signor nessuno non capisco dove vogliano andare. La stessa cosa vale per gli Indipendentisti – compreso Maninchedda che per non essere tagliato fuori dalla politica si è inventato un partito tutto suo – che come ha detto Giuseppe finche si presenteranno frazionati raccoglieranno solo le briciole. L’unica femminuccia che dovrebbe scendere in campo è Ines Pisano che stanca di fare il magistrato e senza nessuna esperienza politica si è svegliata e ha deciso di candidarsi come presidente della Regione, per fare come tutti gli improvvisati un buco nell’acqua. Per finire ho ancora un pò di senno per non votare Pd che è il vero responsabile della tragica situazione in cui si trova la Sardegna, nè i partitini che a destra e a sinistra non contano nulla, come Udc, Riformatori, Leu, Si, ecc. ecc. Per carità, siamo davvero messi male!

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