Nov 25

Christian Solinas candidato del centrodestra per acclamazione. PdS: via alle “primarias”.

Matteo Salvini, durante la sua visita in Sardegna, non ha indicato Christian Solinas come candidato del centrodestra alla presidenza delle Regione, attendendo che i partiti si esprimessero nell’Isola.

Oggi, però, la coalizione di centrodestra ha, di fatto, dato l’investitura “quasi ufficiale” a Solinas, aprendo il 34° congresso del Partito sardo d’Azione, che lo dovrebbe riconfermare alla guida del partito dei Quattro Mori.

Per Christian Solinas come candidato governatore per il centrodestra manca solo l’ufficialità (che dovrebbe avvenire venerdì 30 novembre, a Barumini, dove si incontreranno tutti i rappresentanti della coalizione di centrodestra), anche se dopo la discesa in campo di Massimo Zedda per il centrosinistra e l’apertura del percorso delle “primarias” da parte del PdS non c’era tempo da perdere e l’acclamazione ricevuta da Solinas è suonata come un’autentica investitura.

Per Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, infatti, il senatore sardo-leghista “…è l’uomo giusto”, mentre Giorgio Oppi leader dell’Udc lo ha indicato come “…candidato della coalizione di centrodestra”. Christian Solinas, dal canto suo, ha affermato che “…la Regione deve essere vicina ai bisogni e alle esigenze dei cittadini. In questi anni abbiamo visto una politica parlare un linguaggio diverso dai problemi della gente, che si aspetta una buona sanità, zero liste d’attesa, continuità territoriale e zona franca. Bisogna restituire ai cittadini la speranza che ci sia più lavoro e che si possa stare bene in quest’Isola senza dover emigrare”.

Apertura ufficiale, a Macomer, della campagna campagna elettorale per le “primarias” del Partito dei Sardi. I cinque candidati per la carica di presidente della Regione (Paolo Maninchedda, Gian Paolo Casula, Matteo Murgia, Giovanni Panunzio, Antonio Sardu), hanno richiamato tantissime persone tra amministratori locali e gente comune, per presentarsi alla competizione e mettere a confronto le proprie idee. Un percorso che, in vista delle regionali di febbraio, è stato anticipato da un confronto su “Nazione sarda e riforme” tra Maninchedda, Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Gianni Marilotti (M5S), Giovannino Deriu (Prc) e Andrea Pubusa. “Prima la Nazione, poi i candidati – ha detto Maninchedda, mentre nel frattempo, a Milis, Massimo Zedda annunciava la sua disponibilità a scendere in campo con il centrosinistra -. Il referendum sulla nazione è il terreno delle alleanze. Il Pd e le forze moderate liberali e laburiste accettino la sfida e parlino della questione sarda come questione politica. Non sono le ambizioni personali che possono frenare un processo storico – ha aggiunto Maninchedda -. Se ci fosse una giovane Eleonora d’Arborea o un giovane capace di interpretare e sostenere la Nazione sarda io lo o la aiuterei a fare mille passi avanti. Ma prima la libertà, le istituzioni e i diritti. Le scelte storiche si fanno con coraggio e senza calcolo. Noi – ha spiegato – all’indirizzo di terremo le alleanze aperte fino all’ultimo minuto, ma è decisiva la posizione di sostegno alla coscienza nazionale dei Sardi”. Secondo il PdS sarebbero “…migliaia le richieste dall’estero di accreditamento per votare per la Nazione sarda”. Per le “primarias” si vota on line dal 6 al 16 dicembre.

Il Movimento 5 Stelle comunica che lunedì 26 novembre, gli iscritti abilitati a votare su Rosseau residenti in Sardegna, saranno chiamati a scegliere il candidato presidente per la loro Regione. Al termine di questo primo turno di votazione, i cinque candidati più votati accederanno al secondo turno, che determinerà il candidato presidente. La lista dei candidati alla carica di consigliere regionale è consultabile nella piattaforma Rosseau. Ogni iscritto ha a disposizione una sola preferenza per il primo turno e una per il secondo. La votazione sarà attiva su Rosseau dalle 10 alle 22. Questi i nomi di chi si è proposto come candidato alla presiddnza della Regione: Pierluigi Lavra (42) di Assemini, impiegato; Antonio Pilloni (59) di Quartu Sant’Elena, medico; Roberto Sanna (52) di Codrongianos (professione non indicata); Maria Carmela Deidda (56) di Assemini, pensionata; Ivano Botticini (56) di Sarroch, libero professionista; Giovanni Maria Soro (64) di Sassari, dipendente pubblico; Anna Sulis (56) di Quartu Sant’Elena, dipendente pubblica; Gianluca Mandas (38) di Elmas, libero professionista; Giuseppe Meloni (59) di Sedilo, pensionato; Marcello Cherchi (52) di Sassari, insegnante; Gianfranco Massa (53) di Sant’Antioco, imprenditore; Tonino Bande (61) di Orani, dipendente pubblico; Antonio Giovanni Riu (43) di Oristano, funzionario; Gianluca Demontis (49) di Quartucciu, insegnante; Erminio Spanu (55) di Cagliari, dipendente pubblico; Salvatore Bussu (49) di Alghero, agente; Francesco Desogus (58) di Sestu, funzionario; Michele Ortu (53) di Cagliari, imprenditore; Donato Forcillo (31) di Porto Torres, impiegato; Giorgio Dessì (60) di Sant’Antioco (professione non indicata); Benedetto Pani (30) di Cagliari, medico; Roberto Pani (54) di Sassari, impiegato; Fabio Zoccheddu (36) di Marrubiu, disoccupato; Emanuele Sias (45) di Oristano, agente; Massimiliano Tronci (50) di Quartucciu, dipendente pubblico; Piergiorgio Vacca (58) di Cagliari, dipendente pubblico.

12 comments

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    • Che ce vado on 25 novembre 2018 at 8:34
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    tavola imbandita

    • Alessandro on 25 novembre 2018 at 9:32
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    Solinas e Zedda sono già scesi in campo, manca solo il candidato dei Cinquestelle e siamo a posto. La partita si gioca a tre. Maninchedda, Murgia e altri candidati di terza linea sono solo dei comprimari.

    • Giuseppe on 25 novembre 2018 at 10:51
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    Secondo me con una grande alleanza come quella del Centrodestra non c’è niente da fare. Maninchedda può organizzare mille sceneggiate e copiare il M5Stelle nel voto online e dire che lo hanno votato centomila persone, tanto non gli crederà nessuno oltre i suoi discepoli del Pds. Anche lui, che da indipendentista parla a vanvera contro lo Stato e che ha le stesse responsabilità del Pd per aver governato male e portato alla rovina la nostra isola, riceverà una bella batosta. Basta aspettare a febbraio.

    • Livio on 25 novembre 2018 at 12:16
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    Mah! Christian Solinas, un sardista sui generis alleato con la destra e indagato per peculato alla guida della Sardegna sembra quasi una barzeletta. Il Movimento 5 stelle che ancora non ha deciso chi sarà il suo candidato, che viene scelto on line da 4 gatti. Il Centro/ex Sinistra che si fa trascinare dal Pd che non conta più nulla e che ormai allo sbando spera solo di recuperare una manciata di voti con Zedda che nel suo bis da Sindaco a Cagliari è riuscito nell’impresa di scontentare tutti. I sedicenti indipendentisti che credono che la nazione sarda si faccia attraverso primarie online e che si autoincensano fingendo di dimenticare che sono ancora nella maggioranza e che pagheranno il fio di questa stupidaggine. Tutto ciò considerato, chiunque vincerà le elezioni sarà un casino. Prepariamoci le mutande di latta.

    • Bruno on 25 novembre 2018 at 15:00
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    Battuta da avanspettacolo di Paolo Maninchedda letta stamattina: “Siamo noi la coalizione”. Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah

    • Ninetto on 25 novembre 2018 at 17:22
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    Mi trovo d’accordo con Livio “chiunque vincerà sarà un casino”, anche se credo che non ci sarà nessuno capace di fare peggio di Pigliaru e compagnia. Sono perplesso perchè non vedo all’orizzonte un partito che veda al di là del naso. Negli ultimi tempi ho sentito da tutti i partiti le solite frasi fatte che si dicono in campagna elettorale e la solita cantilena … sul bene dei sardi, la soluzione dei problemi dei sardi, lavoro per i sardi, nazione sarda che per alcuni partiti indipendentisti c’è e per altri no, e altre cose campate in aria come questa. Per farla breve, il risultato sarà che chiunque vinca avremo una Regione composta da politici modesti e una Regione ingovernabile. Caro Livio, ho ascoltato il tuo suggerimento e ho già indossato le mutande di latta.

    • Enzo on 25 novembre 2018 at 18:45
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    Domani si saprà chi è il candidato per i cinque stelle. Dopo Mario Puddu ci sarà senz’altro un altro genio. Per carità! Con questa storiella di non volersi alleare con nessuno i cinque stelle stanno consegnando la Sardegna alla destra di Salvini.

    • sardista e leghista on 25 novembre 2018 at 19:39
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    Forza Christian! Con l’aiuto di Salvini e della Lega rivolteremo la Regione come un calzino. Fuori da Casteddu i comunisti!

    • Che ce vado on 26 novembre 2018 at 8:22
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    La degustazione dei novelli pare che abbia avuto grande successo e parecchi avventori sono passati alla fase del dopo assaggio!

    • drastico on 26 novembre 2018 at 11:44
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    che bel gruppo di candidati! possibile che in sardegna non si riesca a trovare un candidato governatore decente?

    • Che ce vado on 26 novembre 2018 at 19:06
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    Pensano di essere indispensabili! Però che strano, questi all’estero non sono richiesti!

    • Che ce vado on 1 dicembre 2018 at 7:38
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    Riusciranno a tagliare con precisione undici fette? Qualcuno avrà solo le candeline?

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