Nov 15

Un coordinamento dei sindaci per difendere gli ospedali della provincia.

Cresce la mobilitazione a Oristano e in tutta la provincia in difesa del sistema sanitario territoriale.

Su iniziativa del sindaco della città di Eleonora, si è riunito il Comitato del distretto sanitario di Oristano, di cui Andrea Lutzu è presidente.

All’ordine del giorno la difficile situazione dell’Ospedale San Martino. Vista la natura e la gravità dei problemi, all’incontro hanno partecipato anche i sindaci di comuni di altri distretti, il direttore della Assl di Oristano Mariano Meloni, molti primari dei reparti dell’ospedale, il presidente dell’Ordine dei medici Antonio Sulis, i rappresentanti di organizzazioni sindacali, di volontariato e del comitato in difesa dell’Ospedale di Ghilarza.

Forte il grido d’allarme che è stato lanciato. Oristano, è stato detto durante la riunione, è schiacciata tra Cagliari e Sassari, e sta subendo un arretramento e un ridimensionamento complessivo a vantaggio di altri territori. Le difficoltà sono quelle più volte denunciate: carenze di personale, problemi organizzativi nei presidi ospedalieri, ma anche nei servizi sanitari. Problemi ai quali recentemente si è aggiunta anche la chiusura del servizio di patologia neonatale del reparto di pediatria.

“I sindaci si stanno facendo portavoce di un malessere diffuso – ha detto Andrea Lutzu -. Il problema della sanità in questo territorio è forte, c’è e non si può fare finta di niente. Occorrono azioni incisive per garantirne il funzionamento a tutela della salute dei cittadini”.

A lui, come sindaco del comune capoluogo, ma anche in qualità di presidente del Comitato del distretto sanitario di Oristano, è stato chiesto di mettersi a capo di un movimento, che sappia rappresentare adeguatamente la voce del territorio in Regione, per difendere gli ospedali di Oristano, Ghilarza e Bosa e, più in generale, il sistema sanitario locale.

Il sindaco Lutzu ha quindi annunciato la prossima convocazione dei tre comitati di distretto sanitari della provincia per costituire un coordinamento che decida azioni immediate ed incisive nei confronti della Regione.

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