Ott 31

Per i funerali di Manuel Careddu lutto cittadino a Macomer, Ghilarza e Abbasanta.

Lutto cittadino in tre comuni per i funerali di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer ucciso la notte dell’11 settembre sulle sponde del lago Omodeo e poi sepolto in un terreno alla periferia di Ghilarza.

Il lutto cittadino è stato proclamato dai sindaci di Ghilarza, Macomer e Abbasanta, in occasione dei funerali di giovedi 1° novembre, alle 15.30, a Macomer, nella chiesa della Madonna Missionaria.

“L’amministrazione ha deciso questo, considerato che il grave fatto di sangue ha colpito molto profondamente la comunità – ha scritto nell’ordinanza il primo cittadino di Ghilarza, Alessandro Marco Defrassu – , raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini e degli amministratori pubblici, per manifestare in modo tangibile e solenne la condivisione del dolore della famiglia e dell’intera cittadinanza per questa tragedia”.

“L’intera comunità di Abbasanta partecipa vivamente all’immenso dolore dei familiari e si stringe a loro affettuosamente esprimendogli la nostra commossa solidarietà – ha scritto il sindaco di Abbasanta, Stefano Sanna -. Interpretando il comune sentimento della cittadinanza si proclama il lutto cittadino in segno di cordoglio per la scomparsa del giovane di Macomer, e in segno di rispetto e di partecipazione al profondo dolore dei familiari tutti e dell’intera comunità di Macomer”.

Non si è, invece, tenuta l’udienza prevista davanti ai giudici del riesame per i due 17enni, arrestati l’11 ottobre insieme altri tre ragazzi, i ventenni Christian Fodde, Matteo Satta e Riccardo Carta, tutti di Ghilarza, accusati di concorso in omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, e di occultamento di cadavere.

Gli avvocati Gianfranco Siuni e Giancarlo Frongia, che difendono i due 17enni, hanno preferito rinunciare per una precisa scelta difensiva.

Nel frattempo, proseguono gli accertamenti dei Carabinieri per verificare la posizione dei singoli arrestati. Accertamenti che pochi giorni fa hanno portato in carcere un sesto giovane, Nicola Caboni, 19 anni, di Ghilarza, che secondo l’accusa pare abbia avuto un ruolo nell’occultamento del corpo di Manuel Careddu.

Intanto, in una intervista rilasciata a “La Nuova Sardegna, la madre di Manuel Careddu, Cristina Barardi, ha avuto parole durissime per gli assassini del figli. “Il mio pensiero è sempre rivolto a Manuel e a quelle bestie che spero che restino dentro per sempre. Spero che muoiano in carcere, spero che si impicchino in cella. Non mi interessa quello che faranno, non li voglio mai più vedere vivi. Cinque me l’hanno ammazzato e il sesto che gli ha aiutati a seppellirlo è un essere umano? Capisco che i genitori non sono direttamente colpevoli – ha detto la donna – ma si stanno chiedendo che razza di figli hanno cresciuto? Perché mi vogliono incontrare adesso? Vogliono solo lavare la loro coscienza sporca per poter continuare a vivere. A cosa mi servono le loro scuse o le loro parole? Non mi servono non e non le voglio perché io, al posto loro, avrei preferito vedere mio figlio morto, piuttosto che sapere di avere allevato una bestia assassina. Manul ora avrà una tomba e io un luogo dove piangerlo, ma mio figlio non lo avrò più ed è quello che conta. Dicono che con il tempo passi il dolore, ma chi può capire cosa voglia dire perdere un figlio in questo modo infame?”.

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