Ott 15

Omicidio Careddu: I genitori di Riccardo Carta hanno chiesto di parlare con la madre di Manuel.

I genitori di uno dei ragazzi arrestati per l’omicidio di Manuel Careddu sono pronti a parlare con la madre della vittima.

Dopo l’appello della madre del 18enne di Macomer, per il cui omicidio sono finiti in carcere cinque ragazzi, di cui due minorenni, i genitori di Riccardo Carta, uno dei giovani arrestati, si sono presentati dai Carabinieri per chiedere di parlare con la madre del giovane ucciso.

Lo riporta, oggi, la Nuova Sardegna, che ha avanzato anche l’ipotesi che almeno altre due persone sapessero dell’omicidio.

La madre di Manuel Careddu, Fabiola Balardi, aveva chiesto di poter conoscere il luogo dove sono stati sepolti i resti di suo figlio, che, secondo la Procura della Repubblica di Oristano, sarebbe stato ucciso dai coetanei perchè non volevano pagare dei debiti per la droga che avevano acquistato dalla vittima.

Ieri, secondo quanto riporta il quotidiano sassarese, i genitori di Carta hanno bussato alle porte della caserma di Macomer, ma quando la mamma della vittima (che anche lei pare fosse nel mirino degli assassini)  è stata rintracciata i due erano già andati via. L’appuntamento tra genitori è, quindi, solo rimandato.

Sempre su “La Nuova” la madre del 18enne aveva lanciato strali verso chi ha ucciso il figlio. “Non gli è bastato essere degli assassini – aveva detto la donna -,ma sono anche dei bugiardi. Neanche ora che sono stati scoperti conoscono un minimo di pietà. Fanno finta di collaborare, ma neanche ora dicono la verità altrimenti il corpo di Manuel sarebbe stato già ritrovato. Lo dicano dove l’hanno messo, voglio una tomba vera dove poterlo piangere”.

Le indicazioni fornite, a quanto sembra solo da uno solo dei cinque giovani arrestati, non hanno finora portato al ritrovamento del cadavere, che è stato cercato per diversi giorni soprattutto nei pressi del Lago Omodeo.

“Mi rivolgo a loro – aveva detto ancora la madre del 18enne -, l’avete ammazzato, ormai l’avete fatto, ma se avete una goccia di umanità nelle vene ditemi dopo l’avete sepolto. Se Manuel avesse fatto una cosa del genere non sarebbe stato più mio figlio, l’avrei cancellato dalla mia vita. Voi invece continuate ad avere un atteggiamento da vigliacchi”.

Intanto, il Gip del Tribunale di Oristano e quello del Tribunale minorile di Cagliari hanno confermato l’arresto in carcere dei tre ventenni e dei due minorenni di Ghilarza e Abbasanta accusati di omicidio premeditato e occultamento di cadavere per la morte di Manuel Careddu, del quale si sta ancora cercando il cadavere nella zona del lago Omodeo, tra Ghilarza e Soddì.

I tre maggiorenni, Christian Fodde, Matteo Satta e Rinaldo Carta resteranno in carcere a Massama; il minorenne di Ghilarza nel carcere minorile di Quartucciu; mentre la diciasettenne originaria di Macomer, ma residente ad Abbasanta, sarà trasferita in un carcere minorile della Penisola.

La convalida delle misure cautelari era scontata. Gli elementi di accusa raccolti dalla Procura e dai Carabinieri di Oristano, grazie a una microspia installata sull’auto utilizzata per portare Manuel sul luogo dove poi è stato ucciso, erano schiaccianti. Tuttavia, molti particolari restano ancora da definire. Su tutti dove è stato nascosto il corpo e le modalità del delitto, che, secondo gli inquirenti, potrebbero essere state particolarmente brutali.

Nel frattempo, nella zona del lago Omodeo, proseguono le ricerche del corpo del 18enne con ampio spiegamento di Forze dell’ordine. Si continua a cercare sott’acqua, ma si scava anche sulla terraferma, anche se il peggioramento delle condizioni meteo sta rallentando le operazioni.

È giallo a Borore, dove attorno alle 12 di questa mattina un disabile, Emanuele Cappai, di 63 anni, è stato trovato nella sua casa di via San Giorgio ferito all’addome da alcune coltellate. L’uomo è stato soccorso dall’ambulanza medicalizzata di Ghilarza e ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di Oristano. Sull’episodio indagano i carabinieri. Due al momento le ipotesi: un tentativo di furto finito male o un atto di autolesionismo.

Esordio, oggi, a Oristano, del giornale online “Ornews.it”, diretto da Giorgio Mastino, con servizi esclusivamente video. Nel primo numero, l’apertura è dedicata al Porticciolo turistico di Torregrande, con un’intervista al sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, che si è detto soddisfatto per l’interesse che si è creato intorno al bando per la vendita della società che gestisce la struttura turistica; domani l’apertura delle buste. Per la politica il sindaco di Siamaggiore, Anita Pili, spiega perchè ha lasciato il Partito Democratico. Inoltre, la protesta del comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Ghilarza, e per la cronaca ampio spazio al delitto di Manuel Careddu. Tra i tanti servizi, un’intervista a Francesco Ascquer, direttore del Consorzio Uno che gestisce l’Università di Oristano; musica con Rock in Contea; e tanto altro ancora, con notizie dal territorio e servizi di sport, alcuni dedicati alla disastrosa situazione della Tharros. Per chi vuole saperne di più non resta che visitare il sito “Ornews.it”.

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