Ott 10

Il consiglio comunale di Oristano è contrario al nuovo statuto dell’Egas. Cagliari-Oristanese.

Il consiglio comunale di Oristano ha respinto, all’unanimità, la proposta di modifica dello statuto dell’Egas, l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna.

L’Ente, istituito con la legge regionale n. 4 del 04 febbraio 2015, ha la funzione di organizzare, nei termini di legge, il Servizio Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi esclusivamente civili, nonché di fognatura e di depurazione delle acque reflue; provvede alla programmazione ed al controllo della gestione dei servizi, ed sercita il controllo analogo sul Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato.

Il presidente della commissione Bilancio e programmazione, Angelo Angioi, ha relazionato sui lavori dell’organismo consiliare, illustrando gli articoli dello statuto dell’Egas per i quali sono stati espresse riserve: quello che stabilisce il quantitativo minimo vitale di acqua che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, e non solo a quelli che si trovano in condizioni di disagio economico; l’articolo sul patrimonio dell’ente che, nel caso in cui la Regione non provveda a finanziare il fondo di dotazione, demanda la responsabilità ai comuni; l’articolo sulla rappresentanza in seno al comitato istituzionale d’ambito che dovrebbe essere garantita a tutti i comuni capoluogo di provincia e alla città metropolitana non solo a due tra questi come prevede la proposta di statuto. “Per questi motivi – ha concluso Angioni – la commissione esprime parere contrario alla proposta di statuto e rimanda il documento all’Egas per l’esame delle proposte e delle nostre osservazioni”.

Durante il dibattito, Giuseppe Puddu (Udc) ha evidenziato le tante criticità della proposta di statuto e ha sottolineato come il “problema acqua” sia molto sentito da tutta la Sardegna e da Oristano in particolare che ha votato un referendum sulla gestione del servizio idrico.

Parere contrario anche da parte di Veronica Cabras (Riformatori), secondo cui sono troppe le criticità presenti nella proposta di statuto e, soprattutto, sulle salvaguarda di fasce di popolazione che hanno contenziosi.

Tutti d’accordo nel presentare delle osservazioni a uno statuto che presentava diverse criticità, soprattutto all’articolo 2 comma 5 per la salvaguardia di fasce di popolazione che hanno contenziosi con Abbanoa, ma anche sulla rappresentatività dei territorio che non può essere sacrificata a vantaggio del comune di Cagliari.

Sul quantitativo minimo vitale per Francesco Federico (Indipendente) vanno tutelate le persone che vivono una condizione di morosità forzata “…ma non sono d’accordo che si vogliano estendere le tutele a chiunque, anche a chi non ne ha diritto”. Secondo Federico è squilibrato proporre la presenza di tutti i capoluoghi di provincia.

Per Luca Faedda (Forza Italia) l’obiettivo è avere una proposta forte del Consiglio comunale per poter incidere nei confronti della Regione: “Quindi poche modifiche ma importanti e incisive”.

Patrizia Cadau (Movimento 5 Stelle) si è soffermata sul quantitativo minimo vitale di acqua che deve essere garantito a tutti: “Limitare questo diritto – ha detto Cadau – solo a chi soffre condizioni di disagio è una misura riduttiva, considerando che spesso la fornitura viene sospesa anche a cittadini per i quali ci sono solo accertamenti o contenziosi”. Sulla rappresentatività “…per principio non ci si può sottrarre dal parere dei comuni e dei cittadini, tanto più se si tratta di un bene primario come l’acqua”.

Per Davide Tatti (Fortza Paris) “…non si può accettare un pacchetto preconfezionato, ma si deve dare modo ai comuni di esprimersi”.

Parere contrario anche da Andrea Riccio (Capitale Oristano) che si è unito a tutte le critiche espresse.

Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il nuovo regolamento di igiene e decoro urbano con 14 voti a favore e 5 astenuti (Pecoraro, Puddu, Cadau, Obinu, Federico). Il regolamento è stato presentato dall’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri:
“I comuni – ha spiegato Licheri– sulla base delle norme devono concorrere a disciplinare la gestione dei rifiuti. Nel 2009 il comune aveva sopperito alla mancanza di un regolamento con una ordinanza. Il regolamento è poi arrivato nel 2013, e oggi il consiglio comunale deve aggiornarlo. Le modifiche riguardano principalmente il sistema sanzionatorio e della vigilanza, le modalità di conferimento con contenitori differenti per utenze residenziali e commerciali nei condomini misti residenziali e commerciali artigianali, la disciplina delle attività di volantinaggio e affissioni”.
Il presidente della commissione Ambiente, Lorenzo Pusceddu, ha ricordato che “…il nuovo regolamento nasce per un adeguamento alle normative e alle esigenze della città. Il documento, figlio di quello del 2013, è stato modificato per disciplinare al meglio la gestione e la raccolta. Si vogliono raggiungere tre principi generali: evitare danni e pericoli per la salute pubblica, evitare rischio di inquinamento dell’ambiente, e infine salvaguardare la fauna, la flora e il paesaggio”. Nel dibattito Francesco Federico (Indipendente) ha chiesto maggiore attenzione al decoro urbano: verde pubblico, cimiteri, ritiro rifiuti e pulizia strade, ma anche alle condizioni generali di alcune aree pubbliche, strade e piazze.
Per Giuseppe Puddu (Udc) “la raccolta differenziata a Oristano funziona bene, possiamo essere soddisfatti. Per il decoro urbano però non possiamo esserlo, a iniziare dai palazzi comunali, stazione Arst, parco di viale Repubblica, che sono in stato di abbandono”.
Andrea Riccio (Capitale Oristano): “Apprezzo i passi avanti che si stanno facendo, ma questo regolamento è carente, mi sarei aspettato qualcosa di più. Così come il decoro urbano, che merita un impegno maggiore: occorrerebbero più cestini e posacenere”.
Secondo Veronica Cabras (Riformatori) “…occorre maggiore educazione da parte di tutti. Il comune non può controllare ogni singolo cittadino per verificare che non sporchi. L’educazione è il problema fondamentale, ma il sistema sanzionatorio dovrebbe essere più stringente ed efficace”.
“Trincerarsi dietro la maleducazione del cittadino non può essere un alibi per non fare qualcosa per migliorare le condizioni della città – ha detto Maria Obinu (Pd) -. Il decoro è importante, mancano cestini getta-carte, ne occorrono di più. La gestazione di questo regolamento è stato troppo lungo e non vedo un cambiamento che giustifichi questo ritardo”.
Antonio Iatalese (Forza Italia): “Nella raccolta differenziata Oristano è un esempio, ricordiamocelo. Siamo stati tra i primi a partire e tra i più bravi nei risultati. Certo c’è molto da fare per migliorare il decoro, ad esempio per i rifiuti prodotti dai locali e dai negozi nel centro storico”.
Angelo Angioi (Forza Italia): “Si è parlato poco del regolamento e molto di questioni che poco hanno a che fare con il regolamento. Poi è vero che si può e si deve migliorare sul decoro e sul verde pubblico, mentre sulla raccolta differenziata siamo ai vertici nazionali”.
Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle): “Perché questo regolamento è rimasto fermo negli uffici per così tanto tempo? Si sarebbe potuto e dovuto fare di più”.
Per Luigi Mureddu (Forza Italia) alcuni problemi legati al decoro (ad esempio nei palazzi comunali) sono vecchi di anni, e ne sono responsabili tutte le amministrazioni che si sono avvicendate.
“Stiamo disabituando i cittadini a essere rispettosi – ha detto Davide Tatti (Fortza Paris) -. Lo stiamo facendo cercando di garantire qualcosa che non può garantire nessuno. Abbiamo bisogno delle segnalazioni, ma occorre maggiore senso civico per contribuire a rendere più pulita la città”.
Il dibattito si è chiuso con l’intervento del sindaco Andrea Lutzu: “Maggioranza e opposizione fanno il loro mestiere, ma su un argomento come questo mi sarei aspettato che tutti facessero la loro parte per il bene della città, facendo proposte e non solo critiche. Questa amministrazione sta facendo molto (a breve con i progetti di Lavoras anche nel settore dell’ambiente si vedranno importanti risultati), e mi sembra che si veda, molti cittadini ce lo segnalano, arrivano critiche, ma anche riconoscimenti per certe cose che si stanno facendo, ad esempio a Silì, dove finalmente stiamo intervenendo sulle strade dopo tanti anni. Criticare è giusto, ma suggerire e proporre è utile e doveroso, per il bene della città”.

E’ giallo sul ritrovamento del cadavere di Manuel Cadeddu, il diciottenne di Macomer di cui non si hanno più notizie dallo scorso 11 settembre. La notizia della scoperta del corpo che sarebbe avvenuta nel primo pomeriggio nel lago Omodeo, non ha trovato una conferma ufficiale da parte delle forze dell’ordine. Di sicuro c’è che da questa mattina è in corso un’imponente attività investigativa dei carabinieri del Comando provinciale di Oristano e della Compagnia di Ghilarza coordinata dalla Procura. Nell’ambito di questa attività, cinque giovani, di cui un ragazzo e una ragazza minorenni, sono stati portati in caserma dai Carabinieri di Oristano in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Sono sotto interrogatorio dal primo pomeriggio. Si tratta di tre ragazzi di Ghilarza, un rumeno e una ragazza residente ad Abbasanta. Le ricerche del giovane si sono concentrate sul lago Omodeo, dove in un primo momento si era sparsa la voce del ritrovamento di un cadavere, notizia mai confermata dalle Forze dell’ordine che proseguono nelle ricerche. Si ipotizza dunque che il 18enne sia stato ucciso e poi fatto sparire.

Con la Serie “A” ferma per la partita della Nazionale, il Cagliari ha scelto Oristano per disputare un’amichevole che consentirà ai tifosi del Cagliari e agli appassionati di calcio della provincia (e non solo) di applaudire i propri beniamini. La squadra di Maran, reduce da una importante vittoria contro il Bologna, ha accolto l’invito dell’Oristanese Calcio e sabato 13 ottobre, alle 15, calcherà l’erba del Comunale, dove sono attesi circa 1500 tifosi. Tanti, infatti, ne può contenere il Campo Tharros, dopo i lavori di adeguamento dell’impianto alle normative di sicurezza che hanno consentito l’apertura al pubblico della gradinata da circa 1000 posti a sedere e di altri quasi 500 posti in piedi. L’accesso alla tribuna coperta è ancora precluso al pubblico, ma l’amministrazione cittadina sta lavorando perchè lo stadio oristanese possa disporre di tutti i posti a sedere nel più breve tempo possibile. Il calcio d’inizio dell’amichevole Cagliari-Oristanese è previsto per le 15. I biglietti si possono acquistare nella sede sociale dell’Oristanese Calcio in via Consolini, presso il Bar Pinna di Via Amsicora, al Bar Nati’s di Via Mele, al Bar Pinna di Piazza Mariano, al Bar Mattu di Via Messina, oppure presso il botteghino di ingresso dello stadio fino all’inizio della gara.

Nel corso dell’ultima riunione della Conferenza Episcopale Sarda, presieduta da Monsignor Arrigo Miglio, ampio spazio, fra l’altro, è stato dedicato al Seminario Regionale e al progetto formativo annuale. Il rettore, don Antonio Mura, ha comunicato che hanno fatto ingresso 13 nuovi alunni, provenienti dalle diverse diocesi della Sardegna ed ora la comunità è composta, complessivamente, da 57 seminaristi. Sono state presentate, anche le linee portanti del Sesto anno, che avrà una nuova impostazione e nuovi percorsi formativi ed esperienziali, in vista dell’ammissione al presbiterato. I vescovi, inoltre, hanno convenuto di rivolgere alla comunità isolana un messaggio sull’attuale congiuntura socio-economica della Sardegna. Occasione e obiettivo del messaggio è quello di riprendere alcuni contenuti e istanze della “Settimana Sociale dei Cattolici Italiani”, tenutasi lo scorso anno, a Cagliari, che aveva come tema “Il lavoro, che vogliamo libero, creativo, partecipativo e solidale”. I vescovi hanno ritenuto opportuno sottolineare alcune priorità fortemente sentite dalla popolazione e vicine alla sensibilità della Chiesa. Messaggio che sarà pubblicato, entro la fine di ottobre, in coincidenza con il primo anniversario del grande evento, che ha visto fortemente coinvolte tante energie presenti nella realtà delle diocesi isolane. Secondo la Conferenza Episcopale Sarda bisogna dare ai sacerdoti delle linee orientative su una corretta attuazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”, soprattutto relativamente all’ottavo capitolo, dedicato all’accompagnamento, al discernimento e all’integrazione delle “fragilità familiari”. Sono stati individuati i passaggi per arrivare alla stesura del sussidio, che prevedono una larga consultazione nelle dieci diocesi isolane, l’apporto di qualche esperto, e il confronto con altre simili iniziative avviate in altri parti d’Italia e del mondo. La Conferenza ha poi provveduto alle seguenti nomine: padre Pier Giacomo Zanetti, gesuita, e padre Gabriele Biccai, carmelitano, sono stati nominati padri spirituali presso il Pontificio Seminario Regionale Sardo. Franco Manca, incaricato regionale per i Problemi sociali e del lavoro, subentra a don Giulio Madeddu. Michele Spanu (Sassari) è il nuovo incaricato regionale delle Comunicazioni sociali, mentre Michele Corona di Oristano il vice incaricato. I due subentrano, rispettivamente, a Marco Piras e a Giuseppe Manunta. Maria Scanu (Alghero), incaricata regionale del “Progetto Policoro”, subentra a Simone Cabitza.

La Assl di Oristano comunica che, a partire da mercoledì 10 ottobre, il servizio di Farmacia territoriale, preposto alla consegna di farmaci, dispositivi medici di materiale sanitario e dietetici a diverse categorie di pazienti, osserverà temporaneamente i seguenti orari d’apertura: Oristano (ospedale San Martino, via Rockefeller); martedì: ore 8.30-12.30; giovedì: ore 8.30-12.30 e 15.30-16.30; venerdì, ore: 8.30-12.30. Ghilarza (via Gorizia, 6), martedì, ore 9.00-13.00; giovedì, ore 9.00-13.00. Bosa (ospedale Mastino, via Pischedda), lunedì: ore 9.00-13.00; giovedì: ore 9.00-13.00. Ales (via IV novembre), mercoledì: ore 9.00-13.00; venerdì: ore 9.00-13.00 La Assl di Oristano precisa che tali orari sono provvisori, nelle more della riorganizzazione del Servizio farmaceutico.

Enel distribuzione deve eseguire urgenti lavori di manutenzione agli impianti nel centro abitato di Oristano. L’energia elettrica verrà interrotta venerdì 12 ottobre, dalle 8:30 alle 12:30, nella via Taranto (dal numero civico 4 al 6, dal 6 al 16 e dal 9 al 15) e nella via Olbia (dal 61 al 63 e sn).

2 comments

    • Maurizio on 11 ottobre 2018 at 9:17
    • Rispondi

    Siamo sicuri che domani si giocherà al campo Tharros? Non vorrei avere la brutta sorpresa dell’altra volta.

    • Gianni on 11 ottobre 2018 at 11:33
    • Rispondi

    Domani grande calcio… da parte dell’Oristanese, perchè se aspetto di vederlo da Cagliari di Maran sto fresco!

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