Ott 08

Scoperta dalla Guardia di Finanza di Oristano evasione per 1 milione di euro.

Ricavi non dichiarati e non contabilizzati per 850 mila euro e 200 mila euro di Iva non versata.

E’ quanto ha scoperto il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Oristano, a conclusione di una complessa indagine che ha riguardato un distributore di carburante sulla Statale 388 tra Oristano e Simaxis.

I soggetti responsabili delle violazioni, come hanno spiegato le Fiamme gialle, sarebbero riconducibili a “…un sodalizio composto da personaggi che nel 2016, lo stesso anno al quale sono riferiti gli accertamenti, tentarono senza riuscirci di acquisire una serie di società a Oristano e dintorni, tra le quali la società di gestione dell’aeroporto di Fenosu”.

Oltre all’ingente evasione fiscale, la Guardia di Finanza ha accertato anche il mancato versamento per circa 12 mila euro delle ritenute previdenziali a favore dei dipendenti della società.

Sono stati individuati e arrestati dalla Polizia due dei presunti rapinatori che il 30 maggio scorso avevano tentato l’assalto armato al caveau della Mondialpol di Sassari. Gli agenti della Squadra mobile della Questura sassarese, guidati dal dirigente Dario Mongiovì, su disposizione del Gip, Giancosimo Mura, hanno arrestato Anacleto Steri, 58 anni, e Claudio Salis, 23 anni, entrambi originari dell’Oristanese. Il Pm, Enrica Angioni, contesta loro una serie di reati, in concorso tra loro e in concorso con altre persone non ancora identificate: tentata rapina alle sede dell’istituto di vigilanza Mondialpol, tentato omicidio di una guardia giurata che al momento dell’assalto si trovava nell’istituto, detenzione e porto illegale di armi e munizioni da guerra, furto della terna usata per abbattere la recinzione dell’edificio. Secondo i riscontri degli investigatori i due arrestati avrebbero rubato a Santa Giusta, il 25 maggio scorso, la terna e il pianale con cui è stata trasportata fino a Sassari; entrambi i mezzi erano parcheggiati in un piazzale pertinenza di una comunità di recupero dov’erano ospitati i due arrestati. Le indagini, tutt’ora in corso, sono condotte dalla Squadra Mobile di Sassari, con la collaborazione del Comando provinciale e della Compagnia Carabinieri di Oristano, e in sinergia con la Procura di Oristano. Il fallito assalto del 30 maggio scorso aveva l’obiettivo di mettere le mani sui soldi custoditi nel caveau della Mondialpol, in via Caniga, alla periferia di Sassari. Ad agire fu un commando composto almeno da sette persone, armate fino a i denti. I sistemi antirapina dell’istituto con fumogeni e altri mezzi di protezione e dissuasione avevano rallentato l’azione della banda, che era scappata un attimo prima che sul posto arrivassero le forze dell’ordine. (Ansa)

I Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Oristano sono intervenuti ieri, intorno alle 20, a San Nicolò d’Arcidano, per cercare una persona disabile di 85 anni, della quale da ore non si avevano più notizie. Alla sala operativa del 115 era giunta una telefonata di un parente dell’anziano, preoccupato perchè l’uomo era uscito nel pomeriggio con la sua carrozzina elettrica e non era ancora rientrato nella sua abitazione. I Vigili del fuoco, giunti immediatamente sul posto, lavorando con tecniche specialistiche di topografia applicata al soccorso, avevano subito avviato le ricerche, riuscendo a ritrovare il disabile, attorno alle 23.30, nelle campagne di San Nicolò d’Arcidano, a circa 4 chilometri dal paese. L’anziano disabile era finito con la sua carrozzina in un campo dove l’alta vegetazione l’aveva nascosto alla vista di altre persone. Non avendo con sé un cellulare l’85enne non aveva potuto chiedere aiuto. L’uomo, provato ma in buon stato di salute, dopo un controllo da parte del 118, è stato poi riaccompagnato a casa.

Un 50enne di Arborea è stato ricoverato con codice rosso all’ospedale San Martino di Oristano, dopo un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio. Lungo la strada 14 Est, ad Arborea, l’uomo ha perso il controllo della sua Opel Corsa che è uscita fuori strada, ribaltandosi più volte e finendo poi in un fossato. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del fuoco di Oristano, che hanno estratto il 50enne che era rimasto incastrato nell’auto. Un’ambulanza del 118 ha poi trasportato l’uomo all’ospedale di Oristano. La prognosi è tuttora riservata anche se l’uomo non sarebbe in pericolo di vita.

Sullo stato di degrado e incuria in cui versa il Parco della Resistenza, in viale Repubblica, a  Oristano, i consiglieri comunali, Giuseppe Puddu e Francesco Federico hanno presentato un’interpellanza urgente. I due consiglieri della minoranza, oltre a far rilevare quanto il parco comunale sia trascurato, fanno notare che, nonostante quanto scritto nei cartelli all’ingresso “Assessorato al Verde pubblico – Quest’area è un bene pubblico, rispettiamola e manteniamola pulita”, nell’intera area verde è sistemato un unico cestino per la carta, che viene utilizzato da qualche maleducato anche per conferire i rifiuti urbani. “Non si conoscono – hanno scritto gli interpellanti – le motivazioni per cui l’amministrazione comunale, dopo un anno e mezzo dal suo insediamento e di lamentele e segnalazioni, invece di accrescere il numero dei cestini esistente nel Parco della Resistenza per educare i giovani cittadini a non gettare in terra le cartacce o rifiuti vari, sia rimasta silenziosamente immobile a guardare il continuo decadimento dell’intera area”. Per questo motivo Puddu e Federico chiedono di conoscere da sindaco e giunta: ” 1) se è intenzione dell’amministrazione Lutzu verificare la grave situazione creatasi nel Parco della Resistenza; 2) se è intenzione dell’amministrazione ripristinare immediatamente i cestini getta carta/rifiuti, misteriosamente spariti da tempo dall’area del Parco della Resistenza, e se non ritenga opportuno provvedere con il collocamento di apposite nuove attrezzature di conferimento dedicate alla raccolta differenziata; 3) se è intenzione dell’amministrazione Lutzu attivarsi per rintracciare, ed eventualmente perseguire, chi ha rimosso i numerosi cestini che erano collocati all’interno del Parco della Resistenza, e chi giornalmente conferisce i propri rifiuti urbani sia sotto le siepi sia nell’unico cestino getta carta/rifiuti rimasto a servizio della numerosa e giovane utenza del Parco della Resistenza; 4) quando e cosa intenda fare l’amministrazione Lutzu per restituire il giusto decoro e la dovuta dignità a tutta l’area del principale Parco cittadino, e perchè tali ipotizzabili buone intenzioni non sono state a tutt’oggi realizzate”.

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