Set 17

Comune Oristano: Francesca Loi nuovo assessore ai Servizi sociali. Rimpasto deleghe.

Francesca Loi è il nuovo assessore del Comune di Oristano, con delega ai Servizi sociali, Plus, Politiche abitative, Associazionismo e Zona franca.

La nomina sarà formalizzata dal sindaco Andrea Lutzu dopo che Francesca Loi avrà rassegnato le dimissioni dalla Scuola civica di musica di cui è presidente.

Il sindaco Lutzu, contestualmente, ha stabilito le nuove deleghe per la Giunta, congelando la posizione dell’assessore Riccardo Meli, in attesa che la sua lista di riferimento definisca la propria posizione politica in maniera univoca e condivisa.

“La coalizione è unita e contribuisce in maniera costruttiva al governo della città e alla soluzione dei problemi – ha osservato il sindaco Lutzu -. Gli assessori uscenti, Federica Pinna e Riccardo Meli, hanno lavorato bene, ma all’interno delle forze politiche possano crearsi nuove condizioni ed esigenze. Da qui la necessità di Fortza Paris di avere un proprio rappresentante in giunta, al posto di un assessore tecnico e quella della lista civica Un’altra Oristano, a un anno dalle elezioni, di confrontarsi e adeguarsi alle nuove condizioni politiche createsi al suo interno, in questi mesi, con l’uscita del consigliere comunale, Danilo Atzeni, e il suo passaggio a “Rinnovamento oristanese”. A Federica Pinna e Riccardo Meli va il mio personale ringraziamento per il lavoro svolto e i risultati raggiunti e al nuovo assessore Francesca Loi gli auguri per il nuovo incarico”.

Francesca Loi, 35 anni, oristanese, laureata in Archeologia, con master in progettazione europea, prima dei non eletti nella lista di Fortza Paris, lavora nel campo dei beni culturali e della cooperazione sociale. È presidente della Scuola civica di musica, incarico che lascerà questa sera durante la riunione del Consiglio di amministrazione. Per effetto dei cambi in giunta, l’assessore Francesco Pinna lascia i Servizi sociali a Francesca Loi, e mantiene lo Sport; si occuperà, inoltre, dei Lavori pubblici, servizi tecnologici e manutenzioni, mentre l’Urbanistica rimane ad interim al sindaco Lutzu. Gli usi civici sono assegnati a Massimiliano Sanna, i Servizi cimiteriali a Gianfranco Licheri, la Polizia urbana e la sicurezza urbana a Pupa Tarantini.

I consiglieri comunali di Oristano, Giuseppe Puddu, Francesco Federico, Patrizia Cadau, Maria Obinu, Monica Masia e Andrea Riccio, hanno presentato un’interessantissima interpellanza sulle “Valutazioni e ammontare complessivo dei premi nel 2017 ai dirigenti” (una autentica sconcezza, ancorchè legale, che ha sempre suscitato una marea di lamentele tra i cittadini, in particolare tra i disoccupati e tra quelli che a malapena riescono a raggiungere, tra enormi sacrifici, la fine del mese. ndr). I sei consiglieri della minoranza chiedono (in sintesi) di sapere, fra l’altro, da sindaco e giunta, “…chi era al corrente dei risultati di una verifica-ispezione effettuata in Comune dal ministero delle Finanze; se non si ritenga doveroso portare a conoscenza del consiglio comunale, revisori dei conti e dei cittadini i risultati dell’ispezione; su quali basi sindaco e giunta hanno valutato le performances dei dirigenti e del segretario generale, anche se si sono insediati nel secondo semestre 2017; quant’è l’ammontare complessivo dei premi erogati ai dirigenti; se i revisori hanno sciolte le riserve espresse nel verbale del luglio scorso; se è intenzione della giunta remunerare anche gli incarichi ad interim dei dirigenti; se l’amministrazione Lutzu, vista la crisi che da tempo attanaglia la comunità oristanese non ritenga opportuno rimandare a tempi migliori i premi ai dirigenti e dedicare le potenziali risorse al decoro cittadino che sempre di più soffre della scarsa attenzione dell’amministrazione attuale”.

“Considerato che il 18 settembre il consiglio regionale ha calendarizzato la prima seduta per discutere la nuova legge urbanistica, in assenza di una convocazione ufficiale dell’Assemblea del consiglio delle autonomie locali, che dovrebbe esprimere il parere degli Enti locali sulla legge stessa, la IV commissione istruttoria del Cal ha ritenuto doveroso riunirsi, per completare quanto già espresso nell’assemblea del 31 agosto e non vanificare il lavoro svolto da diversi Sindaci nel periodo feriale” E’ quanto si legge in una nota del Consiglio delle Autonomie locali, che ha espresso un parere fortemente negativo sulla nuova legge urabinistica. “La commissione ha esaminato il contenuto del testo del disegno di legge n.409 – si legge ancora nel comunicato -, osservando gli aspetti critici con particolare riferimento alle implicazioni per i comuni nella gestione della pianificazione del proprio territorio. Dalla lettura del testo del disegno di legge n. 409 si teme che le aspettative dei comuni possano rimanere deluse dalla nuova legge urbanistica proposta, che non appare possa essere in grado di contribuire con efficacia alla risoluzione delle problematiche sino ad oggi affrontate dagli enti locali nell’adeguare i propri strumenti urbanistici e, più in generale, nell’attuazione di una norma, quella urbanistica, che, invece di tendere verso la semplificazione, si perde in un insieme di regole e procedure complesse di difficile applicazione, per gli uffici regionali in primis. Questo eccesso di burocratizzazione, immancabilmente ostacolerà l’attività dei comuni e dei cittadini, oltre che della regione stessa. La Regione non riforma se stessa in campo della pianificazione territoriale, semplificando le varie funzioni coinvolte nel processo decisionale, ma lascia distinte le competenze sul tema tra i vari assessorati invece di costituire un’unica regia all’interno dell’assessorato all’Urbanistica ed Enti locali, aggravando, così, la complessità dell’applicazione della norma da parte dei comuni. È alquanto prevedibile che la nuova e pressante azione di controllo che la Regione andrà ad esercitare sull’attività del comune possa limitare e condizionare le libere scelte intraprese dall’ente per il proprio sviluppo del territorio, pur adottate nel rispetto dello scenario normativo vigente (ancorché a volte poco chiaro e diversamente interpretabile quando si parla soprattutto di norme che tutelano e salvaguardano il paesaggio regionale), con il grave rischio di compressione del diritto costituzionalmente sancito con cui lo Stato delega al comune le competenze in ordine alla pianificazione. Pertanto i sindaci – è scritto nella nota – invitano la Regione ad essere più attenta alla salvaguardia del diritto dei comuni di esercitare il proprio ruolo di programmazione sul territorio, evitando che progetti di particolare rilevanza finanziaria abbiano il via libera da parte degli uffici regionali nonostante sussistano incompatibilità di carattere urbanistico. Appare evidente che il legislatore in questo caso sta evitando di ascoltare la volontà dei consigli comunali, non tanto per ragioni di interesse strategico, quanto privatistico. La nuova norma, così predisposta, disciplinerà la gestione del territorio isolano come se la Sardegna fosse un unico e omogeneo territorio indistintamente diviso in sole quattro categorie/ambiti: urbanizzato, rurale, di salvaguardia ambientale, suscettibile di nuova urbanizzazione. Prescindendo così dalle reali e specifiche situazioni che, da La Maddalena a Cagliari, da Cabras e Elini, da Orotelli ad Alghero, peculiarizzano e differenziano il territorio sardo, e che, conseguentemente, avrebbero, invece, necessità di un differente e distinto approccio alla disciplina del loro territorio. La Sardegna non è solo costa, ma anche e soprattutto territorio interno che ha esigenze e problematiche spesso opposte a quelle degli ambiti costieri. Ma anche gli stessi territori costieri tra loro si trovano in condizioni di crescita molto diverse di cui la legge dovrebbe tenere conto. Probabilmente la perequazione e la compensazione la Regione le avrebbe dovuto applicare, in questa fase normativa, a scala regionale, oltre che solo locale, per tentare di portare l’intero territorio sardo al medesimo grado di sviluppo.I territori rurali, che costituiscono la quasi totalità del territorio sardo, sono normati con le medesime regole senza tenere conto delle specificità del mondo agricolo tradizionale locale. Inoltre, se negli ambiti prossimi alle grandi conurbazioni o a quelli turistici è comprensibile che debba essere posto un limite all’eccessiva antropizzazione incontrollata delle campagne, in altre parti del territorio sardo la presenza dell’uomo è l’unica reale garanzia di presidio del territorio e rappresenta un deterrente all’abbandono delle campagne. Ma soprattutto la legge non affronta la principale problematica “ambientale” della Sardegna che è lo spopolamento della zona interna con il conseguente reale danno sull’ambiente storico, culturale e paesaggistico che la morte di una così ampia porzione della nostra regione decreta. Per tutti questi motivi – conclude la nota – la commissione del Cal non poteva che esprimere la sua contrarietà nel parere che purtroppo non è stato possibile condividere con l’Assemblea che non è stata convocata per la ratifica del parere stesso”. (Firmato Laura Cappelli, Daniela Falconi, Gianluigi Littarru, Giorgio Alimonda, Alessandra Corongiu, Mariano Cogotti, Anita Pili, Andrea Lutzu, Manuela Pintus, Gianfranco Satta).

Oristano città a misura di gestanti e neo mamme. L’iniziativa è della giunta Lutzu che, su proposta dell’assessore al Traffico, Pupa Tarantini, ha approvato una delibera che istituisce i permessi di sosta gratuita nelle aree soggette a pagamento a favore dei veicoli utilizzati dalle gestanti e dalle neo mamme. “È un piccolo gesto di sensibilità e attenzione nei confronti delle gestanti e delle mamme – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore Pupa Tarantini -. I parcheggi rosa erano stati istituiti dal Comune negli anni scorsi in alcuni punti della città (via Mariano IV, piazza Tharros, via Diaz e via Mazzini), come forma di cortesia nei confronti delle mamme con neonati al seguito. Oggi stabiliamo una regola e riconosciamo un diritto, consentendo alle gestanti e alle neo mamme il parcheggio gratuito nelle strisce blu”. “L’appalto con il gestore del servizio di parcheggi a pagamento, la società Sis, è in scadenza, ma il contratto prevede la possibilità di una proroga di 2 anni – ha aggiunto l’assessore Tarantini -. Con il Comando della Polizia locale abbiamo così studiato delle proposte migliorative da inserire nella proroga, e la società si è resa disponibile a introdurre la nuova disciplina che va incontro al diritto alla mobilità di tante gestanti e neo mamme, che in questo modo saranno agevolate nella ricerca del parcheggio più comodo”. L’opportunità sarà offerta alle gestanti dal quinto mese di gravidanza e alle mamme sino al terzo dal parto. Sarà sufficiente presentare una richiesta, corredata di certificato medico, al protocollo del Comune per ottenere un contrassegno rosa che dovrà essere esposto sul parabrezza per poter parcheggiare liberamente in uno qualsiasi dei parcheggi a pagamento della città. “L’iniziativa varata dal Comune negli anni passati era lodevole, ma non sufficiente a garantire il diritto di tante mamme – ha precisato Pupa Tarantini -. In primo luogo era necessario stabilire una regola, codificata, ma anche evitare di limitarla alle poche aree inizialmente previste ed estenderla a tutta la città. Abbiamo calcolato che solo nell’ultimo anno oltre 170 donne avrebbero potuto usufruire di questo servizio. L’opportunità a breve sarà garantita alle donne residenti a Oristano e a tutte quelle che in città vengono per motivi di lavoro”. Nelle prossime settimane saranno definite nel dettaglio le modalità per la richiesta e il rilascio dei contrassegni.

In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2018”, l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e la Fondazione Sa Sartiglia Onlus hanno organizzato un convegno dal titolo ”L’antico acquedotto di Oristano”. L’appuntamento è per sabato 22 settembre, alle 18, presso la sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano. Il convegno è inserito nel programma culturale “Una città nella Storia”, giornate di studio e di approfondimento sulla storia e le storie della città, ideate nell’ambito del progetto “MuseoOristano”. “L’Arte di condividere è il tema che accompagna questa edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, in piena sintonia con il messaggio culturale offerto da MuseoOristano, la Città Museo di tutti e per tutti, luogo di incontro e di condivisione delle memorie oristanesi ed arborensi da conoscere, ricordare, vivere e tramandare, inserita dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo tra i progetti dell’anno Europeo del Patrimonio culturale 2018”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna. Nel corso della serata, coordinata dal curatore di “MuseoOristano”, Maurizio Casu, si tenterà di ricostruire l’atmosfera storico-politica e la situazione sociale ed economica della Oristano dell’Ottocento. Lo studioso Gigi Piredda cercherà nel suo intervento di delineare la classe dirigente e le figure degli uomini politici che hanno amministrato e disegnato la nostra città, nei difficili anni tra Risorgimento e Sardegna post unitaria. Partendo dall’attenta ricerca archivistica, basata sullo studio degli atti, dei documenti e delle deliberazioni comunali del tempo, il ricercatore oristanese presenterà le idee e i progetti che proietteranno la Oristano della seconda metà dell’Ottocento, dalla dimensione di grande paese a quelle di importante città sarda. L’architetto Francesco Deriu si soffermerà su uno di questi importanti progetti: la realizzazione dell’acquedotto cittadino. Lo studioso oristanese di storia dell’architettura illustrerà come l’esigenza di Oristano di adeguarsi a requisiti igienici e tecnici moderni, porterà nel 1880 il Comune a dotarsi di un primo progetto di acquedotto, che dopo alterne vicissitudini e modifiche, verrà inaugurato nel 1884. Il progetto finale degli edifici di arrivo dell’acquedotto, attinge dal vocabolario architettonico neo rinascimentale filtrato dalle scuole di architettura e ingegneria sardo-piemontesi. L’impianto architettonico rappresentato dal serbatoio, lavatoio e abbeveratoio, realizzato sulla grande spianata della chiesa di S. Martino, creerà in città una nuova polarità monumentale esterna al centro storico, coerente con le nuove istanze urbanistiche europee del tempo.

Il Comune di Oristano ha aperto i termini per la presentazione delle domande per i contributi a titolo di rimborso delle spese di viaggio destinati agli studenti pendolari delle scuole secondarie superiori per l’anno scolastico 2017/2018. Per poter usufruire del beneficio gli studenti devono avere la residenza nel Comune di Oristano e frequentare istituti scolastici che non siano presenti nel territorio cittadino, ovvero in frazioni, borgate marine o agricole del Comune di Oristano e frequentare gli istituti scolastici ubicati in città o nel territorio. Il trasporto deve avvenire tramite mezzi pubblici, ma è consentito anche il rimborso per il trasporto effettuato con mezzi privati, qualora il luogo di residenza sia in località non servite da servizio di trasporto pubblico locale o nel caso in cui gli orari del mezzo pubblico non coincidano con gli orari di ingresso o di uscita dalle scuole (in tal caso il rimborso è riferito alla famiglia anche per più studenti dello stesso nucleo familiare). In questo caso l’importo del rimborso riconosciuto sarà calcolato sulla base del costo del mezzo pubblico. Inoltre occorre appartenere a un nucleo familiare con una Situazione Economica Equivalente (Isee) non superiore ad € 14.650 e avere frequentato regolarmente le lezioni nell’anno scolastico 2017/2018. La domanda, da compilare sull’apposito modulo disponibile sul sito istituzionale www.comnune.oristano.it, al Centro Informacittà e all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Oristano, dovranno essere presentate entro il 31/10/2018 al Centro Informacittà in Vico Episcopio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 19. Telefono 0783 791628 – Fax 0783 791631. Email informacitta@comune.oristano.it. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Pubblica Istruzione e Cultura in Piazza Eleonora 44 (primo piano di Palazzo degli Scolopi). Referenti: sig.ra Anna Rita Deidda – dott. Gabriele Colomo. Orario di ricevimento: dal lunedì al venerdì, ore 9:00-12:00 – martedì e giovedì, ore 16:00- 18:00. Telefono: 0783 791 238 – 0783 791 291. Email: annarita.deidda@comune.oristano.it – gabriele.colomo@comune.oristano.it.

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