Set 12

L’egemonia coloniale nella gestione del territorio della Nazione Sarda.

“I servi dei nuovi “conquistadores”, che a rate svendono gli ultimi lembi non ancora cementificati delle nostre coste e gli ultimi scampoli della nostra identità nazionale,

si esibiranno (e lo spettacolo continuerà!) nel teatro del consiglio regionale, nella farsa cosiddetta “Legge Urbanistica”, il cui copione è stato scritto e pensato altrove dalle multinazionali del profitto turistico. E bravo Pigliaru, e bravo Erriu, e bravo il suo staff – ingegneri, architetti e consulenti compresi –; verrebbe voglia di dire consulenti di che?

L’indignazione di facciata di molti partiti, dell’ecologismo e del “verdismo-coloniale” che fa moda, hanno una volta diradatosi il fumo autonomistico, ceduto il passo alle grandi manovre per l’approvazione della legge in tempi stretti; si dice appena dopo la chiusura del consiglio per le vacanze estive. Dopo si cederà il passo al cemento e al consumismo omologante. Questa è la parola d’ordine dei nuovi invasori occulti e dei loro faccendieri.

E la realtà con questa Legge Urbanistica sembra superare l’immaginazione, poiché di compromesso in compromesso, sfruttando i cavilli elaborati da legislatori e/o progettisti interessati si superano di gran lunga i già troppi milioni di metri cubi di cemento previsti. Anche quel po’ che rimaneva della credibilità formale dell’istituto autonomistico è andato a farsi fottere di fronte allo strapotere dello stato centralista-padrone, che con i suoi accordi con altri stati (Quatar?) ha fatto capire che con l’industria del tempo libero e della narcosi scientificamente pianificata non si scherza.

Allo stato-coloniale e ai suoi faccendieri nostrani non gliene frega dei nostri diritti culturali e linguistici, del riconoscimento del diritto a un reale autogoverno, del popolo sardo, dell’autodeterminazione, della nostra identità nazionale, della difesa del nostro ambiente dalla speculazione; perché loro sono la faccia parlamentare dell’esproprio legalizzato – vedi le centrali solari di Villasor e Gonnosfanadiga – delle nostre risorse ambientali, umane ed economiche.

Per noi sardi, per i non avvoltoi che vogliono bagnarsi nel nostro mare e godersi i nostri paesaggi esclusivi, le strutture esistenti bastano ed avanzano. Basta quindi con l’egemonia stato-regione nella gestione del nostro territorio, riappropriamoci di ciò che ci appartiene e facciamo della lotta per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, una lotta per l’indipendenza della Sardegna.

Organizziamoci per attaccare politicamente le lobby degli appalti e gli amici degli amici dei cementificatori abilmente mimetizzati in tutti i partiti, nella burocrazia, nei sindacati e nelle cooperative edili. E nessuno ci venga a rompere, piangendo sui mancati profitti o sulle occasioni di lavoro sfumate. Sappiamo dove vanno a finire i profitti e come viene gestita la situazione occupazionale.

Il compromesso tra cementisti e “vincolisti” è una truffa, e tutti dietro le quinte si fregano già le mani e si abbracciano in attesa dei tanti soldi che pioveranno dai mega appalti. I vincoli nuovi sono una burla che non fa ridere neanche i verdi-coloniali, in quanto la norma prevede “la realizzazione di alberghi, opere di urbanizzazione e di servizio pubblico o comunque di preminente interesse pubblico”. Arrembaggio legalizzato ai nostri territori!

Questi signori che vendono e comprano la loro e l’altrui morale a peso, che dell’affarismo a cielo aperto hanno fatto la loro regola esistenziale, sono indegni di rappresentarci e vanno segnati a dito da tutti i sardi onesti.

Questo va fatto durante il lavoro di aggregazione e mobilitazione di quelle forze sane – e sono tante – disposte a lottare sino in fondo per bloccare la nuova “ Legge Urbanistica” che entra in aula il 18 settembre. Per evitare che i nuovi conquistadores si recintino il mare e le coste, che sono l’unico paradiso che conosciamo e vogliamo goderci da vivi, da liberi e da indipendenti”. (Paolo Mureddu, componente segreteria nazionale Rossomori, da Sardegna Soprattutto).

Nuovo caso di Febbre del Nilo in Sardegna. Un 76enne di Arborea ha contratto il virus e si trova ricoverato all’ospedale San Martino di Oristano Le sue condizioni stanno migliorando, ma qualche settimana fa l’uomo ha manifestato febbre alta e, nonostante le cure con l’antibiotico, la temperatura è rimasta comunque alta. Da qui il sospetto dei medici che si trattasse di febbre del Nilo: una diagnosi confermata dai risultati arrivati dal laboratorio del policlinico di Monserrato. Per l’Isola si tratta del terzo caso di Febbre del Nilo, dopo il contagio di due anziani a Terralba e Tramatza. L’allarme, però, si è esteso anche in Ogliastra, sempre nella Sardegna centrale, dove sono state ritrovate due carcasse di una cornacchia e una gazza risultate positive al virus della West Nile.

Proseguono a Oristano e frazioni i lavori per la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle strade urbane. Da qualche giorno gli operai sono entrati in azione a Silì per asfaltare via Adua e sistemare pozzetti e caditoie delle strade limitrofe. Nei prossimi giorni proseguiranno in via Martiri del Congo e via d’Arborea. Oggi lavori al via anche a Massama, mentre per il centro abitato di Donigala il Comune ha concordato con l’Anas un intervento su alcuni tratti della strada statale 292 (via Oristano). “I lavori sono quelli compresi nel progetto da 480 mila euro approvato a marzo dalla giunta Lutzu e andato in appalto all’inizio dell’estate – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Meli -. L’intervento, stralcio di un progetto generale da 2 milioni 292 mila euro, è finanziato dall’assessorato ai lavori pubblici della Regione e riguarda i lavori di manutenzione e risanamento della viabilità urbana, strade e marciapiedi. Il progetto procede a pieno ritmo e riguarda numerose strade urbane, che da anni necessitavano di essere asfaltate, e le cui condizioni nei mesi scorsi sono notevolmente peggiorate a causa delle forti piogge e del maltempo che ha favorito la creazione di buche – ha aggiunto Meli -. Intanto l’assessorato è impegnato a completare un altro progetto da 500 mila euro per un’altra tranche di strade da bitumare. Il progetto esecutivo è alle fasi conclusive e a breve sarà mandato in appalto”.

Cristian Pinna, 44 anni, di Oristano, è stato arrestato dagli agenti della Questura di Oristano per maltrattamenti in famiglia. Processato per direttissima, Pinna è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione. La Polizia, ieri sera, aveva ricevuto la telefonata da una donna che si lamentava perchè, dopo aver avuto una discussione per futili motivi col compagno, quest’ultimo si era allontanato dall’abitazione. L’uomo era poi rientrato ubriaco e aveva iniziato a maltrattarla e a inveire contro lei e la madre, minacciandole di morte. Le due donne, impaurite, erano scappate in un bar vicino (portando con se il figlioletto di 11 mesi), e avevano chiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. Gli agenti della Polizia si erano immediatamente recati al bar, dove poco dopo è arrivato anche il compagno della donna che ha continuato a minacciarla di morte anche davanti ai poliziotti. L’uomo, che aveva già dei precedenti per maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato, e oggi, come detto, processato per direttissima e condannato.

Potrebbe essere di natura dolosa, l’incendio divampato, durante la notte, in un fienile nelle campagne tra San Vero Milis e Narbolia, poco distante dal complesso nuragico di S’Uraki.
L’allarme è scattato attorno alle 2. Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Oristano che hanno lavorato fino a questa mattina per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza la struttura in muratura, che è stata gravemente danneggiata. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri che, assieme ai Vigili del fuoco, dovranno accertare le cause dell’incendio. L’azienda, di proprietà di un allevatore di San Vero Milis, era già stata oggetto, in passato, di due attentati incendiari.

Il 14 settembre Oristano festeggia la solennità della Santa Croce. Questi i festeggiamenti religiosi: alle 7.30, 9.30, 11, santa messa nella chiesa di San Francesco. Alle 18, processione con la reliquia della vera Croce di Gesù, con la partecipazione delle confraternite e delle associazioni religiose. Alle 19, solenne concelebrazione nella chiesa di San Francesco presieduta dall’arcivescovo Ignazio Sanna. Festeggiamenti civili: Festa di Santa Croce – piazza Luigi Pintus (Pratz’e Bois) – giovedì 13 settembre: degustazione di ceci; alle 21, serata musicale e balli in compagnia di Gianni e Sabrina. Venerdì 14 settembre: sagra del muggine; degustazione e vendita promozionale di zippole, a cura di Pasticceria 900 di Milis; alle ore 21.30, serata folk, con l’esibizione del Gruppo Folk Città di Oristano, Is Currulleris de Su Brugu di Oristano, Gruppo Folk Gurulis Nova di Cuglieri, Gruppo Folk Amici del Folklore di Nuoro (coro e ballo) A seguire, balli sardi in piazza con il gruppo etnico Galusè.

A causa del maltempo, l’associazione Heuristic è costretta ad annullare l’evento in programma giovedi 13 settembre, in piazza Eleonora, a Oristano. Il concerto di musica antica, con Enrico Di Felice, Ji Young Lee ai flauti e Sonia Vargiu al fagotto, sarà ricalendarizzato nella nuova programmazione dei prossimi mesi. Giovedì 20 settembre, alle 19.30, in piazza Eleonora, si svolgerà l’evento di chiusura, con degustazione dei prodotti tipici, e cantastorie in costume. Continueranno, invece, fino al 21 settembre, il mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 12, le visite guidate presso il palazzo degli Scolopi, curate da Federica Marras, guida turistica oristanese, laureata in Storia dell’Arte.

Nell’ambito della “”Settimana europea della mobilità sostenibile 2018”, verrà presentato, lunedì 17 settembre, alle 18, nella biblioteca Emilio Lussu (sala Lilliu), Monte Claro, a Cagliari,  il libro di Amos Cardia “Avventurieri”, edizioni Sardinia Biking. Dialogano con l’autore Antonella Pinna (Biblioteca Metropolitana di Cagliari) e Stefano Olla (cicloviaggiatore). Il libro di Cardia prende il titolo da un dialogo svolto con una pescatore di Marceddì: Pescatore: “Ma siete professionisti?”. Cardia: “No”. Pescatore: “Semiprofessionisti?”. Cardia: “Neanche”. Pescatore: “Allora ho capito, siete avventurieri”. Amos Cardia racconta venticinque anni di mountain bike in Sardegna e nelle Alpi, dai primi anni ’90, quando la mountain bike ancora si chiamava “bici da montagna”, fino al 2016, anno in cui l’autore partecipa al Veneto Trail, una non stop su un percorso non segnalato lungo oltre 600 km. Il libro è composto da 13 racconti, con una narrazione in prima persona coinvolgente e autoironica. Non mancano approfondimenti geografici e storici sui luoghi visitati e sui toponimi, con frequenti note a piè di pagina. Tre le sezioni del libro: la prima riporta i racconti delle prime lunghe escursioni e dei primi viaggi in bici; la seconda tratta delle esperienze vissute nei trail, lunghi percorsi in mountain bike, a volte di centinaia di chilometri, che attraversano zone selvagge e poco abitate; la terza contiene varie rubriche, come l’indice dei nomi e l’indice dei luoghi, per ritrovare in un attimo la pagina in cui è stata citata una persona o una località, e una scheda sulle sub-regioni della Sardegna, necessaria per l’approfondimento della conoscenza geografica dell’Isola. L’introduzione è di Enzo Fantini, cicloviaggiatore cosmopolita che sui pedali ha visitato Laos e Senegal, Cuba e India, Bolivia e Nepal, e che con l’autore ha compiuto alcune appassionanti traversate della Sardegna.

7 comments

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    • Angelo on 12 settembre 2018 at 22:40
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    Mi chiedo… Il partito di Maninchedda voterà questa pessima legge urbanistica, partorita da un ignorante in materia come Solinasa?

    • Silvio P. on 13 settembre 2018 at 6:16
    • Rispondi

    Le coste della Sardegna sono state barattate col Qatar da Renzi, Pigliaru, Erriu e i suoi compagni del Pd. Approvare la legge Urbanistica per fare un favore ai cementificatori è demenziale.

    • Giorgio on 13 settembre 2018 at 8:02
    • Rispondi

    Spero che consiglieri con ancora un po’ di sale in zucca boccino una legge pasticciata, scritta e portata avanti da incompetenti seriali, che distruggerà suolo, ambiente e paesaggio.

    • Mario on 13 settembre 2018 at 9:03
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    Il consiglio regionale è pieno di tuttologi in maniera trasversale. Peccato che siano politicamente dei grandi ignoranti! Approvare questa pessima Legge Urbanistica significherebbe tornare al caos che esisteva prima del Ppr.

    • drastico on 13 settembre 2018 at 11:36
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    ma cosa vi aspettavate dalla giunta peggiore della storia della sardegna? se a ciò aggiungete che sia l’assessore erriu che il presidente della commissione solinas non capisco nulla di urbanistica, avete un quadro completo di che schifezza sia il disegno di legge voluto dal pd.

    • Ambientalista vero on 13 settembre 2018 at 15:49
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    Per nostra fortuna nel prossimo mese di febbraio gli elettori manderanno via a calci nel sedere virtuali Pigliaru ed Erriu e ridurranno un partitaccio come il Pd al minimo storico.

    • Marcello on 13 settembre 2018 at 17:02
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    Lasciateli fare! Più quelli del Pd parlano più perdono voti, mentre il M5s, Lega e Centrodestra aumentano i consensi.

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