Ago 28

Oristano, la città dove impera la politica del “nulla”.

Cari lettori, vi avviso subito, questo è un articolo sul “nulla”. Così come lo sono tutti gli articoli che si occupano di toto-assessori al Comune di Oristano o di politica in salsa locale.

Sono un po’ come gli articoli del calciomercato, che cercano di stuzzicare la curiosità della gente, sparando in prima pagina il trasferimento di questo o quel nome altisonante, dandolo per probabile, possibile, ad un passo dalla conclusione, “…è quasi fatta”, “…mancano solo gli ultimi dettagli”, e altre simili amenità. Per poi rimangiarsi tutto il giorno dopo come se niente fosse e rilanciare altri nomi di un certo calibro.

Quando non si sa cosa scrivere basta gabbare il lettore con quattro sciocchezze sui papabili assessori al Comune, sui possibili candidati locali alla Regione e il giornalista (o presunto tale) ha la coscienza a posto, perchè ha svolto il suo compitino di bravo scribacchino.

Da buon imbrattacarte mi accingo, quindi, a scrivere un articolo fantasioso sulla politica che riguarda il nostro orticello, dichiarando apertamente (ai sensi delle norme sulla trasparenza) che le mie fonti sono i soliti “bene informati”, politici più o meno bugiardi, informatori di bassissimo livello, personaggi vari che fingono di sapere più di quanto dicono (e non vanno oltre perchè in effetti non sanno niente), senza tralasciare le immancabili voci, chiacchiere, quisquilie e pinzillacchere che circolano in città.

Messe le mani avanti, come attenuante a mio favore c’è il fatto che a Oristano la politica è ormai defunta da tempo, per l’inarrestabile declino del livello generale della classe dirigente e della classe politica nostrana, che definire più che mediocre sarebbe solo un eufemismo. Neppure raschiando il fondo del barile, infatti, si riesce a trovare (come nel calciomercato) personaggi di un certo calibro, né sedicenti politici che superino la decenza.

Ecco perchè parlare di politica nella nostra città significa battere i tasti sul computer per arzigogolare sul “nulla”, ed è più facile imbastire pagine e pagine di gossip e bestialità che con la politica nulla hanno a che vedere.

Mancando la materia prima e vista la difficoltà a sproloquiare di politica a Oristano, da  scombicherattore quale sono, mi accingo a entrare nella schiera gossipara per propinarvi alcune spigolature (chiaramente fantasiose) su quanto sta accadendo al Comune della città di Eleonora.

A dire il vero, l’interesse degli oristanesi per chi sarà il sostituto dell’assessore all’Urbanistica, Federica Pinna, defenestrata da Fortza Paris (ma questo movimento esiste ancora? ndr), non sembra appassionare più di tanto. E sembra non possa fregar di meno se in caso di rimpasto siano in bilico gli assessori Gianfranco Licheri o Gaetano Meli. Sembrerebbero invece intoccabili (il condizionale quando si parla di gossip politico è d’obbligo), almeno per il momento, le femminucce (grazie all’orrida norma sulle quote rosa), ovvero la desaparecida Stefania Zedda e la navigata Pupa Tarantini, alla quale, fra l’altro, non si possono perdonare (con la connivenza di tutta la giunta) i 20mila euro di soldi pubblici, a nostro avviso buttati al vento, per le “scarpette rosse”.

Ma non addentriamoci nei problemi seri. Questi argomenti li lasciamo  ai cultori di Facebook (che molti concittadini, giornalisti e sindaco compresi, hanno confuso con la Bibbia), dove oltre a tante persone normali impazzano orde di leoni da tastiera, tuttologi e scrittorucoli di ogni sorta, che spesso e volentieri non esprimono un’opinione ma pontificano dall’alto della loro immensa e supponente imbecillità.

Rientriamo, dunque, immediatamente nel fatuo, per esternare che tra i consiglieri della maggioranza al Comune di Oristano non sembra ci sia tutta questa grande voglia di ricoprire l’incarico di assessore, anche perchè più di un consigliere sembra guardare oltre, e cioè alla più redditizia poltrona in Regione. E già che ci siamo, a mò di calciomercato, facciamo alcuni nomi a pera, sperando di azzeccarne qualcuno.

Alla Regione oltre ai nominativi scontati (Oscar Cherchi, Mauro Solinas, Giuliano Uras, ecc.) si sono aggiunti quelli di Roberto Pisanu, ex Udc, che dovrebbe correre con i Riformatori; Gigi Mureddu (Forza Italia); l’attuale sindaco di Siamaggiore, Anita Pili, che dopo aver sbattuto la porta in faccia al Pd dovrebbe candidarsi con il Partito dei Sardi; Andrea Atzori per i Cinquestelle e, udite udite, potrebbe addirittura tornare in pista per le Regionali, come indipendente, anche l’ex assessore regionale all’Urbanistica, nonché padre del Ppr, Gian Valerio Sanna. Con quale raggruppamento politico ancora non è dato sapere ma, anche se il nostro non conferma, pare che a fargli la corte sia più di un partito.

Nella speranza di aver azzeccato qualcuna di queste illazioni, ci scusiamo con chi, tra possibili autocandidati e papabili, non abbiamo (volutamente?) menzionato. Per esempio il Pd (partito che sembrerebbe destinato a scomparire alle prossime regionali), che oltre a Mario Tendas da Solarussa, dovrebbe rilasciare la deroga per l’eventuale e improbabile terzo mandato ad Antonio Solinas, nonostante la figura barbina rimediata da quest’ultimo alle politiche contro un signor nessuno (con tutto il rispetto) come Luciano Cadeddu del Movimento 5 Stelle. Perdere fa certamente male, ma essere sconfitto da uno sconosciuto brucia in maniera inaudita. E da quanto sta facendo come presidente (sic!) della commissione “sgoverno del territorio”, Antonio Solinas dopo quella debacle sembra non essersi più ripreso.

Tra i possibili candidati del Pd si vocifera che dal cilindro potrebbe spuntare anche il nome del consigliere comunale Maria Obinu, che malgrado il macroscopico flop alle comunali potrebbe masochisticamente tentare un’altra avventura destinata a finire con identico risultato.

Nonostante i sondaggi vadano sempre presi con le pinze, coloro che si atteggiano a esperti di statistica elettorale sostengono che questa volta, a Oristano, il Pd potrebbe non riuscire a piazzare neppure un consigliere regionale. Ma questa, almeno per noi, visto com’è ridotto il Pd, non è una notizia.

Per oggi può anche bastare. Di certo ci occuperemo ancora della politica del “nulla” a Oristano, considerato che gli argomenti non mancano e  che al peggio non c’è mai fine.

Quattro volatili e diverse zanzare sono risultate infette dal virus della “Febbre del Nilo Occidentale”. La conferma arriva dalle analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico (Izs) di Sassari, a distanza di pochi giorni dal ricovero di due anziani colpiti dal virus. Le analisi dell’Izs hanno rilevato la positività al virus “West Nile Disease (Wnd)” in un falchetto ritrovato morto nelle campagne di Aidomaggiore, in località Otzilo, sempre nell’Oristanese, e in tre cornacchie, le cui carcasse sono state rinvenute rispettivamente a Santa Giusta, in località Cirras; a Donigala Fenugheddu, frazione di Oristano; e a Solarussa, in località Traccaias, comune dove è stato catturato anche il nucleo di insetti positivo al virus. Per monitorare e contrastare la diffusione del virus, in provincia di Oristano sono state installate 12 trappole per insetti (39 quelle presenti sul territorio regionale) ed effettuate le analisi sulle carcasse dei volatili morti o abbattuti per il piano di depopolamento. Le eventuali positività riscontrate sugli animali permettono di individuare le zone di circolazione virale. In questo senso, il ritrovamento del volatile positivo ad Aidomaggiore segnala un allargamento della zona in cui finora nell’Oristanese sono stati segnalati casi umani o animali. La Assl di Oristano ribadisce “…l’importanza della protezione dalle punture di zanzara, insetto che veicola il virus dai volatili all’uomo, attraverso l’uso dei repellenti per gli insetti, l’installazione di zanzariere in casa e l’adozione di tutte le precauzioni per evitare i ristagni d’acqua”.

Due capannoni rasi al suolo e circa mille rotoballe di fieno ridotte in cenere. E’ quanto ha causato un incendio, durante la notte, in una azienda zootecnica sulla strada 18 Ovest di Arborea. Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco di Oristano, che hanno lavorato fino all’alba per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza quello che era rimasto dei capannoni. Secondo i primi accertamenti potrebbe essersi trattato di un fenomeno di autocombustione, così come è avvenuto in tanti altri casi ad Arborea, dove molte aziende custodiscono le rotobelle nei capannoni.

È nuovamente operativo l’Ispettorato micologico, un servizio che il Sian (Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) della Ats-Assl di Oristano mette, gratuitamente, a disposizione dei raccoglitori di funghi spontanei, per verificarne la commestibilità e garantirne il consumo in sicurezza grazie alla consulenza degli esperti micologici. Lo sportello, aperto tutto l’anno ma solitamente attivo dall’autunno, quest’anno ha anticipato la piena operatività ad agosto, in considerazione delle condizioni climatiche caldo-umide, particolarmente favorevoli alla crescita delle specie fungine. L’ispettorato ha sede a Oristano (in via Carducci 35, al 4° piano) ed è aperto nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì dalle 9 alle 13, senza necessità di prenotazione. Al fuori dei giorni ed orari di apertura dello sportello, occorre fissare un appuntamento telefonico e prendere accordi telefonici chiamando i numeri 0783.317787 – 317005/317721, dal lunedì al venerdì , dalle 9 alle 13. E’ necessario che i funghi siano presentati all’Ispettorato micologico all’interno di cestini rigidi e forati, possibilmente suddivisi per specie, e che siano interi, freschi, puliti e ben conservati. È inoltre indispensabile portare con sé l’intero raccolto e non solo un campione, perché fra quelli non controllati potrebbe essere presente un esemplare non commestibile. I micologi Assl consigliano, in ogni caso, di non mangiare mai funghi della cui commestibilità non si sia certi, e di non consumarli crudi, né in grandi quantità. E’ buona norma, poi, evitare la raccolta indiscriminata di esemplari troppo giovani o troppo maturi, ammuffiti o alterati, e fare attenzione a quelli che crescono in zone a rischio inquinamento, nei pressi di discariche, strade ad alto traffico, e aree trattate con pesticidi. Infine si raccomanda di staccare delicatamente i funghi dal terreno, nel rispetto dell’ecosistema, e trasportarli in cestini rigidi e forati, per favorire la diffusione delle spore. Nel caso in cui si verifichino dei disturbi dopo aver consumato funghi, è consigliabile recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, portando con sé eventuali avanzi del pasto per permettere ai sanitari di identificare tempestivamente le cause del problema. Oltre che fornire consulenza ai raccoglitori, l’Ispettorato micologico rilascia gratuitamente le certificazioni sanitarie di commestibilità per la vendita al dettaglio e la somministrazione dei funghi spontanei, vigila sul loro commercio e sulla somministrazione nei pubblici esercizi, promuove iniziative di informazione-educazione sanitaria della popolazione e organizza corsi di formazione in ambito micologico. Gli operatori del Sian, infine, offrono la propria collaborazione agli operatori di Pronto Soccorso per l’accertamento di eventuali intossicazioni.

A partire da oggi, per “Shopping sotto le stelle”, nell’Antiquarium Arborense di Oristano si potrà ammirare un elmo romano, restaurato dal laboratorio del Mibact di Li Punti di Sassari. Il Comune di Oristano, con l’acquisizione mezzo secolo addietro della raccolta archeologica di Felice Cherchi-Paba, conservata presso l’Antiquarium Arborense, è entrato in possesso di notevoli materiali archeologici, tra cui delle accettine neolitiche con un volto umano schematico, studiate dal professore Enrico Atzeni; di bronzi d’uso nuragici pubblicati dall’archeologa Paola Falchi; e da moltissimi altri reperti, in genere frammentari. Fra i materiali della collezione Cherchi-Paba, l’attuale direttore del Museo, Raimondo Zucca, poté individuare una serie di frammenti in bronzo, provenienti, secondo il cartellino che Felice Cherchi-Paba allegava nelle scatole e buste che contenevano i reperti, dall’area tra San Vero Milis e Riola Sardo, ai margini del Sinis. I frammenti appartenevano ad un tipo di elmo in bronzo, detto di “Montefortino”, caratteristico in particolare delle armature di difesa della seconda guerra punica (218-202 a. C.). L’importanza del reperto è costituita dal luogo di rinvenimento, perchè sappiamo dallo storico romano Tito Livio che, nel corso della seconda guerra punica, nel 215 a. C., si combatté una battaglia tra i Sardi, comandati da Osto, il figlio di Amsicora, e i Romani guidati da Tito Manlio Torquato, nella piana agricola a sud delle colline boscose del Montiferru occidentale, dove si ergeva Cornus, capoluogo della regione. Nell’area di Riola, presso “Su boscu de su Sordau” (il bosco del soldato), in località “Pedru Unghesti” fu rinvenuto un vaso cinerario del III secolo a. C. con l’iscrizione latina Pu(blios) Caios, con il nome cioè di un soldato latino della battaglia di Cornus. L’elmo di Montefortino della collezione Cherchi-Paba doveva, dunque, appartenere a un soldato (probabilmente un ufficiale di rango) caduto nella prima battaglia del 215 a. C., conclusasi con la sconfitta dei Sardi, che ripararono a Cornus. La seconda e definitiva battaglia si ebbe nel Medio Campidano tra i due eserciti alleati, sardo (guidato da Ampsicora e Osto) e cartaginese (comandato da Asdrubale il Calvo) contro l’esercito romano, e segnò la vittoria delle armate romane. L’importanza storica dell’elmo di Montefortino dell’Antiquarium ha spinto a una cooperazione fra le diverse istituzioni interessate (Comune di Oristano, Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e di Sassari, Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari) affinché si giungesse al restauro. L’elmo è stato restaurato nel Centro di Restauro di Li Punti, dal funzionario restauratore Luigi Piras, e da Simone Arminu, tirocinante nel 2017 presso il Centro di Restauro di Li Punti, laureatosi con una tesi su L’elmo di Cornus, dal titolo “Studio e restauro di un elmo di Montefortino del bellum Sardum”, presso l’Università di Sassari (anno accademico 2016/2017; relatore: Michele Guirguis, correlatore Luigi Piras). L’elmo della battaglia di Cornus verrà presentato ufficialmente ai mass media e al pubblico, nel mese di settembre, dalla soprintendente archeologia, Belle arti e Paesaggio di Cagliari, Maura Picciau, e dall’archeologa responsabile dell’Oristanese della Soprintendenza, Maura Vargiu; dal sindaco di Oristano Andrea Lutzu e dall’assessore alla cultura Massimiliano Sanna; dal direttore del museo, Raimondo Zucca; dal restauratore Luigi Piras, da Simone Arminu e dal docente Michele Guirguis dell’Università di Sassari.

Prosegue l’iniziativa “Cinque serate dopo Ferragosto. E…state ancora insieme”, promossa dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Sa Sartiglia. Giovedì 30 agosto, alle 21.45, in piazza Eleonora, Giuliano Armas, Davide Chessa, Giantonio Fadda, Vanni Masala, Riccardo Murru, Francesco Pintus e il giovanissimo Erich, saranno i protagonisti della serata musicale all’insegna della tradizione sarda. Gli assessori alla Cultura e al Turismo del Comune di Oristano hanno voluto dedicare una serata ai “Sonadoris de Aristanis”, giovani e giovanissimi talenti dell’organetto, tutti oristanesi, che si alterneranno per dare vita ad uno spettacolo unico, dedicato a tutti gli amanti della musica, della tradizione e del ballo sardo. La serata sarà aperta, alle 21, dalla rivisitazione dell’antico mestiere del maniscalco, con la partecipazione di Stefano Manca, nell’ambito della Rassegna “Città delle Storie”, a cura dell’associazione culturale Heuristic. Ultimo appuntamento venerdì 31 agosto, con il concerto itinerante del coro Maurizio Carta “In-Canto tra i monumenti di Oristano”, nell’ambito del progetto MuseoOristano, che partendo alle 21 dalla Cattedrale, toccherà il Chiostro del Carmine e piazza Roma, per poi concludersi in piazza Eleonora.

Domenica 2 settembre, alle 17, al Teatro San Martino di Oristano, omaggio alla città di Oristano nel nome di Maria Carta. Nel concerto di forte impronta identitaria si intrecceranno i suoni e i canti degli artisti Anna Cinzia Villani (Puglia), Kepa Yunkera (Paesi Baschi), Fantafolk di Vanni Masala e Andrea Pisu (Sardegna).

11 comments

Vai al modulo dei commenti

    • Dario on 29 agosto 2018 at 8:58
    • Rispondi

    Clap, clap, clap… Quoto al 100% l’articolo di Pig.

    • Giorgio on 29 agosto 2018 at 9:27
    • Rispondi

    E’ proprio vero, ad Oristano non ci sono più politici di valore. Adesso vanno avanti solo le mezze calzette.

    • Paolo on 29 agosto 2018 at 10:32
    • Rispondi

    La politica è peggiorata perchè gli interpreti sono dei frilli. Guardate chi abbiamo al Comune di Oristano e chi sono i rappresentati del territorio alla Regione e ditemi se non ho ragione.

    • Gianfranco on 29 agosto 2018 at 11:06
    • Rispondi

    Non sono preoccupato per chi sostituirà l’assessore Pinna al comune, anzi proprio non me ne frega niente dato che non cambierà nulla, ma da quello che leggo e sento sono preoccupato per chi sono i possibili candidati al consiglio regionale in provincia di Oristano. Se i partiti non candidano gente capace ma i soliti Cherchi, Solinas, Tendas e gli inventati del Movimento 5 stelle, per la provincia di Oristano sarà peggio che mai. Pò caridadi!

    • Salvatore on 29 agosto 2018 at 11:21
    • Rispondi

    Ironico e pungente come sempre. Finalmente un giornalista che dice le cose come stanno. Bravo Pig!

    • Ex Dc on 29 agosto 2018 at 11:50
    • Rispondi

    Caro Pig, Gianvalerio Sanna è senza dubbio una persona di valore che alla politica ha dato tanto. Fossi in lui continuerei a godermi il vitalizio, anche se guardando certi politici ancora sulla piazza, tipo Soru, Maninchedda, Uras, Oppi, Floris, Pigliaru, etc. etc., che non valgono mezzo Gianvalerio Sanna, capisco perchè i partiti stiano cercando di convincerlo a candidarsi. Secondo me però la sua legittima candidatura non avrebbe molto successo perchè l’elettorato è cambiato e la gente si è già dimenticata di lui. Purtroppo la realtà è questa e anzichè politici preparati continueremo ad avere alla Regione Sardegna politici di basso livello.

    • Bruno on 29 agosto 2018 at 12:30
    • Rispondi

    Angelo ha ragione, al Comune in Giunta e in Consiglio c’è il nulla, ma alla Regione c’è il deserto!

    • Vittorio on 29 agosto 2018 at 15:08
    • Rispondi

    A Oristano la politica da molti anni non aveva toccato un livello tanto dozzinale come con la giunta Tendas e la giunta Lutzu. Come sindaco tra Andrea Lutzu e Guido Tendas c’è un abisso in favore di Lutzu. Tra Lutzu e Tendas è come mettere a confronto Cristiano Ronaldo con un qualsiasi altro calciatore dell’Inter, del Napoli o del Milan. Per quanto riguarda la giunta e il consiglio comunale, assessori e consiglieri possono darsi la mano, pessimi erano prima e scarsi sono adesso. Povera Oristano!!!

    • NatoImparato on 30 agosto 2018 at 0:16
    • Rispondi

    Vi dimenticate che Lutzu ha vinto le elezioni e stà governando alla grande, sempre col vento in poppa, avanti tutta sempre!!! Purtroppo i vecchi politici che qualcuno quà sopra rimpiange, a parte quelli all’ombra dei cipressi, sono sempre lì in cerca di prebende e scranni, naturalmente ognuno pro domu sua ed a scapito del cosidetto interesse generale. Il cinghialone di Sedilo è il nuovo che avanza? La Solinas Brugu’s family sono nuovi o ventennali? Cricca Oscar benedetto da Manunza, alla terza legislatura alla Regione? Il nobile cavaliere di Masullas lancerà ancora il guanto di sfida? Chi rimpiangete il sindaco Ortu? Il Barberio? La Nonnis con le palle? O si stava meglio con Tendas? Meglio il gattaro e la Joker di batman pentastellati? Anche questo commento si aggiunge al nulla di cui sopra e potrei addentrarmi nei meandri simil-colon della politica oristanese ma preferisco aspettare il Macchiavelli di turno che mi renda edotto sulle prossime mosse delle geniali menti dei politici Oristanesi e Gabilli compresi.

    • Giuseppe M. on 31 agosto 2018 at 9:52
    • Rispondi

    Detto che Pig è l’unico giornalista tra quelli che si occupano di politica che vede al di là del naso, ho letto che alcuni si preoccupano, giustamente, se per le regionali verranno candidati politici che stanno su quelle poltrone da due o tre legislature. Spero che non sia così, ma sono molto più preoccupato per il consenso che sta avendo anche in Sardegna la Lega di Salvini. L’avanzata della destra – a cui ha dato una mano anche il Psd’Az, che si è venduto per un posto del suo segretario al Parlamento -, a mio modo di vedere è soprattutto colpa degli spazi lasciati vuoti dal Pd, partito non più di sinistra da quando ha abbandonato a se stessi gli strati sociali più poveri, e anche a causa di dirigenti superficiali e inconcludenti. Anche in Sardegna la politica anti migranti di Salvini ha fatto e sta facendo presa, mentre i 5 Stelle cullandosi sugli allori delle ultime politiche non sono più riusciti a indirizzare a loro favore il vento della protesta e della indignazione. Per questo secondo me stanno perdendo consensi. Anche io come molti altri sardi alle politiche ho votato il M5s, ma non sono molto soddisfatto di quanto stanno facendo al governo e sono indignato per lo spazio che stanno lasciando a Salvini. Se i 5 Stelle per le regionali pensano che, come per le politiche, basta candidare chiunque tanto la gente vota lo stesso i 5 Stelle, si sbagliano di grosso. Per me dovrebbero prendere subito le distanze dalla Lega e fare capire bene alla gente che con la destra – ma anche con l’attuale sinistra – non hanno niente a che vedere. Il vento è girato a favore di Salvini e se da qui a febbraio i 5 Stelle non riusciranno a fare qualcosa di serio per fare presa sulla gente per la Sardegna saranno cavoli amari.

    • Francesco on 31 agosto 2018 at 11:33
    • Rispondi

    Per stare in tema con l’articolo, con i nomi che si sentono in giro Oristano alla Regione sarà rappresentata da nullità.

Rispondi a NatoImparato Annulla risposta

Your email address will not be published.