Ago 26

Maninchedda (PdS): “I giornali sardi? Ciechi che credono di vedere. Non stiamo spettando il Pd”.

“I quotidiani sardi non raccontano la realtà per com’è, anzi la realtà neanche la vedono o la guardano.

Ripetono ciò che hanno sempre detto, raccontano i loro schemi. In più, censurano, omettono, fanno finta di ignorare ciò che sanno, le solite cose insomma. Sono costretto a parlare di loro per il tasso di confusione che disseminano.

Iniziamo dall’errore più veniale: il Partito dei Sardi non è un partito sovranista. Oggi il “sovranismo” è caratterizzato in Europa dal nazionalismo e dall’antieuropeismo. Il Partito dei Sardi è un partito indipendentista democratico, europeista (noi e i Riformatori siamo gli unici partiti sardi ad avere le stelle d’Europa nel simbolo), libertario, solidarista, che ama e pratica la legalità (ma ovviamente, avvicinandosi la scadenza elettorale, ci aspettiamo da uno a cento avvisi di garanzia, qualche rinvio a giudizio e almeno uno o due interrogatori per persone informate sui fatti, se no, che Italia sarebbe?).

Il secondo errore è più grave. Noi non stiamo aspettando il Pd, con il quale, peraltro, abbiamo un contrasto profondo in corso sui rapporti con lo Stato italiano e sul suo ignobile sistema fiscale (per non parlare della macchina repressiva del sistema giudiziario), sulla sanità e sull’urbanistica (e non da oggi). Il Pd ha fatto le sue scelte, propone e ripropone il Centrosinistra come orizzonte politico e culturale, un orizzonte più piccolo e diverso dal nostro, che non ci interessa. Continuiamo ad avere interesse politico e culturale per quei settori dell’elettorato progressista che hanno invertito la gerarchia: prima la Sardegna e poi le ideologie e i partiti. Con questi settori il dialogo è attivo e proficuo.

Abbiamo contatti ripetuti, frequenti e amichevoli, con i Riformatori sardi, la cui piattaforma sull’insularità è compatibile con la nostra idea di una vasta alleanza intorno ai temi strategici della Sardegna (fisco, trasporti, nuovi poteri, nuova libertà, più ricchezza sostenibile prodotta). Abbiamo una relazione ormai stretta con “Più Europa” di Emma Bonino, una frequenza intensa con i socialisti, e abbiamo riaperto il dialogo con i Rossomori. Partecipiamo con numeri rilevanti alla rete degli amministratori indipendentisti della Sardegna. Abbiamo relazioni frequenti con Forza Italia. Abbiamo incontrato ripetutamente il Psd’Az, ma soprattutto abbiamo rapporti con il mondo civile che non si riconosce in un partito ma che capisce che per cambiare la qualità della vita in Sardegna occorre unire i Sardi oltre ogni steccato, cercando una forte base programmatica che regga il confronto con lo Stato e abbia la forza e il consenso necessari per fare le riforme profonde e dure di cui abbiamo bisogno.

Lavoriamo ad unire in una rivoluzione civile, seria, profonda e bene organizzata. Il primo passo è la rivolta fiscale che stiamo preparando. Non è possibile che in Sardegna, con 18.000 euro di Pil pro capite, si abbia la stessa pressione fiscale della Lombardia che ha 34.000 euro di Pil pro capite. Intorno a questa oppressione non c’è né Sinistra né Destra, c’è necessità di alzare schiena e testa e di lottare (da sicuri indagati anche per sudorazione acida) per la giustizia e la libertà.

Dati questi presupposti, capite bene che ci fanno sorridere le cronache fondate sui pettegolezzi e gli spifferi dei corridoi, che peraltro non interessano nessuno e fanno perdere copie ai giornali”. (Paolo Maninchedda, segretario nazionale Partito dei Sardi, da www.sardegnaeliberta.it).

Mercoledì 29 agosto, il Gremio dei Contadini festeggerà il Martirio di San Giovanni Battista, con una messa, alle 19, presso la chiesa de Santu Giuanni de Froris. Al termine della messa, il Gremio dei Contadini, che invita gli oristanesi a partecipare a un momento tanto importante per la vita del Gremio, avrà il piacere di intrattenersi con i presenti.

Torna l’appuntamento con “I frutti della salute”, la campagna di sensibilizzazione promossa dalla sezione provinciale della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e la rivendita di frutta e verdura “Ortalissa” di Oristano, per sensibilizzare e rendere i cittadini consapevoli che la prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per vincere i tumori, partendo proprio da una sana e corretta alimentazione. Martedì 28 agosto, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19, le volontarie Lilt saranno ospiti del negozio “Ortalissa”, in via Garibaldi 52, a Oristano, e saranno a disposizione dei clienti per offrire informazioni sui corretti e sani stili di vita, nonché sulle proprietà benefiche degli alimenti per la prevenzione dei tumori. Protagonisti di questa giornata di sensibilizzazione saranno l’aglio, la cipolla e il peperoncino. In particolare il consumo di aglio e cipolla è associato ad un minore rischio di tumori del tratto gastrointestinale e del seno, mentre il peperoncino è noto per le sue qualità protettive nei confronti del tumore al polmone e al pancreas. Il ricavato dei prodotti acquistati martedì 28 agosto da Ortalissa servirà a finanziare le iniziative della Lilt di Oristano.

8 comments

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    • Angelo on 26 agosto 2018 at 16:59
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    Maninchedda stampella del P. D. I.! Ormai sei alla frutta, finalmente sparirai dalla scena politica regionale!

    • Giorgio on 26 agosto 2018 at 17:17
    • Rispondi

    Maninchedda non sa più dove fare l’uovo.
    Sta cercando dove posizionarsi per un posticino in Regione ma il Pds con chiunque si allei verrà ridimensionato.
    L’indipendentismo è passato di moda.

    • drastico on 26 agosto 2018 at 17:34
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    il furbetto di macomer ha finalmente capito dopo anni di cecità assoluta che il pd è morto e che il centrosinistra non lo voterà più nessuno. adesso il pds si sta spostando a destra. dove ci sono poltrone c’è il furbetto di macomer. per carità…

    • Bore on 26 agosto 2018 at 18:20
    • Rispondi

    Abbiamo contatti , ha detto Paolo Maninchedda, con i Riformatori, Emma Bonino – capirai! -, Rossomori, Socialisti… e la grande trovata alla quale credono solo i frilli della politica: la rete degli amministratori, che non se li c… nemusu. Se tutta questa accozzaglia di pseudo politici non finisce dentro il Centrodestra, tutti assieme non arrivano al 5%. La lotta per le Regionali sarà tra la Lega – in forte ascesa -, i Cinquestelle – che secondo me hanno fatto male a non allearsi con Salvini – e il Centrodestra se rimarrà unito. Il Centrosinistra grazie a Pigliaru e al Pd verrà finalmente spazzato via dalla faccia della Sardegna.

    • Nino on 26 agosto 2018 at 18:41
    • Rispondi

    Sono d’accordo con il segretario del Partito dei sardi quando dice che i quotidiani sardi non raccontano la realtà. Forse avrebbe potuto anche spingersi oltre dicendo che sono i lecchini del potere e che cambiano opinione secondo chi siede al governo. La colpa è di una classe giornalistica scadente e supponente da sfiorare il ridicolo, che per stare a galla deve compiacere il Pigliaru di turno. Una vergogna!

    • omar on 26 agosto 2018 at 20:24
    • Rispondi

    da un po’ di tempo paolo maninchedda non perde occasione per sparare a zero contro la magistartura. questo mettere le mani avanti, come ha fatto nell’articolo, per caso significa che maninchedda ha la coda di paglia?

    • Maurizio on 27 agosto 2018 at 10:19
    • Rispondi

    piccolino il saltimbanco!

    • Rocco on 27 agosto 2018 at 11:55
    • Rispondi

    Una ne fa e cento ne pensa. Se non ci fosse il buon Maninchedda bisognerebbe inventarlo. Ora ha virato a destra, ma chiaramente dopo aver fatto sapere al popolo che prima viene la Sardegna e poi le ideologie e i partiti. Applausi please.

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