Ago 08

A Oristano grosso successo della settima edizione di “Leggendo Ancora Insieme”.

Si è conclusa la settima edizione di “Leggendo Ancora Insieme”, promossa dall’Associazione Culturale Heuristic, col patrocinio dalla Regione e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano.

La manifestazione, che si è svolta nel Giardino del Museo Diocesano Arborense, da anni arricchisce la proposta culturale oristanese con una serie di incontri, durante i quali, attraverso la letteratura, il teatro, la musica e il cinema, si è disegnata una visione ampia sull’universo femminile nella contemporaneità.

Anche quest’anno il gradimento del pubblico ha confermato la bontà della proposta culturale dell’Associazione Heuristic, grazie anche alla collaborazione dei tanti enti e associazioni cittadine.

Si è spaziato dalla corrispondenza epistolare tra Salvatore Satta e Laura Boschian alle lettere meravigliose, ricostruite da Ludovica De Nava, tra suo nonno Giovanni e la nostra Grazia Deledda, aprendo uno squarcio inaspettato su una “parte mancante” della scrittrice nuorese, fino alla riscoperta di Francesca Sanna Sulis, imprenditrice sarda ante litteram, grazie alla biografia scritta da Ada Lai. Ospite d’eccezione Maria Serena Sapegno e il suo Figlie del Padre, excursus storico che indaga il rapporto tra padre e figlia dalle origini della storia letteraria fino ad oggi.

La serata dal titolo “Donne di Sardegna” ha portato la testimonianza di Anna Gardu, donna sarda dell’anno 2018, e Angela Demontis che hanno reso, rispettivamente, la tradizione dolciaria e la ricostruzione storica materia su cui far crescere un’attività imprenditoriale di successo.

Dalle letture ad alta voce tratte dalla tetralogia di Elena Ferrante ai coinvolgenti racconti d’arte di Norma Trugu che, ogni sera, ha aperto delle finestre su diverse artiste, che oltre a segnare gli sviluppi della storia dell’arte, sono state esempi di emancipazione femminile.
Il monologo di Chiara Lutri Ma lì dove nata, vorrei tornare, regia di Paolo Floris, liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli Come figlie, anzi, ha richiamato vicende di stretta attualità, attraverso la drammatizzazione della vita di due badanti, immigrate in Italia alla ricerca di una nuova vita.

Non è mancato lo spazio dedicato alla musica (anch’essa quasi tutta in rosa), grazie al talento della giovanissima Bianca Maria Nucita, con il suo concerto ad arpa celtica, la voce di Maria Ladu, soprano del trio d’archi Pegasus Ensamble, e per finire il concerto spettacolo Galanìas della compagnia teatrale Actores Alidos.

Il calendario di appuntamenti letterari continuerà ancora ad animare la città fino a dicembre, con presentazioni di libri, letture condivise e attività con le scuole.

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