Lug 09

La storia del convento del Carmine apre i seminari sui beni culturali di Oristano.

Con una conferenza dal titolo “Il convento della Beata Vergine del Carmelo di Oristano”, venerdì 13 luglio, alle 17.30, al Chiostro del Carmine, riprende il ciclo di seminari, conferenze e visite guidate ai beni culturali della città.

L’iniziativa, dal titolo “Una città nella storia”, nasce nell’ambito del progetto “MuseoOristano”, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Sa Sartiglia, per la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, della città di Oristano.

Dopo il varo del portale in occasione di Monumenti aperti, il ciclo di conferenze è la prima iniziativa di MuseoOristano, che conferma un nuovo modo di conoscere i monumenti, la storia, le storie, la cultura e le tradizioni della città attraverso visite guidate reali e virtuali, tra conferenze e approfondimenti sul web.

Il percorso prevede la visita ai monumenti della città: non solo siti archeologici, opere architettoniche e dell’arte, ma anche i documenti, gli eventi storici, fatti e personaggi che hanno segnato la città, dalle sue origini ai nostri giorni.

Le conferenze, vere e proprie “visite guidate”, a seconda del tema, saranno realizzate presso i luoghi e i monumenti che si intendono presentare, dove la guida, attraverso immagini, video e letture, potrà affrontare il suo percorso. Esperti, studiosi e appassionati introdurranno la storia della città e attraverso i loro studi ed approfondimenti, guideranno i partecipanti verso la riscoperta, e talvolta verso una vera e propria scoperta, appassionata delle bellezze della città e del territorio.

“In linea con lo spirito di partecipazione e condivisione di MuseoOristano chiunque abbia compiuto uno studio, una ricerca, una tesi di laurea su un argomento legato alla storia della città potrà diventare protagonista di uno degli eventi del ciclo di conferenze – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna -. Sarà un momento utili per condividere con la comunità la sua ricerca. MuseoOristano nasce come luogo di incontro e di condivisione delle memorie oristanesi ed arborensi da conoscere, ricordare, vivere e tramandare”.

Il primo incontro, rinviato nel mese di maggio, si terrà venerdì 13 luglio, alle 17,30, presso l’antico convento del Carmine, attuale sede del Consorzio Uuno di Oristano, con Marcello Schirru, esperto di storia dell’architettura, consulente storico architettonico in numerosi progetti, autore di pubblicazioni ed articoli di storia dell’arte e dell’architettura in Sardegna, docente di questa materia presso la facoltà di Ingegneria di Cagliari. Tema della conferenza la storia del convento della Beata Vergine del Carmelo, uno dei monumenti più importanti del Settecento isolano.

Torregrande avrà uno sportello bancomat. Atteso da anni, sollecitato a più riprese da residenti e turisti, il servizio sarà attivato nelle prossime settimane. La giunta comunale nei giorni scorsi ha approvato il progetto della società Euronet di Milano, concedendo in comodato d’uso per un minimo di 4 anni uno dei box in calcestruzzo di via Stella Maris. “Finalmente si risolve un problema vecchio di decenni – ha osservato il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, che nei mesi scorsi aveva emanato una direttiva, indirizzata ai dirigenti comunali, con la quale chiedeva l’adozione di ogni iniziativa utile a favorire la fruibilità di Torregrande, soprattutto in vista della stagione estiva -. Residenti e turisti potranno disporre di un servizio ormai indispensabile di cui per troppo tempo si è sentita la carenza”. La direttiva del sindaco prevedeva diversi interventi: la pulizia della spiaggia e dei bagni pubblici, la sistemazione degli scivoli a mare per i disabili, la pulizia delle aree pubbliche e private al fine di prevenire possibili situazioni di pericolo per incendi, vigilanza e controllo del territorio e, infine, l’adozione di ogni atto utile a favorire il posizionamento di uno sportello bancomat e l’apertura della farmacia. “L’attenzione verso Torregrande è al massimo livello – ha precisato Lutzu -. Stiamo lavorando sui problemi del porticciolo e, attraverso la programmazione territoriale, a un ambizioso progetto di rilancio turistico della località marina. Ma nel frattempo, insieme agli assessori Stefania Zedda e Francesco Pinna, siamo impegnati in una serie di interventi per rendere Torregrande sempre più accogliente. In questo senso è molto importante l’apertura della farmacia da parte di un privato e l’installazione di uno sportello Bancomat, iniziative che abbiamo incoraggiato e sostenuto e che a brevissimo saranno una bella realtà”. E proprio a Torregrande il Comando di Polizia locale ha concluso una serie di lavori sulla segnaletica e la messa in sicurezza del sistema viario. È stata installata una pedonale rialzata all’ingresso della frazione, in prossimità del campeggio Stella Maris, per indurre gli automobilisti a moderare la velocità che in quel punto era eccessiva durante tutti i periodi dell’anno, ma la cui pericolosità aumentava nel periodo estivo. In prossimità degli attraversamenti pedonali sono stati posti dei segnalatori luminosi per richiamare l’attenzione degli automobilisti, considerata anche la vicina presenza dell’incrocio con la via della Pineta anch’essa molto trafficata. Sono stati in parte sostituiti ed in parte aggiunti i cartelli di limitazione della velocità a 30 chilometri orari in tutta la frazione. Tutta la segnaletica orizzontale e verticale della frazione è stata rinfrescata ed è attualmente ben visibile. Nelle ultime tre traverse prima della villa Baldino sono stati installati i dissuasori nei marciapiedi, per impedire la sosta dei veicoli e consentire il transito agevole dei pedoni. In prossimità della piazza della Torre è stata realizzata una piazzola per la fermata dei taxi, e nei pressi del Tennis club i parcheggi per le moto.

E’ stato inaugurato, in viale Repubblica, a Oristano, il primo monumento al motociclista. Unico nel suo genere è stato donato alla città dal Motoclub Oristano ”Stefano Scintu”. Il monumento, inaugurato dal sindaco, Andrea Lutzu, e posizionato nel prolungamento di viale Repubblica, diventerà il punto di riferimento per tutti i centauri di passaggio in città.

Il monumento al motociclista è stato scoperto nel corso di una breve cerimonia, alla quale sono intervenuti anche gli assessori comunali al turismo e allo sport, Stefania Zedda e Francesco Pinna, gli altri componenti la giunta comunale, i responsabili del Motoclub e tanti bikers. L’iniziativa si è svolta in concomitanza col “3° Motoraduno Nazionale Città di Oristano”, organizzato dal Motoclub Oristano ”Stefano Scintu”, con la collaborazione dell’assessorato allo Sport e Turismo del Comune di Oristano.

Due bianchi e due rossi e un’impronta tutta femminile. Elisabetta Pala ha presentato ufficialmente i suoi vini a produttori ed esperti del settore. Per il battesimo di Tino, Nau, Ica e Tino Sur Lie della sua cantina “Mora & Memo”, si è affidata a Roberto Petza. Con le sue creazioni culinarie, lo chef stellato ha accostato calici di Vermentino (Tino), Cannonau (Nau) e Monica (Ica) in purezza e il blend Vermentino e Sauvignon Blanc (Tino Sur Lie) ai suoi piatti d’autore. Dietro ai vini Mora & Memo c’è la passione e l’entusiasmo di Elisabetta Pala, presidente dell’associazione Donne del Vino Sardegna. E’ figlia e nipote d’arte: quattro generazioni di vignaioli che da Serdiana fanno conoscere la Sardegna di qualità nel mondo. Dal 2011 ha deciso di mettere a frutto i 40 ettari di vigna ereditati dalla madre e dar vita al suo sogno di imprenditrice. Una produzione di nicchia, 70mila bottiglie destinate al 70% al mercato estero (soprattutto Europa), un fatturato di 750mila euro. “Ho voluto creare vini che mi rappresentassero, dinamici, freschi e innovativi”, ha detto Elisabetta. Pala. La bottiglia, con la particolarità del tappo in vetro, è una bordolese cubana. “Bassa, dalle forme rotonde e generose come me”. L’etichetta è una rivisitazione in chiave femminile dei Quattro mori, bandiera e simbolo dell’Isola, sostituiti dalle Bandidas. “Memo invece è un richiamo alle mie origini”, ha spiegato Elisabetta Pala durante la serata a S’ Apposentu di Siddi. Sette portate dall’antipasto al dolce tra raffinati e sorprendenti abbinamenti. Tannico, fresco, persistente, il primo a fare il suo ingresso è stato “Tino”: per valorizzarlo Petza ha proposto “gelato di cipolla, aguglia affumicata e prosciutto croccante” e poi “sardina, capra e liquirizia”. Ha invece abbinato un gustosissimo brodo di gallina affumicato, raviolini di carpa, gamberi e funghi al “Tino Sur Lie”, il “Nau” lo ha riservato al “raviolo lungo con salsa al pepe, nocciole e tartufo scorzone, e ha pensato a “Ica” per “bue grasso alla brace, insalatina agra di frutta e verdure e salsa di susine”. Alla guida della sua cantina “Mora & Memo”, Elisabetta Pala dirige un piccolo team di uomini. Produttrice, vignaiola, imprenditrice, mamma. “Il 24 agosto è arrivato nella nostra vita Leonardo. Le doglie sono arrivate mentre ero in vigna – ha raccontato Elisabetta Pala -, ma sette giorni dopo ero già tra i filari con il piccolo ben protetto nel suo ovetto. Ho dovuto imparare velocemente a conciliare i tempi di vita privata e lavoro. Dietro a una imprenditrice c’è anche questo”.

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