Mag 31

Allevatore di Paulilatano muore travolto dalla sua auto. Il “mondo rovesciato” di G.V. Sanna.

In un primo momento si è temuto che ci si potesse trovare di fronte all’ennesimo omicidio, ma nel giro di poche ore gli esami medici e i rilievi dei Carabinieri hanno confermato che era stata una disgrazia.

L’allevatore di Paulilatino, Daniele Oppo, 79 anni, è infatti morto per un tragico incidente sul lavoro. Oppo è stato, infatti, travolto dalla sua macchina davanti all’ingresso della sua azienda zootecnica, in località Su Frassu, a cinque chilometri dal paese.

L’uomo è rimasto incastrato sotto il mezzo e non è riuscito a chiedere soccorso. E’ stato ritrovato privo di vita solo nella tarda serata di ieri da una squadra della compagnia barracellare, messa in allarme dal fatto che per due volte di seguito non aveva conferito il latte del suo gregge alla cooperativa di cui era socio.

L’incidente, secondo i primi accertamenti, potrebbe risalire alla tarda serata di martedì. Daniele Oppo viveva da solo e nessuno si era accorto della sua assenza. La sua azienda, inoltre, è l’ultima sulla strada che collega quel tratto di campagna al paese, e nessuno si è accordo di nulla.

Si terrà il 19 giugno l’udienza davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, che dovrà decidere, su richiesta del Pubblico ministero, se rinviare a giudizio o meno l’ex assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, e l’ex consigliere Sisinnio Piras, entrambi del Pdl. I due consiglieri regionali del partito poi confluito in Forza Italia erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di peculato, nell’ambito dell’inchiesta sull’uso illegittimo dei fondi destinati al gruppo del Popolo delle Libertà della XIV legislatura del consiglio regionale della Sardegna. L’inchiesta ruota attorno alla scelta di acquistare una serie di penne Montblanc da collezione, che furono poi regalate ai vari componenti del gruppo Pdl della scorsa legislatura. Regali, tutti poi restituiti e sequestrati dalla Procura, acquistati con una spesa di poco superiore ai 13 mila euro. L’iscrizione nel registro degli indagati di De Francisci e Piras è avvenuta a seguito proprio delle dichiarazioni di quest’ultimo che, sentito come testimone al processo nei confronti del capogruppo Diana, aveva ammesso di aver partecipato alla decisione per l’acquisto delle penne assieme all’ex collega. Simona De Francisci, dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, si era fatta interrogare dal Pm Cocco, che poi ha deciso per la richiesta di rinvio a giudizio per entrambi gli indagati.

Lunedì 4 giugno, presso la Questura di Oristano si terra la conferenza stampa per l’insediamento del nuovo questore, Ferdinando Rossi, 53 anni, di Nocera Inferiore. Secondo una nota della Questura, Ferdinando Rossi, laureato in Giurisprudenza presso l’Università la Sapienza, nel 1990 è stato assegnato al Commissariato di Crema e successivamente al Nucleo antisequestri della Polizia di Stato di Bovalino. Dal 1992 ha diretto i Commissariati di Termoli, Orgosolo, Sarno, Battipaglia, Nocera Inferiore, Bologna, Torre del Greco e Castellammare di Stabia. Ha prestato servizio presso la Squadra mobile di Salerno ed ha diretto le Squadre mobili di Potenza, Nuoro e Napoli. Negli ultimi quattro anni ha ricoperto le funzioni di vicario del questore di Cagliari. Nel corso della sua carriera – si legge ancora nel comunicato – ha diretto importanti servizi di ordine pubblico ed è stato impegnato nel contrasto al fenomeno dei sequestri di persona e della criminalità organizzata, in particolare la Camorra salernitana e napoletana. Nel corso degli anni, ha diretto importanti operazioni che hanno portato alla disarticolazione di numerosi cartelli camorristici campani e alla cattura di decine di latitanti. A Ferdinando Rossi sono stati attribuiti numerosi encomi solenni e importanti riconoscimenti. Nel marzo scorso, ha t ricevuto, a Napoli, il premio intitolato alla memoria dei Giudici Livatino, Saetta e Costa.

Tra i “memorandum” del sito www.sardegnasoprattutto.com, proposti ad uso e consumo di politici e addetti ai lavori, come contributo alla discussione su quella che dovrebbe essere la nuova legge urbanistica, il sito dell’associazione culturale ha riproposto un interessante articolo (pubblicato il 13 marzo scorso) del padre del Piano paesaggistico regionale, Gian Valerio Sanna, dal titolo “Un mondo rovesciato”, che offriamo alla vostra riflessione:

“Quello che emerge dalle più recenti iniziative della Giunta Pigliaru dà sempre più l’impressione del lavoro di un “visual merchandiser” ovvero di un addetto alla cura della vetrina, piuttosto che il risultato di un coerente e conseguente lavoro di coloro che organizzano le risposte alle cruciali e drammatiche domande sociali.
Apparire, dare sempre l’idea che non c’è meglio rispetto a te, propagandare il vuoto ed il nulla anche contro ogni evidenza, produrre notizie purché siano, distrarre. Questo è sempre di più il lavoro privilegiato della nostra politica regionale ed anche la spiegazione delle ragioni che ci hanno restituito il risultato elettorale del 4 marzo scorso, senza alcun bisogno di sociologi e analisti.
A proposito delle grandi produzioni riformatrici della Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru ci eravamo fermati al sondaggio dei sindaci sardi indetto sulla proposta di legge urbanistica, ultima trovata per cercare da un’altra parte il consenso o l’approvazione (anche parziale) ad una idea dell’urbanistica e del territorio pericolosamente fuori dalla storia, figlia della voracità politica che vorrebbe scambiare volumi con consenso e stabilire le regole compiacendo sempre coloro che saranno chiamati a rispettarle.
Non ho mai conosciuto persone felici di sottostare alle regole, spesso rigide, che la convivenza comune chiede per tutelare l’interesse generale rispetto a quello individuale. Concordare la regola con il suo destinatario significa solo smarrire il senso dello Stato, la tutela dei valori e dei beni non negoziabili.
Ora, la novità e la trovata di questi giorni è la Scuola per il paesaggio della Sardegna (Sps) che con la delibera della Giunta n.12/8 dello scorso 6 marzo, viene posta come lo strumento per la diffusione della cultura del paesaggio, dell’ambiente e del territorio.
Se non fosse che è pienamente in piedi e in vista della sua approvazione, la proposta dissennata di nuova legge urbanistica, che è in proroga ormai da dieci anni (fino al 30.6.2019) il Piano Casa ovvero la legge deroga della legge urbanistica e che l’abusivismo edilizio dilaga con numeri spaventosi in tutta la regione, ci avremo persino potuto credere a una scuola che rafforzasse un humus culturale già orientato alla tutela del territorio, al contenimento del consumo del suolo, al riuso dell’esistente ed alla costruzione di una società più in equilibrio con l’ambiente.
Purtroppo, invece, i segnali sono altri e di pessima qualità e dunque ci sarà permesso di pensare anche questa brillante idea come uno dei tanti “fumogeni” post elettorali per annacquare un obiettivo, ormai consolidato nei nostri governanti e univocamente orientato ad usare il paesaggio piuttosto che a tutelarlo.
Il senso di questo giudizio è presto spiegato dalla confusione della stessa strumentazione pensata per far nascere la scuola: un nucleo regionale (struttura regionale esistente), un comitato di coordinamento (10 componenti fra i quali gli immancabili universitari ed i noti esperti di comprovata fedeltà), un organismo incaricato della progettazione e del coordinamento operativo della scuola dato in mano all’Anci. Come dire: chiedo ai sindacati dei docenti di scrivere e progettare l’università, viva la terzietà!
Non avendo molti termini di paragone se non quelli dei proponenti di leggi, consulenti e perfino presidenti di commissione che si sono espressi in questi mesi sul merito, ci siamo perfino sorpresi della esibizione di tanta competenza. Insomma, visto il “coperto” abbiamo subito capito cosa ci poteva capitare con le pietanze.
Quante cose sarebbe necessario, invece, fare prima della legge urbanistica ed urgentemente, quante riflessioni sarebbero necessarie per scrivere meglio le regole del futuro. Servirebbe per esempio organizzare la formazione mirata e circostanziata dei funzionari e dei dirigenti della Pubblica amministrazione da preparare per essere nominati Commissari ad acta per redigere finalmente i Puc dei quasi trecento Comuni della Sardegna e la cui mancanza da anni lascia l’intero territorio regionale nell’incertezza e nella vaghezza.
Servirebbe ricostruire l’Ufficio del Piano, unificando in esso le funzioni istruttorie della intera pianificazione territoriale e sommando ad essa quella della gestione del Pai, del piano energetico, di quello della viabilità e del trasporto, della Soprintendenze regionali in modo da uniformare i giudizi, assicurare efficienza ed imparzialità scientifica, introdurre semplificazione amministrativa e burocratica.
Sarebbe conseguentemente utile eliminare il Ctru, l’Osservatorio del Paesaggio, gli uffici del paesaggio (oramai dipendenti da diplomati in ragioneria in barba alle competenze) strutture note per essere inutili strettoie della burocrazia e cimeli strumentali di altri tempi.
Sarebbe necessario un ripensamento delle funzioni decentrate ai Comuni in materia di Vigilanza urbanistico-edilizia e di lotta all’abusivismo, funzioni largamente inespresse in tutti questi anni e causa di una devastazione continua ed inarrestabile del territorio. Servirebbero piuttosto che interventi a pioggia mascherati da finanziamenti strategici per lo sviluppo, concreti sforzi finanziari per il sostegno al recupero ed al riuso dei centri storici che garantirebbero meno deroghe, più lavoro e meno consumo di suolo.
Serve ancor prima, eliminare l’ingiusto stato dei Sardi, alcuni sotto le regole del Ppr altri senza ancora tali regole, perché l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge sancita dalla Costituzione costituisce la base per una legittimità della condizione democratica di una comunità.
Insomma viene da pensare che una scuola senza pilastri probabilmente fallorà presto ed allora si scoprirà per davvero che era tutto un “fumogeno” e che non potrà più essere fermata l’ondata di indignazione popolare contro l’inconcludenza e la supponenza di questa Giunta regionale e della politica che la puntella, più renziana del disarcionato Renzi e della sua cultura dello smile che parla e pensa sempre di un mondo rovesciato”. (Gian Valerio Sanna, ex assesore regionale Urbanistica).

Sono passati già sei anni dalla apertura della vertenza Abbarossa per la presenza di amianto nel litorale, promossa dall’Associazione regionale ex esposti amianto di Oristano. Nel gennaio del 2013 il dipartimento provinciale Arpas di Oristano aveva effettuato un sopralluogo ad Abbarossa, nel comune di Santa Giusta, denunciando che durante l’ispezione erano stati rinvenuti e prelevati dei frammenti di lastre di copertura ondulata in materiale tipo eternit , e che le successive analisi sui campioni prelevati e consegnati al laboratorio regionale amianto avevano accertato la presenza del materiale cancerogeno. “Visto che ad oggi -ha sostenuto l’Associazione ex esposti amianto -, nonostante ripetuti solleciti, non è pervenuta nessuna comunicazione ufficiale di avvenuta bonifica dall’amianto e di messa in sicurezza della spiaggia di Abbarossa, a Santa Giusta; preso atto che si continua a promuovere iniziative ecologiche, annunciare pubblicamente attraverso la stampa, della avvenuta bonifica dall’amianto del litorale in questione (non ultima la giornata ecologica del 27 maggio scorso, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Oristano), ci fa pensare che queste operazioni si siano potute svolgere previa bonifica del litorale (da parte del comune di Santa Giusta) dal materiale amianto riconducibile alla segnalazione di sei anni fa”. Per questo motivo l’Associazione ha chiesto al Prefetto di Oristano, all’assessore regionale all’Ambiente, direzione Assl di Oristano, alla Provincia di Oristano, Comando Noe, Dipartimento provinciale Arpas, Comandante Capitaneria di Porto di Oristano, Carabinieri di Santa Giusta e al sindaco di Santa Giusta di conoscere e ricevere la documentazione sulla bonifica svolta, e il rendiconto della spesa delle risorse finalizzate alla bonifica messe a disposizione dalla Regione nel dicembre 2014, pari a 370 mila euro. Il tutto “…nel rispetto delle normative di legge vigenti in materia di amianto”.

Sempre per quanto riguarda l’Associazione ex esposti amianto, il presidente Giampaolo Lilliu ha appreso con soddisfazione il finanziamento del “fondo vittime amianto”, in particolare perchè è stata confermata la possibilità di richiedere il contributo una tantum anche per i cittadini con patologia correlata a esposizione ambientale  alla fibra killer. Lilliu ha ricordato che, purtroppo, sono in aumento i casi di esposizione ambientale all’amianto nella provincia di Oristano, visto che ci sono stati tre nuovi casi, nelle ultime settimane, di cittadini che non hanno mai avuto attività lavorative in settori a rischio amianto, a cui sono state diagnosticate patologie correlate alla fibra per esposizione ambientale .

“Prima giornata, a Oristano, dell’iniziativa “Bimbi a bordo”, anteprima della “Festa della Letteratura”, che si terrà in quel di Guspini dal 30 agosto al 2 settembre. Per due giorni nei giardini e nei locali del Centro servizi culturali in piazza Eleonora, e nella Biblioteca comunale all’Hospitalis Sancti Antoni, gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di Oristano, San Vero Milis, San Nicolò d’Arcidano, Baratli San Pietro e San Gavino hanno partecipato (e parteciperanno domani) a numerose iniziative: laboratori, letture per i bambini delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria, seminari, workshop e mostre di illustrazione. Questa mattina, alla presenza dell’assessore alla Cultura del comune di Oristano, Massimiliano Sanna, le attività di lettura con i bambini dell’asilo di via Campania e della scuola di piazza Manno. L’obiettivo è quello di avvicinare i più piccoli alla letteratura, dalle fiabe alle storie che ne stimolino la fantasia. All’iniziativa hanno collaborato diversi diversi esperti (Pia Valentinis, Sonia Possentini, Stefano Bordiglioni, Angela Ragusa, Eva Rasano, Andrea Pau, Roberta Balestrucci, Mara Durante, Silvana Pitzalis, Alexandra cabella, Gianfranc Fonnè, De Berenis Circus), che hanno coinvolto i partecipanti nei laboratori. Venerdì 1° giugno, alle 19,30, in piazza Eleonora, alla presenza del sindaco Lutzu e dell’assessore Sanna, lo spettacolo di chiusura.

Nell’ambito della “Giornata Mondiale dello Sport”, in programma domenica 3 giugno, il Comitato Cfb Ambiente ha organizzato la pulizia di parte della spiaggia di Torregrande, lato Beach Bar (Porticciolo). L’incontro per tutti i partecipanti è fissato per le 8.30, nei pressi del Beach Bar. Le operazioni di pulizia inizieranno alle 9,30. L’assessorato all’Ambiente del comune di Oristano supporta l’iniziativa con il personale dell’ente e la ditta di Formula Ambiente che provvederà alla raccolta delle buste/rifiuti.

Fino al 31 luglio è possibile presentare le domande per il servizio di mensa scolastica per gli alunni residenti e non residenti a Oristano, frequentanti le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado, a tempo pieno, cittadine per l’anno scolastico 2018/2019. Il servizio mensa scolastica è offerto dal Comune di Oristano con una contribuzione da parte dell’utente. Gli utenti non residenti devono pagare il pasto per intero. Le domande, da compilare sul modulo disponibile al Centro Informacittà, all’Urp e sul sito istituzionale www.comune.oristano.it, devono essere consegnato entro il 31 luglio 2018 al Centro Informacittà in piazza Eleonora. Per altre informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio pubblica istruzione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 17,30 – telefono/fax 0783/791238 – mail annarita.deidda@comune.oristano.it

Sempre fino al 31 luglio è possibile presentare domanda per usufruire del servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2018/2019. Il trasporto scolastico è un servizio che il Comune di Oristano offre agli studenti residenti nelle frazioni o in zone extraurbane del Comune di Oristano. Il servizio è esteso anche ad alunni non residenti, ma frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado site nel territorio di Oristano, purchè siano utilizzate le fermate già previste nel percorso e vi sia disponibilità di posti. Per usufruire del servizio di trasporto scolastico occorre compilare il modulo disponibile al Centro Informacittà, all’Urp e sul sito istituzionale www.comune.oristano.it Il modulo debitamente compilato dovrà essere consegnato entro il 31 luglio 2018 all’Informacittà in piazza Eleonora. Qualsiasi informazione può essere richiesta all’Informacittà e all’Ufficio Pubblica Istruzione: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e giovedì anche dalle 16 alle 18 – telefono 0783/791238 – mail annarita.deidda@comune.oristano.it

13 comments

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    • un cittadino oristanese on 1 giugno 2018 at 9:46
    • Rispondi

    Ottima riflessione quella di Gian Valerio, l’educazione alla cultura urbanistica e ambientale non possono essere disgiunte dal buone esempio e dall’azione politica e amministrativa. Il nocciolo risiede proprio nel concetto di giusto equilibrio tra uso del suolo e ambiente, tema costantemente propagandato e quotidianamente disatteso nella ricerca del consenso con leggi tampone.
    Condivido anche la necessità di ripensare l’organizzazione del sistema di gestione di tutti gli strumenti di governo del territorio. Tra studi di compatibilità idraulica, autorizzazioni paesaggistiche, nullaosta forestali ecc. servirebbe un’amministrazione più snella e funzionari preparati.

    • Salvatore on 1 giugno 2018 at 12:38
    • Rispondi

    Ma che cavolo di legge urbanistica può venire fuori da due improvvisati come Cristiano Erriu e Antonio Solinas? L’urbanistica non è roba per loro! Non basta ricevere ordini e indicazioni da Fadda e Cabras per essere dei buoni politici e tecnici preparati. Fondendoli tutti e due non ne viene fuori un mezzo geometra decente, chiaramente senza offesa per i geometri.

    • Maurizio on 1 giugno 2018 at 15:15
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    Gianvalerio Sanna è stato l’unico Assessore Regionale all’Urbanistica che ha dato dignità dal punto di vista urbanistico/ambietale alla Sardegna. Anche se molti incompetenti continuano, sbgliando, ad attribuire a Soru la paternità del PPR usurpandola a Sanna, l’abbasantese è uno dei tanti politici fatti fuori dal PD a causa delle gelosie di fantocci e yes men che hanno portato il partito ai minimi storici. Che schifo!

    • Vittorio on 1 giugno 2018 at 16:27
    • Rispondi

    Per attuare ciò che ha auspicato G.Valerio Sanna bisognebbe prima spazzare via in blocco la Giunta Pigliaru, poi il Centrosinistra, il Pd e l’attuale classe dirigente.

    • Che ce vado on 1 giugno 2018 at 16:59
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    Se non ci fosse stato Soru non l’avrebbero mai approvata.

    • drastico on 1 giugno 2018 at 17:05
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    un fatto è certo: se non ci fosse stato gianvalerio sanna non ci sarebbe mai stato il ppr! a vivere di luce riflessa allora è stato soru e non viceversa.

    • Ciro on 1 giugno 2018 at 17:32
    • Rispondi

    Quella di Soru e Sanna è stata una giunta regionale seria. L’ultima decente. Poi il vuoto.

    • Che ce vado on 1 giugno 2018 at 21:09
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    Caro drastico, Soru ha difeso strenuamente il ppr e ha perso una elezione per esso.

    • drastico on 1 giugno 2018 at 21:24
    • Rispondi

    soru ha perso le elezioni perchè non aveva capito che un uomo solo al comando in politica non va da nessuna parte.

    • Che ce vado on 2 giugno 2018 at 15:46
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    Eia drastico, chiedi a qualche sindaco e i capibastone! Era come un tormentone estivo, tutti quelli della sua coalizione andavano contro quella giunta. Erano l’opposizione! All’epoca era una forza ora sembra uno di loro.

    • Che ce vado on 2 giugno 2018 at 15:46
    • Rispondi

    Termino qua, altrimenti tediamo tutti gli altri.

    • Marco B on 3 giugno 2018 at 19:04
    • Rispondi

    Caro “che”, qualche appunto: Soru non volle approvare la legge urbanistica e si dimise.
    Oggi dimostra che il Ppr non era suo, accettando compromessi pur di tentare la ricandidatura col Pd. I fatti sono sotto gli occhi di tutti.

    • Che ce vado on 4 giugno 2018 at 8:01
    • Rispondi

    Ohi ohi

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