Apr 10

La Festa della Polizia trasloca da Oristano ad Abbasanta nel totale disinteresse della città.

Che i rapporti tra la città di Oristano e il questore, Giovanni Aliquò, non siano idilliaci è un dato di fatto.

Le forti polemiche sulle vicende legate alla Sartiglia, che hanno creato un notevole danno di immagine alla città di Eleonora, hanno incrinato definitivamente i rapporti tra gli oristanesi e il questore, tanto che da più parti pare sia stato chiesto il suo allontanamento per incompatibilità ambientale.

Il trasferimento della festa della Polizia da Oristano ad Abbasanta non ha, quindi, sorpreso nessuno, anzi si può sostenere che sia stato accolto da una parte degli oristanesi con un certo sollievo, mentre all’altra della questione non gliene può fregar di meno.

Il 166° anniversario dalla fondazione si è quindi tenuto al Caip di Abbasanta, alla presenza del prefetto, Giuseppe Guetta, del questore, del sindaco del paese ospitante, Stefano Sanna, e di altre autorità militari, civili e religiose della provincia di Oristano. Come di consueto, durante la cerimonia (quest’anno fortemente contestata dal Sap, il sindacato autonomo della Polizia di Stato. ndr) sono state consegnate le onorificenze ai dipendenti della Polizia che hanno portato a termine importanti attività operative.

Tra le novità di quest’anno da sottolineare la medaglia d’oro al merito civile che il presidente della Repubblica alla Polizia Scientifica, perchè “…con costante impegno ed altissima professionalità, assicurando standard di sicurezza sempre più efficienti a tutela dei principi di libertà che ispirano la nostra democrazia, ha svolto i servizi tecnico-scientifici legati alla tutela dell’ordine pubblico e al contrasto della minaccia terroristica, nonché, le attività specifiche connesse al fenomeno migratorio e all’effettuazione dei sopralluoghi per la ricerca di prove, per l’individuazione dei colpevoli e per la prevenzione del crimine”.

Per quanto riguarda numeri e statistiche, a detta del questore, è sempre alta l’allerta sul traffico e consumo di stupefacenti, ed è invece allarme per un fenomeno finora sconosciuto nell’oristanese, quello del gioco “blue whale”, ovvero l’istigazione via internet all’autolesionismo e al suicidio. Recentemente, l’intervento della Polizia postale ha permesso di salvare una ragazzina dalle pressioni che rischiavano di portarla al compimento di gesti estremi. Il questore dopo aver battuto sul tema della sicurezza (che, secondo il nostro modesto parere, a Oristano non esiste. ndr), e fatto un esplicito riferimento a non sottovalutare il rischio di attentati terroristici, ha ricordato l’altissimo numero di controlli eseguiti dalla Digos su cittadini stranieri. Sul fronte interno, ha poi fatto un cenno ai tre omicidi in ambito agro-pastorale registrati lo scorso anno (per i quali, tanto per cambiare, non sono stati ancora individuati i responsabili. ndr), alla lotta contro il traffico di stupefacenti e l’abuso di alcol.

Durante la cerimonia è stata deposta una corona in onore ai caduti della Polizia di Stato. In chiusura della manifestazione ci sono state le dimostrazioni dei Reparti specialistici della Polizia e sono stati presentati i nuovi mezzi in uso, compreso l’elicottero AW 139 (Agusta Westland 139) assegnato al Reparto volo di Fenosu.

“Periodicamente le vie cittadine, e non solo, si tingono di verde”. Così Giuseppe Puddu, consigliere comunale di Oristano dell’Udc ha titolato la sua interrogazione. Puddu ha sottolineato come in tante vie della città, periodicamente, sporcizia ed erbacce la facciano da padrone. Tra queste, l’aiola-parco giochi in via Santa Maria Bambina e via Eugenio Sanna, a Donigala; l’intera area di via Lepanto, o meglio l’area-parco attorno a piazza Martiri delle Foibe; il cimitero di San Pietro. Tutte invase dalle erbacce, che il consigliere comunale dell’Udc ha testimoniato attraverso un dossier fotografico, allegando all’interrogazione un cd, che ha chiesto venga proiettato nell’aula consiliare il giorno in cui verrà discusso l’argomento. “Visto il contratto d’appalto per i “Servizi di igiene urbana e complementare”, il contratto d’appalto per i “Servizi di manutenzione del verde pubblico”, e il contratto per i “Servizi cimiteriali”, stipulati dall’amministrazione comunale di Oristano, e verificato quanto prescritto dai rispettivi capitolati speciali d’appalto allegati ai contratti…” Giuseppe Puddu ha chiesto di sapere dal sindaco e assessori competenti “…1) perché innumerevoli strade cittadine si trovino in queste indecorose condizioni (così come emerge dalle immagini riprodotte nel cd allegato); 2) perché il parchetto-aiuola di Donigala e l’area-parco attorno alla piazza Martiri delle Foibe si trovino in uno stato di abbandono; 3) perché, molto spesso, specifiche zone del cimitero cittadino si trovino in indecorose condizioni; 4) perché non vengano rispettati i relativi capitolati d’appalto che le imprese affidatarie hanno sottoscritto con l’amministrazione comunale; 5) se l’amministrazione ha provveduto ad elevare, alle imprese appaltatrici, le contestazioni del caso, e se si, quali e per quali importi; 6) come si intenda intervenire al fine di mettere rimedio alla situazione creatasi, e quali provvedimenti si intenda prendere a tutela dell’amministrazione, dato che quanto documentato si ripete periodicamente da tempo”.

Facilitare lo scambio di esperienze imprenditoriali del turismo sardo, promuovere le collaborazioni tra gli operatori del comparto e creare la prima community sul turismo in Sardegna, il tutto nel segno della contaminazione, del confronto aperto e della sintesi. Questi alcuni degli obiettivi del ciclo di incontri “AperiTurismo”, organizzati tramite il consorzio Uno da quell’autentico gioiello che è l’Università di Oristano (checchè ne pensi tale Maria Del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari, alla quale evidentemente brucia parecchio il successo dell’Università oristanese, visto che non vuole che si parli di “Università di Oristano”. ndr). Per solo dovere di cronaca aggiungiamo che l’evento è organizzato dall’Università di Oristano in collaborazione con il dipartimento di Economia dell’Università di Cagliari. Il primo appuntamento, “Sardegna da aMare”, è previsto per giovedì 12 aprile, alle 16, al Teatro San Martino. Si cercherà di capire come si sta specializzando l’offerta turistica sarda nei servizi al turista, negli hotel, così come nelle destinazioni al mare. Il talk, della durata di due ore, sarà composto da due “panel” principali, a cu prenderanno parte hotel indipendenti e di catena, destinazioni e ricercatori. La prima tavola rotonda verterà sul sistema ricettivo balneare, con un focus sui target dei turisti dell’isola, tra i più consolidati e quelli più in crescita; il secondo sull’approccio alle tematizzazioni delle vacanze delle destinazioni. Tra le due tavole rotonde è previsto un approfondimento sulle ricerche web nell’isola sul mercato italiano, assieme a Carlo Gallino dell’agenzia MyComp e Clelia Mattana del blog Keepcalmandtravel, in collegamento da Quintana Roo (Messico). E’ previsto anche un focus comparativo tra la Sardegna e l’isola di Creta, in collegamento con Minas Liapakis, consulente per Hersonissos, la più importante destinazione balneare della Grecia. L’evento può essere seguito anche online in streaming sulla pagina https://www.facebook.com/consorzioUNO/.

Grazie alla collaborazione con la Casa Editrice Condaghes di Cagliari, venerdì 13 aprile, alle 18, l’Antiquarium Arborense di Oristano ospiterà la presentazione del saggio storico di Andrea Garau “Mariano IV d’Arborea e la Guerra nel Medioevo in Sardegna”. Alla serata parteciperà l’Associazione di rievocazione storica “Memoriae milites”. La dimensione della guerra, in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, rivela nel presente studio il punto di vista attraverso cui osservare la realtà del Giudicato d´Arborea nella Sardegna del XIV secolo. La dettagliata analisi dell’emblematica figura dello judike arborense Mariano IV de Bas Serra, e del suo operato nel lungo conflitto con la Corona d´Aragona, accompagna il lettore in un innovativo viaggio nell’universo bellico sardo, alla scoperta delle strutture dell’esercito giudicale, delle strategie utilizzate e delle risorse impiegate, tanto umane, quanto logistiche, politiche e diplomatiche. Un approfondito e costante confronto con i diversi scenari dell´Europa medievale conduce al pieno inserimento della Sardegna nella più ampia realtà esterna ai suoi confini, con l´obbiettivo di sconfiggere il dilagante, diffuso paradigma che lega il concetto di isola a quello di isolamento, tanto nello studio del passato quanto nella comprensione del presente. Nel XIV secolo, mentre nelle principali corti europee la diffusione delle compagnie di ventura anticipava lo sviluppo dei primi eserciti permanenti, la Sardegna giudicale era caratterizzata da un sistema più vicino alla partecipazione collettiva dei popoli in armi alto-medievali, in cui ogni individuo partecipava alle attività di produzione così come alla difesa del territorio. Questo particolare sistema troppo spesso è stato letto come un segno evidente di ritardo, laddove, piuttosto, va analizzato nell’ottica della peculiarità: un complesso sistema gestionale e giuridico, fondato su un codice di leggi strutturato e innovativo, allontanano la realtà sarda da ogni velo di presunta arretratezza, rendendola una dimensione tanto caratteristica, quanto pienamente capace di affrontare il panorama bellico a essa contemporaneo.

7 comments

Vai al modulo dei commenti

    • Che ce vado on 10 aprile 2018 at 23:44
    • Rispondi

    Ancora caddos!! Forse le motivazioni sono più alte e forse il caip merita questo e altro visto che da anni è stato svuotato di tutto.

    • drastico on 11 aprile 2018 at 8:46
    • Rispondi

    il caip merita questo e altro, ma non si tratta di questo. riguarda la contestazione di una città contro chi ha profanato la sacralità dell sartiglia. ma se non sei di oristano non puoi capirlo!

    • Giorgio on 11 aprile 2018 at 10:44
    • Rispondi

    Per fortuna del Questore hanno fatto la festa della Polizia ad Abbasanta perchè a Oristano lo avrebbero preso a fischi.

    • Pro Sartiglia a stecca on 11 aprile 2018 at 11:31
    • Rispondi

    La polizia ha fatto bene a trasferire la festa al Caip di Abbasanta. Il clima ad Oristano per il questore non era dei migliori, soprattutto dopo la conferenza stamp per i 5 cavalieri. Per dire che aveva ragione il questore hanno fatto addirittura una conferenza stampa, perchè secondo loro 5 cavalieri nei controlli si erano sostituiti ad altri. Hanno fatto una conferenza stampa alla grande per cinque persone, vantandosi come se avessero catturato cinque pericolosi latitanti. Però non hanno sottolineato che gli altri 115 cavalieri erano in perfetta regola. Quindi statiscamente parlando il dato è insignificante e non meritava certo una conferenza stampa con questore, procuratore, ecc. Ci mancava solo il capo della polizia, il procuratore generale, il presidente della Repubblica… A questo punto se trasferiscono ad Abbasanta anche la Questura agli Oristanesi fanno solo un piacere.

    • Che ce vado on 11 aprile 2018 at 14:41
    • Rispondi

    Solo una domanda, io non mi ricordo quanti sono stati i controlli.

    • Tonino on 11 aprile 2018 at 15:00
    • Rispondi

    C’era tanta confusione e il numero esatto non lo ricordo, ma se non ricordo male mi sembra circa una quarantina.

    • Peppe on 11 aprile 2018 at 17:39
    • Rispondi

    Secondo me i controlli sono stati una cinquantina. Ma fare tanto chiasso per cinque sartiglianti che si sarebbero sostituiti ad altri, facendo peraltro nomi e cognomi quando invece per reati ben più gravi la Questura da solo le iniziali, mi è sembrato poco opportuno ed esagerato. Bastava un semplice comunicato, ma con il comunicato il Questore non avrebbe avuto tanta visibilità come con la conferenza stampa che sarebbe stato meglio riservare a episodi più eclatanti.

Rispondi a Tonino Annulla risposta

Your email address will not be published.