Mar 05

Successo del M5S e tonfo del Pd. A Oristano sconfitto nettamente Antonio Solinas (Pd).

Trionfo del Movimento 5 Stelle, di gran lunga il primo partito; successo della lega e successo personale di Salvini, che distanzia Forza Italia e, numeri alla mano, viene incoronato leader del centrodestra; centrodestra che, come coalizione, vanta numeri pesanti e affossa il centrosinistra; crollo (per alcuni clamoroso, per noi ampiamente annunciato) del Pd che sancisce la morte politica di Renzi e di tutti i suoi cortigiani.

Questa la sintesi di quanto scaturito dalle elezioni politiche 2018. Un risultato stratosferico quello dei Cinquestelle (quasi 11 milioni di voti), che va oltre le più rosee aspettative dello stesso Di Maio, e che dimostra la grande voglia di cambiamento richiesta da tempo a squarciagola dagli Italiani. Voglia di cambiamento di cui dovrà necessariamente (piaccia o non piaccia) tenere democraticamente conto il Presidente della Repubblica Mattarella, nell’affidare l’incarico a chi dovrà guidare I’Italia nella prossima legislatura. La catastrofe del Pd, come già detto, era facilmente prevedibile, visto come il centrosinistra è riuscito in pochi anni a ridurre il Paese, abbandonando gli strati sociali più poveri, distruggendo la scuola, vanificando la speranza di lavoro per i giovani, riducendo la questione morale a puro optional, solo per citare alcune perle del renzismo.

In Sardegna il successo del Movimento 5 Stelle è stato ancora più facile. Trainato dalla nullità politica di Pigliaru, del Pd e di tutto il centrosinistra, i pentastellati hanno fatto tabula rasa del Pd, partito che in Sardegna era già morto da tempo, perso tra le beghe tra correnti, lotte intestine tra datati capibastone, interessi personali vari e l’inconsistenza di una classe dirigente formatasi non sul merito ma sull’umidità della lingua.

A questo proposito, il tonfo clamoroso a Oristano, di Antono Solinas, candidato del Pd nell’uninominale alla Camera, giunto addirittura terzo, dietro a Gianni Lampis per la coalizione di centrodestra, e al trionfatore Luciano Cadeddu l’allevatore-agricoltore del Movimento 5 Stelle (per la politica praticamente un signor nessuno), dimostra (numeri alla mano) che i cittadini non vogliono più essere presi per i fondelli da chi (già arcinoto per la sua incapacità politica) come consigliere regionale non aveva mai fatto nulla per il territorio, e da un partito, il Pd, che alla guida della Regione non ha mai mostrato alcun rispetto per la provincia di Oristano. Consci di questo, e non solo, i cittadini hanno punito severamente Solinas (che già conoscevano bene) e hanno invece rovesciato un’infinità di voti sullo sconosciuto rappresentante del Movimento 5 Stelle, fidandosi di un gruppo politico che ha dimostrato finora di essere credibile.

Il risultato elettorale del M5S ha smentito in maniera inequivocabile anche le recenti, improvvide esternazioni del consigliere comunale pentastellato di Oristano, Patrizia Cadau, che pochi giorni prima del voto aveva contestato metodi, modalità e scelte dei candidati Cinquestelle. Esternazioni che certo non hanno agevolato la campagna elettorale dei grillini e degli altri simpatizzanti del Movimento, e che, a risultati acquisiti, non possono passare inosservate, considerato che altri rappresentanti dei Cinquestelle sono stati espulsi per molto meno. A questo punto Patrizia Cadau, che ha dimostrato di non essere più in linea con il suo Movimento, non deve far altro che essere conseguente e rassegnare le dimissioni.

Per quanto riguarda gli altri partiti si può dire, in estrema sintesi, dell’altrettanto prevedibile flop di Liberi e Uguali (che oltre ad essere la brutta copia del Pd non è riuscito a far giungere altro agli elettori) e del vano tentativo dello scarabeo di Autodeterminatzione di imporsi all’attenzione dei sardi, che di tutto hanno bisogno tranne che di voli pindarici.

Dopo la pesante e amarissima sconfitta di Antonio Solinas, candidato a Oristano per il Pd, terzo dietro l’allevatore Luciano Cadeddu (M5S) e Gianni Lampis (centrodestra), il risultato elettore nei collegi uninominali ha evidenziato, in Sardegna, la figura barbina soprattutto nel Partito democratico di alcuni candidati eccellenti (tra i quali non può certo annoverarsi Solinas, candidato di secondo piano del Pd. ndr). A partire dal presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, terzo con il 19% delle preferenze nel collegio Nord per il Senato, dietro alla scrittrice Maria Vittoria Bogo (M5S) e al giornalista Antonio Moro (centrodestra). Stessa sorte per il senatore uscente del Pd, Ignazio Angioni, nel collegio centro per il Senato, terzo col 17,8% dietro a Emiliano Fenu (M5S) e Lorenzo Palermo (centrodestra). Niente da fare anche per un altro senatore uscente del Pd, ma candidato nel collegio di Sassari per la Camera, Silvio Lai, terzo con il 19,7% dietro Mario Perantoni (M5S) e Maria Grazia Salaris (centrodestra). Nel collegio di Nuoro Franco Sabatini, consigliere regionale Pd, è arrivato terzo, con il 18,41%, dietro Mara Lapia (M5S) e Bruno Murgia (centrodestra). Stop anche per l’ex senatore progressista Luciano Uras, candidato nel collegio di Cagliari per la Camera, e terzo con il 19,1% dietro il velista Andrea Mura (M5S) e l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (centrodestra).

Per quanto riguarda i numeri, il Movimento 5 stelle in Sardegna ha superato di poco il 42% alla Camera, mentre al Senato si è attestato sul 41,6. E’ paurosamente crollato il Pd, che ha pagato sia la demenziale politica renziana, sia il governo disastroso dell’Isola con la maggioranza di centrosinistra guidata da Pigliaru, fermandosi al 14,7% alla Camera e al 15,3% al Senato. Per il secondo posto tra i partiti alle spalle del ciclone 5 stelle, testa a testa del Pd con Forza Italia, che si è attestata sul 15,1% alla Camera e 14,3% al Senato. Bene la Lega, alleata con il Partito Sardo d’Azione: 10,9% alla Camera e 11,8% al Senato. FdI è arrivato al 4,1% alla Camera e 4,4% al Senato; flop di Liberi e Uguali…al Pd: partitino al 3,1% alla Camera e al 2,9% al Senato. Del tutto insignificante anche Progetto Autodeterminaztione, lista che raggruppa vari movimenti indipendentisti e sovranisti, che ha ottenuto appena il 2,3% alla Camera e il 2,6% al Senato. Più Europa 1,9% alla Camera e 1,5% al Senato; Noi con l’Italia-Udc 1,4% alla Camera e 1,1% al Senato; Potere al Popolo 0,9 sia al Senato che alla Camera; Casapound 0,8% sia al Senato che alla Camera; il Popolo della Famiglia 0,7% alla Camera e 0,6 al Senato.

TUTTI GLI ELETTI

E, dulcis in fundo, ecco i nomi degli eletti in Sardegna. Nei sei collegi per la Camera sono stati eletti per il M5S il velista Andrea Mura (Cagliari); l’avvocato Mara Lapia (Nuoro); il funzionario Sfirs Pino Cabras (Sulcis); il pastore/allevatore Luciano Cadeddu (Oristano); il legale Mario Perantoni (Sassari); il giornalista Nardo Marino (Olbia). Al Senato andranno invece il professore/scrittore Gianni Marilotti (Sud Sardegna); il commercialista Emiliano Fenu (Centro); la poetessa Maria Vittoria Bogo. Tutti alla prima esperienza politica. Nelle due circoscrizioni plurinominali per la Camera, il M5S ha conquistato cinque seggi, con un mandato bis per i deputati uscenti Emanuela Corda e Andrea Vallascas, nel Centro-Sud, dove è stata eletta anche la terza in lista, Lucia Scanu, alla sua prima esperienza politica. Eletti, ma nel collegio Centro-Nord, altri due neofiti, Alberto Manca (Corpo forestale) e Paola Deiana (disoccupata), così come Ettore Licheri, avvocato di Sassari, ed Elvira Lucia Evangelista, candidati nella circoscrizione unica regionale. Approda a Roma anche la deputata uscente del Pd Romina Mura (collegio Centro-Sud); Giuseppe Luigi Cucca, senatore uscente e segretario regionale del Pd; il consigliere regionale del Pd Gavino Manca, renziano doc e tuttora indagato per i fondi ai gruppi del consiglio regionale. Forza Italia ha eletto Ugo Cappellacci (altro indagato, e condannato) e Pietro Pittalis alla Camera, e ha riconfermato il senatore uscente Emilio Floris. Eletto anche il dentista Guido De Martini per la Lega, mentre è ancora incerta l’attribuzione del seggio (per un complicato conteggio del sistema proporzionale) tra Salvatore Sasso Deidda, coordinatore regionale dei Fratelli d’Italia, e il leghista gallurese Dario Giagoni. Per la Lega è stato eletto anche il sardista Christian Solinas.

Risale, probabilmente, alla giornata di ieri, la morte dell’ex assessore comunale di Oristano, Cicci Sotgiu, trovato cadavere questa mattina, a Oristano, nei locali della sua agenzia immobiliare all’angolo tra via Cagliari e piazza Paolo Pili. Ad accorgersi di quanto successo è stato un passante, che ha segnalato il fatto ai Carabinieri. Per accedere al locale, i militari hanno dovuto rompere la vetrata della porta di ingresso. Sul posto è intervenuta anche una ambulanza del 118, ma per l’ex assessore non c’era più nulla da fare. La morte è avvenuta per cause naturali e il corpo è stato già restituito alla famiglia. Sotgiu aveva 65 anni ed era stato assessore allo Sport, negli anni ’90, nella giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Mariano Scarpa.

A Oristano è scomparso anche Serafino Carta, ex presidente dell’associazione provinciale allenatori di calcio. Un male incurabile lo ha portato via troppo presto. Molto noto negli ambienti sportivi non solo dell’Oristanese, Serafino Carta ha dedicato allo sport, e al calcio in particolare, quasi tutta la sua vita. Negli ultimi anni seguiva con la solita passione i giovanissimi che cercavano di muovere i primi passi nel mondo del pallone, collaborando con il centro “Simba” diretto da Gianfranco Matteoli, a Palmas Arborea, contribuendo, fra l’altro, a far crescere fior di campioni. I funerali di Serafino Carta si svolgeranno a Oristano, mercoledì 7 marzo, alle 16, nella chiesa dei Cappuccini.

23 comments

Vai al modulo dei commenti

    • drastico on 5 marzo 2018 at 15:36
    • Rispondi

    condivido l’articolo di pig. sconcertante per negatività il risultato del pd in sardegna e di antonio solinas a oristano. che cosa ci faccia un elemento del genere in regione sono in tanti a chiederselo ancora. boh boh!

    • Marco on 5 marzo 2018 at 16:54
    • Rispondi

    Ottimo articolo!
    Complimenti Angelo Porqueddu…!

    • Giovanni on 5 marzo 2018 at 17:18
    • Rispondi

    Sul risultato del PD basta e avanza la famosa frase dell’ex direttore del Tg4 Emilio Fede: ” Che figura di m….!”.

    • Grillino forever on 5 marzo 2018 at 17:41
    • Rispondi

    Troppo forti! Troppo bravi! Già sto godendo poco… Adesso avanti tutta. Prossima conquista: la Regione.

    • anti-solinasa on 5 marzo 2018 at 18:09
    • Rispondi

    Chissà come saranno contenti della smurrata di antonio solinasa e del pd quelli di leccalinkoristano che pendono dalle lebbra dell’umile-concreto-sardo busachese, anche se a busachi solinasa non è molto simpatico. e adesso a chi dedicano i slurp slurp?

    • Franco on 5 marzo 2018 at 19:44
    • Rispondi

    Ammolla Solinas! Pitticca sa surra!

    • Giulio on 5 marzo 2018 at 19:53
    • Rispondi

    Piccolina la figurina di …..!!! Antonio Solinas battutto da uno sconosciuto. Ma perchè non si imbosca!

  1. Gentile Signor Angelo, io capisco umanamente la sua condizione umana confusa dal ritrovarsi orfano del PD e dell’ex dirigente Gian Valerio Sanna, di cui si racconta in città di grandi manovre per riuscire ad acchiappare, lui e gli amici suoi, un posto sul treno 5stelle per le regionali. Se ne faccia una ragione e non mi sopravvaluti: non sono nessuno per spostare manco un voto dell’elettorato del Movimento. Quando non sarò in linea col Movimento se ne accorgerà dallo scollamento della mia linea politica e dei miei molteplici atti consiliari di opposizione, coerenti finora col programma del movimento con cui sono stata candidata, e che costituiscono il mio patto di fiducia con gli elettori. Una critica è un atto di libertà democratica. E io sono una donna libera da generazioni. Cordialità

    • Ignazio on 5 marzo 2018 at 20:04
    • Rispondi

    al neo deputato pastore Luciano Cadeddu tanti auguri di un sereno e proficuo lavoro, non sarai inferiore a chi ti ha preceduto(senza fare nomi).

  2. Gentilissima signora Cadau, come sostengo da sempre ciascuno è libero di esprimere le proprie opinioni come meglio crede. In questo caso, però, devo farle notare alcune imprecisioni. Prima di tutto la rassicuro sulla mia condizione umana che non è per niente confusa, anche se apprezzo la sua solidale e partecipata comprensione. Come faccio, infatti, a sentirmi orfano del Pd se, anni addietro, non ho rinnovato spontaneamente la tessera, a seguito della cacciata di Gian Valerio Sanna con una imboscata degna dei muretti a secco e non della politica? A Oristano tutti sanno come sono andate le cose, per questo motivo non voglio tediare nessuno e non vado oltre. Sul fatto che Gian Valerio Sanna sia stato segnalato ai vertici del M5S non ci vedo nulla di strano, né di politicamente scorretto, visto che è stato Di Maio ad aprire le candidature ai non iscritti, alla cosiddetta società civile. Per questo motivo, anche su sollecitazione di alcuni simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, alcuni amici che non sono iscritti ad alcun partito hanno segnalato (peraltro a sua insaputa) il nome di Gian Valerio Sanna (che da anni non ha più la tessera del Pd), a chi si occupava della campagna elettorale in Sardegna del M5S, che conosce benissimo capacità e competenze di Sanna. Quindi, quelle che lei chiama “grandi manovre per acchiappare un posto sul treno del M5S” sono state segnalazioni alla luce del sole, che avevano l’intento di sottoporre all’attenzione dei vertici del M5S la possibilità di avvalersi della collaborazione di un politico d’alto spessore come Sanna, le cui capacità politiche, a mio modesto parere (e penso di non essere il solo), non dovrebbero essere sprecate. Il M5S è stato di diverso avviso e ne abbiano preso atto, anche se questo non impedisce, comunque, a chi lo ha proposto di continuare a simpatizzare per il Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda le sue esternazioni a pochi giorni dal voto, non la sopravvaluto affatto, e ribadisco che le ho ritenute del tutto fuori luogo e inopportune, perchè avrebbero potuto nuocere al M5S. Affermare il contrario è mentire sapendo di mentire. Certo, una critica è un atto di libertà democratica (anche se ritengo che quando si fa parte di un gruppo politico ci siano modalità e tempi da rispettare), e per questo motivo, ritenendola (non me ne voglia) politicamente inesperta e abbastanza superficiale, continuerò a seguire il suo iter politico e, in attesa di una sua crescita, quando sarà il caso, continuerò a criticarla.
    Cordialità, Angelo.

    • rino on 5 marzo 2018 at 21:54
    • Rispondi

    ma quindi la Sardegna si é liberata anche della Caterina Pes? Se confermato, c’é da stappare una bottiglia di spumante

    • Ciro on 5 marzo 2018 at 22:17
    • Rispondi

    Cadeddu batte Solinas per KO alla prima ripresa. Di Caterina Pes in tutti questi anni non si è accorto nessuno. A Cadeddu basterà quindi fare una cosa soltanto per avere fatto più di Caterina Pes.

    • Pino on 5 marzo 2018 at 22:38
    • Rispondi

    Se Di maio non è venuto a Oristano forse è per i casini tra i gruppi dei 5 stelle in città che ormai sono ai ferri corti e non si sopportano più. Anche per me che simpatizzo per i 5 stelle Cadau poteva dire le cose che ha detto dopo le elezioni e non prima. Nei suoi confronti i capi dei 5 stelle dovrebbero prendere dei seri provvedimenti.

    • Pepy on 5 marzo 2018 at 22:49
    • Rispondi

    Sempre illuminanti considerazioni dal buon Pig!! è verissimo che gli elettori hanno voglia di cambiamento, sono stanchi delle solite parole dei politici che non portano alcun cambiamento nella nostra vita di tutti i giorni se non in peius. Vediamo ora che succede …….

    • Patrizia Cadau on 6 marzo 2018 at 8:18
    • Rispondi

    Non ci sono gruppi5 stelle in città. Ma una lista certificata e una portavoce. Chi non è in linea, ha fatto la campagna per il centro destra, si candida in altre liste, non supporta le attività di consiglio, lavora alacremente contro chi porta avanti le idee 5stelle, ebbene costoro si pongono fuori dal movimento e dal regolamento. Non certo la sottoscritta. Senza parlare di chi ha carichi pendenti, querele, rapporti loffi con la massoneria,usa violenza nelle scuole, e tutta quella usata nei miei confronti. Ovviamente orchestrata bene altrove. Ho parlato non a caso di commissariamento. Denunciare è un mio diritto oltreché dovere.

    • Luigi on 6 marzo 2018 at 9:56
    • Rispondi

    PD sconfitto “senza se e senza ma” come dicono con le solite frasi fatte i geni del partito democratico che la gente ha preso a calci in c… senza pietà. E ancora è presto! Gli altri partiti e partitini, come LeU e AutodetermiNatzione hannno fatto un buco nell’acqua. Il Partito dei sordi , scusate dei sardi, si era già ritirato in partenza, perchè sapeva che avrebbe fatto una figura di m…..! Adesso Maninchedda è risorto pontificando come suo solito, scagliando il sasso e nascondendo la mano, tirandosi fuori da una sconfitta che invece coinvolge anche lui perchè, fino a prova contraria, il Partito dei sordi fa parte del governo regionale. Alle regionali anche se candidano il mio gatto alla presidenza della Regione vincerà il M. 5 Stelle. La gente ne ha le scatole piene di politici insignificanti tipo Maninchedda, Pigliaru, Cucca e della politica del PD.

    • Bruno on 6 marzo 2018 at 12:06
    • Rispondi

    Quindi Gianvalerio Sanna ha già mollato Maninchedda?
    Cmq caro Pig non mi pare il caso di parlare di società civile nel caso di Gianva, bensì di politico di professione….da oltre vent’anni. Non è una questione di capacità. Nessuno le mette in dubbio. Ma di ricambio generazionale, e tra provincia, regione, assessorati ed enti vari… il Nostro il suo contributo l’ha già dato. Se invece si parla di cavalcare l’onda per tornare nel palazzo…. beh questo è un altro conto. Cosa lecita pertanto. Si abbia solo il pudore di dire la verità… come hanno fatto Paragone e Carelli.

    • Ninetto on 6 marzo 2018 at 12:14
    • Rispondi

    Avevo sempre votato Pd. Questa volta per protesta contro il Pd, un insopportabile Renzi e la squallida Giunta Regionale ho votato il Movimento Cinque Stelle. Ora viene il bello. Ora i Cinquestelle dovranno dimostrare di essere una vera forza di governo e di portare avanti il programma proposto agli elettori. L’interrogativo principale è se riusciranno a formare un governo.

    • Vincenzo on 6 marzo 2018 at 12:25
    • Rispondi

    Sulla Cadau Pig ha ragione da vendere. Secondo me c’è rimasta male! Non pensava che il Mov 5 stelle, nonostante le sue critche, potesse andare così bene. Meno male che in questa campagna elettorale non l’ha vista nè sentita nessuno, a parte quella stupida critica finale. La Cadau ha un grande pregio: ogni volta che apre bocca fa perdere voti. Per il bene del Mov 5 stelle prima di qualsiasi votazione sarebbe bene regalarle una vacanza.

    • Giuseppe on 6 marzo 2018 at 13:41
    • Rispondi

    Ottimo, come gli capita spesso, l’articolo di Pig che aveva previsto da mesi una brutta sconfitta del Pd e la vittoria del M5s. Per la Sardegna, dopo il flop di Muroni e il fallimento della politica di Maninchedda, non resta che affidarsi alla voglia di cambiamento del M5s. Speriamo bene…

    • Don Goduria on 6 marzo 2018 at 14:12
    • Rispondi

    A molti lecchini di Oristano la sconfitta di Antonio Solinas e di Caterina Pes è costata chili di antidolorifici. Dai, fatevi forza e portate pazienza, alle vostre luci rimangono sempre l’uncinetto e la zappa. La verità “sputtidi” ma da due politici così mediocri non c’era da aspettarsi altro. Penserò voi e i due “smurrati” nelle mie preghiere.

    • Ignazio P. on 10 marzo 2018 at 10:11
    • Rispondi

    Condivisibile l’articolo, ma con vena troppo da “tifoso”, ammesso che sia un termine utilizzabile.

    • Silvio on 10 marzo 2018 at 12:00
    • Rispondi

    Quoto l’articolo di Angelo al 100%. Capisco che dire la verità possa anche dare fastidio, soprattutto se si è “tifosi” del Pd, ma quanto scritto da Angelo non fa una grinza! Anzi per me è stato anche troppo tenero.

Rispondi a Silvio Annulla risposta

Your email address will not be published.