Feb 13

Gremio dei Falegnami: nella Sartiglia di martedì 18 stelle e pariglie inguardabili.

“Messe da parte le polemiche e le proteste, oggi la parola è passata ai cavalieri e alla loro abilità. E le attese non sono state tradite: tante stelle, una bella remada, le pariglie e il solito spettacolo che da secoli dà lustro alla città di Oristano”.

Inizia così, la nota pubblicata sul sito della Fondazione Sa Sartiglia sulla manifestazione organizzata dal Gremio dei Falegnami. Un inizio a rischio diabete, tanto è parso esageratamente mieloso ed edulcorato.

Le stelle, è vero, sono state 18 (2 in più della Sartiglia di domenica scorsa), per la gioia del presidente del Gremio di San Giuseppe, Andrea Sanna, ma il numero, a nostro avviso,  è da considerare modesto rispetto alle discese effettuate.

Ma se questo è opinabile, dire che su Componidori, Andrea Solinas (che è senza dubbio un esperto e bravo cavaliere), abbia effettuato una bella “remada” è da naso alla Pinocchio. Molti hanno addebitato il breve tratto di remada effettuato dal Capocorsa al cambio di cavallo, sostituito poco prima della corsa. Tuttavia, concesse tutte le attenuanti del caso, va detto che la remada di Andrea Solinas ha lasciato abbastanza a desiderare (ed è stato un vero peccato), e non ha niente a che vedere con la fama di ottimo cavaliere che giustamente lo accompagna.

Questo non inficia, comunque, una conduzione perfetta della manifestazione, che, anche grazie all’apporto dei suoi compagni di pariglia, Gianluca Russo e Alessio Garau, è filata liscia come l’olio.

Stendiamo, invece, un velo pietoso per quanto riguarda le pariglie. Se i cavalieri avessero previsto di effettuare delle evoluzioni complessivamente così scadenti, con tutta probabilità, avrebbero messo in atto un altro “sciopero”.

A Parte un ponte (anche se non perfetto) di Marco Cardias, Salvatore Aru e Fabio Chessa, e alcuni tre su tre con centrale girato (Serra-Catapano-Serra; Lombardi-Massidda-Manca; Fiori-Misura-Cester; Sechi-Pisanu-Serra), per il resto è stata una desolazione totale. Senza dubbio il fatto di non aver provato pista e cavalli in via Mazzini domenica scorsa a causa dello “sciopero” ha inciso, eccome, sulla qualità delle evoluzioni.

Per quanto riguarda la corsa alla stella, il Gremio dei Falegnami ha portato a casa 18 stelle, di cui 5 d’oro. Rodolfo Manni, Alberto Carta, Giancarlo Melis, Luca Murtas e Bernardino Ecca hanno, infatti, bissato il successo di domenica, meritandosi la stella d’oro. Niente da fare, invece, per su Componidori, Andrea Solinas, per su Segundu e su Terzu, Gianluca Russo e Alessio Garau, autori di un bellissimo tris nella corsa per il Gremio dei Contadini. La fortuna non ha sorriso neanche ad Antonio Giandolfi, Componidori dei Contadini (che domenica aveva infilzato la stella al primo tentativo), né ai compagni di pariglia Andrea Manias e Andrea Piroddi.

Per fare salti di gioia per la prima stella della giornata, il presidente Andrea Sanna, tutti i componenti il Gremio, e il pubblico (che ha sottolineato il primo successo con un boato) si è dovuto aspettare fino alla discesa (l’undicesima) di Bernardino Ecca (stella d’oro).

Il vento nelle battute iniziali ha condizionato la corsa, creando più di una difficoltà ai cavalieri, ma non tanto da impedire a Luca Murtas (stella d’oro), Giuseppe Sedda, Giorgio Sanna, Giancarlo Melis (oro) di portarsi a casa applausi e stella. La carrellata di successi è proseguita con Claudio Tuveri, imitato dai suoi compagni di pariglia Alberto Carta (oro) e Fabrizio Pomogranato. A seguire Davide Musu, Mauro Puddu, Federico Misura, Marco Pau, Graziano Pala, Stefano Concu, Paolo Faedda, Franco Ledda, Antonio Cuccu e Rodolfo Manni (stella d’oro).  Al termine della corsa alla stella, la remada e le pariglie, di cui abbiamo già detto.

La Sartiglia 2018 chiude così i battenti, ma delle polemiche tra gli organizzatori della manifestazione e il questore, che hanno poi portato allo “sciopero” dei cavalieri, che domenica scorsa non hanno effettuato le pariglie, si parlerà ancora a lungo.

Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, – si legge in una nota del comune – esprime il suo cordoglio e quello della città per la morte, avvenuta oggi, a Cagliari, dell’ex sindaco Sandro Ladu. Nato a Sennariolo nel 1932, Ladu, che si era laureato in Medicina nel 1957, nel ’61 si specializzò in oculistica. Primo cittadino di Oristano dal 20 gennaio 1971 al 27 ottobre del 1972, ed ancora dal 10 settembre 1975 all’8 luglio del 1981, sviluppò la sua lunga carriera politica nella Democrazia Cristiana. Guidò la città con saggezza, contribuendo attivamente alla crescita in anni di sviluppo delle infrastrutture. La sua ispirazione laica, cattolico democratica, e l’apertura sociale hanno influito sulla sua carriera politica e professionale. Stimato medico del reparto di Oculistica della Clinica “Madonna del Rimedio”, proseguì la sua professione fino a poco tempo fa anche dopo aver lasciato la politica attiva, con immutata passione. Il sindaco Andrea Lutzu ha ricordato con affetto il suo illustre predecessore: “Se n’è andato nella giornata più festosa della città che ha guidato per anni con intelligenza e capacità. Come per voler far passare inosservata la tristezza del suo addio. Ma la città non potrà dimenticare uno dei suoi padri, che ha scritto un pezzo di storia di questa comunità come primo cittadino e come stimatissimo medico oculista. Conosciuto ed apprezzato per le sue doti umane, professionali e politiche è stato un esempio di caparbietà e laboriosità per i suoi successori e per i suoi concittadini”.

Per l’inchiesta sui fondi ai gruppi del consiglio regionale (legislatura 2004-2009), il Gup del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, ha rinviato al prossimo 12 aprile, l’udienza sui 30 rinvii a giudizio dei consiglieri regionali del centrosinistra (quasi tutti del Pd), richiesti dal Pm, Marco Cocco. Tra gli imputati c’era anche l’ex sottosegretaria del Pd, Francesca Barracciu (la cui posizione era stata stralciata), poi condannata a quattro anni di reclusione. Gli altri consiglieri ed ex consiglieri regionali per i quali il Pm ha richiesto il rinvio a giudizio sono: Tarcisio Agus (peculato pe 4.509 euro): commissario straordinario del Parco geominerario; Antonio Biancu (96.816 euro): segretario particolare dell’assessore regionale all’Agricoltura, Pier Luigi Caria; Mario Bruno (116.449 euro): sindaco di Alghero; Giuseppe Cuccu (170.084 euro): amministratore unico di Tecnocasic, la spa che nell’area industriale di Macchiareddu gestisce la piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti; Silvio Lai (81.585 euro): senatore uscente e ricandidato alle Politiche del 4 marzo nel collegio uninominale di Sassari; Gavino Manca (52mila euro): consigliere regionale al terzo mandato e candidato nel collegio plurinominale Centro-Nord; Siro Marrocu (174.567 euro): deputato uscente e non ricandidato, per propria scelta; Salvatore Mattana (79.366): sindaco di Sarroch e presidente del Cacip, il Consorzio industriale provinciale di Cagliari; Nazareno Pacifico (94.164 euro): direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria (Aou) di Cagliari; Giuseppe Pirisi (78.298 euro): presidente dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) con sede a Nuoro; Chicco Porcu (172.173 euro): amministratore unico dell’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico; Franco Sabatini (56mila euro): consigliere regionale al terzo mandato e candidato nel collegio uninominale di Nuoro per la Camera; Giacomo Spissu (79.262 euro): presidente di Sardaleasing, la finanziaria del Banco di Sardegna; Ignazio Calledda (275.517 euro); Alberto Sanna (83.607); Vincenzo Floris (82.087); Giovanni Battista Orrù (80.181); Angelina Corrias (79.911); Renato Cugini (70.395); Alessandro Frau (54.737); Mariuccia Cocco (48mila); Stefano Pinna (42.915); Gianluigi Gessa (42.726); Simonetta Sanna (42mila); Elio Corda (39.386); Giovanni Giagu (23.600); Giovanni Tocco (17mila). Carmelo Cachìa (35mila), già condannato in primo grado a 3 anni e 10 mesi nel primo processo sui fondi ai gruppi cominciato nel 2009 e concluso a febbraio 2017. Nello stesso processo venne assolto l’ex Idv Giommaria Uggias (che restituì i 32mila euro contestati allora dalla Pm), ma che ora deve rispondere di una nuova accusa di peculato per 28mila euro. Con il Pd aveva governato Beniamino Scarpa, ex Psd’Az, condannato anche in secondo grado a quattro anni e mezzo (25.020 euro). Contestazioni invece archiviate per il senatore, nonché segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca; Eliseo Secci, assessore al Bilancio nella giunta Soru; Marco Espa, ex consiglier regionale; Francesco Sanna, deputato uscente e candidato in corso nel collegio Centro-Sud; Marco Meloni, anche lui deputato uscente ma non ricandidato.

Le gravi carenze in materia di sicurezza riscontrate dal Nucleo ispettivo Port State Control della Guardia costiera, a seguito di un incidente occorso al direttore di macchina, hanno fatto scattare il provvedimento di fermo nel porto industriale di Oristano, della motonave Anna, un general cargo battente bandiera olandese con una stazza lorda di circa tremila tonnellate. La nave, proveniente dalla Spagna, è arrivata a Oristano il 10 febbraio scorso per caricare 4.500 tonnellate di bentonite grezza alla rinfusa e, una volta completata l’operazione, sarebbe dovuta ripartire per il porto di Rotterdam, in Olanda. I controlli disposti dopo l’incidente hanno rilevato quattro irregolarità gravi riguardanti, in particolare, l’addestramento dell’equipaggio, il sistema di gestione di sicurezza di bordo, le condizioni di lavoro (rispetto degli orari di lavoro e di riposo) e la gestione della security marittima. La motonave Anna potrà ripartire solo quando saranno ripristinate le condizioni minime di sicurezza previste dalle specifiche convenzioni internazionali. Il fermo della motonave Anna è il primo del 2018 disposto dalla Guardia costiera oristanese: nel 2017 per gli stessi motivi erano state bloccate sei navi.

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