Feb 02

Con l’investitura ufficiale dei Componidoris prende il via la Sartiglia 2018.

Come sempre, a Oristano, l’antica tradizione della Candelora coincide con il primo atto ufficiale della Sartiglia, e cioè la consegna dei ceri benedetti, da parte dei presidenti dei Gremi dei Contadini e Falegnami, ai due Componidoris.

S’Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini, Mario Perria, ha consegnato le candele a su Componidori della Sartiglia di domenica 11 febbraio, Antonio Giandolfi, e ai suoi compagni di pariglia, Andrea Manias (Segundu) e Andrea Piroddi (Terzu).

il Majorale en Cabo del Gremio dei Falegnami, Andrea Sanna, ha invece consegnato i ceri ad Andrea Solinas, Capocorsa della Sartiglia di martedì 13 febbraio,  a Gianluca Russo (Segundu) e Alessio Garau (Terzu).

Come da tradizione, la consegna dei ceri benedetti è stata scandita da squilli di tromba e rulli di tamburi, e accompagnata dall’invocazione “Santu Giuanni t’aggiudidi” da parte del presidente del Gremio dei Contadini, e “Santu Giuseppi t’assistada” dal presidente del Gremio dei Falegnami.

Le candele benedette sono state consegnate, dal presidente della Pro Loco di Oristano, Andrea Cossu, anche ai tre mini cavalieri del Giara club “Antonio Casu”: Pietro Trogu (14 anni), che sarà su Componidoreddu della Sartigliedda del 12 febbraio, e i suoi fidi scudieri Filippo Corona (12 anni, segundu) e Gabriele Corrias (13 anni, terzu).

Lunedì 5 febbraio, alle 10.30, nella sala del consiglio comunale di Oristano, il sindaco  Andrea Lutzu; i presidenti dei Gremi dei Falegnami e dei Contadini, Andrea Sanna e Mario Perria; il presidente della Fondazione Sa Sartiglia, Angelo Bresciani; e il presidente dell’Associazione cavalieri, Francesco Castagna, presenteranno ai giornalisti il programma della Sartiglia 2018.

Enrico Fiori, fondatore del gruppo folk Città di Oristano, è stato premiato dell’ amministrazione comunale di Oristano per i suoi 50 anni di attività dedicata alle tradizioni popolari e alla valorizzazione della storia della città di Eleonora. Nella sala degli Evangelisti, a palazzo degli Scolopi, il sindaco Andrea Lutzu, l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna e l’intera giunta comunale, davanti al pubblico delle grandi occasioni, a nome della Città di Oristano, gli hanno reso omaggio e consegnato una pergamena. Enrico Fiori è considerato uno dei padri del folklore. Nato a Oristano nel 1941, da sempre ha legato il suo nome a quello della valorizzazione della cultura e delle tradizioni popolari. Nel 1961 ha fondato, come detto, il Gruppo folk Città di Oristano e, sempre negli anni ’60, ha svolto gli studi che hanno poi consentito di ricostruire il costume tradizionale di Oristano; nel 1990 è stato premiato con la Maschera d’argento e, sempre in quegli anni, è stato tra i promotori della prima Lotteria nazionale abbinata alla Sartiglia, nonchè del gemellaggio tra Oristano e la cittadina spagnola di Ciuitadella de Menorca, dove si corre la Sortilla. Nei giorni scorsi, al Palacultura di Messina, ha ricevuto il prestigioso titolo nazionale di “Padre del Folklore”, assegnato dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Subito dopo la premiazione, a palazzo Campus Colonna, nei locali concessi dal comune di Oristano, si è tenuta l’inaugurazione della sede del Gruppo folk Città di Oristano, che ospita foto, costumi e tante testimonianze di oltre mezzo secolo di storia del sodalizio.

Gli agenti della Questura di Oristano hanno arrestato il 42enne Alessandro Floris, definito come “ladro seriale” specializzato nei furti nelle abitazioni. I poliziotti seguivano Floris da qualche tempo, perché sospettavano che avesse svaligiato a Oristano decine di case. Nell’ultima sua performance, a Santa Giusta, Floris è stato però sorpreso dal figlio del proprietario all’interno dell’abitazione ed ha avuto con lui una colluttazione. Per questo motivo, oltre al furto, gli è stata contestata anche la rapina. Alessandro Floris era solito commettere i furti soprattutto in città, nella zona di San Nicola, dove risiede. Ad essere prese di mira erano soprattutto le case abitate da persone anziane che tenevano porta e finestre aperte, così non doveva neppure fare la fatica di scassinare la serratura. Dopo aver fatto man bassa di soldi e oggetti d’oro (che poi cercava di rivendere ai “Compro oro”), Floris si allontanava sulla sua bicicletta in tutta tranquillità. La Polizia ha recuperato diversi oggetti d’oro, molti dei quali sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Per gli altri, le persone che hanno subito dei furti possono recarsi in Questura per verificare se tra quelli recuperati ci siano anche gli oggetti rubati nelle loro abitazioni. Durate una conferenza stampa, il questore di Oristano, Giovanni Aliquò, ha sollecitato i titolari dei vari “Compro oro”, di formare tra loro una rete web, in modo tale che la Questura possa essere informata, in tempo reale, del nominativo della persona che in quel momento sta versando gli oggetti d’oro in cambio di denaro. Il questore ha poi lanciato un appello perché i cittadini si sentano parte attiva di questa rete di sicurezza e avvisino subito la Forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti.

Avviato il percorso per la copertura in Ats Sardegna di cinquanta posti di collaboratore professionale sanitario infermiere (cat. D – ruolo sanitario) e dieci posti di operatore socio sanitario (cat. Bs – ruolo tecnico). I posti vacanti verranno coperti sia tramite mobilità, scorrimento delle graduatorie degli idonei Ats Sardegna e concorso, sia attraverso le procedure di stabilizzazione del personale precario previste dal decreto legislativo n. 75/2017 (decreto Madia). Il personale sarà da destinare preventivamente alle Aree socio sanitarie locali di Oristano, Olbia, Nuoro, Lanusei, Sanluri e Carbonia. L’operazione è il primo passo per iniziare a coprire il fabbisogno di personale sulla base delle esigenze rilevate dalle direzioni delle Aree socio sanitarie locali, utilizzando gli strumenti a disposizione in percentuale equilibrata tra accesso esterno e stabilizzazione del personale precario. Un percorso che ha l’obiettivo di garantire la continuità assistenziale e che viene portato avanti a costo zero, in quanto utilizza le medesime risorse economiche già impiegate per i contratti a tempo determinato. L’avviso di mobilità, previsto dalla delibera n. 123 del 31/01/2018, è preventivo all’utilizzo delle graduatorie concorsuali vigenti in ambito Ats e pre-concorsuali, per titoli e colloquio, in ambito regionale e interregionali, tra Aziende ed Enti del comparto Sanità e con altre amministrazioni di comparti diversi. In caso di mancata o incompleta copertura dei posti tramite mobilità e scorrimento delle graduatorie, l’Ats Sardegna si riserva di bandire un pubblico concorso per titoli ed esami per i profili ricercati. L’avviso di mobilità si rivolge ai dipendenti a tempo indeterminato delle Aziende sanitarie locali e Aziende ospedaliere e Ospedaliere universitarie, di altri enti del comparto Sanità e dipendenti di amministrazioni di comparti diversi, che abbiano superato il periodo di prova e occupino un posto corrispondente a quello messo in mobilità. L’avviso di mobilità è pubblicato per un mese e può essere scaricato dal sito di Ats Sardegna, www.atssardegna.it, alla sezione “Bandi, concorsi e selezioni”.

Il partito di Emma Bonino (Emma Bonino + Europa) perde pezzi. Anche se i Radicali, e non solo in Sardegna, bisogna cercarli col lanternino, il fatto che nell’Isola vadano via sbattendo la porta non è certo positivo per il partito e anche per il Pd (sempre più giù nei sondaggi. ndr) con cui i Radicali sono alleati. “Con grande dispiacere – hanno scritto i Radicali sardi in una nota – comunichiamo la chiusura della nostra associazione, l’uscita dal movimento Radicali Italiani e la contestuale dimissione dei componenti da tutti gli incarichi conferiti. Avremmo voluto comunicarvi ben altro genere di cose ma la situazione è purtroppo questa”. La rassegnazione dei Radicali sardi è dovuta al fatto che, a loro dire, è impossibile condividere metodi e meriti delle scelte fatte in queste ultime settimane dalla storica leader e dai gruppi dirigenti del nuovo partito. “Continueremo a titolo personale – hanno aggiunto – a sostenere le finalità radicali in altri contesti”. I Radicali sardi hanno, inoltre, comunicato che l’ex segretario regionale, Valerio Piga, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di membro del Comitato nazionale dei Radicali Italiani.

6 comments

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    • Gigi on 3 febbraio 2018 at 8:06
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    Speriamo sia una Sartiglia degna di questo nome. In bocca al lupo a tutti, Componidori, cavalieri, organizzatori.

    • Miki on 3 febbraio 2018 at 9:18
    • Rispondi

    Con tutte le polemiche che ci sono tutti gli anni per la Sartiglia, quest’anno ci mancava solo il questore a peggiorare la situazione.

    • Lucia on 3 febbraio 2018 at 10:00
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    La Sartiglia non si discute, si ama e basta!

    • crastula on 3 febbraio 2018 at 10:23
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    non ci posso credere: ma davvero i radicali esistono ancora ed esiste, che è anche peggio, un partito di emma bonino?

    • Bore on 3 febbraio 2018 at 14:01
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    Non capisco che cosa è cambiato nella Sartiglia. I cavalieri hanno sempre fatto chiasso per ottenere i rimborsi e sono sempre stati allergici ai controlli. La Questura è sempre stata rigida sulle norme di sicurezza. I Gremi si sono sempre defilati. La vera novità, caso mai, sta nella Fondazione, sulla quale ricade la maggior parte dell’organizzazione della Sartiglia. La Fondazione è passata dall’esperienza del direttore e dei suoi bravi volontari nell’organizzare la manifestazione a un presidente ex cavaliere che pretende di sapere tutto e che invece – come sostengono molti oristanesi esperti di Sartiglia – sarà stato anche un bravo cavaliere ma è un principiante inesperto di organizzazione. Questo è il vero punto interrogativo. Per il resto non c’è nulla da temere, la Sartiglia procederà come sempre e continuerà ad essere viva grazie alla rivalità tra i due Gremi.

    • Vincenzo on 3 febbraio 2018 at 15:08
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    La fuga dei Riformatori Sardi dal partito di Emma Bonino, che ha venduto l’anima a Tabacci e Matteo Renzi per una poltrona in Parlamento, fa il pari con i Sardisti che si sono alleati con la Lega di Salvini. Ciò che mi meraviglia è che i gentiluomini del Pd, Lega, ecc., dopo le schifezze che hanno fatto si meraviglino perchè la gente, piuttosto che votare per uno del Pd o uno della Lega, rimane a casa e non va più a votare.

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