Dic 23

Consiglieri regionali e santi in paradiso.

“Appena un mese fa, l’assessorato regionale alla Sanità ha pubblicato la lista delle associazioni di promozione sociale che per il prossimo anno potranno contare su un contributo pubblico. In media, circa 7mila euro. Spiccioli.

Certamente agognati, ma pur sempre spiccioli, arrivati dopo le forche caudine di una burocrazia implacabile. Che si può evitare senza colpo ferire: basta convincere un consigliere regionale. Meglio se di maggioranza. Hanno il potere, gli onorevoli di via Roma, di trasformare le poche righe di un emendamento in un assegno circolare che va a pescare nei conti correnti della Regione per riversare centinaia di migliaia di euro nelle casse delle varie compagnie di giro.

Ed è esattamente ciò che è successo negli ultimi giorni con la discussione della Finanziaria 2018, come ha puntualmente raccontato la collega Alessandra Carta, quando i consiglieri regionali hanno ‘devoluto’ ad personam – o meglio ad consociationem – un tesoretto di oltre otto milioni di euro.

Dove sono finiti, è stato scritto. Ma val la pena ricordare qualche caso. Duecentomila euro ad esempio, grazie all’intercessione del consigliere Pd Valter Piscedda, serviranno a dare gambe alla “fondazione per un nuovo umanesimo” voluta dal neo arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba. Laddove non bastano i santi in paradiso, arrivano quelli di via Roma. A ‘sfondo ecclesiastico’ anche i 236mila euro che con un emendamento del dem quartese Gigi Ruggeri arriveranno alla parrocchia San Giovanni Evangelista di Quartu. A Ploaghe invece la prossima stagione turistica si prevede caldissima grazie ad un ‘assegno’ di 150mila euro staccato dopo un emendamento di Alessandro Unali (Partito dei sardi), mentre nel Basso Sulcis già si tolgono le ragnatele dai vecchi aratri in ghisa per rispolverare “le antiche vocazioni pre-industriali”, riesumate con 250mila euro messi a disposizione dal capogruppo Pd Pietro Cocco, natali gonnesini.

E ancora, si rinsalderanno i rapporti tra sardi e israeliani per il tramite dell’associazione Chenabura, con 50mila euro garantiti dall’interessamento del dem Antonio Solinas, si giocherà a football grazie a 75mila euro voluti da Roberto Desini (Partito dei sardi) e ad Aritzo il Cagliari Calcio potrà allenarsi senza l’assillo delle spese: 40mila euro li mette la Regione con un emendamento di Roberto Deriu (Pd).

A Iglesias potranno seriamente pensare di fare concorrenza alla Sartiglia di Oristano con 50mila euro messi a correre da Gigi Rubiu (Udc) per la rievocazione della ‘Sortilla’, mentre grazie a Fabrizio Anedda (Misto) l’associazione cagliaritana ‘Intrepidi monelli’ potrà organizzare spettacoli per un bel po’ di mesi (120mila euro di contributo) e nel Sarcidano grandi feste con i 60mila euro per ‘S’incungia’ – ovvero la raccolta del grano, ma evidentemente pure di contributi – organizzata dalla ‘Confederatzione autonoma sindacaos cummerciantes’.

Saranno soldi impiegati indubbiamente per il bene delle comunità. Ci si deve fidare. Perché non è previsto alcun riscontro futuro, nessuna valutazione, niente di niente. Sono soldi a fondo perduto. Ma sono soldi pubblici e i consiglieri hanno il dovere politico – oltre che morale – di spiegare in che modo hanno individuato le cause da perorare, soprattutto quelle ad personam.

Perché ci sono anche provvedimenti generali – Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) ad esempio ha chiesto di destinare 100mila euro ai microbirrifici artigianali della Sardegna, non del quartiere cagliaritano dove è nato – ma la maggior parte dei famosi otto milioni generosamente regalati dalla Regione sono stati spalmati in modo del tutto arbitrario, a consiglier piacendo. Rispondano dunque, gli onorevoli, ai maliziosi che parlano di mancette elettorali e non offrano il fianco ai populisti che parlano di uso privato di risorse pubbliche. Ruggeri ad esempio dice: “Ho presentato quell’emendamento in favore della parrocchia per recuperare dei finanziamenti già assegnati che però, per motivi burocratici, non erano stati spesi”.

Attendiamo ora gli interventi degli altri consiglieri. Si potrebbe iniziare, ad esempio, dedicando una seduta del consiglio regionale ad illustrare i risultati ottenuti dalla distribuzione a pioggia delle milionate degli anni scorsi. Certi che sarebbe un Magnificat in lode ad uno sviluppo tangibile del quale oggi raccogliamo i frutti”. (Pablo Sole, www.sardegnapost.it).

È stato travolto e ucciso dall’auto, le botte ricevute mentre si trovava all’interno della roulotte non sono state mortali. È quanto emerso dall’autopsia effettuata dal medico legale, Roberto Demontis, sul cadavere del cameriere di Uras, Fabrizio Statzu, 51 anni, assassinato in un vialetto sterrato all’interno di un ex campeggio, oggi area attrezzata per camper, roulotte e tende, nel lungomare Poetto di Quartu Sant’Elena. Dagli accertamenti effettuati dall’anatomopatologo è emerso che ad uccidere il cameriere sono state le ferite provocate dall’auto che lo ha investito. Al volante della vetturac’era l’assassino David Jhonny Mohammed, 27 anni, sudanese, senza una residenza fissa ma regolare sul territorio italiano perché in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo, che è stato arrestato per omicidio volontario. Il sudanese avrebbe prima picchiato il 51enne dopo una violenta discussione nella roulotte poi è salito a bordo della Lancia Musa di Statzu e lo ha travolto nel vialetto sterrato, dopo che il cameriere di Uras era fuggito all’esterno della roulotte forse nel tentativo di salvarsi. Il 27enne, dopo aver investito la vittima, ha tentato di allontanarsi con l’auto, ma è stato bloccato dai Carabinieri. Al momento rimangono avvolte nel mistero le ragioni che avrebbero spinto il sudanese ad uccidere il cameriere visto che David Jhonny Mohammed davanti al Pm si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Incidente di caccia sul Monte Arci, in località “Is Bangius”, in agro di Marrubiu. L’elicottero dei Vigili del Fuoco “Drago 57”, del Reparto Volo di Alghero, è intervenuto intorno nella zona impervia del promontorio oristanese per soccorrere un uomo di 50 anni, residente a Samassi, colpito alle spalle da un colpo d’arma da fuoco. I compagni di battuta hanno immediatamente chiamato il servizio sanitario del 118 che, considerata la zona impervia, ha chiesto l’intervento di un equipaggio dei Vigili del Fouco, con equipe sanitaria a bordo. Il ferito, dopo le prime cure sul posto, è stato trasportato all’ospedale di Cagliari.

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