Ott 28

Varato dal Comune di Oristano il tavolo strategico culturale.

La giunta Lutzu vara il tavolo strategico culturale, un punto di incontro, scambio e programmazione culturale in città. Nei giorni scorsi, l’assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna, ha riunito il tavolo, incontrando gli stati generali del sistema culturale oristanese:

il curatore dell’Antiquarium Arborense, il direttore Scientifico dell’Istar, il curatore della Pinacoteca comunale Carlo Contini, la direttrice della Biblioteca comunale, il  direttore della Fondazione Sartiglia, la responsabile dell’Archivio storico comunale, il direttore artistico della Scuola civica di musica, il direttore del Centro marino internazionale Imc, il  presidente dell’Università della terza età, il direttore del Consorzio Uno – Università di Oristano, la direttrice dell’Archivio di Stato di Oristano, il direttore del Centro servizi culturali, la direttrice del Museo Diocesano Arborense, Il direttore dell’Unla, il segretario della Camera di Commercio di Oristano, il  direttore della Casa circondariale di Oristano, il presidente della Proloco di Oristano.

“L’idea di istituire il tavolo è nata in occasione della candidatura di Oristano a capitale della cultura 2020, che ha visto il comune di Oristano predisporre il dossier per la candidatura, attualmente in fase di valutazione da parte dell’apposita commissione ministeriale del Mibact – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore Sanna -.   Il Tavolo assume un importante funzione di programmazione sinergica degli interventi in campo culturale, da realizzare con la partecipazione delle principali componenti territoriali”.

“Questo primo incontro – ha aggiunto l’assessore Massimiliano Sanna – rappresenta la volontà di condividere i diversi eventi che ciascun soggetto realizza a livello territoriale e, soprattutto, consentire di trovare sinergie organizzative e ottimizzare gli effetti dei diversi eventi proposti. Così evita  di sovrapporre gli eventi e, nel contempo, di programmarli grazie alla compartecipazione dei diversi soggetti interessati, ottimizzando tempi e risorse, e garantendo un maggior impatto delle attività proposte. Per questo sarà realizzata una pagina web istituzionale, che consentirà di rendere visibile la programmazione degli eventi proposti a livello territoriale dai diversi soggetti.

L’incontro è l’inizio di un percorso che vedrà la calendarizzazione di appuntamenti periodici. Il Tavolo, per le sue caratteristiche di versatilità e dinamicità, si adatta alle mutevoli condizioni del contesto culturale e delle espressioni delle diverse forme culturali. Per questo intendiamo estendere la partecipazione al tavolo ad altri soggetti, rappresentanti le diverse realtà culturali diffuse in ambito locale, legate al mondo dell’associazionismo e delle espressioni artistiche tradizionali”.

Come già si vocifera da tempo a Oristano, sarà Antonio Giandolfi, 30 anni, su Componidori che guiderà la Sartiglia di domenica 11 febbraio 2018 per i Contadini. Lo ha ufficializzato il presidente del Gremio di San Giovanni, Mario Perria, che lo ha comunicato ai componenti del Gremio e poi al diretto interessato. Giandolfi sarà accompagnato dai compagni di pariglia, con cui partecipa alla Sartiglia da anni, Andrea Manias ed Andrea Piroddi, con i quali ha mietuto premi a iosa nelle pariglie, grazie alle loro spericolate piramidi. Quest’anno la priorità negli allenamenti per Giandolfi non sarà, però, la piramide ma sa remada che, se effettuata come Dio comanda, costituisce da sempre la ciliegina sulla torta da tramandare ai posteri.

Quanto accaduto in Catalogna, e il caos che ne è derivato, non ha evidentemente insegnato nulla, a dimostrazione che l’indipendenza è un risultato che va raggiunto gradatamente, senza forzature che ne possano compromettere irrimediabilmente la riuscita. Sull’ondata giallorossa di Barcellona, le richieste di referendum per l’indipendenza sono sorte come funghi, e anche in questo la Sardegna non fa eccezione. Meris, il movimento indipendentista fondato da Salvatore Meloni,  ha annunciato l’avvio delle procedure per la raccolta delle firme a sostegno di un referendum consultivo regionale sull’indipendenza della Sardegna. Il quesito sul quale gli elettori sardi dovranno pronunciarsi in caso di successo dell’iniziativa recita: “Vuoi che la Sardegna sia uno Stato indipendente sotto forma di Repubblica?”. Nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato tutto il direttivo del Movimento, il segretario nazionale di Meris, Cristina Puddu, ha spiegato che la richiesta di referendum è stata fatta ai sensi dei trattati internazionali in materia di autodeterminazione dei popoli riconosciuti e ratificati dello Stato Italiano, che ora ha il dovere di rispettarli. Un’analoga richiesta di referendum era stata già presentata cinque anni fa da Doddore Meloni, ma era stata bocciata dagli uffici della Regione. “Ma in cinque anni sono cambiate molte cose – ha spiegata l’avvocato Puddu -, e ora c’è in tutta l’isola una maggiore coscienza e sensibilità indipendentista  e siamo sicuri che questo referendum ha un alto valore democratico che non può essere disconosciuto”.  La procedura per la raccolta delle 10 mila firme necessarie sarà avviata già la prossima settimana presso la cancelleria della Corte d’Appello di Cagliari, che poi dovrà trasmettere la documentazione agli uffici della Regione, che deciderà sull’ammissibilità o meno del referendum. Una volta ottenuto il via libera, i promotori del referendum avranno quattro mesi di tempo per raccogliere le firme. Se tutto filerà liscio, la consultazione si potrebbe svolgere  entro il 2018.

Anche in Sardegna c’è un club dei Comuni Ecocampioni. I dati sono stati diffusi in occasione del decimo anniversario dei “Comuni Ecocampioni in Carta e Cartone”. Fanno parte della squadra dieci centri dell’Isola, per un totale di 86 mila persone. I comuni aderenti sono Bosa, Carbonia, Elmas, Lanusei, Pula, Santa Teresa di Gallura, Sarroch, Teulada, Tortolì, Trinità d’Agultu e Vignola. Ogni cittadino del Club della Sardegna raccoglie una media di 58 kg/ab (dati 2016), un numero superiore rispetto al pro capite di raccolta regionale (47 kg/ab). I requisiti per entrare a far parte del Club dei Comuni Ecocampioni per i comuni in convenzione con Comieco sono un raccolta pro capite totale maggiore di 44 kg/abitante, una percentuale di raccolta differenziata di oltre 45%. Ad oggi sono diversi i comuni che potrebbero entrare a far parte del club perché soddisfano i requisiti richiesti. Comieco ha l’obiettivo di allargare il bacino del club e coinvolgere il maggior numero di comuni. In ogni caso la Sardegna si conferma una regione di riferimento del Sud Italia per la buona gestione della raccolta differenziata di carta e cartone.

Sandro Paderi è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Oristano. Lo ha deciso l’Assemblea dei circa mille soci iscritti all’associazione degli Artigiani, che ha provveduto anche al rinnovo del direttivo provinciale. Il neo presidente, che guiderà una struttura di rappresentanza in crescita come numero di soci ed erogazione di servizi, ha ricevuto le consegne da Antonio Matzutzi, da qualche mese presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna. Nel suo incarico  Paderi sarà supportato, oltre che dal segretario Marco Franceschi, anche da un comitato di tre vicepresidenti, composto dal vicario Antonio Matzutzi che lo affiancherà nella giunta regionale di Confartigianato Sardegna, e da Paolo Giovanni Fanari (autoriparatore oristanese)  e Giuseppe Antonio Deriu (edile di Cabras). Paderi, 58 anni, contitolare di una nota impresa di costruzioni con sede  nella frazione oristanese di Silì, affermata nei lavori di rimozione e bonifica dell’amianto, è dal 1994 in Confartigianato, dove ha ricoperto vari incarichi, visto che è stato presidente della società di servizi Artigian Service, dal 2007 al maggio scorso, presidente della Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna e presidente Regionale della categoria delle imprese di Costruzioni Confartigianato Anaepa. Il presidente Paderi e il segretario Franceschi, nei lori discorsi hanno ricordato, fra l’altro, l’attuale stato dell’economia e le strategie poste in atto per contrastare la crsi; il difficile rapporto con il credito; la lotta contro l’abusivismo; la pressione fiscale e il carico degli adempimenti burocratici;  il rispetto delle norme in materia ambientale e di salute; e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Presidente e segretario si sono poi soffermati sui progetti che impegneranno la Confartigianato di Oristano nei prossimi anni, al fine di consentire una più incisiva rappresentanza e una più efficiente erogazione di assistenza tecnica alle imprese del territorio.

Questa la “fotografia artigiana” della provincia di Oristano scattata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Istat, Ministero Economia, e Unioncamere: le  imprese artigiane sono 3.297 (2 ogni 100 abitanti) e danno lavoro a 6.094 persone (3.722 indipendenti e 2373 dipendenti), che producono 287 milioni di euro di valore aggiunto e 31 milioni di export. Una economia, quella artigiana oristanese, che rappresenta il 21,1% di tutte le attività produttive della provincia, sottolineate dalla nascita di 1 nuova impresa ogni 2 giorni. Lo studio dell’Associazione Artigiana sottolinea, inoltre, come le piccole e medie imprese e gli artigiani, uno dei motori dell’economica territoriale, stiano attraversando una fase ancora delicata. Alcune realtà, colpite pesantemente dalla crisi, hanno dovuto abbandonare il mercato, altre si trovano in una posizione di galleggiamento. Quello della provincia di Oristano è  un territorio che registra, in ogni caso, un tasso di attività che non arriva al 50% (47,3%), una percentuale di occupazione debole (solo il 37,9) e una disoccupazione ancora troppo alta (19,8%). I dati dei vari settori dell’artigianato, confermano, così come per tutto il resto della Sardegna, la grande difficoltà che attraversa la provincia. Nelle costruzioni, 1.595 imprese in totale, di cui ben 1.188 artigiane (il 74,5% del totale); tra il 2016 e 2017 si è registrato un crollo del 4,1% con conseguente riduzione dei dipendenti. In calo, del 2,8% rispetto al 2016, anche il settore dell’autoriparazione, che annovera 211 imprese artigiane (l’82,4% di tutto il settore). In sostanziale equilibrio le imprese del benessere; palestre, parrucchieri, istituti di bellezza e centri per il benessere fisico, che sono ben 286, in leggero calo (- 9 unità) rispetto all’anno scorso. Interessanti, invece, i numeri nel comparto della moda: 118 imprese, di cui il 73,4% artigiane (84 aziende). In equilibrio il settore del lapideo. Al primo trimestre 2017, Oristano annoverava 45 imprese, di cui 35 artigiane (77,8% del totale), con 83 addetti, 608mila euro di esportazioni, e un lieve calo (-3 imprese) tra aperture e chiusure tra il 2016 e 2017. In controtendenza, rispetto agli anni passati, il credito alle impreseartigiane oristanesi: tra il 2016 e 2017 i finanziamenti sono cresciuti del +0,8%, attestandosi a 77 milioni erogati, con un tasso effettivo del 6,40%, – 39 punti base tra il 2015 e 2016 ma, in ognicaso, +183 punti base sulla media italiana. Va meglio per i pagamenti della Pubblica Amministrazione oristanese verso le imprese. A livello nazionale, nella classifica generale di tutti gli enti più celeri, al settimo posto assoluto troviamo proprio la provincia di Oristano, con una media di 37 giorni per pagare le fatture alle aziende fornitrici. Altissima, infine, la tassazione: in provincia di Oristano una “impresa tipo” (2 titolari + 3 dipendenti, con un immobile produttivo), paga allo Stato 8.075 euro per 5 tributi locali e 701euro di “tassa sulla tassa”, per un totale comprensivo di 8.776 ovvero 1771 euro a dipendente.

Un giovane diciottenne, residente in un paese vicino a Oristano, è stato arrestato dopo essere stato sorpeso dagli ageti della Polizia di Stato con 10 grammi di marijuana. La droga, nascosta tra gli indumenti in un sacchetto di satoffa nera, era contenuta in involucri di plastica pronta per essere smerciata. Al giovane sono stati trovati anche un bilancino di precisione, un “trita erba” e due portafogli con 230 euro, in banconote di vario taglio, probabilmente frutto della vendita della marijuana. Durante una successiva perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati altri 32 grammi di marijuana. Il diciotenne era stato fermato dalla Polizia mentre si trovava assieme ad altri giovani in città, in via Rossini, e il suo nervosismo aveva insospettito gli agenti che, dopo averlo perquisito, lo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane attualmente si trova agli arresti domiciliari.

Incendiari in azione nell’ex deposito Aci, nella strada che da Oristano conduce a Santa Giusta, in località Cuccuru ‘e Portu. Spinte dal forte vento di maestrale, le fiamme hanno distrutto le carcasse delle auto e quanto era rimasto degli uffici, mentre un fumo intenso ha invaso tutta la zona. I Vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per ore per spegnere l’incendio e mettere in sicurezza la zona. E’ la quarta volta che l’ex deposito (ancora sotto sequestro su provvedimento della magistratura) viene dato alle fiamme.

 

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