Ott 23

Il neo sindaco Andrea Lutzu replica duramente all’ex sindaco Guido Tendas.

L’ex sindaco di Oristano, Guido Tendas, ha perso l’ennesima occasione per tacere. Dopo la precedente, disastrosa consiliatura, decenza avrebbe voluto che si impegnasse a fondo per finire nell’oblio.

E questo per non ricordare agli Oristanesi di aver vinto, assieme alla sua giunta, L’Oscar per il peggior sindaco e il peggior esecutivo che la città abbia mai avuto. In crisi d’astinenza di visibilità, Tendas ha, invece, rilasciato un’intervista a “La Nuova”, in cui non ha risparmiato critiche all’attuale giunta Lutzu, in carica da pochi mesi, accusandola fra l’altro di aver bloccato i cantieri avviati negli anni passati.

L’intervista di Tendas, carica di amenità, non poteva di certo passare inosservata, e oltre ad avere suscitato l’ilarità dei cittadini (visto che la giunta Tendas si è distinta per aver posto in essere il “nulla”), ha provocato la dura reazione del neo sindaco, Andrea Lutzu, che ha prontamente replicato.

“La piazza delle case minime, il teatro, l’hospice, il Piano urbano della mobilità, il Foro boario, la circonvallazione, la riapertura delle torri, la chiusura al traffico di via Mazzini, l’inagibilità del campo Tharros, il porticciolo turistico. Quando l’ex sindaco Tendas parla di fatti e di ritardi fa riferimento a tutti questi temi che ha accantonato per anni? – ha detto Lutzu -.

Ricordo conferenze stampa, inaugurazioni e intitolazioni a gran profusione, anche in piena campagna elettorale, dall’ sindaco che viene definito silente e che il giornale dice fosse abituato a far parlare i fatti. Chi ha governato per 5 anni dovrebbe avere l’accortezza, prima di tutto, di ricordarsi che molte delle questioni che si stanno affrontando oggi hanno dormito in un cassetto per molto tempo – ha osservato Lutzu -.

Parto dall’esempio più recente della piazza delle case minime. Il concorso di idee che ha incoronato il progetto vincitore risale al 2012, ma solo nelle scorse settimane la giunta, questa giunta, lo ha ripreso in mano approvandolo. Ma posso parlare anche del Teatro Garau, chiuso da anni, per il quale, nonostante le tante promesse, solo oggi si sta concretamente operando per la riapertura. Devo ricordare il finanziamento per il nuovo mercato civico che il comune stava per perdere a causa dei troppi ritardi accumulati nel corso degli anni e recuperato in extremis nelle scorse settimane? Ricordo cinque anni fa annunci da parte dell’ex sindaco Tendas sulla chiusura al traffico della via Mazzini e l’imminente apertura del Foro Boario.

Però, forse ha ragione l’ex sindaco: nei nostri quattro mesi scarsi di amministrazione abbiamo effettivamente accumulato gravi ritardi – ha ironizzato il sindaco Lutzu -. Cercheremo di fare tesoro dei consigli di chi ci ha preceduto per fare meglio di loro. Di certo non commetteremo l’errore di fare scelte sopra la testa dei cittadini. E ci vuole più coraggio ad assumere con responsabilità scelte anche impopolari, dopo un confronto aperto e franco, che procedere in perfetta solitudine, o dopo finte consultazioni, come troppe volte ha fatto l’amministrazione che ha governato prima di noi.

Ci sarà pure un motivo se sui progetti qualificanti della passata giunta si sono creati tanti comitati e si sono levate tante lamentele. E sulla circonvallazione, come per tante altre iniziative, la giunta Tendas ha avuto tutto il tempo per approvare progetti, e lo avrebbe avuto anche per far partire i lavori. Altro che logica del rinvio: questa amministrazione i problemi li affronta, eccome, e non mette certo la testa sotto la sabbia. La politica dello struzzo non paga e non ci appartiene”.

Il sindaco Lutzu ha concluso con una considerazione: “I vecchi amministratori mi sembrano molto preoccupati dell’attenzione che stiamo dedicando all’esame delle loro iniziative. Siamo stati eletti anche per questo: la città ha giudicato sbagliate alcune loro ricette e ha chiesto a noi di dare un contributo diverso. Lo stiamo facendo, si rassegnino, è un impegno dal quale non intendiamo sottrarci in alcun modo”.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per martedì 31 ottobre e lunedì 6 novembre, alle 18, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Approvazione linee d’indirizzo per la redazione del piano triennale per la prevenzione della corruzione, triennio 2018-2020. 2) Interpellanza Federico, Obinu e Sanna: “Opportunità della delibera della giunta comunale n. 191, del 19.09.2017, assunzione di un segretario di supporto al sindaco”. 3) Interrogazione urgente di Obinu, Sanna e Federico: “Recente annullamento di spettacoli ed eventi”. 4) Interpellanza Cadau: “Discarica abusiva nelle vicinanze del fiume Tirso, nella frazione di Silì”. 5) Mozione del gruppo Coraggio e Libertà: “Programmazione Territoriale”. 6) Mozioni Cadau: “Modifica regolamento canone occupazione spazi ed are pubbliche-Cosap” e “Adesione del Comune di Oristano alla campagna Anci “365 giorni NO alla violenza contro le donne”. 7) Demurtas Giuseppe e Serra Fabrizio, intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato sito in via Ricovero n. 20, 22, con bonus volumetrico… 8) Approvazione proposta di monetizzazione standard della lottizzazione De Murtas e più, completamento comparto D – convenzione stipulata in data 07/02/2016 rep. n. 960.

Impossibile non notarlo. Da alcuni giorni c’è un maxi manifesto all’ingresso di Oristano. Obiettivo: dire ancora una volta “No” alla violenza sulle donne. L’iniziativa è del “Centro Antiviolenza Donna Eleonora” e dell’associazione “Prospettiva Donna” (che dal 2015 gestisce il centro), con la collaborazione dell’Ottica Erdas. “Il manifesto è rivolto – hanno detto i promotori dell’iniziativa- sia alle donne vittime di violenza, sia all’intera popolazione, per favorire la consapevolezza del fenomeno della violenza sulle donne, coinvolgendo tutta la comunità”. Il messaggio è essenziale: un cerchio con la freccia, simbolo dell’universo femminile, e la scritta “Noi contro la violenza sulle donne”. Sotto un numero di telefono per eventuali emergenze o problemi. “La scelta stessa dei contenuti – ha spiegato il Centro Antiviolenza – è stata oggetto di sensibilizzazione e formazione, dopo un lungo confronto sui contenuti simbolici e sul messaggio che volevamo trasmettere alla popolazione. Partendo dal concetto base che “è impossibile non comunicare”, è stato necessario tenere presente che anche con le immagini e con le frasi, che rappresentano il fenomeno interconnesso alla violenza di genere,si può rischiare di trasmettere messaggi fuorvianti, stereotipati o ancor peggio colpevolizzanti nei confronti della vittima”. Da qui la scelta di richiamare l’universo femminile con un simbolo che fosse in grado di rappresentare tutte le donne. La violenza (questo è il messaggio) è trasversale e globale, non conosce età, titolo di studio, classi sociali, livello culturale, etnia.

Il comune di Oristano è tra i soggetti selezionati dal Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, per l’attuazione di progetti con volontari di servizio civile nazionale autofinanziati dalla Regione Sardegna. Il progetto ammesso “Il ritorno dei moschettieri alla corte di Eleonora” sarà realizzato con l’impiego di 4 volontari. Possono partecipare alla selezione i ragazzi e le ragazze di età compresa tra 18 e 28 anni, che saranno impiegati nel servizio civile per 12 mesi. La domanda di partecipazione, indirizzata direttamente al Comune di Oristano, dovrà essere presentata entro e non oltre le ore 14 del 20 novembre, per posta elettronica certificata istituzionale@pec.comune.oristano.it, o per raccomandata A/R, oppure a mano al protocollo dell’ente. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio civile. Tutte le informazioni sul servizio civile sono disponibili sul sito del Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei ministri – www.serviziocivile.it; della Regione Sardegna – area dedicata www.regione.sardegna.it.; del Comune di Oristano – link “servizio civile” www.comune.oristano.it .

La petizione del gruppo Facebook “Su Pallosu” per salvare i ricci del Sinis ha raggiunto in tre giorni 3000 mila firme. Petizione che i ricciai, chiaramente, non hanno gradito. “Boom ! Diciamo la verità, nessuno di noi immaginava un successo simile per questa petizione – ha detto Andrea Atzori che gestisce la pagina Facebook -. Il numero dei firmatari è inarrestabile, un crescendo impetuoso, sin dal primo istante. Una cifra incredibile, che è diventata davvero rilevante. Ciò dimostra che la sensibilità è tanta e pure la voglia di non rimanere impotenti davanti ad una devastazione che è sotto gli occhi di tutti. Gli elementi per questo straordinario risultato però c’erano tutti e li coglievamo da tempo nell’aria. Se ben 3.000 (tremila ) persone, in appena 3 giorni, hanno firmato questa petizione non è perchè sono impazzite o non sapevano cosa fare. La tutela del mare e dei ricci è una questione che riguarda tutti, nessuno escluso: cittadini e consumatori. Indipendentemente da provenienze politiche o o professioni. Tutti i sardi e tutti gli oristanesi che amano la Sardegna sentono particolarmente i problemi della pesca e dei ricci. Infastidirsi se anche i cittadini comuni esprimono in questo modo questa sensibilità e si prendono cura del mare non ha ragion d’essere. Il mare non è un’esclusiva di nessuno. Questa petizione – ha detto ancora Atzori – va incontro ai pescatori, nel massimo rispetto di coloro che con fatica e impegno vivono e traggono sostentamento per loro e le loro famiglie. Infatti, nonostante ci siano anche forti richieste nella società civile di coloro che chiedono un fermo biologico totale, il testo di questa petizione non vieta la pesca, ma ne chiede precisi limiti, utili a preservare i ricci e dunque l’attività stessa degli operatori del mare. Questa è una petizione che vuole salvaguardare pesca e pescatori. Sostenere il contrario è sciocco. La risorsa mare non è infinita, per questo occorre cambiare rotta. Il principio della territorialità innanzitutto va a salvaguardare proprio gli stessi pescatori; così pure il divieto dell’uso delle bombole e il divieto nelle aree marine protette. Appare strano che su questo alcuni ricciai siano omissivi o addirittura appaiano “collaborazionisti”. Domande: Davvero ci sono ancora ricciai locali disposti ancora ad ospitare nel loro territorio di residenza anche i colleghi provenienti da altre aree dell’isola? Siete favorevoli o contrari a legare l’attività di pesca al territorio di residenza ? Ha senso l’esistenza di un’Area Marina Protetta dove è ammessa in maniera massiccia la pesca al riccio ? Hanno senso i limiti di prelievo quando i controlli sugli stessi sono sempre stati non sufficienti ? Nessuno di noi ha la verità in tasca e questo è solo un contributo. Nessuna presunzione. Ad esempio occorre probabilmente studiare anche la possibilità di chiusure stagionali di intere aree in maniera da permettere il ripopolamento. Benvengano nuove idee, che vadano nella stessa direzione. Confrontiamole. Confrontiamoci. Più numerose sono le proposte per un utilizzo razionale e sostenibile della risorsa mare, più sarà possibile raggiungere una soluzione efficace e concordata. Quali sono le proposte alternative e concrete oltre a quelle lanciate in questa petizione ? Fin ora non le abbiamo viste. Attenzione. Chi ha promosso e firmato questa Petizione “non vuole il territorio tutto per sè” – ha sostenuto Andrea Atzori -, ma al contrario è consapevole che solo il coinvolgimento e la partecipazione di tutta la società civile può contribuire al cambiamento dell’attuale preoccupante e insostenibile situazione di eccessivo prelievo. Denigrare o insultare il sentimento diffuso e le proposte concrete alla base di questa petizione può essere un boomerang per chi lo fa. L’ eccessivo prelievo dei ricci è un dato di fatto, appurato, oggettivo (riscontrato anche in precisi studi scientifici) e non un’opinione. Certo è forse la prima volta che, con una banale petizione on line di una misera pagina facebook (guardacaso dedicata alla località che probabilmente più di tutte in Sardegna rappresenta il simbolo della pesca al riccio) su una questione che ha visto sempre e solo una disputa tra pescatori (spesso e volentieri gli uni contro gli altri) e istituzioni (Ministeri-Regione-Comuni con trattative romane, cagliaritane o comunque ben lontane dai cittadini), anche il popolo del web, i cittadini comuni, esprimono la loro proposta-opinione. Ma anche questa oggi è la democrazia. Non è più ora di compatimenti stagni. Nessuno – ha concluso Atzori – può oggi rimanere sordo od indifferente ad una petizione come questa. E se lo facesse sarebbe un grave errore di sottovalutazione. L’opinione pubblica, i cittadini, i consumatori devono poter contare e dire la loro, anche con una semplice petizione on line come questa. Continuiamo a firmare e a far firmare! Grazie di cuore a tutti”. Andrea Atzori ricorda che si può firmare e far firmare su: https://www.change.org/p/difendiamo-i-ricci-di-mare-e-leghiamo-l-attivita-di-pesca-alla-provincia-di-residenza. (Dalla pagina Facebook “Su Pallosu luogo storico”, Admin Andrea Atzori).

Il comitato di valutazione di Europarc ha valutato positivamente la richiesta di adesione alla Carta Europea (Cets) e ha riconosciuto all’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” di Cabras l’importante certificazione per il periodo 2017 – 2021. La Carta Europea per il turismo sostenibile nelle Aree Protette è uno strumento metodologico e una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. Questo riconoscimento si basa sulla collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune e un piano d’azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un’analisi approfondita della situazione locale. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale, e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale,delle imprese e dei visitatori. Il risultato giunge dopo un intenso periodo di preparazione e lavoro che l’Area Marina, gestita dal comune di Cabras, ha realizzato con gli operatori del territorio per definire una strategia comune per lo sviluppo del turismo sostenibile, incentrato sulla conservazione e la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle patrimonio culturale. Grazie al progetto Meet (Mediterranean experience of ecotourism) finanziato dall’Unione Europea, attraverso l’associazione Medpan, gli operatori locali hanno avuto l’occasione di riunirsi e confrontarsi in un forum permanente di discussione e lavoro, che ha permesso la stesura di un piano d’azione che ha visto come attori principali, imprese, popolazione locale e visitatori. “Oltre ad un riconoscimento del lavoro svolto finora – ha commentato il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus – sarà uno strumento per accedere a nuove opportunità di finanziamento e dare risposte alla necessità di sviluppo del territorio. Uno sviluppo che mira a valorizzare, oltre al patrimonio naturale e culturale, le capacità e le competenze delle imprese locali e della cittadinanza di Cabras”. “La Carta Europea per il Turismo Sostenibile – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Sandro Murana – è uno strumento metodologico che supporterà l’Area Marina nella gestione del turismo sostenibile, andando ad impegnare e responsabilizzare “in prima persona” il Soggetto Gestore e coinvolgendo i portatori di interesse locali nel continuo miglioramento e attuazione della strategia presentata a Europarc”.

 

12 comments

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    • Vincenzo on 23 ottobre 2017 at 15:15
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    L’ho scritto intervenendo nell’articolo precedente e lo ripeto anche in questo: non c’è limite all’indecenza. Tendas del Pd – il peggior Sindaco che Oristano abbia mai avuto – ha ancora il coraggio di parlare? E poi per che cosa, per dire come al solito un sacco di cretinate. Il bello è che i giornaletti locali continuano a dargli spazio. Giusta la risposta di Lutzu, che ha ricordato allo smemorato di Solarussa tutto ciò che non ha fatto nei cinque anni in cui ha s-governato Oristano. Ma Tendas davvero non si vergogna?

    • Rocco on 23 ottobre 2017 at 15:39
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    Che pena! Che figura di m….! I politici montati quando non sono più sulla poltrana e non li c… più nessuno non sanno arrendersi al fatto che il loro tempo è finito. Tendas è stato patetico!

    • Mauro on 23 ottobre 2017 at 16:07
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    Ho notato che alcuni degli Assessori della Giunta Tendasa sono spariti dalla circolazione. Dopo che gli Oristanesi hanno bocciato il Centrosinistra alle Comunali è evidente che si sono eclissati per la vergogna. Ci mancava solo Tendasa che la Nuova ha resuscitato per fargli dire idiozie. Chi ha scritto l’articolo sicuramente non era a Oristano quando al Comune c’era Tendasa… altrimenti da giornalista serio gli avrebbe contestato tante stupidaggini messe assieme alla cavolo di cane.

    • Simone on 23 ottobre 2017 at 16:53
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    Lasciate godere Tendas di altri 5 minuti di notorietà. Tra qualche giorno passerà inosservato e non lo rcorderà più nessuno.

    • Carlo on 23 ottobre 2017 at 17:00
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    Intervengo solo per fare i complimenti ad Andrea Lutzu per la risposta a Tendas.

    • drastico on 23 ottobre 2017 at 19:48
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    e io intervengo per sottolineare che l’uscita di tendas è la prova di come, quando si è montati, si voglia essere protagonsiti a tutti i costi. se poi si tratta di un’uscita l’improvida chi se ne frega. l’importante è che se ne parli. per carità…

    • Paolo on 23 ottobre 2017 at 20:33
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    A quanto vedo G.Tendas è ancora ad Oristano. Dopo il successone della sua avventura come sindaco e la catastrofica sconfitta della candidata del Pd alle elezioni pensavo fosse emigrato assieme a M.Obinu.C onstato purtroppo che non è così… Pazienza, almeno le dichiarazioni politiche di G.Tendas fanno ridere, quelle di M.Obinu invece fanno piangere.

    • Che ce vado on 24 ottobre 2017 at 9:25
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    Non ho ancora visto nulla di questa nuova giunta. segnalo solo il divieto alle bici, il resto è come la precedente: vacuità assoluta.

    • drastico on 24 ottobre 2017 at 11:01
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    parlare di vacuità dopo tre mesi è quantomeno temerario. lutzu ha annunciato come la sua giunta si sta muovendo, al contrario di quella di tendas che è rimasta ferma per 5 anni. nessuno ha la bacchetta magica e per il momento non si può chiedere a lutzu l’impossibile. a mio parere è troppo presto per dargli addosso, poi ognuno dice quello che gli pare…

    • Che ce vado on 24 ottobre 2017 at 22:37
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    Caro drastico sei molto ottimista, io no perchè la giunta non mi convince per niente, Tre mesi sono tanti!

    • Luigi on 25 ottobre 2017 at 9:26
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    Tre mesi sono pochi, non bastano neppure a prendere visione delle sciocchezze che hanno fatto gli assessori della deleteria giunta Tendas.

    • Quark on 25 ottobre 2017 at 10:03
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    Lutzu e i suoi assessori non sono dei geni, ma se li paragono ai tanti incompetenti della giunta Tendas mi sembrano dei luminari!

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