Ott 21

Per una Sinistra finalmente credibile. Pd nella bufera? Impossibile, a Oristano il Pd non esiste.

 

“ll momento è ora. Crediamo non si possa più aspettare, perché manca nell’offerta politica un progetto davvero innovativo”. Lo sostengono Anna Falcone, avvocato, già vicepresidente del Comitato per il No alla Riforma Costituzionale, e Tomaso Montanari, storico dell’arte all’Università Federico II di Napoli, presidente di Libertà e Giustizia.

Entrambi sottolineano – in un’affollata conferenza stampa – che l’approdo è quello naturale e coerente, cominciato col percorso del 18 giugno al Teatro Brancaccio di Roma e, prima ancora, con il Comitato referendario del No.

“Di fronte all’ennesima legge elettorale-truffa, a un dibattito mediatico-politico concentrato su leadership e personalismi -affermano- invece che sulle soluzioni ai problemi e la costruzione di una nuova visione di società e di Paese, una parte importante di cittadini elettori si sta chiedendo se andare o no a votare alle politiche”, col rischio di trovarsi davanti “all’ennesimo Parlamento di nominati e all’incapacità di rappresentare chi non ha voce, di contrastare la precarietà dei più e la quasi totalità dei giovani, di proporre un modello sociale più giusto, inclusivo, solidale”. Capace di rovesciare “la scandalosa realtà di questo mondo”, come dice papa Francesco.

Per questo “non basta il professionismo politico, ma occorre un progetto unitario più grande e ambizioso dei singoli pezzi, che vada oltre le elezioni e abbia come denominatore comune il contrasto alle politiche neoliberiste che in questi anni hanno decapitato diritti, futuro e ruolo della sovranità popolare e delle istituzioni”. E’ tempo “di immaginare una politica e un governo nell’interesse della maggioranza delle persone, un mezzo non un fine. Perciò consideriamo chiusa la stagione del centro-sinistra: serve costruire una Sinistra che ancora non c’è”.

Si parte dal ‘mito fondativo’ di una vittoria, quella del 4 dicembre, con una fortissima richiesta di partecipazione. “Non ci basta più difendere Costituzione e Stato democratico di diritto, vogliamo costruire un fronte alternativo al pensiero unico neoliberista” per costruire un quarto Polo civico e di Sinistra che confluisca in una lista nazionale e poi in un soggetto politico. “Un progetto stabile e credibile, più grande e ambizioso dei singoli partiti e movimenti”, che permetta la liberazione in Italia di energie che altrove hanno dato vita a Podemos (Spagna) e al nuovo Partito laburista di Corbyn (Gran Bretagna).

Quanto accade in Europa insegna che “la Sinistra vince solo se è unita su programmi radicali e innovativi, senza appoggio a forze conservatrici. Dobbiamo mettere insieme i presupposti per un umanesimo globale, con vecchi e nuovi diritti, come quelli a una partecipazione democratica reale, al tempo, alla felicità. La dimensione nazionale non è sufficiente e rafforzeremo perciò i rapporti con altri movimenti europei”.

“Nonostante il dibattito politico sia concentrato sui cambi d’umore di un ‘leader’ autodesignato e divisivo, nei nostri incontri in Italia (Cento piazze per il programma) si è ritrovato un solo popolo formato da studenti, cittadini senza tessera, militanti in partiti e movimenti di sinistra, delusi da Pd e politica, chi non vota più o esprime la protesta. Chiedono una forza unitaria e popolare che si occupi di lavoro, redistribuzione della ricchezza, tutela di ambiente e clima, diritto a salute e istruzione, pace e accoglienza dei migranti”.

Le assemblee culmineranno in un incontro nazionale, a novembre. Intanto Falcone e Montanari verificheranno, coi responsabili delle forze politiche alternative alle destre e al Pd, la possibilità di costruire un calendario e un metodo condivisi dalle forze civiche e politiche, in modo che -prima della fine d’anno- si arrivi a una lista unica per le prossime elezioni.

Il metodo si fonda sulla partecipazione dal basso “per eleggere col metodo una testa un voto un’assemblea in vista del programma finale, che candidi persone che siano espressione dei cittadini, con ampio spazio a donne e giovani”. E’ definito “inaccettabile” il modello mediatico e ambiguo delle primarie: va valorizzato piuttosto l’impegno di chi si spende in attività politiche, sociali, di volontariato. “Noi crediamo che un comitato di facilitatori non candidati debba assumere un ruolo di garanzia in questo processo”.

Falcone e Montanari ribadiscono infine che non si candideranno, che sono aperti a Sinistra Italiana, Possibile, Mdp, Rifondazione Comunista, l’Altra Europa e a diverse altre sigle, le quali però rappresentano “solo una piccola parte della sinistra civica, larga, democratica e inclusiva che va costruita”. E’ necessario a tal fine un radicale rinnovamento “di linguaggio e leadership, anche generazionale, che rappresenti nei volti e nelle storie l’espressione dei cittadini e dei territori per una sinistra diversa da esperienze passate, con lo sguardo rivolto al futuro. Una sinistra finalmente credibile”. (da MicroMega).

A proposito di sinistra e di ex partiti di centrosinistra, alcuni (svegliandosi dal letargo) si sono accorti solo oggi che a Oristano il Pd è nella bufera. E questo solo perché il segretario regionale ha congelato l’elezione del segretario provinciale (di cui, peraltro, agli oristanesi non importa un fico secco) per presunti brogli e dimissioni a gogò dei componenti la commissione di garanzia, e  ora si paventa il commissariamento. Si è parlato di caos, di richieste di trasparenza e di gioco ostruzionistico tra correnti (parola grossa questa, visto che gli elevati riferimenti politici da una parte sono Caterina Pes, Claudio Atzori e Mario Tendas che appoggiano la candidatura alla segreteria di Maria Cristina Manca, e dall’altra l’antica ditta Antonio Biancu & Antonio Solinas che spingono o spingevano per Lino Zedda; il terzo candidato, il soriano Roberto Martani, ha fatto un passo di lato e si è schierato con Maria Cristina Manca. ndr). Dov’è quindi la novità, visto che in via Canepa il caos regna da lustri? Dove sta la notizia, considerato che non c’è niente di nuovo in casa Pd? Si tratta, infatti, di cose viste e riviste. I giochini tra correntine e spifferi vari, anche per interessi di piccolo cabotaggio, ci sono sempre stati, nonostante si sia sempre strombazzato ai quattro venti che il partito procedeva unito. Di beghe e contro beghe, di accordi di Tizio e Caio contro Sempronio (sconfessati e stracciati il giorno dopo), di liti, sgambetti e spaccature è sempre vissuto il Pd, sin dai tempi della segreteria di Gianni Sanna (che prima ha distrutto il partito e successivamente l’ha abbandonato insieme al suo entourage), per poi aggravarsi nel periodo di Alessio “meteora” Mandis, fedelissimo di Antonio Solinas, che solo in questi giorni, leggendo il suo nome sui giornali, molti hanno appreso che fosse il segretario provinciale del Pd. Dove sta, quindi, la meraviglia che ha fatto strabuzzare gli occhi ai ghiri nostrani? Non dovrebbe, infatti, essere il caos nel Pd oristanese a destare stupore ma l’esatto contrario. Cosa difficile questa da attuare, considerato che nel Pd, soprattutto in salsa paesana, gli interessi del capo-spiffero hanno prevalso e prevarranno sempre sull’interesse del partito e su quello generale della comunità. Ma, forse, il nostro è solo un discorso accademico e senza senso, visto che parlando del Pd ci stiamo riferendo a una realtà virtuale. La verità vera, infatti, è che il Pd come partito a Oristano è così politicamente evanescente da non essere percepito come tale dai cittadini, tant’è che più d’uno ritiene che il Pd in città sia praticamente inesistente. Ma allora di che cosa stiamo parlando?

Una mozione urgente, che evidenzia la disparità dei costi che l’amministrazione comunale di Oristano ha sostenuto, e dovrà ancora sostenere, per il conferimento dei rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi, è stata presentata dal consigliere comunale dell’Udc, Giuseppe Puddu. “Il comune di Oristano – ha osservato Puddu – detiene una quota di partecipazione sociale del 31,41% nel Consorzio Industriale Provinciale di Oristano (Ente pubblico economico) e il sindaco, o suo delegato, fanno parte del Consiglio di amministrazione. Il Consorzio Industriale gestisce l’impianto di selezione, trattamento e valorizzazione dei rifiuti solidi urbani, che è costato 22 milioni di euro, e grazie al quale tutti i comuni della provincia di Oristano possono smaltire i rifiuti, risparmiando le spese di trasporto, che in precedenza erano costretti a sostenere per il conferimento in località fuori dalla provincia. L’amministrazione comunale di Oristano – ha sostenuto ancora Puddu – ha conferito in questo impianto anche i rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi, che vengono fatturati al costo di frazione organica per 92,25 euro a tonnellata, più ecotassa ed iva di legge. Sarebbe opportuno – ha scritto Puddu nella mozione -, per una corretta trasparenza amministrativa, conoscere l’esatta quantità dei rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi e conferiti nell’ultimo quinquennio”. Detto ciò, vista la convenzione stipulata l’11 maggio 2016 tra il Comune e il Consorzio Industriale di Oristano e vista la determinazione del 28 settembre 2017 del Settore Sviluppo del Territorio, Servizio Ambiente, Arredo Urbano e Verde Pubblico, con la quale si affida il servizio di conferimento dei rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi presso l’impianto di compostaggio del Cip di Nuoro, nella zona industriale di Pratosardo, per un corrispettivo di 15 euro a tonnellata, secondo il consigliere comunale dell’Udc “…sarebbe opportuno, per una corretta trasparenza amministrativa, apprendere da che data e per quale corrispettivo, l’amministrazione comunale di Oristano, avrebbe potuto conferire, al Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, i rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi del nostro Comune”. Puddu fa osservare che il Comune “…conferendo i rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi presso l’impianto Cip di Nuoro andrà a conseguire una sostanziale economia per l’amministrazione; economia che, per contro, si tradurrà in maggiori costi per l’impresa che gestisce l’appalto di igiene urbana e in un maggior inquinamento atmosferico, dovuto ai mezzi che dovranno trasportare i rifiuti sino a Nuoro”. Visto che non è dato sapere perché, sino ad oggi, l’amministrazione comunale non aveva valutato questa possibilità, secondo Giuseppe Puddu, sarebbe necessario approfondire l’argomento. Fatta questa premessa, oltre a chiedere chiarimenti su quanto accaduto, con la mozione Puddu “…impegna il sindaco e la giunta a) Ad intraprendere ogni iniziativa di propria competenza affinché sia verificata la regolare condotta dell’azione amministrativa svolta, negli ultimi cinque anni…; b) Ad intervenire, tramite il rappresentante del comune nel Consorzio Industriale di Oristano per: 1) valutare la congruità del prezzo che il nostro Comune ha, sino ad oggi, versato per il conferimento dei rifiuti biodegradabili prodotti da giardini e parchi; 2) Sollecitare la rimodulazione del canone secondo i costi di smaltimento di impianti analoghi operanti sul territorio regionale, anche in considerazione del fatto che il maggior costo per il conferimento di tale frazione si riflette, pesantemente, sulle tariffe Tari che gravano sui nostri concittadini; 3) Sollecitare la possibilità di rimodulare in diminuzione i prezzi di conferimento, delle varie frazioni, applicati al nostro comune”. (Giuseppe Puddu, consigliere comunale Udc).

Nove percorsi diversi attraverso i paesaggi legati alla storia e alla cultura dell’oro verde, per celebrare la giornata nazionale della “Camminata degli olivi”, in programma domenica 29 ottobre. I territori interessati sono quelli di Bosa, Riola Sardo, Berchidda, Escolca, Giba, Ittiri, Santadi, Uri e Usini. Nove passeggiate (dai due ai cinque chilometri) dedicate alle famiglie e agli appassionati che si concluderanno in un frantoio, un’azienda olivicola o un palazzo storico, dove ai partecipanti sarà offerta una degustazione. “Abbiamo raccolto con entusiasmo l’invito dell’associazione nazionale Città dell’olio, che in Sardegna comprende 30 comuni, perché crediamo che la valorizzazione dei nostri territori inizi dalle comunità e da ciò che sanno fare – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, alla presentazione dell’appuntamento di domenica prossima -, e la Camminata degli olivi è un’occasione per riscoprire angoli delle nostre campagne”. “Obiettivo dell’iniziativa – ha aggiunto il presidente dell’associazione nazionale Città dell’Olio, Enrico Lupi – è la valorizzazione della produzione olivicola di qualità; sosteniamo chi cura e chi visita questi luoghi perché rappresentano un investimento per il futuro economico e turistico del nostro Paese e quindi della Sardegna”.

 

9 comments

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    • Sergio on 22 ottobre 2017 at 15:17
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    Condivido quello che ha detto Pig. Sono tra quelli oristanesi delusi, e non credo di essere il solo, che prima votavano PD e che adesso votano il Movimento 5 stelle. Il PD è sempre più lontano dalla gente è per questo non è più credibile.

    • Elisabetta on 22 ottobre 2017 at 15:58
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    Pig come al solito non le manda a dire e anche se politicamente siamo distanti apprezzo la sua professionalità e la sua onestà intellettuale. La sua è chiaramente una provocazione ma non è comunque distante dalla realtà.

    • Anticomunista. on 22 ottobre 2017 at 16:43
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    Il Partito democratico è molto peggio di come viene descritto nell’articolo.

    • drastico on 22 ottobre 2017 at 17:24
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    il vero problema del pd, non solo ad oristano, è nella pochezza della sua classe dirigente. se i giovani del pd non fanno una rivoluzione politica e non mandano a casa questi incapaci, il pd presto sparirà dal panorama politico.

    • Maurizio on 22 ottobre 2017 at 18:32
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    Complimenti! Ci hanno messo un anno per eleggere il Segretario Regionale e ora a Oristano annullano l’elezione del Segretario Provinciale per brogli o chissà che altro… Una figuraccia continua! Il bello è che se senti i crani del PD per loro è come se non fosse mai successo niente. Che faccia di gomma!

    • Ignazio on 22 ottobre 2017 at 23:30
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    Smettetela di sparlare male contro Antonio 1 e 2 , loro lavorano per il bene del partito… poi i risultati saranno sotto gli occhi di tutti…

    • Pino on 23 ottobre 2017 at 11:01
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    ah ah ah ah ah come battuta non c’è male.

    • manolete on 23 ottobre 2017 at 11:29
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    quando nella vecchia sardegna non sanno cosa scrivere, giornalisti nostalgici della vecchia amministrazione, buttata fuori a calci nel sedere e una marea di voti dei cittadini per il centrodestra, si rivolgono ad amministratori che pontificano dimenticando che hanno messo in braghe di tela la città, tipo tendas e suoi derivati. che vergogna!!!

    • Vincenzo on 23 ottobre 2017 at 11:50
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    Non c’è limite all’indecenza. Tendas, il peggior Sindaco che Oristano abbia mai avuto – che guarda caso è del Pd -, ha ancora il coraggio di parlare. E poi per che cosa, per dire come al solito un sacco di cretinate. Il bello è che i giornaletti locali continuano a dargli spazio. Boh…

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