Lug 27

Oristano: giro di vite su fuochi d’artificio, sagre e movida. Massimo Carminati rinchiuso nel carcere di Massama.

Per fuochi d’artificio, movida notturna, sagre e feste patronali in provincia di Oristano niente sarà più come prima. “Dal 5 luglio le regole sono cambiate”, ha ricordato il Questore, Giovanni Aliquò, in una conferenza stampa convocata per annunciare la notifica a tutti i sindaci della direttiva in materia di sicurezza emanata dal ministero dell’Interno.

E i primi effetti si iniziano già a vedere. Le feste patronali di Sant’Anna a Riola Sardo e di San Giacomo a Nuraxinieddu si sono svolte senza i tradizionali fuochi d’artificio, e lo stesso potrebbe accadere nei prossimi giorni in tanti altri paesi dell’Oristanese. Per gli spettacoli pirotecnici sono aumentate le distanze di sicurezza (da 100 a 150 metri) e vengono effettuati controlli sulla certificazione dei botti e sul livello sonoro (da 80 a 120 decibel).

Giro di vite anche per la movida notturna. Nel mirino della Questura, sollecitata da una lunga serie di segnalazioni dei cittadini, sono già finiti Oristano, Cabras, Santa Giusta e Abbasanta. I sindaci di questi centri hanno ricevuto dalla Questura una precisa richiesta a intervenire con i loro poteri per far rispettare, in particolare, le norme in materia di inquinamento sonoro e di vendita di bevande alcoliche, con l’invito a emanare specifiche ordinanze.

A Oristano, il neo sindaco Andrea Lutzu dovrà preoccuparsi anche di verificare, e se necessario rivedere, le autorizzazioni per la sistemazione di tavolini e sedie sul suolo pubblico, che attualmente in diverse strade renderebbero difficoltoso il transito non solo dei mezzi di soccorso ma anche degli stessi pedoni.

Massimo Carminati, condannato a 20 anni di reclusione a conclusione del processo “Mafia Capitale”, è stato trasferito dal carcere di Parma, dove era sottoposto al cosiddetto 41 bis (il carcere duro per i mafiosi), nel penitenziario oristanese di massima sicurezza di Massama. La decisione fa seguito alla revoca, dal parte del ministro della giustizia Andrea Orlando, del regime in cui Massimo Carminati si trovava dal dicembre 2014. Revoca scaturita dalla esclusione dell’aggravante dell’associazione di stampo mafioso disposta dai giudici della decima sezione del Tribunale di Roma a conclusione del processo al cosiddetto “Mondo di Mezzo”. Nel provvedimento di trasferimento si segnala alla direzione di Oristano che “…Carminati, già militante nella formazione di estrema destra “Nuclei Armati Rivoluzionari e coinvolto in gravi attività delittuose riconducibili alla nota Banda della Magliana, è il capo ed organizzatore di un’associazione criminale operante a Roma e nel Lazio, e attivamente impegnata in numerose attività delittuose quali estorsione, riciclaggio e, più in generale, iniziative volte a ottenere la gestione e il controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici. Per ottenere i suoi scopi Carminati ha, tra l’altro, mantenuto rapporti con esponenti delle altre organizzazioni criminali operanti a Roma, con rappresentanti del mondo politico, istituzionale, finanziario e dei servizi segreti”.

L’ordine del giorno del consiglio comunale di Oristano, già convocato per lunedì 31 luglio e mercoledì 2 agosto, alle 18.30, è stato integrato con i seguenti argomenti: 1) Elezione del vicepresidente del consiglio comunale in sostituzione del dimissionario Efisio Sanna. 2) Ratifica deliberazione della giunta comunale avente per oggetto: Variazione bilancio di previsione 2017-2019. 3) Ordine del giorno dei consiglieri Sanna, Federico, Obinu: “Mantenimento dell’Ufficio scolastico provinciale per lo Sport e l’Educazione fisica di Oristano”.

Sono in corso di completamento gli interventi sulla segnaletica orizzontale e verticale in diverse strade della città e delle frazioni. “Siamo impegnati con tre distinti appalti per la realizzazione della segnaletica – ha precisato il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu -. Entro metà agosto sarà completata quella eseguita dall’impresa appaltatrice che sta realizzando il nuovo asfalto in varie parti della città, ma contemporaneamente si stanno eseguendo gli altri interventi curati dal settore viabilità del comune”. “In questi giorni – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Meli – stiamo intervenendo in via Brianza (da via Lombardia a via Romagna), via Lazio, via Umbria, via Campania, via Romagna, via Valsugana, incrocio via Toscana/Umbria, incrocio via Toscana/Campania, via Liguria, viale Repubblica, via Carpaccio, via De Gasperi, via Zucca e via Fratelli Cairoli. L’impresa Icap, dopo aver realizzato l’asfalto, attende il tempo necessario all’assestamento e poi esegue i lavori sulla segnaletica che si concluderanno nelle prossime settimane”. “Sono numerose le segnalazioni effettuate dai cittadini per la mancanza della segnaletica in queste strade e per possibili situazioni di pericolo – hanno detto il sindaco Lutzu e l’assessore alla viabilità, Pupa Tarantini -. Insieme alla Polizia municipale abbiamo effettuato una serie di controlli e sopralluoghi per capire se e dove intervenire. In realtà, le segnalazioni riguardano essenzialmente strade dove i lavori sono già programmati; principalmente vie dove è appena stato rifatto l’asfalto, dove si sta provvedendo a completare la segnaletica, e dove entro pochi giorni anche questi lavori saranno conclusi”. Accanto a questo intervento il comune è impegnato con un altro appalto curato dal Settore della Vigilanza per la realizzazione della segnaletica su tutto il territorio comunale (città e frazioni): “Al momento sono stati eseguiti lavori per un importo di circa 60 mila euro – ha detto ancora l’assessore Tarantini -. Sono in previsione lavori nelle vie del quartiere delle regioni e nelle frazioni (compresa la zona del nuovo carcere di Massama) per altri 40 mila euro”. Un ultimo intervento in corso riguarda la realizzazione della segnaletica per stalli riservati a particolari categorie (carico / scarico, bus, disabili). Si tratta di un appalto da 9 mila euro in fase di completamento: l’80% dei lavori è già stato eseguito. “Il sopralluogo con la Polizia municipale è servito anche per verificare le segnalazioni riguardanti Torregrande e la zona di Pesaria – ha concluso Pupa Tarantini -. In entrambi i casi stiamo verificano con gli uffici in che modo andare incontro alle richieste dei cittadini”.

Con la visita allo Spazio Giovani di Oristano, alla presenza del neo assessore alle politiche sociali e giovanili, Gianna De Lorenzo, e del presidente della Consulta, Fabio Melis, si è concluso il mandato dell’ufficio di presidenza della Consulta Giovani, per il biennio 2015-2017. In questi anni, la Consulta si è distinta per il profuso impegno nelle politiche giovanili oristanesi, riuscendo ad essere un punto di aggregazione per tutti i ragazzi. Sono tanti i progetti portati avanti e due, in particolare, quelli riproposti ogni anno: il mercatino del libro usato, ad agosto-settembre, e la raccolta dei giocattoli nel mese di dicembre. La Consulta ha avuto una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, in particolare su progetti ed eventi, come Mondo Ichnusa e i festeggiamenti del Capodanno. Sono state avviate anche numerose collaborazioni con associazioni locali e gruppi di ragazzi, e collaborazioni istituzionale con vari enti. La Consulta Giovani in questi anni ha avuto un profondo rinnovamento, modificando il proprio statuto per essere maggiormente inclusiva. Non sono di certo mancati i problemi, come la mancanza di una sede stabile e risorse finanziarie adeguate, ma con uno stabile rapporto di collaborazione con il comune si è riusciti a sopperire a queste difficoltà. “Sino a metà Settembre, sono aperte le iscrizioni per il nuovo biennio, compilando l’apposito modulo presente nel sito del comune – ha detto Fabio Melis –. Successivamente verranno svolte le nuove elezioni per il rinnovo dell’ufficio di presidenza”. Ufficio di presidenza che ringrazia tutti i ragazzi, le associazioni e gli enti che in questi anni hanno collaborato per l’ottima riuscita delle iniziative. Un grazie particolare agli assessori alle Politiche giovanili che si sono succeduti in questi anni, ai dipendenti comunali, e ai numerosi consiglieri comunali sempre attenti alle problematiche dei giovani. “Ci auguriamo un’ampia partecipazione dei ragazzi oristanesi con le nuove iscrizioni – ha concluso Fabio Melis -. Rivolgiamo un sincero augurio di buon lavoro a coloro che verranno eletti, sicuri che il nuovo assessore e tutta l’amministrazione sarà vicina ai ragazzi”.

In due distinte cerimonie, il comune di Oristano ha onorato due cittadini illustri. Il sindaco Lutzu, alla presenza dei familiari, ha prima reso omaggio a Leonardo Tatti, grande tecnico di calcio che a Oristano ha forgiato centinaia di calciatori in erba. Insieme ai rappresentanti delle istituzioni sportive e delle istituzioni cittadine, il sindaco ha scoperto una targa ricordo dell’illustre sportivo (scomparso nel 2001) all’ingresso del Campo Tharros. Un luogo simbolo della città, particolarmente caro a Tatti, che nel complesso sportivo ha trascorso tanti anni della sua vita e della sua esperienza di educatore e di istruttore sportivo.

Successivamente il primo cittadino oristanese si è recato nell’area verde attigua alla scuola primaria di via Bellini, che è stata intitolata ad Arrigo Visani. Alla presenza dei familiari, delle autorità comunali e di numerosi cittadini, l’area è stata dedicata ufficialmente all’illustre pittore e ceramista, che negli anni trascorsi a Oristano, alla guida della Sezione ceramica dell’Istituto d’Arte, si distinse nella promozione e valorizzazione dell’antica tradizione figulina arborense. La targa artistica, realizzata dal professor Arnaldo Manis, nell’imminenza del trentesimo anniversario della sua scomparsa, ben sintetizza la gratitudine della città verso l’autorevole figura. In entrambe le cerimonie il sindaco Andrea Lutzu ha voluto accanto a sé il suo predecessore, Guido Tendas, che nei mesi scorsi aveva programmato il tributo ai due cittadini oristanesi.

Sfratti in calo negli ultimi due anni in Italia: nel periodo se ne sono registrati 15.500 in meno passando dalle 77.278 sentenze del 2014 alle 61.718 del 2016. Il rapporto è «migliorato» così a uno sfratto ogni 419 famiglie. Nonostante l’arretramento del numero dei casi, la criticità del fenomeno rimane però in primo piano. Sono, infatti, circa 170 gli sfratti eseguito ogni giorno nel corso dell’ultimo anno (dato più recente). Segno evidente che la dura crisi degli ultimi anni sta ancora mostrando i suoi strascichi.  A fotografare la situazione italiana è “Solo Affitti”, rete immobiliare specializzata nelle locazioni, che ha elaborato i dati del ministero dell’Interno. Dall’analisi è stata stilata una mappa che percorre tutta la Penisola, da Nord a Sud. Dalla rilevazione emerge che nel 2016 Modena è stata la provincia con la più alta incidenza di sfratti (1 ogni 172 famiglie residenti), seguita da Barletta-Andria-Trani (1/181 famiglie) e Pescara (1/219). Oristano è il centro in cui nell’ultimo biennio la situazione è peggiorata di più: da uno sfratto ogni 1.825 famiglie si è passati a 1 ogni 498. Le tre province più virtuose sono Nuoro (1/3.802), Crotone (1/3.257) e Catanzaro (1/3.149). L’andamento, però, sottolinea “Solo Affitti”, è molto altalenante nelle diverse province italiane… “Nonostante quello degli sfratti resti un fenomeno importante – spiega Silvia Spronelli, presidente di “Solo Affitti” – la nostra analisi evidenzia una riduzione del loro numero: nel 2014 in Italia si rilevava uno sfratto ogni 334 famiglie, nel 2016 siamo scesi a 1 ogni 419. Questa riduzione è stata favorita innanzitutto dal superamento della fase più acuta della crisi economica, che aveva comportato la perdita del posto di lavoro per moltissimi inquilini. Al miglioramento ha senz’altro contribuito anche la più attenta selezione degli inquilini da parte delle agenzie e dei locatori, ormai consapevoli di quanto il fenomeno della morosità sia diventato diffuso. Consapevolezza che ha determinato il crescente ricorso da parte dei proprietari a strumenti innovativi di garanzia dell’affitto, come ad esempio il nostro pacchetto assicurativo Affitto Sicuro, che ormai includiamo di base in tutti i nostri contratti. Infine, a contenere ulteriormente l’incidenza degli sfratti – conclude Spronelli – potrebbe aver contribuito il maggiore utilizzo dei contratti a canone concordato, che, grazie ai prezzi calmierati, riduce il peso dell’affitto sul bilancio familiare”. (www.lastampa.it).

“Richiamare l’attenzione sulla necessità di proporre a tutti i fedeli concreti itinerari di santità possibile”. Con questa finalità l’arcivescovo di Oristano, monsignor Ignazio Sanna, ricorda sull’ultimo numero de “L’Ortobene”, il settimanale della diocesi di Nuoro, nove presbiteri sardi che, già “…in occasione dell’anno del sacerdote, ho chiamato santi senza altare, per indicare che essi non sono proclamati santi dalla Chiesa ufficiale ma sono considerati tali dalla devozione popolare. I martiri senza altare della Sardegna – prosegue – sono il gesuita padre Giovanni Antonio Solinas di Oliena, ucciso nel 1683 in Argentina; il cappuccino fra Tommaso da Calangianus, martirizzato a Damasco nel 1840; il francescano monsignor Giovanni Sotgiu di Norbello, ucciso dai briganti in Cina nel 1930; l’oblato di Maria vergine padre Raffaele Melis di Genoni, morto a Roma durante un bombardamento, nell’agosto del 1943, mentre soccorreva i feriti”. Sanna ricorda poi che “…negli ultimi decenni del Novecento, si sono aggiunti almeno altri tre sacerdoti, appartenenti a tre istituti missionari: il comboniano Silvio Serri di Ussana, morto in Uganda nel 1979, il saveriano Salvatore Deiana di Ardauli, morto in Brasile nel 1987, il missionario del Pime Salvatore Carzedda di Bitti, morto nelle Filippine nel 1992”. “Due altre figure sacerdotali – aggiunge l’arcivescovo – sono di particolare importanza per le popolazioni della Sardegna, anche se non nate in territorio sardo: padre Felice Prinetti, (1842-1916), fondatore della prima e più importante Congregazione Religiosa Femminile della Sardegna, le Figlie di San Giuseppe di Genoni; padre Giovanni Battista Manzella, (1885-1937), missionario vincenziano ed evangelizzatore instancabile della nostra gente”. (agensir.it , servizio di informazione religiosa).

 

 

4 comments

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    • Serpico on 28 luglio 2017 at 2:32
    • Rispondi

    “Le feste patronali di Sant’Anna a Riola Sardo e di San Giacomo a Nuraxinieddu si sono svolte senza i tradizionali fuochi d’artificio”.
    PERCHÈ ? PERCHÈ ? PERCHÈ ?
    Qualcuno si è lamentato ? Ci sono stati incidenti ? E’ cambiata la percezione del pericolo ? No, siamo in un periodo in cui più cose si vietano meglio è, si è ossessionati dalla sicurezza assoluta, si ha paura di qualsiasi cosa, dobbiamo vivere iper-protetti e questo ci fa perdere di vista le più elementari libertà.
    Non solo fuochi artificiali, ma siamo in piena criminalizzazione dei “grandi alberi”, ritenuti pericolosissimi perché un ramo si può spezzare e cadere addosso a qualcuno, vietati i giochi “pericolosi” per i bambini che ora devono tornare a casa più puliti di quando sono usciti, per non parlare della Sartiglia blindata da alcuni anni anni.
    Personalmente sono disgustato.

    • gigi on 28 luglio 2017 at 9:55
    • Rispondi

    un tempo lo spettacolo pirotecnico era una delle poche cose decenti che distingueva una festa paesana dall’altra. oggi le sagre sono tutte uguali e a parte qualche eccezione portano poco e niente ai commercianti locali.

    • Paolo on 28 luglio 2017 at 11:32
    • Rispondi

    Sicurezza in provincia di Oristano? Ma dove? Non c’è giorno che una macchina non venga bruciata e i colpevoli la fanno sempre franca. Invece di pensare alle sagre se ci fosse un po’ di vigilanza in più non guasterebbe.

    • kaisaros on 5 agosto 2017 at 21:05
    • Rispondi

    Ho letto l’intervista a Carminati. Dice che in confronto a dove stava prima il carcere di Massama è un albergo a tre stelle. Ha sei (sei!) ore d’aria, può comprare cibo, cucinare, ha la doccia in camera ecc. Intanto a Oristano le scuole cadono a pezzi, le strade, piene di buche , restano al buio, i poveri aumentano. Però abbiamo il fiore all’occhiello: un super carcere modernissimo pronto ad accogliere amorevolmente galantuomini come Carminati e soci.

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