Lug 26

Maninchedda: “La Sardegna è bloccata. L’Isola ha bisogno di proposte inedite, più grandi del tripolarismo italiano”.

“La Sardegna è immobile. Basta girare nei paesi e nelle città per verificare da una parte l’estrema necessità di cambiamenti urgenti, dall’altra la lentezza con cui questi vengono pensati e l’estrema lentezza con cui vengono realizzati.

Il motivo lo abbiamo ripetuto più volte: lo Stato italiano è in disordine, prigioniero del suo debito pubblico e della vocazione cialtronesca a cercare il consenso sulle cose facili e a fuggire dalle cose difficili. La Sardegna è ostaggio dello Stato italiano e della inibizione politica delle sue classi dirigenti. L’unico volto statale funzionante è quello repressivo: non a caso le pagine di cronaca giudiziaria stanno progressivamente prendendo sempre più spazio nei tg dei network italiani.

Nessuna crisi industriale sarda è stata risolta o è in via di soluzione. Il triangolo industriale Porto Torres, Ottana, Portoscuso era ed è rimasto in profondo rosso. Tutto è bloccato da tre grandi nodi rimasti irrisolti per difetto di cultura politica:
1) a chi compete il potere di regolazione del mercato dell’energia in Sardegna? Secondo noi ai sardi, secondo la legge e altri, allo Stato italiano. La conseguenza del potere decisorio esterno è sotto gli occhi di tutti: Enel e Terna hanno politiche incompatibili col Piano energetico sardo e se ne fregano perché sono di fatto uno un monopolista del mercato e l’altro il monopolista della rete. Nessuna battaglia è stata condotta per pretendere i poteri di regolazione del mercato dell’energia;
2) a chi competono i poteri fiscali in Sardegna? Secondo noi ai sardi, secondo la legge, e secondo molti, allo Stato italiano che ritiene soddisfatta la sua venerata Costituzione con la sola applicazione del principio di proporzionalità. Invece, i fatti e tutte le statistiche rivelano che occorrerebbe calibrare le imposte ai sistemi economici che non sono tutti uguali in Tutta l’Italia, al punto che la pressione fiscale totale, tra tributi nazionali, regionali e locali, varia di città in città in Italia anche di percentuali di 10 punti. Malta usa la leva fiscale per scegliere il tipo di industria che vuole sul suo territorio. Malta ha 400.000 abitanti;
3) perché la Sardegna non riconosce le imprese sarde? Noi non abbiamo imparato nulla dal passato. Se la Sardegna avesse riconosciuto Video on line come una sua risorsa nazionale, oggi noi saremmo l’Hub europeo della rete. Se la Sardegna riconoscesse le sue aziende agroalimentari come strategiche, oggi esporterebbe i suoi prodotti in mezzo mondo. Se la Sardegna riconoscesse i suoi imprenditori alberghieri oggi raggiungerebbe e supererebbe facilmente  la percentuale nazionale italiana di incidenza del turismo sul Pil. Perché non lo fa? Per paura: qui se si agevola l’Eni si fa opera di bene, se si favorisce Tiscali si fa abuso di ufficio.

La crisi del lavoro è incombente. Non si riesce a capire perché non si metta al centro dell’iniziativa politica un Piano straordinario del lavoro. La crisi dei redditi è talmente alta da non consentire di affidarne la soluzione alla mano invisibile del mercato o allo struzzismo attendista. Servono risorse vere e piani forti. Noi abbiamo proposto progetti realizzabili. Tutto tace, tutto invecchia e la disperazione è avvertita solo da chi fa assemblee pubbliche dove i toni stanno diventando sempre più minacciosi. Governare vuol dire amare e soccorrere il popolo, non temerlo.

Il rapporto tra i paesi dell’interno e le città irrisolto. Questa crisi è assolutamente distante dal pensiero politico sardo oggi dominante, perché è un pensiero prevalentemente urbano e molto cagliaricentrico. Lo si avverte nell’aria, nei discorsi, nei comportamenti. Non solo: è purtroppo dilagante l’idea che per rendere più efficiente la Sardegna occorra accentrare i poteri. È un errore ideologico e un gravissimo errore storico. Non di accentramenti abbiamo bisogno, ma di distinzioni e decentramenti. Il Governo sardo dovrebbe stabilire regole, pianificare e programmare soprattutto rispetto alle grandi connessioni del territorio e della società; tutto il resto deve tradursi in poteri e risorse territoriali, compresa la Sanità territoriale. Non è possibile tenere unita la Sardegna concentrando i poteri e le risorse nelle città e l’assistenza e i bisogni nel territorio.

Gli investimenti infrastrutturali in ostaggio di leggi, controlli e conflitti. Quando ho dato le dimissioni da assessore dei Lavori Pubblici ho denunciato, nelle forme che l’amicizia verso il Presidente della Regione mi consentivano, il grande problema della grande debolezza della Sardegna in materia di appalti. Noi possiamo mettere solo i soldi, ma le procedure e le leggi, che sono responsabili della crisi infrastrutturale della Sardegna, sono tutte in mano dello Stato, come pure lo è la principale azienda infrastrutturale italiana, quel mostro neonato dalla fusione tra Anas e Ferrovie dello Stato. Non basta che qualcosa giunga a compimento. A giorni si inaugurerà il lotto 9 della Sassari-Olbia. È un risultato della lotta di tre anni con l’Anas e con le imprese. Ma è un successo? Solo in una situazione patologica ciò che è ordinaria amministrazione diviene un successo. Nel frattempo sulla SS 195 non si conta più il ripetersi degli incolonnamenti per chilometri e degli incidenti. Nel frattempo gli appalti sulla SS 125 procedono con una lentezza che non lascia ben sperare. Nel frattempo le perversioni dei ribassi e dei fallimenti determinano il mancato pagamento delle imprese. Nel frattempo le autorità di controllo della Repubblica italiana contestano alla Sardegna la posizione dominante in Abbanoa (l’Acquedotto Pugliese è per il 100% della Regione Puglia) e riaprono la caccia alla polpa del controllo di  Abbanoa, cioè al controllo delle assunzioni e degli appalti. In questi anni in cui la Sardegna ha difeso la sua società, Abbanoa è uscita dalla procedura fallimentare e dalla Centrale rischi. Prima era inseguita dalle banche per i suoi debiti; oggi è inseguita dalle banche che vogliono prestarle denaro. La nuova sfida per Abbanoa era e rimane l’ammodernamento delle infrastrutture che la Regione ha finanziato fuori tariffa. Ora tutto questo è minacciato da istituzioni di controllo italiane, bramosie politiche locali, disordini vari.  Per non parlare dell’abbandono infrastrutturale in cui versano i Comuni e le Province, i quali tra l’arretramento dello Stato dai trasferimenti, l’appropriazione indebita delle tasse riscosse e mai versate alle province e le regole assurde del bilancio armonizzato, non riescono a spendere un euro per le infrastrutture e per le manutenzioni. Quanto tempo deve ancora passare per ribellarsi seriamente alle catene assurde del bilancio armonizzato, che è un meccanismo studiato per rallentare la spesa e bloccare quella per investimenti? Quanto ci vuole per alzare un po’ la voce e togliere la testa dalla sabbia?

L’agricoltura fatta male ci fa dipendere in tutto dalle importazioni. Noto dolorosamente la ripresa di vigore della mentalità che vuole l’agricoltura come politica assistenziale volta a sopire i dissensi piuttosto che a risolvere realmente i problemi. Importiamo tutto e non riusciamo a  esportare bene ciò che abbiamo in eccesso. Diamo soldi a chi ha le terre e non le coltiva né ci alleva un capo. Non regoliamo l’offerta. Plaudiamo a pagamenti inesistenti, perché la realtà è che l’agricoltura sarda è sì colpita dalla siccità e dalla crisi del mercato del latte ovino, ma anche da una gravissima crisi di Agea, l’ente pagatore italiano di cui continuiamo erroneamente a servirci.

Che cosa serve? Nell’immediato una scossa operativa e la ripresa di respiro di un pensiero grande per la Sardegna. Non si leggano queste parole con le categorie dell’essere in maggioranza o all’opposizione. Noi siamo in maggioranza, ma applaudire o tacere non è l’unico modo di stare in maggioranza, ve n’è uno più nobile che consiste nel porre argomenti, nel fornire analisi, nel regalare una visione ai propri alleati. Nel lungo periodo, servono elezioni con un mandato popolare rivoluzionario negli obiettivi e pacifico e legale nei metodi. La Sardegna ha bisogno di proposte inedite, grandi, più grandi del tripolarismo italiano; pensare di vivere inerzialmente di un pensiero politico ammuffito e di pratiche e metodi oramai sdruciti significa pensare di agonizzare. Noi amiamo la vita, per quanto faticosa e dolorosa essa possa essere nei momenti difficili”. (Paolo Maninchedda, presidente Partito dei Sardi, www.sardegnaeliberta.it).

Transparency International Eu ha presentato un esposto al Parlamento Europeo contro tre deputati: Nigel Farage, Michele Aillot-Marie e Renato Soru, fondatore di Tiscali e tuttora nell’azionariato con una quota di poco superiore al 10%. Secondo l’Ong, gli eurodeputati non fornirebbero dettagli sufficienti sui loro redditi esterni “…violando in questo modo – affermano in una nota – le norme etiche del Parlamento”. “Se non abbiamo idea di quanto i parlamentari guadagnino, e da dove, come possiamo sapere se stanno votando nell’interesse dei loro elettori oppure dei propri?”, afferma Daniel Freund, uno dei responsabili di Transparency International Eu. “Il Parlamento europeo – aggiunge – deve risolvere la situazione il più rapidamente possibile e sanzionare i deputati come da codice di condotta, qualora siano ritenuti in difetto”. (www.sardiniapost.it).

Che la proposta dell’Housing sociale in via Lepanto, a Oristano (uno dei tanti obbrobri dell’ex disastrosa amministrazione di centrosinistra a guida Pd), sia da annullare immediatamente in autotutela da parte della nuova giunta Lutzu è un dato di fatto improcrastinabile. Considerato anche che l’attuale sindaco Andrea Lutzu, durante la campagna elettorale aveva sostenuto che “…se vinceremo le elezioni faremo il possibile, nei limiti chiaramente della legalità degli strumenti a nostra disposizione, per far sì che l’intervento di edilizia sociale di via Lepanto non venga attuato (così come, peraltro, era stato chiesto a gran voce dal Coordinamento dei comitati dei cittadini. ndr) ”. A preoccupare gli oristanesi, dei quali il consigliere comunale dell’Udc, Giuseppe Puddu, si è fatto portavoce, è che all’albo pretorio del comune è stata pubblicata la determinazione del  dirigente del Settore sviluppo del territorio, avente ad oggetto: “realizzazione di un intervento per l’Housing Sociale da realizzare in un’area di proprietà comunale in via Lepanto – Oristano; approvazione schema di convenzione”. Per questo motivo, Giuseppe Puddu ha presentato un’interrogazione, dove ricorda che nella passata consiliatura il consiglio comunale aveva approvato una mozione urgente dal titolo “Ascoltiamo i cittadini e tuteliamo i quartieri” e aveva deliberato “…di impegnare il sindaco e la giunta comunale a fornire al dirigente competente gli indirizzi per avviare il procedimento di annullamento in autotutela di tutte le determinazioni assunte relativamente all’intervento per l’Housing Sociale da realizzare nell’area in via Lepanto, al fine di individuare nuove aree della tipologia urbanistica considerata come Housing sociale e prevista nel Piano urbanistico comunale, dando priorità a una distribuzione degli alloggi in più superfici di intervento”. Puddu ha, quindi, chiesto di conoscere: 1) Quali attività sono state poste in essere dall’amministrazione comunale precedente … 2) Se si è al corrente della determinazione assunta dal dirigente competente … 3) Se si è al corrente che la pubblicazione della determinazione risulta carente dello schema di convenzione approvato dal dirigente, e in che modo, per una giusta trasparenza amministrativa, intendano eventualmente renderlo noto alla collettività e al consiglio comunale … 4) in che modo l’amministrazione in carica intenda agire per mantenere fede agli impegni presi, e come e quando, se eventualmente non ancora assunti, intenda portarli a conoscenza della cittadinanza .

Porto, Consorzio industriale e politiche di sviluppo turistico-culturali dei comuni costieri. Su questi temi si sono confrontati il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, e quello di Santa Giusta, Antonello Figus. Figus e Lutzu hanno affrontato una serie di problematiche che vedono impegnati i due comuni. In primo luogo quelle riguardanti lo sviluppo del Porto e quelle sul Consorzio industriale, al cui tavolo Oristano e Santa Giusta siedono e collaborano. Centrale, nell’incontro di stamattina, il confronto sulle politiche turistico-culturali dei comuni costieri della Sardegna occidentale, un tema al quale il sindaco Lutzu tiene in particolar modo, e su cui ha trovato piena disponibilità da parte del sindaco Figus. I due sindaci si sono lasciati con l’impegno di rivedersi al più presto per affrontare il tema del nuovo assetto istituzionale determinato dalla riforma del sistema regionale degli enti locali e, in particolare, della Rete urbana che raggruppa una decina di comuni dell’hinterland oristanese e una popolazione di oltre 50 mila abitanti.

Dopo varie verifiche e confronti, il Questore di Oristano, Giovanni Aliquò, e le Organizzazioni sindacali della Polizia di Stato (Sap, Siap, Consap, Coisp e Uil Polizia) hanno concluso importanti accordi per l’impiego di risorse nel periodo estivo e per garantire la reperibilità del personale di Polizia. Per l’ultima parte del mese di luglio e per i mesi di agosto e settembre, per servizi aggiuntivi di ordine e sicurezza pubblica, per la migliore protezione delle acque interne, delle spiagge e delle località marine, per i servizi di tutela delle proprietà e di contrasto dei reati predatori (reati che ledono la persona, furti in appartamento, d’auto, ecc. ndr), sono state dedicate molte centinaia di ore mensili aggiuntive al mese di lavoro programmato, con un aumento di oltre il 57% del relativo fondo a disposizione. L’accordo potrà essere prorogato anche per i servizi autunnali ed aventualmente  esteso al periodo natalizio. Secondo il Questore e le Organizzazioni sindacali, grazie agli accordi raggiunti si riuscirà a rispettare nel migliore dei modi le direttive del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, “flessibilizzando” l’impiego del personale e potenziando i servizi a Oristano e provincia. “È un importante successo – ha detto il Questore Aliquò – che sottolinea ancora una volta come il corretto dialogo tra Organizzazioni sindacali davvero responsabili e un’Amministrazione attenta e rispettosa delle regole torni sempre utile agli interessi del cittadino”.

E’ stato presentato, presso la sala giunta del comune di Oristano, il programma della VI edizione del festival “Leggendo Ancora Insieme”, promosso dall’Associazione culturale Heuristic e patrocinato dalla Regione e dal Comune di Oristano. L’edizione 2017 propone, dal 2 al 5 agosto, presso l’Hospitalis Sancti Antoni, a Oristano, una serie di incontri dove letteratura, informazione, cinema e musica daranno una visione ampia e varia sul fenomeno delle migrazioni e dell’incontro fra culture. Di “Gente in Gente”, sottotitolo della sesta edizione, mette l’accento sul dialogo interculturale, inteso come momento di conoscenza dell’altro, di incontro e scambio tra culture diverse, alla ricerca di una convivenza rispettosa e pacifica fra gli individui. I movimenti migratori, connaturati al genere umano, generano incontri, eliminano frontiere, aprono varchi spazio-temporali. E se è vero che conoscere significa toccare con mano limiti e precarietà dei propri schemi culturali, sarà proprio uno sguardo diverso quello che si poserà su aspetti e criticità di un presente in costante divenire. Tutte le proposte in programma vanno in questa direzione, valorizzare l’incontro come base per la conoscenza e la convivenza con l’altro. Dopo il saluto del neosindaco, Andrea Lutzu, che ha ringraziato gli organizzatori per l’attività costante di promozione della lettura a Oristano, il vicesindaco Massimiliano Sanna, con delega alle Politiche culturali, ha sottolineato la disponibilità mostrata durante le fasi di organizzazione e l’importanza di manifestazioni interdiplisciplinari come Leggendo, il cui calendario di eventi abbraccia diverse forme di arte. “L’Associazione Heuristic, promotrice del Festival – ha spiegato il direttore tecnico Stefano Casta – ha in Sardegna una serie di progetti che operano in diversi campi dell’arte e della cultura. La sua mission è quella di contribuire alla rivitalizzazione della città attraverso lo scambio di idee e il confronto con persone di riferimento del mondo della cultura, che possano essere da stimolo per la produzione culturale cittadina”. “Leggendo ancora insieme nasce nel 2012 – ha raccontato Marina Casta, presidente dell’Associazione -, in seno a “Il Maggio dei libri”, campagna nazionale per la promozione della lettura promossa dal “Centro per il libro e la lettura” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La II e III edizione del festival è stata premiata dal Ministero con una menzione speciale per la validità delle proposte culturali. Per la VI edizione abbiamo scelto un tema di grande attualità e vogliamo affrontarlo attraverso la sensibilizzazione all’ascolto, alla comprensione, alla valorizzazione dei popoli, nel tentativo di costruire un dialogo rispettoso e pacifico”. Leggendo ancora insieme sarà un festival ecosostenibile, grazie alla collaborazione con Zero Waste Italy, che promuove iniziative per la diminuzione della produzione dei rifiuti. Durante il festival dal 2 al 5 agosto saranno portate avanti delle campagne di sensibilizzazione che continueranno coi ragazzi delle scuole. Tutti i materiali utilizzati per la comunicazione sono realizzati in carta riciclata e per la rassegna, inoltre, sono stati scelti esclusivamente oggetti riciclabili o durevoli. Marcello Marras, direttore del Centro servizi culturali di Oristano, ha sottolineato la necessità di valorizzazione degli eventi culturali previsti ad Oristano, mediante una sempre più stretta attività di collaborazione tra le varie istituzioni e enti promotori. “La creazione di un sistema di rete efficiente – ha detto Marras – è l’unico strumento in grado di dar vita ad un calendario di attività condiviso e ben gestito”.

La cena solidale, organizzata dal Comune di Oristano e dalla Confcommercio, in collaborazione con Formula Ambiente, contro gli sprechi alimentari, ha fruttato un incasso di 1250 euro, e ha contribuito a tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema di grande attualità. Il sindaco Andrea Lutzu e il presidente della Confcommercio, Nando Faedda, accompagnati dalla direttrice dell’organizzazione di categoria dei commercianti Sara Pintus, hanno consegnato la somma raccolta a Suor Gabriella, della Mensa della Carità delle figlie di San Giuseppe. “È stato il modo migliore per coronare un’iniziativa lodevole che ha ottenuto un grande consenso in città – hanno osservato il sindaco Lutzu e il presidente Faedda -. Il convegno con gli esperti del Banco Alimentare e della Caritas e la cena solidale in piazza Eleonora hanno centrato l’obiettivo: far capire quanto con pochi accorgimenti si possa intervenire a favore dell’ambiente, riducendo l’inquinamento e lo spreco alimentare e, allo stesso tempo, indirizzare le risorse verso chi ha più bisogno e magari non riesce neanche a soddisfare i bisogni primari. Stiamo lavorando per creare un sistema organizzato tra chi produce, chi commercializza i generi alimentari e le associazioni di volontariato, per dare risposte ai problemi emersi nel convegno e alle esigenze di decine di famiglie che vivono una condizione di difficoltà”. Venerdì sera, oltre 120 oristanesi hanno partecipato con entusiasmo alla cena solidale. Tra loro la giunta Lutzu al gran completo e i dirigenti della Confcommercio. Tutti hanno dato il loro contributo sostenendo l’iniziativa e assaporando i piatti, preparati con i prodotti in scadenza, offerti dai negozi della città.

Il Comitato provinciale dell’Unicef di Oristano, in collaborazione con il comune di Oristano, ha organizzato la terza edizione dello spettacolo “Una notte con l’Unicef”.  Venerdì 28 luglio, a partire dalle 21.30, in piazza Roma, nel sagrato della Chiesa di San Sebastiano, si svolgerà una sfilata di moda con alcuni tra i più noti atelier isolani. La serata, organizzata dall’agenzia Primavera & Fashion di Franco Zucca, sarà presentata da Emanuela Dessì e Lucia Demontis.

Oristano ha una nuova centenaria. Si tratta di suor Maria Gesuina Marongiu, nata a Ovodda, il 26 luglio 1917, che è stata festeggiata dalle sue consorelle dell’ordine del Sacro costato e dal sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, che le ha rivolto gli auguri di tutta la comunità oristanese. La religiosa è in comunità dal 1945. Prese i voti nel 1948 e per molti anni è stata impegnata con il suo ordine religioso a Cagliari. Da 20 anni è a Nuraxinieddu, nella scuola materna Maria Immacolata, gestita dalle suore del Sacro costato, dove oggi ha festeggiato il compleanno insieme alle persone a lei più care.

La manifestazione “Le isole del gusto” dedicata ai ristoranti diventa regionale. L’appuntamento, organizzato da diversi anni dalla Camera di Commercio di Oristano, cambia volto e si allarga. In questi giorni gli enti camerali della Sardegna stanno predisponendo tutto il necessario per la prima edizione regionale dell’evento, previsto tra fine estate e inizio autunno. Realizzata con la collaborazione delle associazioni delle imprese e dei consumatori, e col sostegno della Fondazione di Sardegna e dell’Unione delle Camere di Commercio della Sardegna, la rassegna coinvolgerà i ristoranti isolani chiamati ad offrire ricercati menù che valorizzino le produzioni tipiche agroalimentari di qualità del territorio. Prevista una partecipazione di massimo 20 ristoranti per ogni Camera di Commercio. “Gli esercizi – hanno spiegato gli organizzatori – verranno selezionati preliminarmente, tenendo conto delle caratteristiche del menù (stagionalità, territorialità regionale e corrispondenza con le finalità della rassegna), nonché dell’ordine di presentazione delle domande”. La Camera di Commercio di Oristano ha promosso per giovedì 27 luglio un incontro informativo, durante in quale saranno presentati gli elementi di novità e gli aspetti organizzativi dell’edizione regionale de “Le Isole del Gusto”. L’incontro si terrà negli uffici camerali di Oristano..

Musica e degustazioni, in piazza Stagno, a Cabras, per il “Sardinia Summer Festival”, organizzato da MyMood Events e dall’amministrazione comunale. Questo il programma. Venerdì 28 luglio: alle 20, Cena in piazza Stagno con la Sagra del Primo Piatto (menù “Scoprendo Cabras“: pennette, bottarga, rucola e pomodorino fresco, gamberoni arrosto, pane); alle 21 sul palco: From Radiolina (Luca Carcassi), Skarra Mucci (from Jamaica), the Legend (Bob Marley Tribute), Riff/Raff (Ac/Dc Tribute), Zaman, Giada, Bda (Vasco Tribute), Guney Africa, Miky & Eya Crew, Isla Sound.  Sabato 29 luglio: alle 20, Cena in piazza Stagno con la Sagra del Primo Piatto (menù “Il Mare incontra la Terra“: riso freddo Ermes e riso venere “Il Ferrari” al profumo di mare, gamberoni arrosto, pane); alle 21 sul palco: From Radio Virgin (Toky), Ensi, Moses (Vincitore Di Italia’s Got Talent), Pino Scotto (Rock Tv), Dj Fanny, Tamurita, Radio Queen (Queen Tribute), Sensei. Domenica 30 luglio: ore 19,30 aperitivo in piazza Stagno con l’ “Aperol Spritz Day Fest”. Alle 20, Cena in piazza Stagno con la Sagra del Primo Piatto (menù “Il Muggine e il Sinis“: Malloreddus al ragù di Muggine affumicato e verdure estive, gamberoni arrosto, pane;  alle 21 sul palco: From Radiolina (Luca Carcassi), Babaman, Train to Roots, Sista Namely & The Islanders, Tieni Il Tempo (883 Tribute), Miky & Eya Crew, Gionata Feuer Frei, Isla Sound.

 

 

 

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