Apr 25

Comunali Oristano: Il Partito dei Sardi abbandona il centrosinistra.

Il Partito dei Sardi, sbatte la porta in faccia soprattutto al Pd e lascia la coalizione di centrosinistra. A spiegarne il perché è stato il consigliere regionale del PdS, Augusto Cherchi, sul suo blog, in un breve comunicato, dal titolo “Comunali Oristano… Per correttezza e precisione”.

“Il Partito dei Sardi – ha scritto Augusto Cherchi – ritiene inaccettabile che in merito alla costruzione di una coalizione democratica e indipendentista per Oristano i nostri potenziali alleati si ostinino a non prestare attenzione alle sollecitazioni che arrivano dalla società civile, che auspica l’abbandono dei soliti tatticismi della vecchia politica, basata sugli equilibrismi fra correnti e fazioni, invece che la convergenza su candidature che rappresentano una città intera con la sua speranza di progresso e sviluppo.

Abbandoniamo dunque il tavolo di coalizione per sottolineare che il nostro sforzo di offrire un governo nuovo e diverso a Oristano non è trattabile, e che non ci arrendiamo ad un modo di fare politica che arriva sino al punto di mettere in discussione una candidatura a Sindaco espressione di ragionamenti laici e progressisti di alto livello, volti a individuare persone capaci di riguadagnare la fiducia degli oristanesi, per preferire invece persone gradite solo ad una ristretta cerchia di dirigenti di partito”.

L’uscita del PdS è dirompente e conferma quanto andiamo sostenendo da tempo, e cioè che è impossibile per chi ha in mente un effettivo progetto di cambiamento per la città dialogare con un modo di fare politica vecchio e superato, di cui è ancora incrostato  il Pd.  Un partito sempre più in crisi di identità, autoreferenziale e fuori dalla realtà, spaccato e litigioso oltre misura, e lontano anni luce dai problemi dei cittadini. E questo perché nel Pd, dov’è del tutto assente la meritocrazia, una buona parte dei suoi mediocri e supponenti dirigenti, più che interessarsi della comunità di cui sono espressione, sono ossessivamente concentrati nella difesa del proprio orticello.

La fuga in massa di iscritti e simpatizzanti e le recenti sconfitte elettorali e referendarie non sono evidentemente servite a niente, visto che, anzichè fare il mea culpa e cambiare rotta, il Pd continua imperterrito a ripetere gli stessi identici errori, senza prestare la minima attenzione, come giustamente ha osservato Augusto Cherchi, alle sollecitazioni che arrivano dalla società civile.

Un chiaro esempio lo si è avuto nelle recenti trattative per il candidato sindaco. Dopo la catastrofica consiliatura della giunta Tendas, e col Pd che a Oristano è un partito praticamente defunto, era da tafaziani seriali, ovvero da culturi di bottigliate sulle palle, solo ipotizzare di risollevare dalla polvere il Pd (che ha Oristano ha perso una marea di consensi),  dargli una rispolverata veloce e poi fare un’alleanza con chi aveva ridotto Oristano in condizioni pietose. Questa “ingenuità” del PdS e degli altri alleati ha fatto ringalluzzire il Pd, che in un primo momento si era detto pronto a rinunciare al sindaco pur di non rimanere tagliato fuori, per poi, invece, riproporre come candidati  addirittura due componenti della giunta peggiore che Oristano ricordi, ovvero gli attuali  assessori Efisio Sanna e Maria Obinu, che non rappresentano di certo un taglio con il passato.

Di fronte a tanta “sfrontatezza”  il Partito dei Sardi ha risposto (qualcuno ritiene anche strumentalmente) con il nome di Anna Maria Uras, dirigente regionale del Pd (che pare comunque  sia da tempo in rotta di collisione con il partito), e che, al di là di tutto, il Partito dei Sardi aveva individuato come persona capace di riguadagnare la fiducia degli oristanesi. Questo fatto ha provacato una sorta di sommossa nel Pd e sono piovuti sul PdS veti e contumelie in egual misura. Da qui la reazione del partito indipendentista e l’abbandono del tavolo della coalizione di centrosinistra.

Ora cosa accadrà? Altre forze politiche, come molti cittadini auspicano, prenderanno le distanze da chi in questi cinque anni ha miseramente fallito  disattendendo completamente il mandato degli elettori, e lasceranno il Pd al proprio destino, formando un’altra coalizione?

Una campagna elettorale con tanti colpi di scena non si vedeva da anni, tant’è che a meno di due mesi dalle elezioni è difficile fare qualsiasi previsione su liste e coalizioni perché si correrebbe il rischio di essere spudoratamente smentiti. Da oggi, quindi, altro giro, altra corsa…

Cosa non si fa, in periodo elettorale, per cercare un po’ di pubblicità e trovare spazio sui media. Per Salvatore “Doddore” Meloni è ormai diventata un’abitudine, e anche quando si tratta di andare in carcere  per scontare delle sentenze passate in giudicato non lo si fa in silenzio come decenza vorrebbe, ma si cerca il massimo clamore possibile. D’altro canto, se così non fosse, chi parlerebbe di Meris? “Alle 11 di venerdì 28 aprile, giorno de “Sa Die de sa Sardigna”, mi presenterò davanti al carcere di Massama per cominciare la carcerazione delle condanne già passate in giudicato”. E’ stato questo l’annuncio di Salvatore Meloni, che spiegherà in una conferenza stampa (come se la cosa dovesse interessare qualcuno. ndr) le motivazioni che lo hanno spinto a questa decisione (lunedì, alle 10.30, davanti al portone d’ingresso dell’ex Casa circondariale di Oristano, in piazza Manno). Negli ultimi mesi, Doddore Meloni, 74 anni, di Terralba,  ha esternato quello che, a suo dire, è un accanimento giudiziario scatenato nei suoi confronti da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, con l’obiettivo di stroncare la sua battaglia politica per l’indipendenza della Sardegna.  Il movimento indipendentista “Meris in domu nostra” (Padroni in casa nostra), di cui Doddore è fondatore e presidente, parteciperà alle elezioni comunali di Oristano, presentando come candidato sindaco l’avvocato Cristina Puddu, che è anche la legale di Salvatore Meloni.

Hanno un coordinamento provvisorio i bersaniani sardi del Movimento democratici e progressisiti Articolo 1 (Mdp). “L’ha votato – si legge in una nota – l’assemblea che si è riunita a Oristano dando vita alla fase costituente, alla quale hanno partecipato circa duecento persone”. Il coordinamento è formato dall’assessore allo Sport e alla Pubblica istruzione nel comune di Cagliari, Yuri Marcialis (ex Pd), dal consigliere regionale Luca Pizzuto (ex Sel) e dal deputato Michele Piras (ex Sel). “Sul piano della proposta politica e organizzativa nell’Isola – è scritto ancora nel comunicato -, Mpd ha posto all’attenzione dell’assemblea la specificità della questione sarda, cioè la forte vocazione federalista, da valorizzare con un percorso aperto a tutti coloro che già si riconoscono nel movimento, e a chiunque si vorrà avvicinare nei prossimi mesi. Entro la fine di maggio, il coordinamento sarà integrato da due referenti per ognuna delle otto ex province sarde, un uomo e una donna, indicati dai comitati che andranno a costituirsi nei territori. La prima struttura organizzativa manterrà le caratteristiche della massima apertura, relazione e accoglienza con quanto si muove nel campo largo della sinistra e del centrosinistra, anche nello specifico contesto politico sardo. Nei prossimi giorni verrà individuata una commissione che avrà il compito di definire una bozza di manifesto politico di Art.1 in Sardegna, e alcune priorità politiche e programmatiche, oltre che di preparare una conferenza regionale aperta, nella quale discutere ed elaborare il profilo della nuova formazione politica”. I temi nell’agenda del movimento, sui quali c’è stata la convergenza dell’assemblea di Oristano, sono “…il lavoro, reddito, occupazione, con particolare riferimento a quella giovanile, lotta alla povertà e alle diseguaglianze, pace e integrazione, sviluppo, conversione ecologica dell’economia, nuova legge elettorale regionale, forma partito federale ed europeista che guardi agli altri paesi del Mediterraneo come a una risorsa”.

“Un doppio schiaffo alla Sardegna con tanto di decreto.  La Gazzetta ufficiale ha pubblicato il testo della manovra che avevo anticipato qualche giorno fa. Non solo alla Sardegna, alle Province e Città metropolitana vengono restituite le briciole dei 100 milioni tagliati negli anni scorsi, ma viene dimezzato anche lo stanziamento previsto nell’intesa firmata il mese scorso a Roma tra Regione e Governo. Il governo unilateralmente assesta alla Regione un dimezzamento delle risorse previste per il 2017 e riduce drasticamente quelle previste per gli anni successivi”. Lo ha dichiarato il deputato di Unidos, Mauro Pili, denunciando “…il gravissimo taglio alle finanze degli enti locali contenuto nella manovrina pubblicata stamane nella gazzetta ufficiale”. Pili ha anche presentato un’interrogazione urgente ai ministri competenti per conoscere le ragioni del dimezzamento degli stanziamenti a favore della Regione. “Si tratta di una vera e propria truffa ai danni della Sardegna – ha aggiunto – e soprattutto una violazione evidente degli accordi sottoscritti, già di per se umilianti per la Regione sarda. E’ scandaloso che la Regione abbia fatto un comunicato di giubilo alla firma di un accordo che riconosceva alla Sardegna briciole rispetto al maltolto, ma è ancor più grave che non abbia detto niente rispetto ad un taglio che dimezza la cifra pattuita in sede di conferenza Stato-Regioni. Due sono le cose: questa Regione è incapace di difendere la Sardegna, oppure viene talmente umiliata dal governo nazionale che ha persino vergogna di dichiararlo. Il taglio consumato nella mini-finanziaria appena pubblicata sulla gazzetta ufficiale è l’esatto contrario di quanto assessori e presidente della Regione hanno millantato per settimane. Niente il governo ha riconosciuto sulla restituzione dei fondi a Province e Città metropolitana di quanto stabilito nell’intesa annunciata dall’assessore regionale degli Enti locali con un pomposo quanto inconsistente e fasullo comunicato stampa. Non solo quell’intesa è risultata nulla, ma il governo l’ha di fatto cestinata come carta straccia e ha dimezzato i fondi alla Sardegna. Tutto questo – ha concluso Pili – conferma l’inconsistenza politica e istituzionale della Regione nei confronti del Governo. Una sudditanza che ancora una volta si ripercuoterà nei confronti dei servizi ai cittadini sardi”

Il comune di Oristano deve provvedere all’affidamento del servizio ludoteca/centro di aggregazione sociale gestito in forma associata con il Comune di Zeddiani, per un periodo di 24 mesi, mediante procedura negoziata. L’aggiudicazione avverrà mediante applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. L’’importo a base d’asta è pari a 688.300 euro. Gli operatori economici che intendono essere invitati alla procedura negoziata, devono presentare istanza di partecipazione in carta libera, utilizzando l’apposito modulo disponibile su questo sito istituzionale, entro il 24/05/2017, alle ore 13,00, esclusivamente a mezzo Pec all’indirizzo: istituzionale@pec.comune.oristano.it  con oggetto: “Manifestazione di interesse per invito a procedura negoziata per affidamento Gestione Servizio Ludoteca/centro di aggregazione sociale”. Sul sito del comune di Oristano è disponibile l’avviso rettificato per manifestazione di interesse per la partecipazione alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio ludoteca/centro di aggregazione sociale.

13 comments

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    • Alberto on 25 aprile 2017 at 8:23
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    La cosa migliore sarebbe lasciar fuori i partiti che negli ultimi 10 anni hanno governato Oristano. Il PD ha fallito con Tendas ed è inviso ai cittadini, FI, UDC, Noior e Idee Rinnovabili, Riformatori ecc. sono ridotti a 4 gatti, sempre gli stessi, in perenne lotta per le poltrone. Qualsiasi soluzione con questa gente sarebbe una riedizione di amministrazioni vecchie che nessuno rimpiange. Piuttosto che stare col vecchio il PDS deve guardare le civiche, proponendo una squadra di persone valide ed un programma semplice e realistico

    • Boxer on 25 aprile 2017 at 9:31
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    La notizia è senz’altro positiva. Almeno che non si tratti di un abbandono strategico per alzare il prezzo. In questo caso sarebbe un’altra cretinata da parte del Partito dei sardi, che di cretinate in questi mesi ne ha fatte già abbastanza.

    • fedale on 25 aprile 2017 at 10:59
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    mi sembra che, a questo punto, i tempi per una coalizione tra movimenti indipendentisti siano maturi. lasciate perdere i partiti italiani che prima di tutto hanno sempre pensato ai propri interessi personali e che dei sardi se ne sono sempre strasbattuti e presentatevi agli elettori mostrando il vostro vero volto. annacquare l’indipendentismo adattandolo alle esigenze del pd è pura follia.

    • Gino on 25 aprile 2017 at 11:44
    • Rispondi

    Beh, adesso vediamo se Maninchedda ha o non ha gli attributi per mandare a quel paese il PD. Se fa marcia indietro ancora una volta perderà faccia, credibilità e voti.

    • Michele on 25 aprile 2017 at 12:23
    • Rispondi

    Oristano, 25 Aprile: Festa della Liberazione… dal Pd!

    • Salvatore S. on 25 aprile 2017 at 14:01
    • Rispondi

    Anche se spesso non condivido i giudizi politici di Pig, mi piace il suo modo di scrivere diretto, senza perifrasi, senza fronzoli, e soprattutto senza velleità pseudo culturali, come fanno molti scribacchini che si esercitano sui blog, sui giornaletti web o su Facebook per cercare effimeri consensi che lasciano il tempo che trovano. È già qualcosa, in un periodo in cui i quotidiani perdono costantemente lettori a causa dello scarso livello generale dei giornalisti, che nelle pagine locali di Oristano hanno toccato il fondo. Fa piacere quindi che qualcuno dica pane al pane e vino al vino, così come ha fatto Pig nel suo articolo, dove peraltro non ha fatto altro che riportare ciò che pensano a Oristano del Pd e del Centrosinistra. In poche parole, un progetto politico senza il Pd e con persone di comprovata esperienza e capacità politica può avere buone possibilità di vittoria; col Pd è un progetto destinato a una brutta sconfitta senza se e senza ma.

    • Antonio Farru on 25 aprile 2017 at 20:08
    • Rispondi

    Un favore caro Pig, controlla se gli utenti che stanno partecipando a questa discussione stanno usando multiprofili, perche’ qui si continuano a ripetere sempre le solite due cialtronerie con nomi diversi ma la puzza di bruciato e’ sempre piu’ presente. Perche’ non inserire l’obbigo di registrazione cosi’ da smascherare una volta per tutti questi codardi leoni da tasteria? Grazie. Antonio Farru

    • Pig on 25 aprile 2017 at 22:02
    • Rispondi

    Caro Antonio, a una prima lettura il dubbio è venuto anche a me, ma i post di questo articolo provengono tutti da utenti diversi.
    I controlli vengono effettuati puntualmente, anche se non nego che, recentemente, qualche tentativo c’è stato.
    Il leone da tastiera è una razza tosta da estinguere, ma se tutti si comportano correttamente sarà sempre più facile isolare chi si nasconde dietro più profili. A che pro poi?
    Codialità, Angelo

    • drastico on 26 aprile 2017 at 10:52
    • Rispondi

    mi fanno specie i sospetti del sig. farru quando gli strali degli oristanesi riguardano il pd. cosa c’è da meravigliarsi così tanto se alcuni cittadini si trovano d’accordo nel considerare demenziale e perdente un partito che schiera due ex assessori della giunta tendas? e poi come si permette di definire cialtronerie le opinioni degli altri, oppure il blog di pig deve ospitare solo le sue elevate considerazioni? boh, boh…

    • Franco on 26 aprile 2017 at 12:36
    • Rispondi

    Se i candidati a Sindaco di Oristano sono quelli che riporta la stampa io non andrò a votare e penso di essere in buona compagnia.

    • Saggio on 26 aprile 2017 at 17:15
    • Rispondi

    Se si candida Gianva io a votare ci vado e come!

    • Pig on 26 aprile 2017 at 17:49
    • Rispondi

    NB: Abbiamo inserito appositamente il post di “Antonio” (che in un intervento precedente lamentava l’eventualità di multiprofili) solo per segnalare che Antonio e Saggio sono la stessa persona.
    Ribadisco: a che cosa servono questi giochini, visto che non siete obbligati a scrivere?
    Saluti, Angelo.

    • drastico on 26 aprile 2017 at 18:10
    • Rispondi

    e quindi questo emerito cialtrone di antonio, saggio, o come cavolo si fa chiamare, è la classica persona che predica bene e razzola male e il tipico esempio di chi prima di parlare non collega la bocca al cervello. ma non si vergogna?

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