Apr 21

Cadavere di un uomo trovato nella sua abitazione dopo una settimana.

Tragedia della solitudine a Bosa. Il cadavere di un pensionato di 64 anni, in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato nella tarda serata di ieri nella sua abitazione d via Azuni, dai Vigili del fuoco di Macomer.

L’esame sul cadavere eseguito da un medico legale ha appurato che si è trattato di morte naturale e che il decesso dell’uomo, che viveva da solo in casa, a Bosa, sarebbe avvenuto circa una settimana fa.

La segnalazione ai Vigili del fuoco era arrivata da parte dei Carabinieri, allertati dai vicini di casa che avevano sentito dei cattivi odori provenire dall’abitazione dell’uomo. Al termine degli accertamenti la salma è stata restituita ai familiari.

La Corte d’Appello di Perugia ha assolto nella revisione del processo Saverio De Sario, l’uomo di origine sarda condannato in via definitiva a 11 anni di carcere per abusi sessuali sui figli, che però a distanza di anni hanno ritrattato la loro versione, spiegando di essere stati costretti dalla madre a mentire. Fatti accaduti tra l’Alto Oristanese e Brescia quando i figli dell’uomo avevano 9 e 12 anni. “La Giustizia ha trionfato. Siamo contentissimi”, è stato il primo commento dell’avvocato Massimiliano Battagliola, legale di De Sario. L’uomo è stato scarcerato oggi.

I giardini pubblici di via Messina saranno intitolati a Umberto Erriu, il carabiniere oristanese ucciso nel 1988 durante uno scontro a fuoco con la banda della “Uno Bianca”. La cerimonia si svolgerà giovedì 27 aprile, alle 11, alla presenza dei familiari di Erriu, del sindaco di Oristano Guido Tendas, delle massime autorità civili, religiose e militari, e del generale Paolo Nardone, Comandante della Legione Carabinieri Sardegna. Un picchetto d’onore dei Carabinieri in alta uniforme e la Banda Santa Cecilia accompagneranno la cerimonia, nel corso della quale sarà scoperta una targa ricordo e sarà deposta una corona di fiori. Saranno presenti numerose rappresentanze dell’Arma dei Carabinieri, tra loro anche l’olimpionico Stefano Oppo e alcuni colleghi di Erriu provenienti dal Comando provinciale di Bologna. Saranno presenti anche alcune scolaresche degli istituti comprensivi n.3 e n.4. Alcune classi dell’Istituto comprensivo n. 4 hanno lavorato sul progetto “Tracce di memoria”, finalizzato all’educazione alla legalità, e incentrato sulla vicenda biografica di Erriu, quale spunto per una riflessione educativa etica e civile, con l’obiettivo di contribuire a raccogliere, conservare, valorizzare e divulgare il patrimonio documentale (cartaceo, audio-video e fotografico) sulle tematiche legate a terrorismo, violenza politica e criminalità organizzata, nell’ambito della “Rete degli archivi per non dimenticare”. L’intitolazione di uno spazio pubblico a Umberto Erriu era stata deliberata, all’unanimità, dal consiglio comunale di Oristano, che aveva approvato una proposta di del consigliere Mauro Solinas. L’indicazione era quella di un’area del quartiere del Sacro Cuore, dove Erriu era cresciuto, dove ancora oggi risiede la famiglia, e dove si trova il campo di atletica nel quale si era formato sportivamente. A Erriu sarà, quindi, ha quindi intitolata l’area verde all’incrocio tra via Messina e via Venezia. In quel punto verrà sistemata una targa, con su scritto: “Giardini Umberto (1964 – 1988), Carabiniere – Medaglia d’Oro al Valor Civile – Fedele al suo compito, servì generosamente l’Italia, immolando la sua giovane esistenza”.
Umberto Erriu: Carabiniere, Medaglia d’oro al valor civile, nato a Oristano il 21 gennaio 1964 e deceduto il 20 aprile 1988. Alla sua memoria è intitolata, dal 31 maggio 2010, la Caserma sede del Comando Compagnia e Stazione Carabinieri di Molinella, in provincia di Bologna. Erriu fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, con la seguente motivazione: “Capo pattuglia automontata mentre si apprestava, insieme ad un collega, al co degli occupanti un’autovettura in sosta, veniva fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione, ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza”. (www.carabinieri.it).

Un colpo di sonno o un malore potrebbero essere la causa di un incidente di cui è stata protagonista una settantenne di Terralba. La donna è finita in acqua nel canale adduttore dello stagno di Santa Giusta, adiacente la strada che collega Oristano con il porto industriale. La signora deve la vita alla prontezza di un giovane di Terralba, che transitava in quel momento. Il giovane, vedendo quanto accaduto, ha fermato la sua auto, è entrato nel canale ed ha estratto la donna dall’abitacolo prima l’acqua lo riempisse completamente. Sul Posto sono poi giunti i Vigili del fuoco di Oristano e i Carabinieri di Santa Giusta, mentre la donna è stata trasportata all’ ospedale civile di Oristano.

Un incendio è scoppiato, nella tarda mattinata, nell’abitazione di un’anziana, in via Temo, a Scano Montiferro. Gravi i danni strutturali all’abitazione, ma l’anziana fortunatamente non era in casa. Le fiamme hanno aggredito il piano terra e il primo piano compromettendo la struttura muraria dello stabile. Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco di Macomer e quelli di Ghilarza, che hanno lavorato oltre due ore per spegnere le fiamme e bonificare i luoghi. Presenti anche i Carabinieri e un’ambulanza del 118.

Anas sempre più nel mirino dell’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. Dopo la 195 Sulcitana e la 554 bis, c’è ora la statale 131. Maninchedda ha infatti presentato un esposto alle procure di  Oristano, Sassari e Nuoro, denunciando “…ritardi nello sviluppo della progettazione delle opere sui nodi critici della statale 131 a nord di Bauladu”, in provincia di Oristano (dal km 109 al km 209,5) e la mancata esecuzione degli interventi di manutenzione della pavimentazione nei tratti più ammalorati”. Secondo l’assessore regionale questi problemi “…fanno sì che permangano le insostenibili situazioni di insicurezza per la circolazione stradale lungo l’infrastruttura viaria più importante della Sardegna”. Maninchedda ha ricordato che “…nel tratto tra Bauladu e Porto Torres rimangono numerose criticità legate alla sezione inadeguata, alla presenza di svariati incroci a raso, e alle condizioni del manto stradale, che si riflettono, oltre che sui tempi di percorrenza, sulla sicurezza del deflusso”. L’assessore ha spiegato che “…nelle more del definitivo ammodernamento e adeguamento, per il quale occorrono notevoli risorse finanziarie, al momento non disponibili (circa due miliardi di euro), la Regione ha sviluppato uno studio di fattibilità per definire gli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’attuale sede stradale, individuando un elenco di priorità di interventi già dal 2014, ottenendo lo stanziamento di 180 milioni e permettendo l’avvio della progettazione degli interventi sui cosiddetti “nodi critici”. Tuttavia, nonostante l’approvazione del Cipe, il progetto sta seguendo un faticoso iter e con notevoli ritardi rispetto ai crono programmi previsti”. Proprio per questo motivo Maninchedda aveva scritto all’Anas tra il 2016 e il 2017 richiamando la società al rispetto delle scadenze concordate. Quanto agli interventi sul manto stradale, i lavori sono stati affidata alla “Igeco Costruzioni Spa” il 30 giugno 2016, “… ma ad oggi – ha sottolineato Paolo Maninchedda – risultano eseguiti interventi di manutenzione solo sul tratto dal Km 5,000 al Km 77,500, e nulla, invece, tra Bauladu e Porto Torres”.

I dirigenti scolastici degli istituti superiori di Oristano hanno chiesto l’intervento del Prefetto, in modo tale che si attivi perché le scuole non siano  costrette alla chiusura, così come paventato dalla Provincia. Chiusura prossima, a detta della Provincia, per impossibilità da parte dell’ente di procedere anche alle manutenzioni ordinarie, per totale mancanza di risorse. Da qui le proteste di Pino Tilocca, dirigente del Liceo classico; Franco Frongia, Industriali; Luigi Roselli, Scientifico; Salvatore Maresca, Istituto magistrale, Maria Grazia Piras, Liceo artistico; Marilina Meloni, Tecnico Mossa. Tutti i dirigenti, dopo aver esposto i problemi di ciascun istituto, hanno auspicato che a partire dall’anno scolastico 2017-2018 la Regione possa intervenire, in modo tale che dirigenti, professori e studenti non siano più costretti a coabitare con una situazione di perenne precarietà.

Il “paesaggio” sarà il motivo conduttore che, per la prima volta, legherà dal 29 aprile al 28 maggio tutti i 47 comuni sardi coinvolti nell’edizione di quest’anno di “Monumenti Aperti”. “Il 2017 è stato dichiarato anno internazionale del turismo sostenibile, e la manifestazione l’ha scelto come tema portante, considerandolo parte del patrimonio culturale – ha spiegato Fabrizio Frongia, presidente della onlus “Imago Mundi” che coordina anche questa 21esima edizione -; e lo fa estendendo il leitmotiv a tutto il territorio regionale, focalizzando l’attenzione sui paesaggi in trasformazione che raccontano la storia delle comunità umane che si sono succedute lasciando traccia della loro presenza”. Dieci amministrazioni partecipano alla mainfestazione per la prima volta: Bauladu, Bonorva, Castiadas, Orani, Osilo, Santadi, Semestene (che con i suoi 300 abitanti, è il comune più piccolo), Thiesi, Uta e Villamar. I luoghi della cultura aperti saranno 750 (nel 2016 erano stati 694), raccontati lungo cinque fine settimana da 17 mila volontari (11 mila sono studenti di scuole di ogni ordine e grado). Tra i siti aperti, gli organizzatori, che hanno presentato il programma a Cagliari, segnalano i particolare il Duomo di Santa Maria a Oristano, Castello di Serravalle a Bosa, San Nicola di Trulla a Semestene, il villaggio e i complessi minerari di Arbus, le torri pisane e il parco di Villa Devoto a Cagliari, le chiese di Osilo, la cascata di Su Stampu e Su Trudu a Sadali, la chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio a Ozieri, le torri e i bastioni di Alghero, e la cascata di Sa Spendula a Villacidro. Ma c’è un’altra novità: in autunno la manifestazione farà tappa a Ferrara, in Emilia Romagna, per affiancare,  il 14 e 15 ottobre, il patrimonio della città degli Estensi al marchio di “Monumenti Aperti,  kermesse da 300 mila euro: 180 mila investiti dagli enti locali, 50 mila direttamente dalla Regione, e il resto dalla Fondazione Sardegna e dal 5 per mille.

Un adesivo in vetrina per farsi riconoscere come “Commercianti Amici dell’Ambiente”. L’iniziativa è della Confcommercio di Oristano, che in occasione della “Giornata mondiale della Terra”, che si celebra il 22 aprile, ha premiato una decina di imprese commerciali che si sono impegnate a rispettare un decalogo di comportamenti virtuosi, che vanno dalla pratica della raccolta differenziata spinta alla presenza sui propri scaffali anche di prodotti sfusi o con imballaggio ecocompatibile e merci prodotte nel rispetto dell’ambiente e delle persone. Tra i primi commercianti amici dell’ambiente che possono esporre l’adesivo sulla vetrina del proprio esercizio ci sono un albergatore che ha conseguito la certificazione di qualità ambientale, due supermercati che donano le eccedenze a scopi benefici, un verduraio che regala borse di stoffa ai propri clienti, un negozio di mobili che si è impegnato a rifornirsi da produttori attenti alle risorse naturali, e anche un gioielliere, un edicolante, un macellaio e un rivenditore di prodotti bio. L’iniziativa è stata avviata e realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale e la società Formula Ambiente che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, nell’ambito del progetto “Le 4R di Oristano: riduco, riuso, riciclo, rispetto”.

7 comments

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    • Mario on 21 aprile 2017 at 20:55
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    Pig e’ l’unico giornalista che racconta veramente come stanno le cose in un panorama di parolai pro pd.

    • dj on 21 aprile 2017 at 22:19
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    sono d’accordo. cosa ci vuoi fare, in un mondo di lecchini è difficile dire la verità. gli oristanesi però sanno bene come stanno le cose e il pd se ne accorgerà alle prossime comunali.

    • Giuseppe on 21 aprile 2017 at 23:10
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    Ad Oristano siamo davvero messi male. In comune, soprattutto negli ultimi anni, siamo stati governati da incapaci e non contenti di ciò quasi sempre abbiamo mandato al Parlamento e alla Regione politici mediocri, il cui unico merito è stato quello di ubbidire passivamente a Soru, Cabras e compagnia cantante. Se pensate che Antonio Solinas corre il rischio di diventare Assessore regionale al posto del re dei treni Deiana, che dopo il grande casino delle ferrovie lo premiano e lo mandano a far casino al porto di Cagliari, significa che in Sardegna la politica è arrivata a un punto di non ritorno e che non solo l’Assessore regionale ma addirittura il Presidente della Regione lo può fare chiunque.

    • Sacha on 22 aprile 2017 at 15:03
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    Quoto al 100% Giuseppe. A Oristano politicamente stiamo giocando al ribasso e i risultati desolanti lo dimostrano. Il Bugiardino e la Vecchia oggi riportano i nomi fatti dai partiti e liste civiche del centrosinistra: una notiziona! Leggendoli la prima cosa che mi è venuta in mente è la stessa cosa che ha pensato in generale Giuseppe, e cioè che siamo davvero ridotti molto male. Per quanti sforzi si possano fare, mischiandoli assieme non ne viene fuori un mezzo candidato decente. Si tratta infatti di un gruppo di frilli che hanno miseramente fallito o che con la politica c’entrano come i cavoli a marenda. Come hanno sottilineato altri prima di me in questo blog, non capisco proprio che cosa ci stiano a fare in una coalizione che vuole vincere le elezioni il Pd e Noior che erano in maggioranza e che hanno contribuito con i loro assessori al fallimento della giunta Tendas. Il centrosinistra e il Pd sono morti da un pezzo ed è bene lasciarli al loro destino. E’ vero che il centrodestra non sta meglio e che dopo l’uscita della civica di Sulis ci saranno altre defezioni, ma in mezzo a questi casini a trarne vantaggio saranno soprattutto i 5 Stelle. Una cosa è certa: chi vuole vincere le elezioni a Oristano non può andare col Pd.

    • Antonio on 22 aprile 2017 at 18:15
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    il centrosinistra è in pieno caos prima ancora di presentarsi alle elezioni, con una lista di pretendenti candidati a sindaco imbarazzante per il basso livello. Il PD propone sempre i soliti che hanno fallito, il PDS si cala la braghe e presenta una candidata del PD, come se non avesse persone valide, Noior è aria fritta come sempre, Paolo Sulis ha fatto una lista per proporre il genero, il PSI esiste ancora? mah! meno male che c’è il centro-destra ad avere le idee chiare, anzi invisibili. Oristano con questa gente è destinata a vegetare, i giovani ad andar via se non hanno santi in paradiso e i soliti parassiti a continuare a campare bene perché i loro politici di riferimento li aiutano.

    • Dario on 23 aprile 2017 at 10:30
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    Centrosinistra spaccato, e non può essere altrimenti perchè dove c’è il Pd c’è casino, e con PdS e altri pronti ad andarsene sbattendo la porta in faccia ad Antonio Solinas, gestore non occulto dell’operazione demenziale pro Efisio Sanna, perdente a prescindere. Centrodestra più spaccato del centrosinistra e con alcune frange pronte a salutare e a lasciare il moccolo in mano a Oscar Cherchi, che non si vuole arrendere al fatto che ormai politicamente non conta più niente, altro regista di un’operazione pro Lutzu che non ha nè capo nè coda. M5S con una candidata poco credibile e le sue prime farneticazioni dimostrano che se il M5S vuole avere qualche possibilità di vitoria deve zittire la sua candidata, se no fa danni. Filippo Martinez è sparito dalla scena, mentre Cristina Puddu sulla scena, tra un processo e l’altro per difendere Doddore, non c’è mai stata. Anche io come Antonio ritengo che Oristano meriti candidati di ben altro livello, altrimenti dopo Tendas Oristano rischia di cadere dalla padella alla brace.

    • Greg 2 on 23 aprile 2017 at 20:34
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    Non mi stanchero’ mai di ripeterlo: competenza! competenza! competenza!

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